Lasciò
scivolare le dita tra il pelo dell’animale, sentendolo
morbido e pulito sotto
il suo tocco.
Finalmente
il gattino pareva essersi addormentato, ormai sazio e al sicuro.
La
vita gli aveva già posto le sue più ardue sfide,
ma un’anima buona l’aveva sottratto
al suo destino, portandolo da lui, appassionato veterinario di quel
piccolo
paese di provincia.
Pensò
subito che non sarebbe sopravvissuto; curandolo, però,
scoprì che si trattava
di una forte gattina giocherellona: il suo manto era quasi
completamente nero,
a eccezione delle striature cenerine che risaltavano sul dorso.
«Ti
chiamerò Zoe» decise, «e verrai a casa
con me».
Si
ringrazia Kim WinterNight per il suggerimento di quest’ultimo prompt.