Era una mattina tranquilla su extramondo, il cielo era del suo solito
viola sgargiante, i corvi e le cornacchie cinguettavano e i bambini si
dirigevano con fare calmo a scuola… tutti tranne una
bimbetta dai capelli rossi, raccolti parzialmente in due chignon, che
correva energicamente facendo baccano…“Che lumache
che sono Houx e Saulel!” pensò divertita.
“Questa volta arriverò per prima!” prima
che potesse completare il suo pensiero inciampò
apparentemente sul nulla e si ritrovò a cadere rovinosamente
a terra. “Che figuraccia!” la bambina
sentì le voci degli amici mentre la sorpassavano.
-E’ davvero un peccato Chocola!-
-Vincerai la prossima volta! -
“Maledizione!”
-S-stai bene? - chiese una vocina timida e preoccupata. Chocola, molto
sorpresa, sollevò lentamente il capo. Due grandi occhi color
ametista la osservavano con apprensione. Chocola si alzò in
modo brusco.
-Ma certo che sto bene! - disse infastidita. La bambina dai riccioli
biondi la guardò smarrita, poi sorrise.
-Mi fa molto piacere.- la biondina se ne andò mentre Chocola
la guardava ancora stupita.
“Mah, che tipa strana!” pensò. Qualunque
strega normale sarebbe scoppiata a ridere vedendola cadere, di certo
non si sarebbe preoccupata per lei e comunque si sarebbe messa a
litigare con lei dopo aver ricevuto una risposta brusca… La
biondina dai grandi occhi viola aveva senza ombra di dubbio qualcosa
che non andava… ma Chocola smise di pensarci quando si
ricordò di aver perso una gara in modo stupidissimo e una
sensazione bruciante di sconfitta si fece spazio dentro il suo stomaco
mettendola di cattivo umore. “Come se andare a scuola non
fosse già abbastanza terribile di suo! E poi lo sanno tutti
che il primo giorno non si fa mai nulla!” Probabilmente
sarebbe stata l’unica della sua classe a venire…
l’assenteismo era una piaga sin dalle elementari su
extramondo.
Entrando nell’aula infatti vide che c’era solo un
banco occupato. Con grande stupore constatò che si trattava
proprio della strana streghetta che aveva incontrato lungo la strada.
La bambina la guardò e le sorrise leggermente, poi
tornò a guardare il quaderno che teneva sul banco. Chocola
andò a sedersi vicino a lei.
-Ehi! Qual’è il tuo nome? - le chiese con un gran
sorriso. La biondina la guardò prima sorpresa poi
apparentemente spaventata… “Ho detto qualcosa di
sbagliato?” si chiese Chocola.
-V...Vanilla… - rispose quasi sussurrando. -Il tuo? -
-Sono Chocola. - La porta della classe si aprì di nuovo ed
entrarono tre piccole streghe.
-Ah, Chocola! Che bello, saremo di nuovo in classe insieme! - disse una
delle tre, poi il suo entusiasmo sembrò spegnersi
improvvisamente. -Emh… Chocola? -
-Siiiii? - disse la bambina di buon umore.
-Se vuoi puoi sederti accanto a noi. - propose la bambina.
-Eh? No grazie! Ho già una compagna di banco! - rispose
energicamente la bambina sentendo un verso di stupore provenire dalla
piccola Vanilla.
-Emh… Chocola? - la chiamò di nuovo la strega con
un tono abbastanza teso. -Possiamo parlare un attimo? - Chocola
annuì incuriosita, la sua compagna di banco fece
improvvisamente un’espressione triste, anche se aveva
l’aria di trattenersi un po’. Chocola era
abbastanza confusa, non aveva mai visto un’espressione
così insicura su qualcuno fino ad ora. “Forse
è straniera.” pensò Chocola tentando di
spiegarsi gli strani comportamenti della bambina.
Chocola e le tre streghette uscirono dalla classe.
-Dovresti tenerti alla larga da quella bambina. - disse una delle
streghe.
-Eh? -
-Forse è la figlia della regina… -
-Forse? -
-Sì, mia madre dice che in realtà è
una bambina orco con cui è stata sostituita la vera figlia
della regina!- spiegò un’altra bambina. Chocola si
sentì gelare il sangue sentendo quelle parole, si chiese
come potevano dire una cosa del genere con tanta leggerezza…
-E’ davvero troppo strana per essere una strega
come noi e poi anche se non fosse un orco è comunque
insopportabile! Io ero all’asilo con lei, ascoltami dovresti
evitare quella cretina!- si sfogò a voce molto alta.
-E che me ne frega?!- esclamò brusca Chocola lasciando le
altre di stucco. -Ormai mi sono messa vicino a lei e mi secco a
spostarmi, ok? Inoltre vi sembra il modo di parlare di una strega che
non vi ha fatto nulla? - disse arrabbiata, poi rise. -Ah, siete
veramente patetiche! - Chocola rientrò in classe, le tre
streghe la seguirono, non erano d’accordo con la streghetta
rossa e non capivano cosa le passasse per la testa, ma non potevano non
ammirare la sua grinta.
Chocola tornò al suo banco, Vanilla aveva un’aria
più cupa. All’inizio si dimostrò
sorpresa di non vedere Chocola spostarsi, ma poco dopo tornò
ad essere silenziosa e le due non si rivolsero la parola.
Arrivata l’ora della ricreazione il tempo che Chocola si
chinasse a cercare il pranzo e Vanilla era già scomparsa.
Chocola sospirò, ma poteva andare peggio… poteva
essersi dimenticata il pranzo per esempio! Infatti…
Vanilla era andata nel giardino fuori la scuola per mangiare da sola.
Si mise in allerta quando sentì dei passi
sull’erba. Vide una testa rossa che si avvicinava. Prima
sorrise, poi la guardò intimorita…
“Deve pensare che io abbia le idee molto confuse!”
pensò preoccupata. Infine cercò di fare una
faccia infastidita, sembrava che le streghe di quel mondo potessero
avere solo quattro tipi di espressioni, arrabbiata, infastidita,
entusiasta e di scherno! Forse esagerava un po’ ma sembrava
che effettivamente in quel mondo non ci fosse spazio per persone
timide, insicure o anche semplicemente cortesi, quindi era meglio
adattarsi e mettersi sulla difensiva…
-Che vuoi? - disse cercando si apparire profondamente offesa.
“Faccio schifo come attrice!” pensò
sconsolata. Chocola la guardò come se dovesse mettersi a
ridere, ma si trattenne.
-Mangiamo insieme?- domandò la bambina.
-D-davvero?- balbettò la biondina ammorbidendosi. -No, non
ci casco! So che stai solo cercando di prendermi in giro ed
approfittarti di me!- disse la bambina all’improvviso
cercando di nuovo di sembrare aggressiva. “Mi spiace, vorrei
davvero tanto fidarmi ma…. D-dovrei davvero iscrivermi ad un
corso di recitazione! Aiuto!” pensò la
bambina, era molto nervosa e gli occhi cominciavano a bruciarle.
“N-non adesso...”
-Hai sentito quello che diceva quell’oca, non è
vero?- Domandò Chocola. Vanilla annuì cercando di
tenere gli occhi spalancati e non battere le palpebre per non far
uscire neanche mezza lacrima.
-Allora avrei sentito anche la mia risposta, no? -
-S -si… che sei troppo pigra per s-spostarti! - rispose
agitata la piccola cercando ancora di trattenersi.
-...Eh?- fece confusa, Chocola. Alla fine,Vanilla, non
riuscì più a trattenersi e si mise a
singhiozzare. -Eh?! Wow! Non avevo mai visto una strega piangere! In
effetti mi sembrava che i tuoi occhi fossero strani!- disse Chocola
quasi entusiasta. Vanilla era in preda al panico.
-S-scusa! Vorrei tanto non farlo, ma… n-non ci riesco! -
-Non fa niente… - rispose ridacchiando Chocola. -In fondo
sei molto coraggiosa a esprimere le tue emozioni nonostante agli altri
sembrino così strane… mi piace! -
-Eh?! Ma che dici? Non lo faccio perché sono coraggiosa, lo
faccio perché non riesco a non farlo! - disse fra un
singhiozzo e l’altro. -Scusa! Una strega non dovrebbe
comportarsi così…- disse calmandosi un
po’… poi riprese a singhiozzare anche
più forte di prima. -Oh, no! Una strega non dovrebbe neanche
chiedere scusa! Non sono normale!- Chocola rise e cercò di
consolare la piccola.
-Tranquilla, ho un amico che è gentile, proprio come te,
quindi essere particolarmente gentili è insolito ma
possibile… anche se non è così
piagnucolone! -
-D-davvero?- disse calmandosi di nuovo, anche se il suo respiro doveva
ancora stabilizzarsi del tutto.
-Sì!-
-S-sicura che non ti do fastidio? -
-Sicura, sicura...- sbuffò fingendosi infastidita, poi
tornò a sorridere. -E poi potrebbe essere una bella cosa
avere un’amica che non si mette a ridere quando ti accade
qualcosa di brutto o cadi e che anzi ti chiede come stai.- Vanilla
sembrò molto più tranquilla. -Anche se dovresti
davvero dirgliene quattro a quelle streghe là!- disse
Chocola. Vanilla scosse energicamente la testa.
-S-se ci provassi peggiorerei solo la situazione! Non potrei non
mettermi a piangere nel frattempo, il mio corpo non è per
niente dalla mia parte!- Chocola fece una smorfia infastidita.
“Oh no! Le ho dato fastidio!” Poi le mise una mano
dietro la schiena e la avvicinò a se.
-Tranquilla principessina! Vorrà dire che d’oggi
in poi ti proteggerò io! - dichiarò solennemente,
ma rumorosamente. -E poi se sei la figlia della regina allora le nostre
madri erano grandi amiche quindi perché non continuare la
tradizione? - disse un po’ meno energica.
-Ah si? N-non ne sapevo nulla… - Vanilla notò che
la nuova amica guardava con intenso interesse i suoi tramezzini.
-Dov’è il tuo pranzo?- domandò la
biondina.
-L… l’ho scordato… - ammise Chocola con
un sorriso imbarazzato. Vanilla sospirò, poi le sorrise e le
porse un tramezzino.
-Tieni.- Chocola la guardò con profonda gratitudine e le
prese le mani…
-Tu non sei una strega… sei un angelo! - esclamò
facendo scena.
-...Eh?!-
Angolo dell’autrice.
Che posso dire... a volte ho un debole per i personaggi debolucci,
timidini e molto femminili... Inoltre lei e Chocola insieme sono
adorabili.
Spero che questa storia possa piacervi! Era nel mio computer da molto e
me ne ero quasi dimenticata. Ovviamente l'ho rivista prima di
pubblicarla, ma qualche errore tende sempre a sfuggirmi...
Grazie per aver letto!