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Autore: nerdzombie    23/11/2019    1 recensioni
Lyra ha sedici anni ed è la capo cabina della casa di Ecate, dea della magia e delle illusioni. Al Campo Mezzosangue tutti i suoi familiari sono visti come porta guai a causa della reputazione del loro genitore divino.
Dopo la richiesta di Percy Jackson di riconoscere le divinità minori, il numero di fratelli e sorelle che Lyra gestisce è aumentato vertiginosamente e un'importante caccia alla bandiera con conseguenze epiche si avvicina, l'obbietivo principale è vincerla per poter imbarcarsi in una grande impresa e ridare prestigio alla propria stirpe.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“E poi ho incendiato la siepe facendo scappare le ninfe.” una risata comune si fa largo nella mensa, Leo Valdez ha appena finito uno dei suoi aneddoti che richiamano sempre in cerchio un gran numero di persone, mastico pigra un boccone di pizza beandomi dei suoi racconti. 

“E Chirone?”  Agatha, una delle figlia di Afrodite pone la domanda mentre si spazzola i lunghi capelli color oro osservandolo civettuola, un sorrisetto beffardo si fa spazio sul viso del moro.

“Anche Chirone è scappato” un’altra risata collettiva scaturisce in mezzo a noi tanto da toglierci il fiato.

L’ora di pranzo è passata in fretta dopo la corsa mattutina con le altre case della mia squadra, la maggior parte dei semidei è ancora in doccia a lavarsi via la fatica e la polvere mentre i più svelti hanno già la pancia piena.

“Come sei coraggioso Leo.” Dylan lo canzona imitando la voce della bella ragazza che lo guarda inviperita.

“Qualcuno dovrà pur esserlo in questo campo no?”  il ragazzo gli lancia un occhiolino ridendo. Noto che nel tavolo accanto Ben mangia in compagnia di un figlio di Ermes, le sue labbra sono distese in un sorriso, segno che ha ascoltato la storia in silenzio. Noto immediatamente com’è più attraente quando non ha la sua solita espressione severa in volto. I nostri sguardi si incontrano e mi sorprende a fissarlo, sto per sorridergli quando l’atmosfera giocosa si interrompe.  Auriga, una delle sorelle di Will arriva correndo verso di me urlando il mio nome.

“Lyra devi correre ai bagni immediatamente.”  ha la faccia rossa per lo sforzo e i capelli marroni ancora bagnati e in disordine.

“Che succede?”mi alzo di scatto sotto lo sguardo curiosi dei presenti.

“Ti spiego strada facendo.” si volta e torna a correre in direzione delle docce. Lancio uno sguardo preoccupato a Ben in automatico, il quale mi guarda frastornato. La seguo correndo per mettermi di fianco a lei.

“I tuoi gemelli stanno litigando con dei figli di Ares e Ermes.” dice cercando di riprendere fiato. I gemelli Koda e Sidney sono i più piccoli della mia casa, arrivati perché abbandonati dal padre mortale dopo che hanno distrutto la palazzina dove abitavano nel New Jersey con la magia, sono anche i più potenti e precoci della mia famiglia. Non sono ancora capaci di controllare i loro poteri, li tengo sempre sotto controllo quando mi è possibile

“Perché? Parla subito!” rispondo arrabbiata.

“Li hanno chiamati figli di strega.” Alle sue parole serro la mascella facendo uno scatto e la distanzio di molti metri finché non giungo ai bagni.

Arrivata sbarro gli occhi; Vetri rotti sono sparsi per terra, i miei fratelli sono uno di fianco all’altro che si dibattono a calci i e pugni contro un gruppetto di cinque ragazzi, il resto della gente urla e fa il tifo per una delle due fazioni. Spruzzi di magia verdi e blu fuoriescono incontrollati dalle mani dei gemelli che sembrano impazziti.

Mi piazzo fra loro e gli avversari bloccando la visuale sui miei famigliari.

“ È arrivata la baby-sitter” un ragazzo dai capelli rossi sogghigna guardandomi dritto negli occhi.

“Lasciate stare i miei fratelli.” ringhio fissandoli.

“Ci hanno ustionati con l’acqua bollente sotto la doccia.”urla un figlio di Ares ricoperto di tatuaggi che rappresentano scene di guerra, noto solo ora la loro pelle rossastra e infiammata.

“Hanno insultato nostra madre.” grida Koda rabbioso mentre plasma un’altra ondata di magia bluastra.

“Noi facciamo i conti dopo.” mi giro ammutolendoli con gli occhi sgranati. “ Cinque contro due non è leale, hanno la metà dei vostri anni per di più.” Dico mentre una risatina generale si fa spazio tra la folla.

 Prendo per il braccio i gemelli e mi allontano da tutti con passo svelto, non faccio in tempo a uscire dalle docce che sento un fischio accanto all’orecchio. Istintivamente mi chino in avanti schivato una ginocchiata . Valery si para davanti a me guardandomi con odio.

“Hai paura di restare ad affrontarci Lyra?” urla in modo tale da farsi sentire dalla gente che si sposta verso di noi.

“ Immaginavo ci fosse il tuo zampino in questa faccenda,” dico arrabbiata, faccio segno ai due ragazzini di raggiungere mio fratello Noah arrivato di corsa probabilmente dalla nostra cabina, mi guarda aspettando un mio cenno per unirsi, lo fisso di rimando facendogli capire di tenere i più piccoli con se’.

“ Fammi passare e la finiamo qui” aggiungo iniziando a camminare verso l’uscita.

“Codarda.” Valery ridacchia seguita da alcuni componenti della sua casa. Avanzo verso di lei per superarla ma una gomitata sulle costole mi prende alla sprovvista facendomi arrancare. Rimango zitta inghiottendo un groppo in gola di dolore e continuo per la mia strada.

Sento un calcio destinato alla mia spalla, ma mi giro e con una gomitata lo paro. Le grida dei componenti della mia casa mi mettono sull’attenti, riesco a sentire distintamente qualcuno che chiama Chirone. La figlia di Ares prepara un pugno, creo velocemente un disco viola contro cui si scontra con tutta la sua forza, un terribile rumore di osso spezzato fa calare in silenzio. 

Le sue urla infrangono l’aria facendomi drizzare i peli delle braccia, la guardo gettarsi a terra in preda al dolore fulmineo di alcune dita rotte, se non addirittura la mano. 

La sollevo in aria sfruttando il suo momento di debolezza facendomi gocciolare del sangue dal naso per lo sforzo. 

“Tu e la tua banda di ignoranti dovete lasciarci in pace, chiaro?” Dico infondendo convinzione alla mia voce, il mio sguardo cade inevitabilmente sul suo arto arrossato e piegato in una posizione anomala. La poso delicatamente sul terreno e molti corrono verso di lei ancora a terra agonizzante, i bagni ormai sono invasi di urla e gente accorsa da ogni parte del campo per assistere al litigio, sto ferma immobile consapevole di aver esagerato facendola lievitare e minacciandola.

“BASTA!!” un buco si forma improvvisamente nella folla, Chirone seguito da Dioniso si para in mezzo al nostro campo di battaglia improvvisato. Mi avvicino a loro consapevole delle mie azioni, scappare o nascondersi sarebbe stato inutile quando praticamente tutti i semidei del Nord America ti hanno visto spezzare la mano a una ragazza.

“Portatela in infermeria immediatamente” il centauro indica la figlia di Ares sorretta da due ragazzi biondi. 

“Tu seguimi“ mi lancia un occhiata che non ha bisogno di spiegazioni, sento le guance e perfino le orecchie in fiamme. Mi faccio spazio tra la folla dirigendomi verso la mensa affiancata da Chirone mentre le urla del Signor D si fanno sempre più distanti.

   
 
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