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Autore: nerdzombie    26/11/2019    2 recensioni
Lyra ha sedici anni ed è la capo cabina della casa di Ecate, dea della magia e delle illusioni. Al Campo Mezzosangue tutti i suoi familiari sono visti come porta guai a causa della reputazione del loro genitore divino.
Dopo la richiesta di Percy Jackson di riconoscere le divinità minori, il numero di fratelli e sorelle che Lyra gestisce è aumentato vertiginosamente e un'importante caccia alla bandiera con conseguenze epiche si avvicina, l'obbietivo principale è vincerla per poter imbarcarsi in una grande impresa e ridare prestigio alla propria stirpe.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sala mensa è vuota, il silenzio è quasi doloroso,  Chirone ha piantato lo sguardo nel mio da cinque minuti non distogliendolo mai. Il suo umore non ha bisogno di parole o discorsi, sento delusione e rammarico.

“Cosa ti ho detto Lyra quando sei diventata capo cabina?” dice girandomi intorno.

“Di educare i più piccoli e renderli più forti.”dico fissando le mia scarpe, sono coperte di qualche gocciolina di sangue uscita dal mio naso per via dello sforzo provocato sollevando Valery.

“Intendo qualcosa di più importante.” lo sento sussurrare rabbioso dietro la mia nuca.

“Che nonostante non abbia l’età adatta a fare il capo cabina hai riposto in me molte speranze.” sussurro stringedomi le dita sottili sotto il mento.

“ Esatto.” ora è davanti a me, non ho il coraggio di sollevare lo sguardo verso di lui

“Non sei sola, altri come te si sono trovati a dover difendere i propri familiari o genitori, ma risolvere con la violenza e per di più in questo caso sfruttando la magia è inammissibile.” La sua voce diventa improvvisamente dolce facendomi sobbalzare sorpresa. Mi aspettavo urla e minacce e invece ho di fronte Chirone quasi rammaricato per il suo comportamento di pochi secondi prima.

“Continuano a insultarci da quando siamo stati riconosciuti.” ora anch’io alzo lo sguardo senza timore, so di essere dalla parte del giusto.

“Non è un buon motivo per spezzare dita” dice, mi domando come faccia a saperlo se è rimasto con me dal tragitto dei bagni.

“Certo però a Valery e agli figli di Ares non dici niente” mi alzo in piedi fissando l’oceano e le sue onde calme, la mia faccia diventa rossa appena mi rendo conto della frase infantile che ho pronunciato, mi domando dove sia mia madre in questo momento e se stia osservando la scena delusa per la mia poca maturità.

“Avranno quello che si meritano, quanto a te non sono sicuro che sia chiaro il mio discorso.” mi affianca posandomi una mano sulla spalla. Lo guardo cercando di fronteggiarlo ma torno a fissare la distesa celeste. Chirone è il padre che non ho mai avuto durante la mia vita, mi ha accolto al Campo MezzoSangue da quando non ero nemmeno in età per combattere e ha sempre avuto a cuore la mia situazione familiare inesistente nella mia città natale. Deluderlo mi spezza il cuore, non era mia intenzione fare del male a Valery, il mio era un tentativo di proteggere me e tutti i miei famigliari. Ricaccio indietro le lacrime conficcandomi le unghie nella pelle.

“La tua casa non subirà punizioni, te invece dovrai aiutare per una settimana le ninfe e i figli di Demetra con la raccolta delle fragole.”  Le parole del centauro asciugano del tutto le mie iridi mentre sobbalzo girandomi verso di lui.

“Devo allenare la mia casa, non poss…”

“Ho detto che tu raccoglierai le fragole tutta settimana, e sono sicuro che riuscirai a trovare il tempo per allenare la tua cabina.” mi fulmina con lo sguardo e si dirige verso la Casa Grande lasciandomi da sola a osservare le onde azzurre.

 

 

“Hanno tolto la casa di Ares dalla caccia.” alle parole di Nico mi cade dalle mani la cesta di fragole appena raccolte. L’alba è appena sorta e io sono già al lavoro da una buona oretta, approfittando del fatto che Chirone non abbia specificato alcun orario per la mia punizione, mi alzo di notte per non togliere neanche un minuto agli allenamenti.

“Come lo sai? Dimmi che scherzi ti prego" mi piego a terra raccogliendo la frutta ormai sporca di terriccio mentre il figlio di Ade passeggia per il campo arato fischiettando.

"Vorrei che fosse, non perché non se lo meritassero, sia chiaro. Ma perché vorrà dire vendetta Lyra.”  mi guarda preoccupato perché entrambi sappiamo chi saranno le vittime.

“Raccogliere le fragole sotto il sole cocente non è poi così male alla fine.”cerco di sorridere ma mi esce una smorfia di paura.

“Lo sanno già tutti Lyra, Chirone dopo aver parlato con te è andato subito in infermeria mettendola sotto sopra, ha squalificato tutta la casa di Ares e gli altri due figli di Ermes che hanno infastidito i gemelli” dice fissandomi preoccupato.

“Ah e in più Clarisse Larue è tornata per discutere con Chirone.” aggiunge secco. Se Clarisse Larue è tornata dal college umano per questa faccenda la situazione è gravissima,  una catastrofe. “Eliminare completamente una casa dalla possibilità di ottenere un’impresa può avere conseguenze enormi anche lassù.” dice sussurrando e indicando il cielo mentre io mi siedo per terra prendendomi i capelli tra le mani.

“Buon raccolto questo eh” si mette in bocca una fragola guardandomi sorridendo.

“Mi ammazzo” una pacca sulla spalla da Nico mi fa affondare ancora di più nella terra “Se non lo fanno prima gli Dei” aggiungo con voce sofferente.

“Non posso permetterlo Nico” mi alzo di scatto dirigendomi verso la Casa Grande, sento il figlio di Ade che mi corre dietro urlando.

“Fermati subito Lyra” mi raggiunge con poche falcate e si posiziona davanti a me bloccandomi il passaggio.

“ Non peggiorare ulteriormente la situazione andando con delle pretese da Chirone, è un miracolo che dopo che hai spezzato le dita a una componente del Campo non abbia tolto anche la tua casa dalla caccia. E lo ha fatto solo perché sei una dei suoi pupilli, quindi smettila e accetta le conseguenze di ciò che è successo. “ il suo tono di voce è severo e duro, mi osserva dritto negli occhi non distogliendo mai lo sguardo dal mio.

Abbasso il viso tornando sui miei passi e raccogliendo altre fragole accanto a Nico.

“Hai ragione” sussurro con tono deluso, il mio orgoglioso sproporzionato questa volta ha ceduto.

“Non sei sola Lyra,  chi si mette contro di te dovrà affrontare tutti i tuoi amici più quei pazzi dei tuoi fratelli.”

“Non mi resta che aspettarmi il peggio allora” dico affranta mentre osservo un gruppo di ninfe curiose che sussurrano guardandoci.

 

   
 
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