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Autore: nerdzombie    02/12/2019    2 recensioni
Lyra ha sedici anni ed è la capo cabina della casa di Ecate, dea della magia e delle illusioni. Al Campo Mezzosangue tutti i suoi familiari sono visti come porta guai a causa della reputazione del loro genitore divino.
Dopo la richiesta di Percy Jackson di riconoscere le divinità minori, il numero di fratelli e sorelle che Lyra gestisce è aumentato vertiginosamente e un'importante caccia alla bandiera con conseguenze epiche si avvicina, l'obbietivo principale è vincerla per poter imbarcarsi in una grande impresa e ridare prestigio alla propria stirpe.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi avvicino con la mia casa allo stagno delle canoe per iniziare l’allenamento del mattino. Mi appresto a togliermi il terriccio dei campi di fragole dalle ginocchia con uno straccio.

“Direi che potete incominciare a correre lungo il perimetro fino alla spiaggia, poi tornare indietro, per circa cinque volte” sorrido guardando i miei famigliari fissarmi arrabbiati, da quando sono occupata con la mia punizione ho aumentato l’intensità degli allenamenti per timore di non riuscire a prepararli in tempo.

Mi siedo a terra ascoltando il rumore delle scarpe da corsa dei mei fratelli sulla ghiaia. Sono tre giorni che non mi reco in mensa per paura della reazione degli altri semidei, e oggi è la prima volta che esco dalla mia cabina se non dopo il tramonto o prima dell’alba. Sono terrorizzata dalle conseguenze delle mie azioni, nonostante io sia nel giusto ho il timore di essere isolata o presa di mira.

“Se continui a saltare i pasti non la vinci la bandiera sai?” Ben si siede accanto a me in mezzo ai fiori di campo.

“Hai notato la mia assenza?” Sorrido strappando delle margherite raccogliendole nel palmo delle mie mani, alza le spalle stirando le labbra. Oramai non sono più sorpresa dei suoi arrivi silenziosi, mi sembra incapace di iniziare un discorso con un banale saluto questo ragazzo.

“Non sei arrabbiato con me? La tua casa a causa mia non parteciperà alla caccia.”

“ Mia sorella ha sbagliato, così come i ragazzi delle altre case” dice semplicemente girandosi verso di me e guardandomi fisso negli occhi “ Io ero a sistemare la stalla dei pegasi, altrimenti sarei riuscito a evita..”

“Era inevitabile, ci prendono di mira da quando la nostra casa si è formata e prima o poi avrebbero iniziato a non parlare e basta ma pure ad agire” lancio le margherite nell’acqua guardandole galleggiare con la fronte corrucciata. “Hanno preso di mira i più piccoli però”  aggiungo abbassando lo sguardo.

“Sono mortificato Lyra” sento un sincero dispiacere nel suo tono di voce, non sembra più il ragazzo nervoso e riservato di qualche giorno prima, deve essere uno dei pochi figli di Ares con un minimo di gentilezza verso i più deboli.

“ Non è importante Benjamin, ciò che conta è non prendersela con dei bambini” dico girandomi di schiena verso il lago per non far vedere la tristezza sul mio volto. “Non mi piace che vengano presi di mira gli indifesi” aggiungo mettendomi i capelli dietro le orecchie.

“Hai sempre avuto quelle treccine sparse nei capelli?” Domanda Ben cercando di cambiare discorso, forse ha sentito il rammarico nella mia voce.

“In verità me le faccio quando sono soprappensiero e poi mi dimentico di scioglierle” mi giro avvicinandomi a lui per fargliele vedere, prende una ciocca dei miei capelli marroni nelle sue grandi mani olivastre.

“Mi piacciono i riflessi biondi, ti fanno sembrare meno pallida” ridacchia tirandomi leggermente una treccia.

Ridacchio alla sua battuta non sentendomi offesa, lo spintono leggermente ricambiando lo scherzo.

“Come mai hai tratti asiatici? Tua sorella non li ha” domando curiosa  ma vedendo tornare i miei fratelli dopo i cinque giri di corsa  fa uno scatto indietro girandosi verso di loro.

“Ci vediamo ragazzina” il figlio di Ares come è venuto se ne va alzandosi senza guardarmi, confusa osservo la scena provando a dire qualcosa che mi muore in gola.

 

“Da quando il bello e tenebroso si preoccupa per te?” Maya mi segue mentre bevo dalla mia borraccia, le ho spiegato la strana conversazione avuta con Ben pochi minuti prima, sono stupita come una persona possa cambiare umore e atteggiamento così velocemente.

“Non lo so, pochi giorni fa mi trattava con supponenza e ora dice addirittura che avrebbe protetto i miei fratelli” dico dubbiosa mentre raccolgo la mia spada che giace all’ombra di un albero.

“Magari gli piaci” mia sorella mi tira un buffetto sulla spalla ridacchiando.

“Magari trama qualcosa”

   
 
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