Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Ricorda la storia  |       
Autore: Valenicolefede    12/12/2019    7 recensioni
Ad un certo punto però rimase folgorato come da un’apparizione: una donna, vestita con un corto tubino nero scintillante che ne esaltava il fisico statuario e snello, si stava dirigendo verso un gruppo di uomini seduti su dei divani. Non riusciva proprio a staccarle gli occhi di dosso. Era la donna più bella che avesse mai visto!
Ed eccomi qua ragazze con il primo capitolo del seguito di “Cuore Stanco”.
Chi sarà la donna che ha conquistato l’attenzione del nostro sweeper preferito?
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: City Hunter
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomi di nuovo qua ragazze! Finalmente posto il primo capitolo del sequel di CUORE STANCO. Spero che la storia vi piaccia come la shot che l’ha anticipata. Un abbraccio Vale

-Stazione di Shinjuku, ore 9:30-

“Allora vecchio mio, qualche bella gattina da pelare quest’oggi?”
“Mmm, non direi. Grazie alle tue performance, l’ultima cliente degna di nota se n’è andata ancor prima di spiegarci l’incarico.”
“Per forza, tu sei diventato così serioso...ci vuole l’elemento simpatico!”
“Si forse hai ragione, però ti ricordo che senza lavoro non si campa”.
Uno dei due rimase fermo lì ad osservare la lavagna. Un pensiero gli uscì a voce alta.
“Aahh Kaori Kaori, perché te ne sei andata? Sapessi com’è monotono lavorare con lui!”
“Allora Mick ti vuoi muovere?”
“Sì Stallone, arrivo!”


-Cats Eye-

“Allora ragazzi come sta andando il lavoro?” Chiese una pimpante Miki da dietro al bancone.
“Va benone mio raggio di sole” rispose un raggiante Mick.
“E tu Ryo che mi dici? Nessuna cliente in vista da proteggere”?
“Al momento no. Grazie al biondino quì anche questo mese bisognerà arrabattarsi per pagare le bollette”. E così dicendo si alzò dallo sgabello, lasciò i soldi del caffè e si diresse alla porta facendo un leggero gesto di saluto con la mano.
Miki si avvicinò a Mick sussurrandogli all’orecchio. “Certo che senza di lei ora ha molti più pensieri...”
Lo sweeper n.1 si fermò di colpo tenendo ben salda la mano sulla maniglia.
Lei.
Sapeva benissimo chi era lei.
La sognava tutte le notti, e nonostante fossero ormai passati tre anni da quando se n’era andata, riusciva ancora a sentire il suo profumo aleggiare in qualche angolo della casa.
Lei.
Di lei non aveva più avuto notizie, e forse avrebbe continuato a passare il resto della sua vita nell’ignoranza più totale.
“Ehm, Ryo tutto ok?”. Chiese Miki con tono preoccupato.

Sapeva che spesso parlottavano alle sue spalle sperando che non sentisse, ma non sapevano quanto sbagliassero.
“Tutto ok”.
E senza nemmeno voltarsi uscì dal bar diretto a casa, il posto che una volta gli scaldava il cuore.


Quella sera il tramonto era qualcosa di spettacolare, con le luci calde del sole che pian piano scendevano al di sotto della linea dell’orizzonte. Gli era sempre piaciuto starsene lì, appoggiato alla ringhiera fumando qualche sigaretta, e contemplando il cielo. Era un momento magico in cui i pensieri esplodevano come un vulcano, ed era così che si sentiva anche in quel momento.
Ad un tratto percepì una presenza dietro di lui. Sapeva benissimo chi era e perché era lì.
Da quando era rimasto solo tutti cercavano di farlo sentire meno giù, confortandolo con frasi a volte di circostanza, cosa che lo infastidiva parecchio. Anche se non lo ammetteva, se non fosse stato per loro  probabilmente a quest’ora sarebbe ricaduto nel baratro dell’oblio, tornando ad essere solo uno spietato killer.
Ma quello che più di tutti gli era stato accanto in quei momenti difficili era il suo migliore amico, il suo compagno di baldoria e di bevute, nonché adesso socio: Mick.
“Ah ah, sapevo di trovarti qui!
Allora pensatore solitario, un’altra serata a rimuginare sui perché della vita?” Fece il biondo col suo solito sarcasmo.
“E se anche fosse?”
“Oohh andiamo vecchio mio, vieni fuori con me! E’ da troppo tempo che non ti fai più vedere in giro sai? Qualcuna delle ragazze dei nostri night preferiti si sta chiedendo che fine hai fatto!”
Ryo sorrise. Mick cercava sempre di tirarlo su di morale, ma la verità era che niente avrebbe potuto farlo sentire quello di un tempo,vivo.
“Grazie mille per l’invito ma lo sai che ho smesso. Le ragazze di cui parli dovranno accontentarsi di un biondino da strapazzo di mia conoscenza”.
“Ah ah.....simpatico! Io credo invece che ti farebbe bene uscire un po’. La vita da recluso non ti si addice proprio sai?”
"Si, forse hai ragione.” E continuò a guardare verso la sera ormai giunta.
“Ryo ma che c’è? A cosa pensi?”

Lo sweeper attese un attimo prima di rispondere.
“C’è stato un tempo in cui uscire fuori a sbronzarmi e rincasare all’alba mi dava un grande piacere. E lo sai perché? Perché quando rientravo c’era lei ad aspettarmi sul divano. Era la visione più bella che avessi mai visto. Se ne stava lì, accoccolata con il suo pigiamone giallo, ma ti assicuro che era la sensualità fatta a persona. Lei era lì, e quando non riuscivo a reggermi in piedi e crollavo sul pavimento mi accompagnava fino al mio letto. Mi sono sempre chiesto come facesse a sostenere il mio peso, ma penso che quando ami qualcuno ti nasca una forza interiore che supera ogni cosa. E ora che cosa ho Mick? Nessuno.
Ecco perché preferisco sbronzarmi direttamente a casa, se proprio ne ho voglia. Ed ecco perché tu caro mio dovresti smetterla di farmi da balia. La tua dolce dottoressa potrebbe dissentire del fatto che la lasci ogni sera da sola per farmi compagnia no?”
"Naaaaaa, Kazue sà perché lo faccio, lo capisce. E poi anche questa sera rientra tardi. Senti Ryo, posso farti una domanda?”
Ryo lo guardò alzando un sopracciglio.
"Su, avanti spara.”
"Perché non l’hai mai cercata, o contattata?”
Ryo a quelle domande spalancò un attimo gli occhi. Kaori nella lettera, non aveva specificato di non cercarla...era ovvio che si aspettasse che non lo facesse. Piuttosto si era raccomandata di avvisarlo di non chiamare sua sorella.
“Non l’ho mai cercata perché so che non era quello che voleva. La situazione non sarebbe cambiata Mick, e lo sapeva bene anche lei. Nella lettera mi scrisse di non chiamare Sayuri, ma ti confesso che un mese dopo il suo addio non resistetti, e ci provai. Pensavo che sua sorella mi avrebbe scannato vivo e sapevo che avrebbe avuto tutte le ragioni per farlo.
Ma non immaginavo che a quell’unica chiamata a rispondere fosse proprio Kaori.”
“E che le hai detto?”
“Niente, sono rimasto ad ascoltare il dolce suono della sua voce che chiedeva chi ci fosse dall’altro capo del telefono. E poi misi giù".
“Aaaaahhh amico, lasciatelo dire, sei proprio un caso perso, credimi! E dopo questa me ne vado a casa mia, in attesa della mia dolce metà! Ci vediamo domani, socio.”

Ryo, con un mezzo ghigno, lo salutò rimanendo alla ringhiera.
Anche in quella occasione era stato un codardo, ma sentirla dopo del tempo gli aveva ricordato quanto ancora più dolorosa fosse la sua mancanza.
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Valenicolefede