Nessuno che legge e commenta? ='(
Sinceramente non so più se mandare avanti questa storia...  vedrò tutto dal prossimo capitolo.. ora vi lascio e speriamo bene!



"Perfetto... Da dove comincio? Da quando sei andata via... Allora... Dopo che sei andata via da casa, la situazione è degenerata.
Jhon non la smetteva di lanciarti contro improperi dato che lui non era in grado di cucinare e tutto il resto.
Dopo un po' di tempo passato a mangiare cibo dei fast food, Jhon si rese conto che in questo modo i soldi sarebbero finiti presto.
Così decise che avrei dovuto pensare io a cucinare, pulire e tutto il resto.
All'inizio fu semplice, non c'era molto da fare, la casa era abbastanza in ordine e bastava poco tempo per sistemarla.
I problemi arrivarono dopo... Jhon iniziò ad arrivare a casa in condizioni sempre peggiori... Beveva, provocava liti in ogni bar in cui metteva piede...
E ogni volta che arrivava a casa se la prendeva con me perchè non gli avevo fatto trovare la cena alle 3 di mattina..." Disse Hayden guardando per terra.
"Ti ha messo le mani addosso?! Perchè se lo ha fatto giuro che gli rovino la vita!" Disse Charlotte infuriata.
Hayden non l'aveva nemmeno sentita.
"Mi picchiava e ogni giorno che passava era peggio, non riuscivo più a reggermi in piedi e ogni volta andare a scuola era un peso. Ma continuavo ad andarci perchè era l'unico modo che avevo per uscire da quella casa... A poco a poco però la scuola si fece troppo pesante, non riuscivo a badare alla casa e allo stesso tempo ad occuparmi della scuola...
Ma continuavo lo stesso. Finchè un giorno Jhon decise che la scuola non mi sarebbe servita a niente. Mi vietò di uscire, di mettere piede fuori casa; non potevo nemmeno andare a fare la spesa."
Charlotte la guardava sconcertata.
-Hai passato davvero tutto questo, bambina mia?- pensò.
"Hayden... Mi dispiace... Non avrei dovuto lasciarti sola!" Disse Charlotte con gli occhi lucidi.
"Non è stata colpa tua... In fin dei conti, adesso siamo qui e di lui non c'è nessuna traccia... Giusto?" Chiese Hayden cercando di sorridere.
Charlotte guardò sua figlia...
-Come fa a non avercela con me? Io mi sarei odiata al suo posto!-
"Tu sei troppo buona Hayden..." disse Charlotte scuotendo la testa.
"Ed è una cosa brutta?" Chiese Hayden corrugando le sopracciglia e fissando la madre.
"Nooo! E' una cosa bella! Però ha... come dire? Dei lati negativi. Devi imparare ad essere buona con le persone che se lo meritano!" Disse Charlotte guardando la figlia con apprensione.
"Tu te lo meriti. Se non fosse stato per la tua lettera io sarei ancora in quel posto. Mi hai salvata." Disse Hayden fissando la madre intensamente.
"IO NON TI HO SALVATA, HAYDEN! VUOI CAPIRLO? SE NON ME NE FOSSI ANDATA LASCIANDOTI IN BALIA DI QUELLO STRONZO TU ADESSO SARESTI UNA NORMALE ADOLESCENTE, CON NORMALI PROBLEMI ADOLESCENZIALI!" Urlò la donna alzandosi e gesticolando furiosamente.
Hayden si alzò in piedi guardando la madre con un espressione tra il sorpreso e il deluso.
"Non mi piace la normalità, mamma. Questo dovresti saperlo. Non ti faccio una colpa di quello che è successo e per quanto tu cerchi di farmi cambiare idea non ci riuscirai."
Charlotte si sedette, distrutta.
"Ok, Hayden mi arrendo. Sei troppo cocciuta per cercare di farti cambiare idea. Dovevo saperlo. Hai preso da me in questo!" La donna sorrise.
"Ti voglio bene, mamma" Disse Hayden abbracciando la madre.
"Anche io te ne voglio tanto, tesoro!" Charlotte ricambio l'abbraccio.