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Autore: Ofeliet    15/12/2019    1 recensioni
Alla fondazione del complesso del collegio, i professori avevano in mente grandi progetti per esso. Doveva essere una dimostrazione di eccellenza e perfezione. I suoi iscritti, comunque, vantano ben poco simili qualità.
D'altronde, cosa puoi fare con un folto gruppo di adolescenti impegnati a rivaleggiare e sgominare team malvagi da quando hanno iniziato a viaggiare? Niente. Puoi solo insegnargli ad essere studenti modello, e fallire nel tentativo. D'altronde, si ha a che fare con campioni non più in erba ed esperti del mestiere, tutti focalizzati sul diploma e sulla gloria che deriva da esso.
Qui tutti hanno più di un asso da giocare, e soprattutto hanno voglia di vincere.
| Airplane Bikini Contest DualRival FerrisWheel Ikari Pokè Ranger | ed altre...
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mondo della scuola. ~'
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Capitolo Ventitre: La scuola è finita per l'estate | La scuola è finita per sempre | La scuola è saltata per aria


« L’attesa di questi risultati mi sta snervando. » commenta Nicky, dando un’occhiata a Paige. Certo, l’altra ragazza non si era minimamente preoccupata visto quanto brillantemente era andato il suo ultimo esame, ma Nicky non aveva fatto altro che preoccuparsi tutto il tempo della sua performance. Il dover attendere poi non le dava pace, sarebbe finita a non dormirci la notte, poco ma sicuro.
« La stai prendendo troppo sul personale, sono esami, non ti metteranno sulla ghigliottina se vanno male. » Nicky emette un verso contrariato.
« I miei genitori lo faranno sicuramente. »
« I tuoi genitori non sono tipo da fare cose simili. » Nicky sospira, piuttosto sconfitta. Paige aveva un modo tutto suo di vedere la vita, e differiva completamente dal proprio.
« Vorrei avere il tuo ottimismo. » borbotta allora, mentre l’amica continua a mangiarsi il suo gelato. Persa com’era non si era accorta dell’arrivo dell’estate. In effetti a causa degli eventi che avevano scosso la regione in quei mesi, non si era goduta nemmeno la primavera. Solo ora con l’arrivo del caldo iniziava a sentire in sé almeno un po’ di spensieratezza.
« Io vorrei avere la tua calma nello stare in una stanza da sola. » Nicky sospira.
« Te l’ho già detto, nessuno sa dove sia finita Serenity. Certo sono un po’ in ansia, ma visto il mese passato a studiare ho davvero avuto preoccupazioni di altro tipo. »
« Secondo me dovresti indagare. »
« Secondo me dovrei raggiungere i miei genitori e godermi una vacanza tra le rovine di qualche civiltà caduta in rovina. » replica allora Nicky, roteando gli occhi al cielo. Non avrebbe mai capito la propensione dell’amica per il paranormale e per il mistero.
« Sarà, ma per me ti stai perdendo un avventura. » Nicky le sorride.
« Tu invece stai perdendo il tuo gelato. Si sta sciogliendo. » Paige scatta sul suo cono, cercando di non disperdere nemmeno una goccia di quel dolce rinfrescante. In effetti Nicky non aveva idea di come passare l’estate. Era stata così concentrata a passare l’anno, poi a combattere i team, e infine a dare il suo meglio agli esami che non aveva fatto alcun piano per quei mesi. Si sentiva piuttosto stanca a riguardo.
« Paige, tu che farai quest’estate? » le chiede allora Nicky, e la ragazza sembra pensarci un po’.
« Julia mi ha chiesto se volessi unirmi al gruppo e passare qualche giorno dalle parti delle isole Spumarine, poi credo passerò almeno un po’ di giorni da mia nonna. »
« Posso unirmi? » chiede allora Nicky, e l’amica annuisce con poca convinzione.
« Credo di sì, mi hanno detto di invitare altra gente. » risponde, prendendo in mano il suo Pokégear. « Hanno pubblicato i risultati! » esclama allora la ragazza, afferrando per il braccio l’amica. « Andiamo! » Nicky non fa nemmeno in tempo a replicare e a inghiottire la propria ansia a riguardo, che viene trascinata di peso dall’altra ragazza fino all’edificio principale del collegio. C’erano già diversi ragazzi che consultavano i propri risultati, e le due ragazze si dirigono verso Asuka che stava guardando i risultati del loro anno. Nicky cerca il proprio nome, e dopo averlo trovato scorre nervosamente gli occhi sui suoi punteggi. La prima prova era andata particolarmente bene, ma storia andava a braccetto con il suo interesse e non era troppo stupita del risultato. Il suo punteggio del secondo test era più basso di quanto si aspettava, ma la sua sorpresa si concentra tutta sulla valutazione ottenuta nella terza. Il totale era un voto piuttosto alto, ed è con improvviso impeto che Nicky abbraccia l’amica, incurante delle sue esclamazioni per la sorpresa di un simile gesto.
« Sono passata! »


« Ed è con grande onore che vi assegno la medaglia che accerta il completamento dei vostri studi. » annuncia la professoressa Aralia, facendo partire un accorato applauso da parte della platea. I ragazzi del quinto anno erano tutti in prima fila, e stavano ricevendo la spilla che certificava i loro cinque anni di fatiche. La cerimonia era tenuta nella rinnovata aula magna, che sembrava non aver subito né un’invasione né un Pokémon leggendario che ne aveva sfondato deliberatamente le vetrate. Anemone e Camelia si abbracciano, felici, e anche Chiara coinvolge in un abbraccio Jasmine e Valerio, Angelo era riuscito a sfuggire alla sua stretta.
Gli altri studenti erano disposti nelle file più indietro, ed osservavano l’evento che prima o poi sarebbe toccato anche a loro. « Ora non vi rimane che festeggiare. » conclude allora la donna, chiudendo di fatto la cerimonia. I ragazzi si lasciano andare a un boato di felicità, e vengono presto raggiunti dagli altri ragazzi per le congratulazioni.
Aralia li osserva felice, prima di entrare nel retro del palco e trovando davanti Serenity. La donna sorride debolmente, e la ragazza ricambia.
« Com’è andata? » le chiede allora, e la ragazza batte le ciglia più volte, come a voler rimuovere qualcosa che non voleva ricordare.
« Il processo si è svolto in maniera movimentata. Io dovrò svolgere dei lavori sociali per sei mesi, dato il mio grado di complicità. » la donna la osserva, ma Serenity alza la testa, con un atteggiamento più fiero. L’aver fatto la cosa giusta l’aveva portata a quella conclusione, ma non se ne pentiva.
« Le sentenze per gli altri, invece? »
« I generali Galassia sono stati condannati piuttosto pesantemente, quelli del team Rocket un po’ meno. Per quanto riguarda Daniel… » la ragazza fa una pausa. « Lo aspetta un carcere a vita, ma temo che non riusciranno a tenerlo dentro molto a lungo. »
« Capisco. » mormora Aralia, prima di volgere la sua attenzione al giubilo che si trovava non troppo lontano da loro.
« Non vuoi raggiungere i tuoi amici? » Serenity nega con la testa.
« Ormai il divario che mi separa da loro è incolmabile. Non credo potremo tornare a come eravamo prima. » Serenity sospira. « Anche per questo motivo ho ritirato la mia iscrizione oggi. »
« Mi sembra una risoluzione piuttosto estrema. »
« Io credo sia la cosa giusta da fare. Non ho più niente in comune, e di sicuro non mi vorranno indietro. »
« E’ una tua scelta. » replica allora Aralia, e Serenity le sorride.
« Lo so. Non cambierò idea. »

Ciprian si era congratulato con i suoi compagni, e tra generose pacche sulle spalle e auguri, si era allontanato dal gruppo per un po’. Aveva bisogno di respirare un po’ di aria fresca, prima di tornare dentro.
Non riusciva ancora a credere di aver passato così tanti eventi in un così breve periodo di tempo, e di aver fatto anche in tempo a diplomarsi. La sua natura leggera e spensierata era sempre stata contraria all’impegnarsi troppo, e invece era riuscito ugualmente a raggiungere un buon risultato. Ciprian ne era soddisfatto. Dopo una simile esperienza si stava aprendo un nuovo capitolo della sua vita, e si sentiva pronto ad affrontarlo.
Inconsciamente, i suoi piedi l’avevano condotto fino al piccolo laghetto nascosto nella boscaglia del parco. Anche Mei si trovava lì, come la prima volta che l’aveva vista. Aveva un’aria corrucciata che lui non sapeva spiegarsi, ma ciò non lo ferma comunque dall’avvicinarsi incuriosito a lei.
« Pensieri foschi in una giornata così bella? » esordisce lui, cogliendo Mei di sorpresa. La ragazza salta sul posto, per poi voltarsi nella sua direzione. Ciprian si aspetta una risposta pungente, ma lei sospira guardandolo e torna a volgere la sua attenzione verso il laghetto. Un simile comportamento era strano, e lui stava alimentando sempre di più la propria curiosità.
« Capisco che ti mancherà studiare disperatamente per gli esami. » commenta allora, e finalmente Mei sembra decisa a rispondergli.
« Mi mancheranno tutti. » torna il silenzio, e Ciprian non ha idee sul come spezzarlo. « Ho parlato con Giulia e lei ha detto che vuole viaggiare per conto proprio il prossimo anno. Raffaello vuole concentrarsi sul suo ruolo di Capopalestra. E poi… » fa un’improvvisa pausa, volgendo nuovamente il suo sguardo nella propria direzione.
« Capisco che tu possa sentirti così, ma non sarai da sola. Dopo gli eventi recenti credo che le domande triplicheranno e questo posto sarà ancora più popolato di prima. »
« Non è la stessa cosa! » sbotta Mei, e Ciprian si china su di lei curioso.
« Perché? » la incalza, divertito. La ragazza alza la testa, guardandolo dritto negli occhi.
« Non ci sarai tu! » Ciprian rimane a bocca aperta, non sapendo cosa dire, e anche Mei arrossisce rendendosi conto di ciò che aveva detto. Il silenzio che cala tra di loro è improvvisamente imbarazzante, e Ciprian apre la bocca per dire qualcosa, venendo però presto interrotto da Mei.
« Sì, va bene, mi piaci. » dice lei. « Mi rendo conto di non essere ricambiata, e vorrei che tu ti dimenticassi di questa discussione. » Mei fa per allontanarsi, ma viene afferrata per il braccio. Ciprian ha ancora un’aria sorpresa, ma non sembra scioccato o disgustato da lei.
« Perché dovrei dimenticarmela? »
« E’ imbarazzante, ok? » sbotta Mei, cercando di placare il rossore che si faceva più insistente sul suo viso. « Non voglio che si sappia in giro, sarebbe un pettegolezzo succoso, l’amore non ricambiato dell’ex Campionessa, un titolo perfetto per i giornali scandalistici. » Ciprian rimane in silenzio, ma poi le sorride incoraggiante.
« Allora, cara Mei, dovremo dare ai giornali una notizia molto più interessante. » Ciprian le si avvicina, allentando la presa sul suo braccio e abbassando il suo viso all’altezza di quello di lei.
« Cioè? » chiede Mei, cercando di evitare il suo sguardo.
« Che ne dici di “la ex Campionessa e la sua storia d’amore scolastica”? » Mei lo guarda, inizialmente non capente, ma poi realizza ciò che il ragazzo le stava suggerendo, per poi arrossire ancora di più alla presa consapevolezza.
« Quindi tu…? »
« Eh già. »
« Perché adesso? »
« Prima non era un buon momento. » Mei annuisce, ancora confusa da una dichiarazione così singolare, per poi afferrare la cravatta del ragazzo e avvicinare il suo viso al proprio.
« Allora, se vogliamo prendere la prima pagina, dobbiamo impegnarsi. » in tutta risposta, Ciprian le sorride.


« Mi mancherai davvero tanto. » dice Magdalena, stringendo Giulia in un altro abbraccio. Lei e Catlina avevano deciso di darle un ultimo saluto prima della partenza, e Giulia gliene era profondamente grata. Era la prima volta nella sua vita che si sentiva felice, e ciò la riempiva di un sentimento caldo che non aveva mai percepito.
Probabilmente si trattava di sentirti amate, ma non ne aveva ancora la certezza.
« Tornerò a frequentare durante il terzo anno. » replica con un sorriso, e Magdalena ne abbozza uno di risposta.
« Giusto in tempo per soffrire insieme a noi per le lezioni di lingua Unown. » le tre ragazze ridono, poi Giulia prende la sua valigia e si dirige verso la sua nuova avventura. Le altre due ragazze la guardano allontanarsi, e poi si voltano verso il collegio, tornando al suo interno. All’entrata c’era Lucas, che stava ancora guardando nella direzione del cancello.
« E’ un vero peccato tu non abbia voluto salutarla. » commenta Lena una volta che sono abbastanza vicine al ragazzo, che alza le spalle.
« Non ne ho bisogno, ci manterremo in contatto. » Catlina sorride leggermente, prima di volgere la sua attenzione ai due ragazzi accanto a lei.
« A proposito di tenerci in contatto, vi va di venire una settimana a Sinnoh? La mia famiglia ha una casa dalle parti dell’area Svago, un posto sull’isola a nord-est della regione. Mi farebbe piacere se venite, i gemelli mi hanno già detto di sì. »
« Io vengo. » replica subito Lucas, e l’attenzione di entrambi si sposta su Magdalena.
« Devo chiedere a mia mamma prima. Certo, abbiamo delle riparazioni da fare in casa, ma non credo mi dirà di no. » Catlina le sorride, felice.
« Allora ti aspetto. »
« Sarà un’estate indimenticabile! »


« Questa è un’ingiustizia! » esclama Kotone. Il secondo anno si trovava nella propria aula, in attesa dell’ultima campanella che avrebbe sancito il termine dell’anno scolastico. Elis, accanto a lei, la guarda confusa.
« Perché? »
« Tutti i nostri compagni vanno a Sinnoh, e io no. » borbotta Kotone. « Mia mamma di certo mi porterà a Olivinopoli dai nonni e mi costringerà a starci per tutta l’estate. »
« A te è andata anche bene. » sbotta allora Elis. « Io dovrò passare l’estate al borgo a badare a mio fratello. » ad una simile notizia gli occhi di Kotone si illuminano e Elis si pente di averle dato una simile informazione.
« Davvero? » esclama. « Questa sì che è una notizia! Possiamo fare le uscite a tre con Marina, se non sarà impegnata ad avere appuntamenti con Angelo! » la ragazza presa in causa arrossisce.
« Non prendermi in giro Kotone! » esclama. « Rimango a Johto perché Chiara mi ha invitato al festival di Fiordoropoli. »
« Certo, certo. » replica allora Kotone, facendo però intendere di non aver creduto nemmeno per un momento ad una simile spiegazione. Lucinda, lì vicino, sorride e torna a volgere la sua attenzione a Esmeralda e Anita, che sembravano piuttosto entusiaste ai piani che stava proponendo loro.
« Io credo potrò venire dopo metà luglio, prima sicuramente i miei genitori vorranno la famiglia unita. » commenta Natsumi, che si era aggregata a loro. Anita si passa una mano sul volto con espressione sognante.
« Vedrai, Natsumi, le spiagge di Hoenn impallidiscono di fronte alla meraviglia di quella di Sabbiafine. » l’altra ragazza non sembra molto convinta, ma interviene Esmeralda cercando di salvare la situazione.
« Nel caso possiamo contare sulle sagre di Guibilopoli e Cuoripoli. » aggiunge, abbozzando un sorriso. Natsumi, inizialmente perplessa, annuisce. Non aveva mai viaggiato a Sinnoh, ed era piuttosto incuriosita dalla regione. Ora che aveva una compagnia così variegata era piuttosto certa che si sarebbe divertita e che avrebbe dimenticato i suoi tomi di linguaggio Pokémon almeno per un po’ di giorni.
« Esmeralda ha ragione, il cibo che fanno è delizioso! » dice Anita, e la sua mente sembra perdersi nei ricordi di chissà quali prelibatezze. Le altre tre ragazze ne ridono.
« I festival dalle mie parti sono piuttosto vivaci. » commenta Lucinda. « Senza contare quello di… »
« Quello quando finalmente renderai pubblico il fatto che stai con Paul? » dice Natsumi, e all’occhiata imbarazzata dell’altra ragazza alza le spalle con una certa noncuranza.
« Se te lo stai chiedendo, siete così palesi che anche Barry si sta facendo delle domande. » dice Esmeralda con un sorriso divertito, facendo nascondere Lucinda dietro le sue mani.
« Ma tranquilla, vi stiamo supportando da diverse settimane! » aggiunge Anita, facendo scoppiare a ridere il gruppetto. Di certo l’estate si preannunciava frizzante.

« Yukiko ma sei davver- »
« Sì. »
« Ma rischi di annoiarti. »
« Mi stai rifiutando Nicolas? » chiede allora incalzante lei, avvicinandosi con aria assertiva nella sua direzione. Nicolas indietreggia, intimorito.
« Non sto dicendo questo. Io vivo con mio fratello, e abitiamo nella città storica della regione. Non credo passeresti un’estate interessante. »
« Fai poche storie, White. Io vivo per vedere i progressi dei miei esperimenti, e di certo non ho intenzione di tornare a casa. » Nicolas prende un lungo respiro, alzando le mani in segno di resa.
« E va bene, hai vinto, puoi venire a stare da me quest’estate. » la ragazza di fronte a lui sorride vittoriosa, e Nicolas si passa una mano tra i capelli. Certo, avere Yukiko in casa non rappresentava un problema concreto, Angelo non faceva domande e sua madre era sempre fuori per lavoro, ma dubitava che i suoi nervi avrebbero retto a lungo insieme alle fialette dell’amica. Yukiko, intanto, si era avvicinata ad Aria che stava chiacchierando allegramente con Belle e Touko.
« Mi farebbe davvero piacere. » la sente concludere, e la guarda confusa.
« Che cosa? » Aria sobbalza, spaventata, e la guarda.
« Passerò due settimane a Unima, magari posso venire a trovarti. » le risponde, sorridendole. Yukiko assottiglia lo sguardo.
« Ma io sto da Nicolas per tutta l’estate. » dice, facendo arrossire le tre ragazze.
« Oh! Non sapevo che il vostro rapporto fosse… »
« Ti prego non dirmi che stai insinuando che stiamo insieme. » replica allora Yukiko, alzando con occhi al cielo e sospirando sonoramente. « Semmai nella mia testa si palesasse una simile idea stai ben certa che Arceus stesso si paleserebbe per impedirmi di proseguire. » Aria scoppia a ridere divertita. « Comunque non metterò piede a Unima per alcuna ragione, mi è già bastato farlo questa primavera. » Belle e Touko si guardano confuse, lasciando le due ragazze a discutere dell’estate che Yukiko insisteva avrebbero dovuto trascorrere insieme
« Certo che hanno un rapporto particolare. » commenta allora Touko, guardando nella loro direzione. Belle annuisce, prima di farsi un po’ più seria.
« Tu quindi che pensi di fare? »
« Penso che andrò un mese a Hoenn per del volontariato, N ha detto che verrà insieme a me. Tu? »
« Voglio specializzarmi, e ho chiesto alla professoressa Aralia di prendermi come assistente per l’estate. Quando tornerai a casa potremo fare un appuntamento a quattro. » Touko scoppia a ridere.
« Sì, e poi chi lo sente Touya? »
« Non gliel’hai ancor detto? » Touko fa un’espressione molto esplicita. « Prima o poi dovrai farlo. »
« Preferisco farlo poi Belle, sai com’è fatto. Vorrà fare il terzo incomodo e passeranno anni prima che io e N potremo anche solo baciarci. » Belle ride dell’espressione sconfortata dell’amica.
« Non ti facevo così audace. » la ragazza rotea gli occhi.
« Come se io non sapessi che cosa combiniate tu e Komor tra gli scaffali della biblioteca. »
« Non facciamo niente di sconveniente! »
« Certo, Belle, certo! » la ragazza bionda da una leggera spinta all’amica che ride, e Vera si unisce a loro incuriosita.
« Touko, che hai detto di così scorretto da aver provocato la furia di Belle? » Touko si finge offesa.
« Ho solo detto la verità, vostro onore! » esclama, con aria innocente. Vera allora sposta il suo sguardo su Belle, piuttosto rossa in viso ma molto restia a parlare, e decide di lasciar perdere la faccenda.
« Quindi sei dei nostri quest’estate? » chiede poi, e Touko annuisce.
« Certo che sì, non vedo l’ora di essere d’aiuto. » le due ragazze si battono il cinque, e Vera torna al suo posto accanto a Drew. Inizialmente c’è silenzio tra di loro, ma poi Vera gli sorride e viene ricambiata.
« Sai già dove ti hanno assegnato? » Drew nega con la testa, ma si allunga sulla sedia con fare piuttosto rilassato.
« Ovunque vado va bene. » il ragazzo fa una pausa, e guarda Vera. « Sono sicuro sarò in buona compagnia. » Vera arrossisce, ma sorride, appoggiandosi al suo banco. L’estate che li attendeva sarebbe di certo stata piena di fatica ripagata.

L’attesa del quarto anno era particolarmente movimentata.
« Ma sei davvero sicura che posso venire? » chiede Ash, e la pazienza di Misty inizia a farsi sempre più corta. Era la quarta volta che glielo chiedeva durante quella giornata e non ne poteva più.
« Ash, ti ha invitato Violet personalmente, nemmeno io. » sbotta. « Ovviamente puoi venire. » il ragazzo abbassa lo sguardo, improvvisamente indeciso su cosa dire. Certo, l’idea di passare una settimana con Misty gli piaceva, e anche Brock sarebbe stato con loro, ma non riusciva ad evitare di sentirsi strano a riguardo. Non riusciva a percepire Misty come al solito e la cosa lo faceva sentire piuttosto strano. Poco distante da loro, altre due ragazze sembravano avere il problema opposto.
« Eddai, Anis, non farti pregare. » la ragazza alza lo sguardo sull’amica, cercando di mantenere il broncio. Quando Julia era insistente assumeva un’espressione troppo divertente.
« Non mi sto facendo pregare. » brontola lei. « Non credo mia zia mi lascerà andare. »
« La farò chiamare da mia mamma, sono sicura le dirà di sì. »
« Perché vuoi che io venga per forza? » le chiede allora Anis, e Julia si mette le mani sui fianchi.
« Vengono tutti, non vedo perché tu debba fare l’asociale. » Anis rotea gli occhi, infastidita, e Misty si avvicina a Julia, afferrandola per un braccio e salvando l’altra ragazza dalle attenzioni della cugina.
« Dato che sei in vena di fare viaggi quest’estate, vieni con me e le mie sorelle a Fiorlisopoli per qualche giorno. » Julia guarda Misty.
« Andate a Fiorlisopoli e non mi avete detto niente? » Misty sposta il suo sguardo in un’altra direzione, per poi tornare su Julia, e le si avvicina.
« La verità è che Daisy ha invitato Ash con noi, e sto cercando di coinvolgere anche Brock perché non voglio assolutamente finire in pasto alle mie sorelle. » Julia cerca di reprimere una risata.
« Vuoi dire che tu e Ash…? » Misty alza gli occhi al cielo.
« Macché. » brontola. « Comunque ho un bisogno disperato del tuo aiuto e non accetto un no come risposta. » Julia deglutisce, e Misty la lascia finalmente andare. Quando ci si metteva, sua cugina metteva davvero paura. Mancava poco alla fine, quindi la ragazza cammina tra i banchi in maniera distratta. Ne erano successe di cose lì in mezzo. Se ci pensava in quel momento, sembravano molto lontane e quasi irraggiungibili.
« Spero di poterti sfidare ancora l’anno prossimo. » nel sentire la voce di Asuka, Julia si riscuote. Stava parlando con Gary, che stava annuendo con convinzione.
« Magari sarà la volta buona che riuscirai a mandare KO più di un Pokémon. » le dice lui, e Asuka lo fulmina con un’occhiata, per quanto divertita.
« Se continuerai a comportarti in questa maniera non accetterò mai di fare uno scambio con te. » Gary ride, e poi nota la figura dell’amica, facendole cenno di avvicinarsi.
« Julia, convincila tu. »
« Di cosa? » chiede lei, corrucciando lo sguardo.
« Ha un allevamento di Oshawott e non me ne vuole dare nemmeno uno. » Julia abbozza un sorriso teso, ma Asuka intercetta qualsiasi cosa le voglia dire.
« Fammi vincere almeno una volta e ne potremo parlare. » dice, lasciandoli entrambi di stucco e congedandosi. Entrambi la guardano allontanarsi e cala il silenzio.
« Che farai quest’estate? » chiede infine Julia, decisa a romperla per primo.
« La passerò al laboratorio, devo riprendere i miei approfondimenti. Tu? »
« Isole Spumarine, Fiorlisopoli, le solite cose. » replica. « Non ti annoi a passare l’estate a Biancavilla? » Gary piega la testa di lato, improvvisamente pensieroso.
« Gli scienziati del team Rocket hanno raccolto una quantità di dati interessanti, e tra qualche giorno dovrò incontrare Silver per farmeli dare. » dice, con un sorriso.
« Perché dovrebbe? »
« Disposizioni del tribunale, è il suo modo per non farsi mettere in carcere. »
« Che intendi dire? »
« Non hai saputo che hanno processato i responsabili dei recenti disordini? » Julia scuote la testa, confusa.
« No. »
« Infatti mi sono scordato che era un’informazione riservata, quindi fammi il favore di dimenticare ciò che ti ho detto. » Julia gli lancia un’occhiata. « Sono disposto a comprare il tuo silenzio col cibo. » l’espressione della ragazza si alleggerisce, ed entrambi ridono della cosa.
D’improvviso, suona l’ultima campanella. Il suono è prolungato e sembra non finire più. Tutte le persone nell’edificio trattengono il respiro, e finalmente l’eco dello squillo rimbomba lungo i corridoi. C’è un improvviso silenzio, nessuno proferisce parola. Quel momento è di pura sacralità, e nessuno vuole violarlo.
Poi tutti tornano a respirare, ed è Ash il primo a parlare.
« E’ finita!! » esclama, risvegliando gli altri da quel momento di stallo. Gli altri si aggiungono a lui, e il rumore torna a popolare le mura della scuola.
Finalmente la loro estate era arrivata.

« I ragazzi sembrano parecchio contenti. » commenta Oak, guardando il cortile che si stava affollando. I ragazzi che vedeva erano così giovani, ma potevano essere considerati degli esperti a tutti gli effetti. Ciò che avevano affrontato quell’anno nessuno di loro sarebbe stato mai in grado di insegnargli.
« Dopo aver passato gli esami, credo sia il minimo. » dice Birch, rimasto seduto.
« Io comunque avrei da ridire sui metodi di valutazione, siete stati troppo gentili. » borbotta Rowan, incontrando il sorriso nervoso dei suoi colleghi.
« Infatti gli unici voti bassi erano quelli del terzo anno. » commenta Aralia, appoggiando il volto su una mano. « Ma non credo siamo tutti qui per parlare di questo. »
« Perspicace come sempre. » la donna abbozza un sorriso, divertita.
« Abbiamo notizie? » Birch annuisce.
« Certo il processo è stato davvero duro. » dice Rowan. « I generali del team Rocket erano ancora increduli per essere stati consegnati da quello che consideravano il loro capo. »
« Silver è riuscito ad evitare una condanna? »
« Ha consegnato l’arma del team Galassia e le informazioni in possesso degli scienziati del suo team, è stato più che sufficiente per evitargli anche l’arresto. »
« Il ragazzino è piuttosto furbo. » si crea di nuovo il silenzio, se si mettevano a pensare all’arma che il team Galassia era riuscito a creare proprio sotto ai loro occhi. Era un qualche che trascendeva il voler incatenare un Pokémon leggendario, ed un sincero desiderio di distruzione incondizionata. Neptune si era rivelato come Cyrus, se non peggio. La sua condanna, insieme a Plutinio, era stata la più grave ed era la cosa più giusta.
Il resto del team Galassia sembrava essersi arreso molto prima del loro capo, e nessuno aveva contrastato la propria condanna.
« Ho intenzione di studiare quell’arma. » annuncia Oak, ottenendo solo sguardi piuttosto scettici.
« E’ meglio lasciarla perdere e smantellarla, Samuel. » dice Rowan. « Non bisogna avere a che fare con simili cose, o finiremmo tutti nuovamente in pericolo. » l’uomo non sembra soddisfatto, ma si rende conto che il consiglio dell’altro professore è parecchio valido. Non doveva mettere in pericolo gli altri a causa del proprio capriccio.
Se avesse continuato, non sarebbe stato diverso da Plutinio che non si era fatto alcuno scrupolo a creare una simile cosa. Il team Galassia era sempre stato sottovalutato, e ne avevano quasi pagato il prezzo. Oak era certo che il team Magma e Idro avrebbero dato più problemi, e invece i due uomini sembravano essere svaniti nel nulla dopo la battaglia.
« In effetti… che notizie si hanno riguardo ai capi del team Idro e del team Magma? »
« Sembra che abbiano avvistato Ivan e Max a Hoenn, ma dovrò andare a controllare di persona. Certo, sarebbe strano che quei due ora vivano insieme e si occupino di aiutare a ricostruire i luoghi che hanno distrutto in prima persona, ma un simile comportamento mi incuriosisce. »
« Come stanno andando i lavori? »
« Stanno procedendo. Abbiamo volontari da tutte le regioni, e al termine dell’estate dovremmo aver finito almeno porto Alghepoli. » gli altri professori sembrano compiaciuti da una simile notizia.
Certo, avevano cercato di limitare i danni, ma tutte le regioni ne erano rimaste piuttosto indebolite. Hoenn aveva subito di più, ma anche Johto aveva rischiato di perdere un importante luogo per la sua cultura.
« Una simile esperienza ci ha insegnato qualcosa. » dice Samuel, tornando a guardare fuori dalla finestra. C’erano dei ragazzi del secondo anno che erano rimasti a parlottare, e sembravano divertirsi a farlo. Era stata l’unità ad averli portati alla vittoria. Era una certezza.
« Che bisogna tenere d’occhio i propri studenti. » commenta Elm.
« Rimanere aggiornati sui movimenti di possibili minacce. » aggiunge Rowan.
« Impedire ai team di venire a fare il brutto e il cattivo tempo nella propria regione. » sospira Birch.
« E soprattutto avere fiducia nei ragazzi. » conclude Aralia. Il professor Oak si volta nella loro direzione.
« E’ incredibile che, per una volta, abbiate tutti ragione. » gli altri sorridono, con un atteggiamento più rilassato. Meno di un mese prima avevano vissuto un clima di tensione, e ora finalmente riuscivano a godersi la tranquillità e la pace che avevano tanto agognato.
Certo, a ben pensarci questa non sarebbe durata poi così tanto. Avevano i rapporti da compilare per la Lega, e di certo fare dei rinnovi nell’edificio. Senza contare che l’organizzazione per l’anno successivo era da programmare con una certa urgenza.
« Voi avete qualche idea? »
« Forse dovremmo aprire l’iscrizione anche agli studenti di Kalos. » propone Elm. « Questo potrebbe aiutarci ad aprire un corso sulla mega-evoluzione. »
« Dovremmo migliorare le divise, propongo pantaloni per tutti. » dice Birch, facendo ridere gli altri. « Che c’è, le studentesse spesso odiano le gonne. »
« Per una volta sono d’accordo. » dice Aralia.
« Tralasciando questo, sappiamo quale sarà il problema più grande. » dice Rowan, ottenendo l’attenzione degli altri quattro. « Come intestiamo la lettera da mandare agli studenti l’anno prossimo. » nella stanza cala il silenzio, e nessuno sembra avere un’idea illuminante su cosa proporre. Poi Samuel sorride, divertito.
« Lo so io. » dice, e fa una pausa, ben certo che fosse un’ottima pensata.
« Cari studenti, la scuola è saltata per aria. »






Sinceramente non ci credo ancora che sono riuscita a portare a casa questa storia.
Ma andiamo con ordine.

Commenti sulla conclusione e varie:

Credo che mettere la spunta "completo" sarà un piacere che non proverò mai più con qualsiasi altra storia.
Scherzi a parte, l'avventura, dopo ben sei anni, è finita. E' ironico che io stia scrivendo di fretta e furia queste note perché sono impegnata a scrivere un progetto che, una volta finito, surclasserà questa storia.
Con senno di adesso spero di non aver lasciato sottotrame aperte e di aver chiuso ogni plotline, ma il dubbio di essermi persa qualcosa per strada è molto forte.
Parlando dei personaggi, beh, alla fine ad ognuno ho dato una sorta di futuro. Ci ho provato, anche per gli OC.  Parlando dei miei, soprattutto, era un finale che volevo dargli quando ho ripreso a scrivere questa storia durante lo scorso novembre. Non mi sento più legata a questo fandom, e volevo simboleggiarlo così. Certo scriverò ancora (perché Dandel/Sonia is love and life, prepare for p0rnfest) ma non credo con la stessa intensità. Ormai ogni volta che penso a questo fandom ripenso solo a quanto sia stata spiacevole l'esperienza, e di certo non mi va di ripeterla. (E poi ormai scrivo in inglese, quindi dubito tornerò a farlo in italiano se non per qualche iniziativa/contest/regalo random)
In sostanza però sono contenta di aver posto un termine, aver dato una conclusione a questa spina che mi faceva ciclicamente sanguinare il fianco.

Ringraziamenti:

Ho davvero un sacco di persone da ringraziare. Tra chi ha affidato gli oc, chi ha recensito, chi è passato solo per leggere. Questa storia per me è storia, perché copre un periodo della mia vita lungo e travagliato. Vorrei ringraziare soprattutto la mia ex che mi ha incoraggiato a terminare questa storia nonostante tutto. Gary è gay lo dovete a lei, giusto per farvelo sapere.
In primis vorrie ringraziare chi mi ha affidato gli OC, non ne è rimasto in giro nemmeno uno ma alla fine ve li ho portati tutti a casa.
Quindi ringrazio eather_, DeathOver, Jehanne, Yume Kourine, Kikari_, Aresshya, Blue Eich, Miss Yuri, A c q u a m a r i n a_, Ruckia_chan, MagdalenaHaloway, Gwen Kurosawa, Emy96, First Babu, Yoake, Emblem, Flareon24 ed EmaBixx per aver recensito nel tempo questa lunga avventura.
Inoltre ringrazio eather_, Emy96, Gwen Kurosawa, Hakai Chinmoku, Hanyu_Furude, Jack_Skeletron_4ever, Kikari_, Miss Yuri, Paiu_18, Ruckia_chan, SilverCross, sorridisasha, TalesOfAFairy, Yoake, Alexys_Tenshi, Chibs, Dean Shadow, Ginger_kia, Hyuga_Girl_Chan, LallaSan, seia, Yume Kourine, A c q u a m a r i n a_, conan99, First Babu, Himeko Stukishiro, Jehanne, Juls_, KairaStar21, Luminja, MagdalenaHaloway, May love e xmileysoxygen per aver inserito questo delirio nella lista dei preferiti/ricordati/seguiti.

Non so che altro aggiungere, se non che alla fine, nonostante tutto, sono contenta di aver portato a termine questa avventura. Soprattutto per me stessa.
   
 
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