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Autore: liqui    17/12/2019    0 recensioni
Masaki è il classico ragazzo da parete, nessuno conosce il suo nome e tutti lo riconoscono come quello infantile o quello che fa sempre gli scherzi a Kirino. Nessuno sa che la sua vita è complicata e che ad aggrovigliare ancora di più la matassa dei suoi pensieri ci si mette anche il suo indirizzo sessuale, che non vuole neanche per un momento apparire chiaro.
Ranmaru e Takuto sono fidanzati da due anni, e vengono considerati da tutti la coppia perfetta, peccato che questo bel passo a due viene perennemente interrotto da un certo elemento, anche se questo il più delle volte non fa niente
Mi trovate anche su Wattpad come "spettatrice"; il titolo è lo stesso
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Threesome, Triangolo
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Masaki aveva praticamente perdonato subito Matsukaze, d'altronde con quei due occhi da cerbiatto chi sarebbe stato in grado di resistergli?

Rimaneva ancora un problema da affrontare, la festa di inizio anno; normalmente non ci sarebbe andato, ma avendo degli amici che lo superavano nettamente in forza fisica era praticamente inutile provare a resistere; così quel sabato si ritrovò alle nove di sera di fronte alla palestra, con una felpa e dei jeans attillati, insieme alla sua combriccola.

" Non ci credo che vi ho seguiti..."
"Dai che ci divertiremo! E magari chi sa... troviamo anche dei bei esemplari"

"Kyousuke-kun!" Lo rimproverò Tenma "Non parlare delle persone come se fossero animali"
Il blu alzò gli occhi al cielo, anche se a Masaki il sorriso che gli spuntò sulle labbra non gli scappò.

Dopo mezz'ora da quando erano entrati Matsukaze era ubriaco, Tsurugi era sulla buona strada; Hikaru era stato catturato da un gruppo di ragazze e Kariya si ritrovò da solo, seduto sui gradini a guardare le coppiette ballare e cercando qualche maschio che valesse la pena di guardare.

"Guarda un po' chi si vede"

Masaki riconobbe subito la voce, e andò in panico. Non era bravo a parlare con le persone, non sapeva come comportarsi.

Takuto e Ranmaru si sedettero al suo fianco, in modo da avere Kariya al centro.

"Comunque io sono Shindou, e lui è Kirino, tu?"

" Masaki Kariya "

"Come mai tutto solo Kariya?"

Il turchese scosse le spalle "I miei amici mi hanno abbandonato"

Kirino sorrise quando un'idea gli balenò in mente " Vieni con noi, i miei amici vogliono fare il gioco della bottiglia!"

Masaki era sul punto di rifiutare l'offerta molto poco elegantemente, quando Shindou gli afferrò un braccio e lo trascinò nel suo gruppo di amici.

Alla prima bevanda alcolica quasi non vomitò, alla terza ci prese gusto e alla quinta era praticamente andato.

La bottiglia girava e si fermò dritta su Masaki " Bene Kariya, ti obbligo a baciare Takuto!"

A parlare era stato Kaiji, ma poco importava; Kariya non si ricordava neanche chi fosse.

Notando che il turchese non si muoveva fu Shindou a dirigersi verso di lui; il ragazzo a differenza di  molti suoi amici era relativamente poco ubriaco. Afferrò la vita di Masaki costringendolo ad alzarsi per poi guardargli le labbra intensamente, quasi a voler chiedere il permesso.

Da quella prospettiva Shindou era ancora più bello di quanto pensasse; per cui, a causa dell'alcool in corpo non fu un problema per Kariya quanto il moro posò quasi violentemente le labbra sulle sue.

Fu un semplice bacio a stampo, d'altronde Takuto era fidanzato. La bottiglia riprese a girare e topo cinque turni ricapitò su Masaki.

Questa volta a fare l'obbligo fu Tsurumusa " Siediti su Ranmaru"

Kariya acconsentì, accoccolandosi tra le braccia del senpai, e dopo vari turni si addormentò.

Takuto si era sentito bene a baciare Masaki, così come Ranmaru si stava sentendo bene a tenerlo sulle gambe. I due si lanciarono uno sguardo straniti, di solito erano gelosissimi uno nei confronti dell'altro, ma questa volta sentivano come se qualcosa non andasse.

 I due si lanciarono uno sguardo straniti, di solito erano gelosissimi uno nei confronti dell'altro, ma questa volta sentivano come se qualcosa non andasse

Masaki aveva caldo, tremendamente caldo, e sentiva la sua testa scoppiare.

Cercò di muoversi, senza successo. Il panico partì quando percepì due respiri, uno sul suo collo e uno sul suo petto; aprì gli occhi di scatto destandosi velocemente, facendo anche svegliare le altre due persone. Mosse la testa a destra e sinistra, tranquillizzandosi quando notò Takuto e Kirino.

" Ehy Kariya, cosa c'è? " Domandò stupidamente il rosa.

La tranquillità momentanea di Masaki sparì quando si accorse che non aveva addosso i suoi vestiti, DOVE CAVOLO ERANO I SUOI VESTITI?

Si ribaltò giù dal letto, allontanandosi il più possibile da quei due. "Tutto bene?! Ma secondo te? Che cavolo ci faccio qui? Perché non ho i miei vestiti? Non è che noi-"

" Kariya fermati, tranquillo non è successo niente, eri ubriaco e abbiamo pensato di portarti da noi dato che non sapevamo cosa fare; inoltre tranquillo non è successo niente tra noi tre, per ora."  affermò Kirino con convinzione

Masaki non badò alle ultime parole, probabilmente si era fermato ancora all'inizio, quando era ubriaco...

Nel frattempo Takuto si era avvicinato al piccolo, e gli tendeva una mano per aiutarlo ad alzarsi.

" Bene, visto che è tardi e manca ancora un po' prima di andare a scuola, che ne dici di tornare a dormire? "

"No! Devo tornare a casa, mi staranno aspettando e-"

" Tranquillo" lo zittì Ranmaru che intanto era ancora sul letto " Ci abbiamo pensato noi "

Masaki avanzò riluttante, e spinto da Takuto si ritrovò di nuovo su quel materasso, circondato dagli arti dei due senpai.

" Notte "

Kariya non si addormentò tanto facilmente; continuava a pesare come cavolo era finito in quella situazione; sentiva un tassello mancante, ma proprio non capiva cosa.

Ranmaru si svegliò per primo; era sua abitudine destarsi alle 5.30 precise, non che avesse qualcosa di importante da fare, gli piaceva semplicemente pensare. La sua mente volò inesorabilmente ai fatti della sera prima.

Shindou aveva in braccio Masaki e lo stava portando a casa sua insieme a Kirino.

C'era tensione tra i fidanzatini, la si percepiva nell'aria; saranno stata gli obblighi stupidi dei suoi compagni, o qualcos'altro, fatto sta che entrambi percepivano qualcosa di diverso nella loro relazione e con Kariya.

Entrati nella villa di Takuto, Masaki fu portato sul divano e lasciato lì a riposare mentre i due si dirigevano in cucina con l'intento di mettere qualcosa sotto i denti.

Probabilmente a causa dell'alcool in corpo Shindou saltò letteralmente addosso a Kirino, il quale non si fece problemi a ricambiare le attenzioni. Le loro bocche si scontrarono violentemente, così come i loro corpi, entrambi combattevano per il dominio, e nessuno sembrava voler cedere.

I baci si fecero via via più frenetici e bisognosi; sembrava che niente potesse staccarli se non, ovviamente, Masaki.

" Senpai!?"

I due si staccarono quasi spaventati, Masaki era con una mano sullo stipite della porta e l'altra sul suo petto, quasi a voler rallentare il suo cuore che pian piano stava esplodendo. La felpa era stropicciata e cadeva malamente sul suo corpo, lasciando scoperta una spalla, il tutto condito da quello splendido rossore, a detta di Ranmaru, che faceva sembrare il piccolo ancora più tenero.

"Kariya, noi ecco, ci dispiace" tentò di scusarsi il rosa.

"N-no! Assolutamente! Non dovete dispiacervi, presumo sia normale, io, ecco, credo di essere ancora un bel po' ubriaco, per cui, potreste riportarmi a casa prima che faccia qualche scemenza?"

Takuto sorrise, non gli era mai capitato di vedere gestito così bene l'alcool; peccato che lui proprio non ce la faceva ad avere autocontrollo. Il colpo di grazia gli fu dato quando il più piccolo si girò, mettendo in mostra quel bel fondo schiena ricoperto da quei meravigliosi jeans aderenti. Allora mandò a quel paese tutto e si diresse verso Masaki; in seguito avrebbe incolpato l'alcool delle proprie azioni, abbracciandolo da dietro e appoggiando il suo viso sul collo del turchese, ispirando il suo odore. 

" Shindou-senpai? "

Vedere quella scena mandò in pappa anche il cervello di Ranmaru che si diresse a passo spedito verso la coppia piazzandosi di fronte a Kariya.

"Kirino-senpai? "

"Sta zitto una buona volta"

Il rosa fece scontrare le loro labbra e allora addio anche al cervello di Masaki, il quale non esitò a ricambiare il bacio, questa volta davvero per colpa dell'alcool, in preda al piacere generata da quella dannata bocca di Takuto, che lo mordeva ovunque, succhiava ogni singolo lembo di pelle. La lingua di Ranmaru entrò prepotentemente nella sua bocca, cercando la sua, molto più inesperta e piccola, con la quale iniziò ad esplorare ogni singolo centimetro della bocca di Masaki. 

 

 

Scosse la testa, cercando di togliersi dalla testa quelle immagini; sapeva benissimo che non era colpa dell'alcool e che questa non valeva come scusa neanche per Takuto. Per Kariya invece non era lo stesso, dato che alla fine di tutto se ne uscì con qualche frase su unicorni volanti e roba del genere.

Si passò le mani sul volto, sfregandosi gli occhi, nel tentativo di trovare un'uscita da questa situazione; buttò l'occhio su Masaki. Era completamente circondato dalle braccia di Shindou e lo stava quasi abbracciando; sorrise e si chinò sulle sue labbra, sfiorandole appena con le proprie. Nel farlo incontrò gli occhi marroni di Takuto, i quali lo rassicurarono, quello che era successo probabilmente non era sbagliato.

 

   
 
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