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Autore: Amalia89    03/08/2009    11 recensioni
Vi siete mai chieste, cosa sarebbe accaduto se Edward e Bella si fossero incontrati per la prima volta in un vicolo cieco? Se Jacob non si fosse mai intromesso nella loro storia, ma… Non vi svelo altro… Una storia originale, ricca di intrighi e misteri, piena di colpi di scena che saranno in grado di sorprendervi sempre...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccomi

Eccomi!! Che bello già dieci recensioni!! Grazie ragazze J.

Spero davvero di non deludervi J.

Vi dico solo un paio di cose e poi vi lascio alla lettura J.

La prima, i giorni in cui posterò saranno il sabato e il lunedì, sempre allo scoccare della mezza natte (quindi domenica alla mezza che siamo già in lunedì e venerdì alla mezza per lo stesso motivo).

Scusate se è poco, ma non sono molto avanti con la stesura dei cap, quindi onde evitare di lasciarvi a secco preferisco postare meno frequentemente.

Seconda cosa, una ragazza, (Valeria Tripodoro) che come voi ha letto la mia prima ff (Breaking Down: il continuo) ha avuto la pazza idea di farmi un gruppo su fb (aaaaaaaaaa non immaginate che infarto quando l’ho trovato quella mattina).

Vi lascio il link, se volete dateci un’occhiata J.

http://www.facebook.com/home.php?#/group.php?gid=121296971160

Ora vi saluto, lasciandovi alla lettura di questo secondo capitolo.

Al fondo troverete le risposte alle vostre recensioni.

Morsetti.

Amalia

Capitolo 2 Destiny

Capitolo 2My Destiny

 

 

 

 

“Bella fermati!” Carlisle mi richiamò.

Dopo la lunga corsa mi sentivo un po’ meglio leggermente più calma, così decisi di assecondare la sua richiesta.

Non mi disse nulla a proposito dell’episodio avvenuto poco prima.

“Chiudi gli occhi e concentrarti sui rumori e sugli odori della foresta”.

Obbedii, fu strano udire il battito d’ali degli uccellini che si trovavano a chilometri di distanza da me, lo scorrere della linfa negli alberi, quasi a fare da sottofondo tanto era debole quel suono.

E poi, lo sentii sempre più vicino, lo scalpitare di zampe sul terreno, due, anzi tre cuori frenetici battere e pulsare sangue, un fiotto di saliva mi riempì la bocca.

Era la stessa sensazione di quando, da umana, avvertivo un buon profumo e mi veniva l’acquolina, inghiottii.

“E’ il veleno”, mi spiegò Carlisle.

“Ora lasciati guidare dal tuo istinto Bella”.

Rimasi in silenzio ancora per un po’, chiusi gli occhi e mi mossi per il bosco alla ricerca della mia preda.

Quando fui a pochi metri da lei, la gola ricominciò ad ardere, mi sembrava di avere un fuoco dentro, mi fiondai sul cervo, affondando i miei denti nel suo collo, un caldo e dolce fiotto di sangue m’inondò la bocca, scendeva lentamente in gola, spegnendo l’incendio che si era acceso, succhiai tutta la sua linfa vitale, fino a quando non lo sentii spirare tra le mie braccia.

Era stato strano, ma molto appagante.

Cacciai ancora un paio di cervi e un puma, ai miei occhi tutto appariva diverso, nuovo e maledettamente reale.

Speravo con tutta me stessa che quello fosse solo un incubo, avrei dato qualunque cosa per tornare a…

“Carlisle, quanto tempo è durata la mia trasformazione?”

Chiesi accorgendomi improvvisamente, di non saperlo.

“Tre giorni Bella”.

Non chiesi altro, e lui non mi fece domande, continuammo a correre verso casa.

Tre giorni, era bastato così poco a cambiarmi la vita? Jake non c’era più, ed io non potevo nemmeno crogiolarmi nel pensiero che alla fine l’avrei rivisto, ora ero IMMORTALE, senza via di fuga, imprigionata per sempre sulla terra.

Senza che me ne accorgessi arrivammo davanti casa, mi fermai appena prima del fiume che lento scorreva davanti all’enorme villa bianca.

Solo ora la vedevo per la prima volta, era davvero bellissima.

“Bella, non entri?”, Carlisle mi destò dai miei pensieri.

Stavo per rispondergli, ma qualcuno mi precedette.

“Vorrei parlare da solo con lei”.

Mi voltai di scatto, fissando i miei occhi in quelli di Edward.

“Sempre se ti va”, aggiunse.

Carlisle non sapeva che fare, faceva scorrere il suo sguardo veloce tra me e suo figlio.

“Per me va bene, Bella?”.

Non risposi, mi limitai ad accovacciarmi vicino al fiume, vedendo per la prima volta la mia immagine riflessa e per poco non mi venne un colpo.

I miei occhi erano rosso cremisi, nulla a che vedere con quelli di Edward che ne erano solo sfumati, la mia pelle più pallida del solito, i lineamenti del mio volto, perfetti, sembravo una dea.

Rassegnata, mi lasciai cadere sul prato, lo sguardo rivolto alle stelle.

Si era fatta sera, ma nonostante tutto quello che avevo passato, non avevo sonno, Edward si avvicinò.

“Perché non sono stanca?” gli chiesi.

Volevo tentare di ammorbidire l’atmosfera che si era creata.

Di certo non avevo dimenticato la vita cui mi aveva condannato, ma se dovevo viverci assieme per un’eternità, tanto valeva cominciare a farci l’abitudine.

“Non dormiamo mai”, rispose come se nulla fosse.

Alzandomi su un gomito lo guardai sgomenta:

“MAI!?”.

“Mai…” ripeté tranquillo.

Sbuffai tornando a fissare le stelle, non solo sarei stata costretta a vivere in eterno, ma non potevo nemmeno dormire! Questa poi…

“Raccontami qualcos’altro” chiesi, continuando a scrutare il cielo che si stava ricoprendo di nuvoloni. Non volevo pensare a…

“Che cosa vuoi sapere?”.

Ci pensai un attimo…

“Siamo immortali… questo vuol dire che non esiste modo di morire per noi?”.

Sorrise.

“No, un modo c’è… se veniamo fatti a pezzi e bruciati beh… moriamo. Ma solo quelli della nostra specie possono scalfire la nostra pelle”.

“Ti sbagli fratellino, anche i licantropi”.

“Muta forma”.

Girai lo sguardo per vedere chi si era aggiunto alla nostra conversazione, Alice.

“Ciao” mi disse.

“Ciao” risposi semplicemente.

“Io sono Alice, non c’è stato modo di parlare molto prima”.

“Già”.

Quella conversazione un po’ mi imbarazzava, non mi ero certo comportata bene, ma la rabbia mi aveva invasa come fuoco, era esplosa dentro di me e non c’era niente che avrebbe potuto fermarla.

La vidi entrare un attimo in trans, il suo sguardo si perse nel vuoto, incuriosita, mi tirai su sedendomi sulle ginocchia, in quel momento lei si riprese, puntando su di me il suo sguardo.

Era seria, preoccupata, guardò il fratello prima di dire: “Beh io vado, ci sarà tempo per conoscerci meglio, ora tu ed Edward dovete parlare e Bella, sta attenta a quello che fai”.

Non capii quelle parole, ma prima che potessi dar voce ai miei pensieri, sparì.

“Che cosa è appena successo?” Chiesi rivolta ad Edward, lui sospirò.

“Alcuni di noi, hanno dei poteri… io leggo nel pensiero, Alice prevede il futuro e Jasper può controllare le emozioni, è in grado di calmarti o farti eccitare secondo le necessità e tu… tu devi essere uno scudo, altrimenti non mi spiegherei il perché non riesco a leggere anche nella tua mente” terminò la sua spiegazione fissandomi intensamente.

E così, avevano dei poteri, ora capivo tutto, o meglio, cominciavo a vederci più chiaramente.

Le occhiate d’intesa che poco prima si era scambiato con il padre, quella frase che mi aveva colpita:

“Non lo so Carlisle, non riesco a leggere nella sua mente”.

La cosa che più mi fece pensare, fu il mio potere, in cosa consisteva esattamente? Lasciai momentaneamente perdere e mi preoccupai di porgli altre domande.

“E Rosalie, Emmett, Carlisle ed Esme?”.

Mi guardò sorpreso per qualche secondo, ma poi mi rispose:

“Emmett è molto forte, Esme, beh, è una persona molto dolce e amorevole, Carlisle è un medico, altruista, saggio e riflessivo, Rosalie è… Rosalie” concluse sorridendo.

Più che poteri mi sembravano qualità.

“Perché prima mi hai guardato così?”.

“Sei strana. Non ti sto certo raccontando cose che si sentono tutti i giorni e tu reagisci come se tutto ciò fosse normale, come se non ti fosse successo niente… com’è possibile?”.

Era vero, mi ero comportata come se nulla fosse semplicemente nella speranza che così tutto mi sarebbe apparso più facile. Non volevo pensare al fatto, che non ero più normale, più umana, che il mio ragazzo, Jacob, era morto e che lui, la persona con la quale stavo parlando, mi aveva trasformato in un mostro.

“Forse è meglio per te che io reagisca così, non trovi Edward?”

Chiesi in tono acido.

Di tutta risposta abbassò lo sguardo e incrociò le mani.

“Bella, ero venuto qua per questo, non ci sono scuse per quello che ti ho fatto, per come ti ho ridotto, io, non volevo… Ero fuori di me, un folle… scusami Bella, perdonami, ma il tuo odore era così… così irresistibile che io…”.

Si fermò portandosi le mani sul viso, avevo ascoltato ogni sua parola, ogni sua frase intrisa di puro dolore e dispiacere.

Ma era inutile disperarsi tanto, non c’era più niente che si potesse fare.

“Edward, non parliamone più, oramai è fatta… non si può più tornare indietro” dissi poggiandogli una mano sul ginocchio, quel contatto lo fece scattare facendo uscire un ringhio dalla sua gola al quale risposi immediatamente.

Tutta la famiglia fu di nuovo fuori, per dividerci, ma questa volta non ce ne fu bisogno.

Quando lui abbandonò la posizione d’attacco io feci altrettanto.

Ci guardammo per qualche secondo negli occhi, neri come la pece, prima che Edward si voltasse per entrare in casa e, con lui, tutta la famiglia meno Jasper.

“Che c’è!?” Chiesi seccata.

“Come fai Bella?”.

“Come faccio cosa?”

“Ad essere così calma, controllata. Sei una vampira da appena un giorno ed è come se tu… lo fossi da anni… anche Edward è un neonato, ha solo sei mesi, ed è meno razionale di te”.

Forse questo spiegava, i suoi sbalzi d’umore e il colore dei suoi occhi.

 “Cerco semplicemente di non pensare, mi comporto normalmente.

Non mi va d’essere anche una bestia oltre che un mostro”.

Mi guardò per un tempo che sembrò interminabile, alla fine scrollò le spalle.

“Torno da mia moglie”.

“Tua moglie?”. Chiesi sinceramente stupita.

“Sì, Alice ed io non siamo proprio fratelli, in giro diciamo che ci ha adottato tutti Carlisle per non destare sospetti, insomma, una grande famiglia ma senza legami di sangue” disse ridendo del paragone.

“Anche Rosalie ed Emmett quindi?”.

“Si”.

“E… Edward?”

“No, come tu stessa puoi vedere.”

“Capisco, beh non ti trattengo oltre Buona serata”.

“Anche a te Bella”.

Volevo stare da sola, era stata una giornata che mai avrei dimenticato.

Ero diventata una vampira, avevo scoperto d’avere un qualche super potere del quale non conoscevo ancora nulla, e… No!

Arrestai all’istante i miei pensieri, se ci avessi rimuginato troppo, sarei impazzita, questo era quello che c’era scritto nel mio destino, non potevo cambiarlo, solo accettarlo!

Tornai a distendermi sul prato, chiudendo gli occhi.

Cercai di svuotare la mente, focalizzando un solo nuovo obiettivo che mi ero prefissata… scovare ed eliminare definitivamente gli individui che avevano portato alla morte di Jacob, coloro che, per primi, mi avevano condannato a questa vita.

Il giardino fu invaso da una dolce melodia, una canzone che conoscevo bene, Clair de Lune.

Un sorriso comparve sul mio volto, le note della mia composizione preferita miste al pensiero di vendetta mi regalarono momenti di pura pace e serenità.

 

 

Rispondendo alle vostre recensioni…

Rispondendo alle vostre recensioni…

 

 

Ross_ana: Grazie! Meno male che ti è piaciuto! Spero che anche questa storia sia di tuo gradimento, anche se un tantino diversa.

Noe_princi89: Già, mi mancavate xd, diciamo che mi sono tolta di mezzo Jacob… ma… xd vedrai! J.

CaroT: Ciao, J è affrettato perché questa ff è nata come short, avevo sei pagine (come limite massimo) per scrivere tutta la storia. Capirai quindi il perché di questa rivelazione lampo J. Non me la sono sentita di cambiarla. Comunque, certo che la continuerò! A preso J.

Luisina: Grazie gioia! E’ merito della vostra insistenza se ho continuato xd. Bacioni!

Ellylovestwilight: Grazie! J Spero che questo ti sia piaciuto altrettanto.

Sheba_94: Ebbene sì! Eccomi! Dillo che ti sono mancata xdxdxd. Un bacione a presto cara J.

Frafra9: Grazie! Sono contenta d’aver trasmesso le giuste emozioni J.

Piccola Ketty: Grazie! Spero di continuare a “soddisfarti”. J.

Nanerottola: Bene! Sono contenta! Grazie per il commento. A presto J.

Annatfl: Sì , è una storia Edward&Bella J dovrai solo pazientare un pochino J. Baci a presto.

 

 

UN GRAZIE ANCHE A TUTTI COLORO CHE MI SEGUONO “NELL’OMBRA” XD.

Ciaoooo

Amalia.

 

 

 

  
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