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Autore: DeAnna     23/12/2019    1 recensioni
Alice, la ragazza strana, incontra Jasper, il nuovo studente che nasconde un segreto.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale | Coppie: Alice/Jasper
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Questo è il link della storia originale. 
 

1° capitolo

Ero in mensa a pranzo con Bella e Rosalie. Beh, ad essere sincera, stavo cercando di pranzare con Bella e Rosalie che , però, flirtava spudoratamente con un nuovo studente che aveva incontrato quella mattina. 
Era abbastanza seccante, perciò decisi impulsivamente che sarebbe stato più piacevole mangiare da sola e fissai , dalla finestra, i tavoli all'aperto.
Non ci volle molto per individuare la faccia sconosciuta del ragazzo che era seduto sotto un albero, da solo, senza vassoio del pranzo, e cercava distrattamente un libro. 
Pensai che sarebbe stato piacevole  fare nuove amicizie e mi diressi verso di lui.
"Alice? - era Edward, il mio migliore amico , che mi chiamava- dove vai? "
"Beh, non lo so, sinceramente, ma mi sto allontanando da tua  cugina e dal suo nuovo amico  - risposi, sorridendo, per tranquillizzarlo, mentre con lo sguardo indicavo il nostro solito tavolo - Rose mi sta facendo venire la nausea. Troverò compagnia. Vai a sederti con Bella, sappiamo entrambi che non le piace stare da sola con Rose."
Edward seguì il mio sguardo e annuì d'accordo. "Hai ragione, ci vediamo più tardi."
"Ciao"  ridacchiai, guardandolo sedersi accanto a Bella. Poi mi voltai e continuai a camminare  verso  il misterioso ragazzo sotto l'albero. 
"Ti dispiace se mi siedo qui?"
Mi guardò con curiosità. "No, immgino di no " Rispose timidamente, con un leggero accento meridionale. Felicissima, mi sedetti sull'erba, esattamentedi fronte a lui. 
Mi era sembrato carino, da lontano ,e da vicino constatai che lo era decisamente : aveva i capelli ricci, quasi biondi e gli occhi di un particolare color verde bottiglia.
"Hai intenzione di continuare a fissarmi o pensi che mi rivolgerai la parola?" mi chiese. 
"Mi dispiace " mormorai, arrossendo disastrosamente.
"Davvero? Perché se sei venuto qui per prendermi in giro, puoi andartene."
"No! - Ho esclamato - Scusa. Non sono venuta qui per darti fastidio. Siamo partiti col piede sbagliato. Mi chiamo Alice Brandon."
Dopo un attimo di silenzio  "Jasper Whitlock."disse
"Oh, Whitlock. Emmett è tuo fratello allora?"  domandai, pensando all'amico di Rose.
Lui annuì "Sì: Sei una sua amica? Ti ha mandato a controllarmi?"
"Onestamente, non ho avuto la possibilità di scambiare con lui più di qualche parola. Mi pare che gli interessi andare d'accordo con Rosalie"
"Chi è Rosalie?"
" Forse... un'amica ... Immagino lo sia... È cugina di Edward, quindi usciamo spesso insieme , ma onestamente, non andiamo molto d'accordo: lei pensa che io sia strana e io penso che sia stronza " Risposi, ridendoci su.
"Edward è  il tuo ragazzo?"
"Oh, Signore, no! No, è il mio vicino e il mio  migliore amico da quando eravamo piccoli . E... lui esce con Bella, la mia sorellastra."
"Capito"
"Non parli molto, vero?"
"No, credo proprio di no "
"Allora ... perché hai pensato che fossi venuta a prenderti in giro? E perché tuo fratello mi avrebbe mandato a controllarti?"
"Fai molte domande, Alice Brandon." Disse, eludendo le mie domande, mentre suonava la campanella che segnava la fine del pranzo.
"Beh, è stato bello parlare con te, spero che avremo delle lezioni insieme."  Mi alzai e mi diressi verso l'armadietto accanto a quello di Bella.
"Hey ! - mi disse, mentre prendeva i suoi libri- sei scappata via a pranzo! Come mai?"
"Infatti - intervenne Rosalie,mentre apriva il suo armadietto -  perchè ci hai completamente abbandonato per quello strano ragazzo."
"Non lo so ... sembrava solo e interessante - l'ho guardata intensamente - gli hai dato fastidio?"  
Non che ce l'avessi particolarmente con Rosalie, ma era bellissima e lo sapeva. E poteva essere terribile con le persone che non riteneva alla sua altezza.
"Non eri tu quella che ha detto che dovremmo rendere la scuola un ambiente accogliente per i nuovi studenti?"
"Quando l'ho detto?"
"Palestra , terza ora, prima di abbandonarmi e andare a fare coppia con Emmett!"
"Farò tardi  e arrabbiarsi fa venire le rughe, perciò non ti dirò nulla. Solo non diventare più strana di quanto sia già . E' abbastanza imbarazzante per chi ti sta vicino." Dichiarò, mentre si sistemava i capelli e si avviava verso la sua lezione.  
"Senti, Alice - disse Bella - penso che sia tenero che tu abbia una cotta per quel ragazzo; lascia perdere Rosalie" 
"Chi ha parlato di una cotta? - Alzai gli occhi al cielo e ci avviammo per il corridoio - penso solo che sia un tipo interessante e Rosalie ci va sempre giù pesante, ecco tutto!"
"Come vuoi tu, tesoro - rise mentre entravamo nell'aula di storia e inciampò sul banco che divideva con Rosalie, lasciando cadere tutti i libri per terra.
"Bella!- strillò Rosalie strillò - cosa stai combinando?! " Poi aggiunse, sottovoce " Puoi sederti altrove oggi? ho promesso a Emmett che saremmo stati vicini..."
"Voglio dire, ok allora ..."
"Puoi sederti con me, Bella -   si fece avanti Edward, vedendo lo sguardo malinconico sul viso della sua ragazza - sempre che ad Alice stia bene rinunciare al suo posto."
Bella mi lanciò un'occhiata supplichevole e io mi arresi. "Immagino che dovrò farlo, ma non mi fa piacere" 
Risposi , un po' seccata, ma dando un'occhiata in giro per la stanza e notai posto vuoto accanto a Jasper. 
"Comunque ti cederò il mio posto"
" A cosa dobbiamo questa gentilezza?" Chiese Edward.
"La nostra piccola Alice ha una cotta per il fratello di Emmett." Bella rise.
"Oh mio Dio, Bella! Prima di tutto, ha un nome: Jasper. In secondo luogo, non ho una cotta per lui! Sto solo cercando di fare nuove amicizie."
Le lanciai uno sguardo di rimprovero e mi voltai verso Jasper. "Ehi  ti dispiace se mi siedo di nuovo con te? Vedi, Rosalie ha dato a tuo fratello il posto di Bella. Quindi Edward ha dato a Bella il mio posto. In realtà va bene , si... credo sia Ok perché mi piace parlare con te. Beh, immagino che mi piaccia parlare con te anche se in realtà non dici molto. Ma credo che il punto sia, ti dispiace se mi siedo qui? "
"Respira"
"Mi dispiace, parlo troppo. Posso stare zitta, se preferisci... O almeno posso provarci, perché in realtà posso parlare per ore, io ..."
"Alice. Va bene. Siediti ... e respira." 
Ho fatto un respiro profondo e mi sono seduta accanto a lui.
 "In realtà non mi dispiace affatto parlare con te - Fece una pausa - Forse dovremmo uscire un giorno o l'altro,  se non mi seguirai comunque."
"Oh, mi dispiace se pensi che ti stia seguendo. Posso lasciarti in pace se vuoi."
"Alice, stavo scherzando. A proposito di seguirmi in giro, non di uscire."
"Oh - sorrisi - Certo, dovremmo andare al centro commerciale qualche volta o qualcosa del genere."
"Signorina Brandon! - La mia attenzione fu catturata da una forte voce che chiamava il mio nome dalla cattedra - mi pare che  abbiamo già discusso delle sue  chiacchiere nella mia classe."
"Certo, signor Binns. Mi dispiace."
"E... signor Whitlock, non è una buona prima impressione,ma confido che  non accada di nuovo." Detto questo, si rivolse alla lavagna e iniziò la sua lezione.
 Abbassai la testa e iniziai a prendere appunti. 
Dopo un momento, Jasper mi mandò un bigliettino  'Grazie per avermi messo nei guai durante la mia materia preferita ;-) ' 
Cercando di nascondere l'imbarazzo continuai a scrivere , cercando  di prestare attenzione e mantenere un minimo di concentrazione.
La lezione sembrava durare in eterno, ma alla fine suonò la campanella. 
"Hei - Jasper si rivolse verso di me , mentre raccoglievamo le nostre cose - Spero che tu abbia capito che non sono davvero arrabbiato..."
"Sì, l'emoji mi ha aiutato a capire - Comunque mi dispiace di averti messo nei guai. Io... vado male in  storia, quindi il signor Binns e io non andiamo molto d'accordo. Penso che lo prenda come un fatto personale."
Jasper mi sorrise. "Beh, sai... io non stavo scherzando quando ho detto che è la mia materia preferita. Potrei darti una mano, se vuoi... "
"Magari! Sarebbe davvero fantastico! Ti do il mio numero, cosi possiamo metterci d'accordo!"
  
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