Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: Feisty Pants    23/12/2019    1 recensioni
SPOILER FROZEN 2
La vita dei due regni prosegue serena. Elsa, finalmente, ha scoperto la sua vera identità ed Anna governa sicura il proprio regno. La loro vita sembra proseguire tranquilla tra risate, gioco del mimo del venerdì sera, dialoghi con Kristoff, Sven ed Olaf, tra matrimonio e ricevimenti. La vita però, risulta spesso spesso cattiva e crudele e i protagonisti dovranno essere pronti a superare ogni ostacolo. Governare un regno non sarà più così semplice, fidarsi e andare d'accordo non sarà scontato ma, soprattutto, reagire al dolore si trasformerà nella missione più difficile.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio, Olaf
Note: Cross-over, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
XVIII.
QUALCHE COSA NON CAMBIA MAI
 
Anna si gira e rigira nel letto. Non riesce a prendere sonno e non vuole disturbare Kristoff che è riuscito, fortunatamente, a cadere nelle braccia di morfeo. La giovane regina è divorata dai sensi di colpa, dall’ansia, dalla preoccupazione e dalle paranoie. La sua vita era continuamente segnata da cambiamenti improvvisi che la scuotevano nel profondo perché, in un solo anno, era diventata regina, moglie, madre ed ora anche guerriera per colpa di una guerra che mai si sarebbe aspettata. Anna freme di paura per ciò che l’attenderà nelle prossime ore.

La donna dall’altro lato del letto e, grazie a un delicato raggio di luna che permea dalla finestra, riesce ad osservare il volto del proprio uomo addormentato. Anna scosta leggermente le lenzuola e, con tocco leggero, ripercorre con le dita i lineamenti del marito, ne accarezza il sottile strato di barba, le guance paffute, gli spigoli del volto e sorride nel toccare quelle labbra che aveva baciato a volte con calma e tranquillità e che, altre volte, aveva divorato con passione. Tutto quello le sarebbe mancato e l’angoscia di un futuro incerto le spegne immediatamente il faticoso sorriso generato da quel momento di ricordi.

Anna si sdraia di nuovo a pancia in su, si lascia andare a un profondo sospiro e, ancora una volta, i versetti di Giacomo la salvano da quel momento di tristezza infinita. La regina si alza in piedi lentamente, cercando di fare poco rumore e, con tocco materno, solleva il piccino appena svegliato e lo culla tra le sue braccia.

“Saremo solo io e te per i prossimi mesi, lo sai?” sussurra la mamma al proprio bambino specchiandosi nei suoi occhioni scuri ancora confusi per la quantità di stimoli che vivono ogni giorno.

Il piccolo le sorride inconsciamente e la donna, seppur consapevole del gesto involontario, risponde al sorriso per poi stringerlo a sé ed assaporarne il profumo particolare e rassicurante di cui tutti i neonati sono dotati.

La donna decide di uscire dalla stanza e camminare per il castello accompagnata dal suo fedele piccolo sostenitore e, mentre gli racconta le avventure vissute tra quelle pareti, viene interrotta dall’arrivo di una delle persone più importanti della sua vita.

“Non riesci a dormire neanche tu?” domanda Elsa che aveva deciso di trascorrere l’ultima notte con la propria famiglia.

“Ho troppa paura” risponde Anna abbassando lo sguardo.

“Ne ho tanta anche io” commenta la maggiore stringendosi e sfregandosi le mani.

“Dici che ce la faremo?” chiede Anna con le lacrime agli occhi senza vergognarsi della propria fragilità, mentre tiene con una mano la testolina scura del proprio figlio.

“Non lo so, ma farò di tutto per vincere. Mi sono allenata, anche gli spiriti sono pronti” afferma con fermezza Elsa per poi avvicinarsi alla sorella notando una certa preoccupazione nei suoi occhi.

“Lo so che hai paura per Kristoff” rompe il ghiaccio la maggiore accarezzando un braccio di Anna che, per colpa dell’emotività, riversa le sue paure in silenziose lacrime.

“Sì, ho paura di perderlo. Tu hai i poteri, lui no…è vulnerabile come chiunque altro” risponde la regina di Arendelle con voce spezzata.

“Lo terrò d’occhio io. Saremo a casa il prima possibile. Tu devi essere forte sorellina, come non sei mai stata. La guerra la vinceremo se anche tu darai il massimo di te” la incita Elsa facendole segno di entrare nella loro ex camera da letto, sempre pronta e pulita per custodire nuovi ricordi.

Le due si sdraiano sul letto ed Elsa, con delicatezza, fa segno alla sorella di stringersi al suo petto. Anna non se lo fa ripetere due volte e, una volta tra le braccia della maggiore, avverte un senso di calore e di pace.

Le sorelle e il bambino rimangono in silenzio per alcuni secondi. Nelle menti delle sorelle, infatti, scorrono diverse immagini dei tanti ricordi custoditi in quella stanza. Le notti passate a giocare con la neve, i litigi, i canti della mamma, i sorrisi di papà, i loro abbracci, i loro racconti.

“Anna, ma hai visto come è bello?” chiede Elsa riferendosi a Giacomo, per rompere il ghiaccio e bloccare quel flusso emozionante di ricordi. Anna si limita a sorridere a quella meraviglia generata da lei e, con tranquillità, fa segno alla maggiore di prenderlo tra le braccia. Elsa non se lo fa ripetere due volte e, con presa materna, accoglie Giacomo e se lo stringe al petto.

“Sono mamma da pochi giorni eppure mi sembra di essere cambiata radicalmente” risponde Anna emozionata nell’osservare due dei gioielli più preziosi della sua vita accanto a sé.

“È così per davvero. È cambiato tutto, ma qualche cosa non cambia mai, come il bene che ci vogliamo! Ricordi Olaf? Lui lo dice sempre” ride Elsa contenta di poter ringraziare le lezioni del pupazzo di neve, simbolo della loro unione.

“Sta cambiando tutto! Sono cambiata io, ho più responsabilità! Ora chissà quante cose cambieranno” afferma Anna non riuscendo a superare l’ansia per la guerra.

“Non devi aver paura del cambiamento. Ce la faremo e supereremo tutto, insieme. Vedi Giacomo? Si è addormentato ed è sereno, eppure lui sta vivendo tantissimi cambiamenti. In poco tempo è passato dal tuo grembo a un mondo più chiassoso, tutti i giorni è immerso in stimoli ottici, sonori e tattili sempre diversi! In più, sicuramente, respira anche lo stress che c’è nell’aria…eppure non teme il cambiamento. A lui basta la nostra vicinanza e non avverte le differenze e le innovazioni. A lui basti tu, la sua mamma…e nulla può spaventarlo” spiega Elsa accarezzando il volto della creatrice del capolavoro che teneva addormentato tra le braccia.

“Tutto questo è per dirti che farò di tutto per vincere, farò di tutto per proteggere Kristoff, farò di tutto per combattere al meglio. Tu, però, non sentirti sola, non avere paura. Fidati e reagisci proprio come fa Giacomo” conclude poi la maggiore specchiandosi negli occhi della sorella, segno caratteristico della loro parentela.

“Hai ragione” dice Anna più rassicurata per poi commentare:

“Sai che ti vedo bene come mamma? Ci sai fare con i bambini”

“Smettila Anna! Non credo possa mai succedere… sono uno spirito, sono una donna difficile e non penso di volermi innamorare” risponde Elsa ridendo e spingendo la sorella.

“Ma dai! Non sai cosa ti perdi! Il cuore che batte a mille, i baci, le emozioni, le sorprese, il calore, il romanticismo, il s…” comincia a dire Anna ingenuamente per poi fermarsi di colpo sull’ultima affermazione e, per l’imbarazzo, portarsi una mano alla bocca.

Elsa la squadra con uno sguardo di simpatico rimprovero per poi tornare a ridere.

“Non voglio nessuno. Penso che l’uomo della mia vita sia proprio tra le mie braccia. È la prima volta che provo un sentimento così forte per qualcuno. Amo mio nipote, ecco di chi sono innamorata” si emoziona la maggiore continuando ad accarezzare i capelli neri di Giacomo per poi, con più serenità, addormentarsi accanto alla sorella.

Il giorno seguente…

Ester alterna momenti di spaesamento e di orgoglio dovuti alla sua condizione di ipnosi. La donna cerca costantemente di ribellarsi ma invano: il potere di quella persona la sovrasta.

La donna è ora intenta ad osservare i propri soldati marciare verso il luogo di incontro della battaglia con Arendelle. Ester scuote la testa, si sente morire dentro ed è distrutta psicologicamente.

“Perché dobbiamo arrivare a tanto?! Io torno indietro! Almeno combatti tu, sei tu che vuoi questo! Io no!” urla la donna durante un momento di tregua dall’ipnosi, per poi ricevere immediatamente una scossa e sentire una voce dentro di sé.

“Sei tu che hai sempre sbagliato, ora devi decidere a quale parte della famiglia tenere” l’assilla la voce misteriosa facendola tremare.

“Io ho sempre scelto te” risponde la donna tremante, lottando con la voce interiore per poi permetterle di vincere e possederla ancora una volta.

Dall’altra parte del campo…

“Ci siamo” afferma il generale Mattias notando l’esercito nemico procedere davanti a loro.

“Li vedo” risponde Elsa impettita, con i capelli biondi mossi da Zefiro e gli occhi celesti fissi verso l’orizzonte.

“Ce la faremo” risponde Kristoff agitato e con il cuore in gola.

“Sì, insieme” afferma Elsa afferrando la mano del cognato, pronta a scendere in battaglia.

“Vinceremo, come abbiamo sempre vinto” dice tra sé e sé Anna guardando dalla finestra di Arendelle, sorridendo a Giacomo e lasciando scivolare le lacrime versate per colpa della separazione dolorosa da Kristoff ed Elsa.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Feisty Pants