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Autore: Rinalamisteriosa    03/08/2009    7 recensioni
"Uzumaki, sei in ritardo!"
"Mi scusi, professore."
Kushina si morse il labbro e si guardò circospetta attorno: tutti i posti erano stati occupati, ad eccezione di quello al primo banco al centro dell'aula.
"Cominciamo male..." pensò ad occhi chiusi, appoggiando rassegnata la cartella e sedendosi.
"Bene ragazzi" parlò l'uomo "adesso che anche la signorina Uzumaki è arrivata, posso presentarvi il vostro nuovo compagno di classe."
Dopo questo annuncio, la porta si aprì e un ragazzino biondo, dalla capigliatura folta e ribelle, fece il suo silenzioso ingresso sistemandosi accanto al professore.

[MinaKushi]
- Quarta classificata al Contest "Questa scuola è una giungla" indetto da hachi92 e roro -
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Ci vorrebbe un'altra vita per amarti nuovamente'
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FIRST DAY OF SCHOOL

 

 

Primo giorno di scuola.

Una ragazza dai capelli rosso fuoco e dai brillanti occhi verdi si svegliò all'improvviso, issandosi a sedere sul letto dalle bianche coperte buttate chissà dove.

Si grattò la schiena da sotto la larga maglietta del pigiama arancione e adocchiò la sveglia rotonda sul comodino.

Le bastò un attimo per capire che ore fossero e, per poco, non si mise ad urlare.

Balzò giù dal letto come farebbe una gatta saltando da un muretto e corse spedita in bagno, sbattendosi la porta alle spalle.

Ne uscì quindici minuti dopo vestita di tutto punto e profumata, dirigendosi verso il vecchio mobile a specchio con la spazzola.

Cercò di darsi una sistemata ai capelli arruffati e di lisciarsi la divisa scolastica del liceo, dopo di ché si affrettò a lasciare la sua cameretta per scendere le scale due gradini alla volta.

Afferrò lo zaino con una mano e un pancarré ricoperto di marmellata dal tavolo della cucina con l'altra, facendo un rapido cenno di saluto alla madre - intenta a lavare i piatti - e scappando fuori.

Se non si sbrigava rischiava di arrivare in ritardo, e chi arrivava in ritardo non poteva sperare di scegliere il posto a sedere.

E questo era un aspetto a cui lei, Kushina Uzumaki, testarda e orgogliosa studentessa del terzo anno, teneva particolarmente.

 

"Uzumaki, sei in ritardo!"

"Mi scusi, professore."

Kushina si morse il labbro inferiore e si guardò circospetta attorno: tutti i posti erano stati occupati, ad eccezione di quello al primo banco al centro dell'aula.

"Cominciamo male..." pensò ad occhi chiusi, appoggiando rassegnata la cartella e sedendosi.

"Bene ragazzi" parlò l'uomo "adesso che anche la signorina Uzumaki è arrivata, posso presentarvi il vostro nuovo compagno di classe."

Dopo questo annuncio, la porta si aprì e un ragazzino biondo, dalla capigliatura folta e ribelle, fece il suo silenzioso ingresso sistemandosi accanto al professore.

"Mi chiamo Minato Namikaze, mi sono appena trasferito in città e spero di trovarmi bene tra di voi!" si presentò poi, volgendo uno splendido sorriso a tutta la classe.

Un sorriso che passò quasi inosservato: qualcuno lo guardava disinteressato, qualcun'altro stava appuntando qualcosa sul diario o sul quaderno; qualcuna bisbigliava parole incomprensibili all'orecchio della compagna di banco.

Mentre ognuno era immerso nei fatti propri, Kushina ebbe un sospetto: spostò uno sguardo di fuoco tra il nuovo arrivato e il posto vuoto accanto a lei.

Ecco perché "detestava" fare tardi!

"Avanti, Namikaze: prenda posto nell'unica sedia disponibile e iniziamo con l'appello." lo invitò il professore, e lui obbedì senza fare storie.

Trovandosi di fronte a Kushina, le rivolse un'occhiata divertita e compiaciuta insieme.

"Che ci trovi di divertente, eh?" sbottò lei, con un tono di voce udibile soltanto a lui.

"Niente." si limitò a rispondere, calmo, prendendo posto accanto a lei.

"Credo che mi troverò bene, qui con te" le sussurrò dopo un minuto, proprio mentre lei era intenta ad aprire la cartella.

"Ma se nemmeno ci conosciamo!" esclamò forte la rossa, attirando l'attenzione di tutti.

"Scusate."

Lei abbassò subito il capo, mettendo il broncio.

Non era per niente abituata a questa situazione: scontrosa e orgogliosa com'era, aveva sempre cercato di ottenere ciò che voleva.

Ma quel giorno non c'era riuscita e, come se ciò non bastasse, doveva sorbirsi il nuovo compagno di classe - un perfetto sconosciuto, aggiungiamo - che già ci provava.

Nossignore!

"Uzumaki!!" tuonò il professore.

"Ch-che c'è?! Che ho fatto adesso?"

"Ti ho appena chiamata e non hai detto 'presente'. Sei sorda o hai la testa fra le nuvole?"

La ragazza restò a bocca aperta, mentre tutti gli altri - compreso Minato - sghignazzavano.

Mise nuovamente il broncio e biascicò un "scusate" a denti stretti.

Il secondo in dieci minuti buoni!

Se quello era solo l'inizio del primo giorno di scuola, non osava immaginare cosa sarebbe capitato dopo.

Ma, oltre a ogni sua previsione, le ore trascorsero calme e tranquille fino alla ricreazione, ossia fino a quando Minato cercò di intavolare una conversazione sensata.

"E' bello stare qui, vero?" le domandò, con le braccia incrociate sul banco.

"Oddio… dipende..." farfugliò lei, per poi prendere la bottiglietta d'acqua e bere un sorso.

"Come mai così schiva? Rilassati!" le consigliò.

"Mh" La rossa sospirò, posando la bottiglia. "Io sono sempre rilassata."

"Davvero?"

"Davvero."

Siccome Kushina non si permise ancora di guardarlo dritto negli occhi mentre conversavano, il biondo decise di prendere l'iniziativa: si alzò dalla sedia e si inchinò di fronte a lei, piantandole la testa sul banco.

Così, irrimediabilmente, la rossa si trovò dei profondi occhi azzurri interessati a scrutarla.

Una vena le pulsò visibile sulla tempia.

"Ehi tu: sei davvero assillante, lasciatelo dire! Non puoi prenderti subito tutta questa confidenza con una ragazza!" gli fece sapere, con un tono da so-tutto-io e le braccia incrociate pomposamente al petto.

"E perché, di grazia?" la provocò Minato, compiaciuto e senza spostarsi minimamente dalla sua postazione.

"Perché..." cominciò, esitante, "Oh, insomma! Perché è così e basta!!" si arrabbiò, fulminandolo con uno sguardo infuocato e piantandogli il viso arrossato a pochi centimetri da quello dell'altro, le mani chiuse a pugno sui fianchi.

"Credo proprio di averlo capito da solo il motivo."

Le sorrise orgoglioso, e si sporse fino a raggiungere con le labbra il suo orecchio.

"Sei più carina quando ti arrabbi."

Kushina rimase impietrita, senza rendersi immediatamente conto di ciò che le era stato detto, in un sussurro.

Sgranò gli occhi, poi si alzò di botto, mostrando le guance diventate dello stesso colore dei capelli.

Anche Minato si alzò in piedi, fronteggiandola e aspettandosi qualsiasi reazione dalla sua compagna.

La rossa gli puntò un dito sul petto, apparendo minacciosa.

"Non azzardarti mai più a dire una cosa del genere! Sei un... un... un approfittatore, ecco!" sbottò, per poi dargli le spalle e dirigersi a grandi falcate irregolari nel corridoio.

Quando fu lontana da sguardi e orecchie indiscrete, la bella Kushina sorrise, schiena contro il muro.

Okay, forse come primo giorno di scuola era cominciato male, ma sentì che non le sarebbe capitata mai più una dichiarazione del genere.

Forse.

E Minato intanto, sedendosi composto al proprio posto come se nulla fosse e addentando un pezzo del suo panino al prosciutto, pensò che sì, sarebbe stato davvero bene con quella ragazza schiva e - ancora - così misteriosa.

 

FINE

 

 

 

 

 

*-*-*-*-*

Note dell'Autore: Piccola one-shot scolastica, senza troppe pretese, sul MinaKushi, una delle mie coppie preferite. *_*

I personaggi non mi appartengono, è mia solo la trama di questa storia.

 

Ulteriore nota: Considerando che non ero molto convinta di questa fic, sono contenta del quarto posto che ha ottenuto in questo contest. ^^

Che bello sapere di non aver rovinato questi due personaggi che adoro e sui quali ho scritto per la prima volta *_*

Ringrazio le bravissime giudici e mi complimento con le altre partecipanti! ^O^

 

Commenti, critiche e consigli di qualsivoglia genere saranno ben accetti se spronano la sottoscritta a migliorare.

 

Un bacione

Rinalamisteriosa

 

PS: Ed ecco qui i due stupendi bannerini *O*

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