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Autore: Nami_Loves_Ruki    03/08/2009    5 recensioni
So che ti sta succedendo. Succede quello che odio più di ogni altra cosa al mondo. Ed è insopportabile, specialmente dopo quella mattina di due settimane fa.
“Taka, calmati”
I tuoi occhi lucidi creano una forte pressione su di me. Invocano aiuto, esprimono debolezza, necessitano sicurezza.
Prendo un sacchetto dal comodino e ti faccio respirare lì dentro, per placare la tua iperventilazione.
Ti accarezzo una guancia, asciugandoti una lacrima, e quando finalmente ti tranquillizzi ti do un bacio.
“E’ passato, Taka…”
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Reita, Ruki, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7a.Ruki eavesdrops

Decide di rifugiarsi in bagno, lui, Kouyou, per non vederci, almeno per qualche minuto, mentre ci scambiamo occhiate maliziose e lussuriose.
“Vado anch’io”
Vai pure, Ryo, tanto quanto ci vuoi stare là? Tre, quattro minuti?
Ti conviene, se no ti vengo a cercare.
Vi allontanate, Kou a passo più svelto, vi seguo con lo sguardo fino a che non girate l’angolo.

“E’ stato tutto di vostro gradimento?” –ci domanda il cameriere distogliendomi dal pensare a te-
“Tutto ottimo come al solito!” –risponde soddisfatto Yuu-
È passato più del previsto da quando siete andati in bagno.
“Dove vai?” –mi chiede Tomoko quando mi alzo-
“A pisciare”
La sento da lontano che commenta: “Tutti incontinenti stasera…”
Entro e non vi vedo, il bagno è deserto.
Però voi state qui, di certo non siete usciti.
Faccio meno rumore possibile e apro tutte le porte fino a che non sento delle voci.
Le vostre voci.
“…Ti ho già detto che è tutto apposto, Ryo”
“Non mi pare proprio! Perché non me l’hai detto?!”
“Dirti cosa?”
“Non fare il finto tonto!”
“Io non ho niente da dirti… adesso torniamo dagli altri, se no…”
“Se no cosa? Hai paura che Takanori faccia una scenata? ”
“Bhè, avrebbe ragione… potrebbe pensare che…”
“Non mi interessa quello che sta pensando in questo momento, ho bisogno di vederti stare meglio…”
Kouyou inizia a singhiozzare.
“Io… non voglio che Taka mi odi…”
Ma io non lo odio, ha capito male. Io voglio solo che stia lontano da te, perché ora sei mio.
Consolalo quanto vuoi, parlaci, asciuga le sue lacrime… ma tanto da me non scappi più.
“Guarda che lui non sopporta di vederci vicino, tutto qua. Tu non hai colpe…”
Silenzio.
Troppo silenzio.
Mi rintano nel bagno a fianco e accosto la porta.
Ti sento uscire a passi pesanti. So che sei tu perché dal bagno dove eravate provengono ancora dei singhiozzi.
Apro quella porta e vedo Kouyou rannicchiato in un angolo, la testa sulle ginocchia.
“Muoviti” –lo incito- “Dobbiamo andare a casa”
Alza lo sguardo e mi fissa intimorito.
Esco, mani in tasca ed espressione incollerita, e torno al tavolo.





7b.Reita’s kiss

Una scenata da parte tua non sarebbe di certo inaspettata. Però sicuramente scontata.
Osservo gli altri in procinto di alzarsi e non ti vedo. Istintivamente mi volto ritrovandoti a pochi centimetri da me.
“Vogliamo andare?” –mi domandi con un finto sorriso-
Scorgo Kouyou a qualche passo da te con ancora gli occhi gonfi dalle lacrime.
No, la scenata non la fai. In compenso, quando usciamo mi stampi un bacio esattamente davanti a Kou, cosa che equivale ad una scenata, solo che si risparmia fiato, tempo, lacrime, evita il mal di gola e un’incazzatura cosmica e, soprattutto, il concetto è più diretto. Vale a dire: “Ryo è mio e se non gli stai lontano le prendi”.
O qualcosa di simile.
Fatto sta che non mi parli per tutto il resto della serata, che sarebbe il tragitto dal ristorante a casa, ma mi è sembrato un’eternità.

Mi sdraio stanco sul mio letto, in boxer, dove finalmente potrò dormire e lasciarmi alle spalle questa giornata… almeno fino a domani.
Neanche ho spento la luce che qualcuno bussa alla porta e non mi passa per la mente di chiedere chi sia, dato che sono già mezzo addormentato. Non so se ha giocato a mio favore o no.
Quasi non mi sono accorto che sei entrato e senza dire niente ti sei sdraiato addosso a  me.
Mi baci, mi lecchi, mi mordi, ti muovi su di me ed è piacevole, però lo fai quasi con violenza, sembri spinto dalla rabbia.
Ti senti ferito e, anche se vorresti mostrarti indifferente, non riesci a tenere dentro il dolore o a placarlo come desideri.
Ferito? Perché do qualche attenzione a Kouyou visto che mi dispiace per lui? Non può essere per altro, visto che tu non…
O almeno spero.
Infili una mano sotto in miei boxer e mi ecciti ancora di più.
E poi, non so perché, ti alzi, ti allontani. Mi metto a sedere e ti guardo mentre ti lecchi il labbro e ti togli la maglietta e il mio impulso mi spinge a raggiungerti al centro della stanza e a far aderire perfettamente i nostri corpi portandoti a poggiare la schiena al muro.
Qualche attimo dopo siamo ancora sul letto e inaspettatamente mi chiedi:
“Cosa è successo in bagno con lui?”
…e io che speravo che non sospettassi di niente.
“Nulla… ma che intendi?”
“Nulla? Sei sicuro?”
“Taka, ti sembra il momento?”
“Si, mi sembra il momento più adatto”
Il momento più adatto per farmi sentire una merda. E tu lo sai bene.
“L’hai baciato, vero?”
Abbasso lo sguardo che è come annuire.
“L’hai baciato e se non ti avessi fermato avresti avuto il coraggio di farlo con me”
Hai ragione.
Perché l’ho fatto?
“Scusami…”
“Scusarti? Potevi pensarci prima di farlo”
Scappi dalla mia presa e giungi in corridoio dove dopo qualche passo ti vedo cadere a terra, ansante, solo una mano ti sorregge, mentre l’altra è poggiata al collo.
Di nuovo.
Ancora per colpa mia.
E per quanto tu in questo momento sia debole, riesci a urlarmi di andarmene, che di me non hai bisogno.
Poi non riesci più neanche a stare in ginocchio e allora ti volto a faccia in su scrutando amarezza nei tuoi occhi.
“Taka!”
Siccome hai urlato poco, Yuu si è svegliato.
“Un’altra volta! Che è successo? E tu perché sei in boxer?”
“Perché ho caldo!”
“Ma siamo al 15 di aprile, mica di luglio!”
“Ma fatti i cazzi tuoi!”
“Ragazzi! Non mi sembra il caso…”
Menomale che c’è Yutaka.
“Taka!!! Ti portiamo in ospedale, ok?”
Tomoko si preoccupa sempre troppo.
“Gli sta passando, non credo che ci sia bisogno, Tomoko. Adesso lo portiamo a letto e vedrai che starà meglio di prima”
Ribadisco: menomale che c’è Yutaka.
Ti prendo in braccio e do la buonanotte a tutti.
Sto male tutte le volte che ti vedo così e sapere che è già la seconda volta che ti capita per me mi rende distrutto.
Ti stendo sul tuo letto, sfioro i tuoi capelli e ti do un leggero bacio sulle labbra.
Mi aspettavo uno schiaffo.
“Buonanotte, Taka”
Non mi rispondi.
Ma lo so che quello che senti dentro non è odio.





****************
Note dell’autrice:
oddio ci ho messo un casino per finire questo capitolo!!! Ma, sapete, l’estate, le vacanze, il mare, la piscina, gli impegni vari, la mancanza di voglia, la costante ricerca di ispirazione che spesso non trovo, sono tutti fattori che incidono profondamente sul proseguimento di questa ff… Gomeeeeeeeen!!!
Comunque, grazie a chi a pazientato…
^^Noemi loves u^^
   
 
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