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Autore: Spensieratezza    23/01/2020    1 recensioni
Sequel della mia fanfiction Lo psicanalista e il fratello perduto.
Klaus ed Elijah sono innamorati e felici insieme, ma cosa succederà quando Rebekah e Kol chiederanno di conoscere il loro fratellastro Klaus?
Ci saranno anche dei capitoli defan :))
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Elijah, Klaus, Kol Mikaelson, Marcel, Rebekah Mikaelson
Note: AU | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Famiglia di vampiri'
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Villa Mikarlson era strepitosa, Stefan e Damon gustarono quelle prelibatezze che Elijah e Klaus avevano preparato, poi inaspettatamente i due presero a baciarsi.

I due giovani vampiri rimasero allibiti davanti a quella scena, Elijah riservò loro uno sguardo malizioso prima di approfondire il bacio con il fratello, Klaus non li guardava ma sorrideva, poi fece sedere di irruenza Elijah sul tavolo, ma Elijah, che era in fin dei conti, sempre il maggiore, ribaltò le posizioni, schiacciando Klaus sul tavolo e spalmandosi su di lui.
I due vampiri erano allibiti e non riuscivano a spiccicare parola, quindi Klaus prese parola.
“Su non fate i timidi e seguite il nostro esempio, lo sappiamo che siete come noi.” disse Klaus ridacchiando, mentre Elijah gli baciava il collo.
Vi sbagliate!” disse Stefan tremando.

“No? Siamo anche noi dei vampiri e il modo in cui gli succhiavi il collo…conosciamo molto bene il significato che si cela dietro..” disse Elijah allusivo.
“Voi siete solo dei pervertiti! Adesso ce ne andiamo!” disse Stefan, ma Damon gli trattenne il braccio.
“Non essere così precipitoso fratellino, è una bella cena, un bel castello..una bella SERATA..perchè sprecarla?” gli sussurrò all’orecchio Damon, sfiorandogli una gamba.

Stefan esitò, ma Damon lo trattenne a sé e gli infilò la lingua in bocca, a quel punto non ebbe più niente da ridire.
Elijah si alzò per mettere della musica dolce e sensuale sui giradischi, poi si alzò per servire il pesce e il vino.
 
Nel mentre, Elijah e Klaus vollero sapere la storia di Stefan e Damon, di come furono diventati vampiri. Loro, stupendo gli altri vampiri, raccontarono che erano diventati vampiri nel 1864, per colpa di una donna, Katherine, e per colpa di loro padre, che li aveva uccisi mentre avevano del sangue di vampiro in circolo.
“Gliel’avete fatta pagare, scommetto.” Disse Klaus.
“Beh, a nostro padre ci ha pensato il mio fratellino.” Disse Damon, accarezzandogli la gamba, mentre era seduto in braccio a lui.
“Non ne vado fiero, Damon.” Disse lui.
Elijah e Klaus lo guardarono stupiti.
“Beh, Klaus ha ucciso nostra madre. Era una stronza.” Disse Elijah facendo un brindisi.
“Cos’aveva fatto?” chiese Damon.

“Ha venduto nostra sorella maggiore a sua sorella, e dato Klaus in adozione incolpando lui della morte di nostro fratello Henik, che per inciso, non era morto.”
“Ahi.” Disse Damon.
“E non dimenticare che ha tramato per trasformarci in vampiri!” disse Klaus.
“Giusto. Ho scordato l’unica cosa che di bello ha fatto per noi.” disse Elijah.
“Doppio ahi.” Disse Stefan.

“Ma bando alle ciance, la notte è lungaaaa! Venite, vi mostriamo il resto della casa e poi andiamo a divertirci.” Disse Klaus battendo le mani.
 
I fratelli rimasero particolarmente colpiti dalla palestra e dalla stanza dei giochi, Elijah e Klaus decisero che gliel’avrebbero fatta provare l’indomani, quella notte era per divertirsi.
 
Rincasarono alle cinque di mattina, erano stati tutta la notte a succhiare il sangue alle povere vittime in giro per la strada e a farglielo dimenticare, poi avevano fatto bagordi a Las Vegas, prediligendo la roulette russian.
Stefan e Damon trovarono Klaus ed Elijah a fare l’amore sul divanetto nell’atrio del Casinò, Stefan si coprì gli occhi.
“Come possono farlo davanti a tutti?”
Damon lo spinse al piano superiore.

“Dimentichi che siamo vampiri e possiamo fare tutto quello che vogliamo? L’avranno reso possibile. Andiamo, adesso saliamo su e scopriamo quali altre meraviglie ci sono qui.”
Stefan e Damon non trovarono stanze da letto, ma Damon preda di un moto irrefrenabile di passione, lo spinse nel bagno, era viola.
“Non avevano un colore meno da femminuccia?” disse Stefan storcendo il labbro.

“Ora ti faccio sentire io un po maschio.” Disse Damon facendolo sedere rozzamente sui rubinetti, ma Stefan lo baciò.
“Sempre lo stesso romantico, STefan, anche quando busogna scopare.”
“Non mi risulta che ti dispiace.” Disse lui accarezzandogli il collo.
“Oh no, PER NIENTE.”
 
 

*

L’indomani Elijah e Klaus si svegliarono a mezzogiorno, Elijah vide arrivare Klaus con un accappatoio bianco e i piedi nudi e lo fece sedere in braccio a lui.
“Quanto adoro il caffè appena fatto, quando lo fai tu.”
“Cioè SEMPRE.”
“è diventata la tua frase rito.”
“Già..”
“Dove vai?”

“Cerco solo di svegliare i piccioncini.” Disse accendendo il giradischi.
 
Stefan e Damon erano ingarbugliati insieme, a petto nudo, stretti in un abbraccio avvolgente, con la testa appoggiata sullo stesso cuscino bianco e soffice come una nuvola, la porta sbattè con un calcio, mentre Elijah arrivò con un vassoio ricolmo di pasticcini e una tazzona piena di caffè.
“Oddio Damon. Guarda, sono commosso.” Disse Stefan sull’orlo delle lacrime.
“Sta piangendo davvero?” chiese Klaus curioso.

“Nah, è tutta scena, o diciamo, mezza scena, impazzisce per il caffè.”
Stefan si buttò sulla tazza come se ne andasse della sua vita.
“Oggi vi mostriamo la nostra palestra.” Disse Klaus con un ghigno.
 
 
 
 
*

L'allenamento in palestra



L’allenamento in palestra fu stimolante ed eccitante, soprattutto il corpo a corpo.
Ora che erano super forti, Stefan e Damon scoprirono che gli allenamenti in palestra potevano essere mooolto interessanti.
 
“Avanti , più forte. Più forte.” Gridavano Elijah e Klaus.

Damon rifilò un pugno al minore, l’altro ricambiò con un calcio sullo stomaco, finirono a terra e continuarono a pestarsi, poi a leccarsi il sangue dalle ferite e a mordersi sul collo, bevendo a vicenda il loro sangue.
“Va bene, va bene, è finito il vostro turno. Tocca a noi.” disse Klaus con occhi luccicanti.
 
Fu poi il turno delle pertiche.

Klaus si offrì come insegnante. Si arrampicò su una pertica, poi aspettò che Elijah lo raggiungesse da sotto, infine aspettò che Elijah lo penetrò e fu incredibile. Klaus si sosteneva solo con le mani ma sembrava non vacillare mai.
Damon fece lo stesso con Stefan, cui si mozzava il fiato a ogni respiro
 
Poi toccò alle flessioni, i fratelli assistevano mentre Klaus faceva delle flessioni mentre Elijah lo prendeva da dietro. Naturalmente c'erano poi tanti altri attrezzi da provare e l'energia inesauribile dei vampiri faceva in modo che potevano riprendersi molto in fretta.
 
 
 
*

La stanza dei giochi



La sera, Klaus ed Elijah mostrarono a Stefan e Damon, la stanza dei giochi. Era una stanza erotica.
“Siamo entrati in cinquanta sfumature di Gray?” chiese Stefan un po contrariato.
Stefan ed Elijah ridacchiarono.

“Questa è molto meglio di quella dei libri. Venite.” Disse Klaus, prima li invitò a spogliarsi e restare nudi, dopo averli rassicurati che non intendeva saltare loro addosso, poi mostrò loro delle imbragature di velluto che fasciavano il loro corpo attillandosi alla loro pelle, dando a entrambi scariche di piacere, poi tirarono le imbragature che erano fissate a delle corde e i due fratelli si trovarono subito sospesi nel vuoto.

Stefan e Damon, nel momento cominciarono a salire, urlarono. Le imbragature strette a loro, si stringevano nella loro pelle nuda come fossero stati degli amanti. Più salivano, più le imbragature mandavano scariche elettriche al loro corpo e cervello e quando furono uno di fronte all’altro, avevano ormai l'eccitazione alle stelle, si cercarono con le mani e si avvinghiarono insieme.

Damon si aggrappò all'imbragatura di Stefan, avvicinando il suo corpo a quello del minore, dopodiché lo penetrò e fecero l’amore in aria, sospesi.
Era meraviglioso per entrambi. Le imbragature stringevano la loro pelle ma non erano fastidiose, sembravano essere diventati parti della loro pelle, rendevano il loro corpo sensibile come non mai, senza fermando loro la circolazione, -anche da vampiri, avevano una circolazione - e ogni contatto faceva stringere ancora di più l'imbraagatura rendendo la loro pelle sensibile ed eccitata.
“Damon..ah-ah-ahhhhhh..”
Fu l’amplesso più eccitante che avessero mai avuto, ad un certo punto fecero scattare il pulsante sopra l'imbragatura e vennero riportati giù con una velocità che diede loro i brividi.

Caddero precipitando sul lungo materasso gonfiabile, tenendosi stretti.






















Note dell'autrice: chiedo scusa per il capitolo un po frettoloso e forse un po spinto xd
ma io penso che dopo tutta la pesantezza dell'angst che ho mostrato, ci sta un po di leggerezza vero? xd
spero non sia troppo xd
   
 
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