NELLA TANA DEL LUPO
Ora che si trovava lì
avrebbe voluto tirarsi indietro. Non certo per i Malfoy, questo era chiaro! Era
l’idea che Draco potesse rendersi conto che tra loro non c’era futuro che la
spaventava a morte.
-Che c’è Granger? Hai
paura?- chiese Draco. Ma il sorriso dipinto sulle sue labbra le lasciava
intendere che il ragazzo era lì per lei. Per starle accanto qualunque cosa
accadesse.
Eppure Hermione non
era tranquilla. Aveva una brutta sensazione. Dentro di lei sapeva che qualcosa
sarebbe andato storto in quella giornata. E vedere spuntare la sagoma di Malfoy
Manor in lontananza aveva acuito la sua agitazione.
La casa era spettrale, immersa com’era in una strana coltre scura che a malapena
lasciava scorgere le finestre illuminate.
-Vivi qui?- quella di
Hermione non era una vera domanda. Era stupida che un simile posto potesse
essere definito “casa”. Ma d’altro canto ora poteva capire da dove arrivava il
carattere ombroso di Draco. In un luogo del genere come si poteva crescere
allegri e sereni?
-Non ti piace? E pensare
che io volevo farne costruire una uguale per noi!- commentò Draco, che non si
rese conto perfettamente di quello che aveva detto. Una casa per lui ed
Hermione. La ragazza sorrise al pensiero dimenticando per un attimo quello che
stava per succedere. Ma Draco era troppo concentrato su cosa avrebbe dovuto
dire a suo padre. Aveva solo fatto sapere che avrebbe portato una ragazza.
Nulla di più. Sicuramente Lucius si aspettava di
vedersi comparire davanti quella oca di Pansy. Non la apprezzava particolarmente,
ma almeno aveva il sangue puro e apparteneva a una buona famiglia di
Mangiamorte. In fondo Lucius sperava che un giorno
Draco si accorgesse di una delle sorelle Greengrass.
Erano perfette per lui, sia Daphne che Astoria. Ma
fino a quel momento Draco non aveva dato alcun segno.
Draco sorrise al
pensiero della faccia del padre quando gli avrebbe presentato Hermione. Un
sorriso ironico che tentava di celare la paura per quello che sarebbe potuto
accadere. Cosa avrebbe fatto Hermione se Lucius
l’avesse cacciata? Avrebbe capito che tra loro una storia era impossibile…lo avrebbe lasciato. Il cuore di Draco cominciò
ad accelerare i battiti. Forse l’idea di invitare la sua ragazza non era stata
proprio un’idea brillante. Doveva dare retta a Blaise!
-Che hai Dray da
ridere?
-Niente tesoro! Pensavo…
-…alla faccia dei tuoi?- concluse la
ragazza stringendo la mano di Draco.
-Sì…
Scese un silenzio
carico di emozioni tra i due. Paura soprattutto. Ma nessuno dei due avrebbe
fatto un passo indietro. Non ora.
-Sarà meglio entrare…o mio padre mi darà per disperso!
-Già…
-Sei pronta?
-Cambierebbe qualcosa
se ti dicessi di no?
Draco sorrise
divertito dalla spontaneità di Hermione. Era terrorizzata. E come darle torto?
Scosse la testa facendo segno di no, che non sarebbe cambiato nulla.
-Appunto. Quindi
andiamo- rispose lei pratica. E si incamminarono lungo il sentiero che portava
al portone d’ingresso.
-Harry! Calmati! Non le succederà nulla!-
Ginny non sopportava più la vista del suo ragazzo che camminava nervosamente
avanti e indietro per la Sala Comune. Stava cercando di leggere un libro per la
lezione di Erbologia ma il continuo ondeggiare di
Harry le dava sui nervi.
-Come fai a essere
così tranquilla? Come fai ad essere così sicura che andrà tutto bene? Non lo
sai! Non lo puoi sapere!
-Conosco Hermione e
conosco anche il nuovo Draco…
-Già! Il nuovo Draco!
Chi ti dice che non sia tutta una messa in scena per fare del male ad Hermione
e coinvolgere anche me? Ma certo! È una trappola!
Harry aveva la faccia
di uno che aveva scoperto il complotto più grosso del secolo. Ma Ginny lo
guardava e scuoteva sconsolata la testa.
-Potter! Ora stai
esagerando! Calmati, santo cielo! O giuro che ti pietrifico!
Ginny non era mai
stata tanto seria come in quel momento e Harry per la prima volta comprese
quanta forza avesse quella ragazza anche se spesso non lo dimostrava
apertamente.
-Ok…scusami. Forse sto perdendo la testa. Ma
temo che per Hermione questa giornata sarà un inferno!
Ginny si alzò e si
diresse verso Harry che stava in piedi davanti al camino. Gli cinse la vita
appoggiandosi alla sua schiena. Harry rimase sorpreso da quel contatto. Subito
alla sua mente si ripresentarono le immagini del pomeriggio precedente. Lui e
Ginny, uno sopra l’altro. Per la prima volta consapevoli di cosa realmente
provavano l’uno per l’altra. E anche consci delle reazioni fisiche che i loro
corpi avevano stando a contatto. Harry ricacciò indietro quei pensieri perché
non sapeva se sarebbe riuscito a controllarsi questa volta.
-Anche io ho paura per
lei, Harry. E’ così innamorata! Non so cosa potrebbe accadere se Lucius dovesse imporre a Draco di lasciarla…ne
potrebbe morire.
-Lucius Malfoy non accetterà mai una
Mezzosangue nella sua famiglia…il punto è un altro.
Cosa farà Draco? Non sono così sicuro che la ami abbastanza da buttare all’aria
la sua perfetta vita da Serpeverde!
-Già…- mormorò Ginny che aveva la testa
immersa nei suoi pensieri.
-Ma Hermione è forte…ne uscirà prima o poi!
-Dai già per scontato
che Draco la lascerà…
-O che Hermione
lascerà lui…- concluse Harry.
Entrambi sospirarono
profondamente. Harry si voltò per guardare negli occhi Ginny. I suoi capelli
erano ancora più luminosi alla luce del fuoco. Si confondevano con esso. Le
posò un bacio sulla fronte e la abbracciò.
-Non dovevi studiare tu?-
chiese il moro.
-Sì…ma posso farlo anche domani mattina!
-E lasceresti che
Hermione mi rimproverasse per averti fatto perdere tempo prezioso per lo
studio?
Ginny sorrise
immaginando la faccia dell’amica.
-Ok, mi arrendo. Torno
ad Erbologia. Ma solo ad una condizione.
-Qualunque cosa…
-Devi studiare insieme
a me. Prendi i tuoi bei libri di pozioni e siediti sul divano con me!
-Ma questo non è giusto!-
protestò debolmente Harry. In realtà persino un tema di Pozioni poteva
diventare piacevole se fatto accanto a Ginny.
L’interno di Malfoy Manor non era meno spettrale. E il fatto che vi fosse in
corso una festa di compleanno rendeva ancora più cupa quella casa. Non c’era
nulla di colorato, nessuna luce abbagliante, ma solo il lume di qualche candela
che illuminava a sento il grande salotto. Le pareti erano ricoperte da numerosi
dipinti che evidentemente rappresentavano altrettanti membri della nobile
casata dei Malfoy.
-Non c’è niente di cui
avere paura. Almeno avremo l’effetto sorpresa. Papà sarà così stupido che non
avrà le capacità per reagire…- disse Draco.
-E’ una battuta?
Dovrebbe farmi ridere? No, perché non sto ridendo!- commentò Hermione
sarcastica.
All’improvviso una
figura scura si gettò contro Draco. Blaise.
-Fossi in te io
comincerei a correre, Dray!
-Cosa? Che vuoi dire?
-Lo sa! Tuo padre lo
sa!- esclamò Blaise sconvolto. Evidentemente doveva essere successo qualcosa
mentre lui ed Hermione stavano chiacchierando in cortile. Qualcosa che doveva
avere a che fare con la sua relazione con Hermione.
-E come…?-
tentò di chiedere Draco. Ma la risposta si presentò davanti a lui. Pansy stava
uscendo dal salotto con Lucius più pallido che mai in
volto.
-Ancora tu!- gridò
Draco al colmo della rabbia.
-Non ti è bastato
quello che hai fatto a me ad Hermione a scuola? Dovevi rovinare anche questo?
-Calmati, Dray- disse Hermione sottovoce stringendo la mano di Draco.
-Lo vede, signor Malfoy…gli tiene la mano. Deve averlo stregato in qualche modo…
-Che diavolo stai
dicendo, Pansy? Stregato? Io avrei stregato Draco per stare con me? E già…non è concepibile per te che Draco preferisca me a te,
vero? Sarà perché sei solo una stupida oca!- Hermione si era stancata di essere
diplomatica con Pansy. Oramai era evidente che era questione di poco perché Lucius si fiondasse contro Draco e contro di lei.
-Draco…esigo una spiegazione- disse fermo Lucius. Così freddo che ad Hermione e Draco corse un
brivido di terrore lungo la schiena. Ma nessuno dei due l’avrebbe mai ammesso.
-Vuoi una spiegazione,
papà? Ti accontento subito. Lei è Hermione Granger, la mia fidanzata- Draco
prestò molta attenzione nel sottolineare l’ultima parola.
Il volto di Lucius si contrasse in una smorfia di disgusto e di dolore.
Che poteva essere successo a suo figlio di così terribile da mettersi con una sporca
mezzosangue?
-Non stai parlando sul
serio…
-Non sono mai stato
tanto serio in vita mia, papà.
Attorno a quel piccolo
gruppetto si era intanto radunata una folla di curiosi richiamati dalle grida
di Hermione contro Pansy.
-Lei…lei è una Mezzosangue Draco! Io non
permetterò a mio figlio di….
-Sei già in errore! Tu
non mi puoi né permettere né impedire nulla papà! Sono io quello che decide con
chi stare…e io voglio stare con Hermione.
-E’ solo un capriccio momentaneo…
-No. Non lo è…e
sai perché ne sono sicuro? Perché ho già pensato a una vita con lei. A quello
che voglio fare…a quello che voglio diventare. E so
che non voglio diventare come te! Infelice!
-Draco, se ti ostini con questa tua
pagliacciata dovrò cacciarti da questa casa!
-Fallo pure, papà…di certo non sentirò la tua mancanza…non
mi mancherà certo il tuo affetto, visto che non l’ho mai ricevuto!- rispose
Draco ironico. Hermione avrebbe voluto intervenire per calmare il ragazzo ma si
rese conto che era inutile. Ginny aveva ragione. Per Lucius
tutto era bianco o nero. E così anche per Draco. Almeno in quello padre e
figlio erano identici. Non avrebbero accettato un compromesso. Lucius non avrebbe mai accettato Hermione e Draco non
avrebbe mai accettato di perderla.
-Ma ti mancheranno i
miei soldi! Dove credi di andare senza un soldo? Senza una casa? Non sei
nessuno senza di me!
-Non sarò un Malfoy
senza di te…e onestamente non credo che essere come
te sia un grande danno! Quanto ai soldi e alla casa non preoccuparti. Ho già
pensato anche a questo!
-Ma davvero? Allora
cosa aspetti ad uscire da quella porta?
Draco sorrise
beffardo. Si voltò e si diresse verso al porta di ingresso.
-Ricordati che se te
ne vai qui non metterai mai più piede! Mi sono spiegato?
-Perfettamente!
-Aspettate!- Narcissa Malfoy era alla fine comparsa. Aveva seguito in disparte
tutto il litigio tra Lucius e Draco. Non aveva mai
pensato che un giorno suo figlio potesse decidere di non seguire il padre nelle
sue convinzioni. E non sapeva se questo fosse un bene o un male. Sapeva solo
che stava rischiando di perdere suo figlio e questo non lo poteva permettere.
-Lucius…non farlo! Non cacciare Draco di casa.
Lui è nostro figlio…
-Non più- rispose Lucius freddo e distogliendo lo sguardo da Draco se ne tornò
in salotto dai suoi ospiti.
Narcissa non poteva credere a quello che stava
accadendo. La sua famiglia si stava sfasciando sotto i suoi occhi e lei non
poteva fare nulla per impedirlo. Guardò Hermione e i suoi occhi si riempirono
di lacrime e di rabbia.
-Mamma, mi farò vivo
io. Ci vediamo presto non preoccuparti. Papà non mi spaventa.
-Ma Draco, tesoro…non puoi…
-Ti prego, mamma. Ve
bene così- disse il biondino andando ad abbracciare la madre. Voleva piangere.
Ma non poteva dare questa soddisfazione a suo padre. Trattenne le lacrime e
diede un bacio in fronte a sua madre. Poi uscì. Consapevole che da quel giorno
la sua vita non sarebbe più stata la stessa. Lui non era più Draco Malfoy.
Eccomi tornata dalle vacanze e subito pronta con un nuovo
capitolo!
Come era prevedibile, Lucius non ha
preso molto bene la relazione tra Hermione e il figlio…ma
per la gioia di tutti Draco ha scelto Hermione…coraggioso!
Ma come può pensare Draco di sopravvivere dopo aver rinnegato la sua famiglia?
Al prossimo capitolo per scoprirlo!
Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le
preferite o le seguite, chi ha recensito o chi ha soltanto letto.
Al prossimo capitolo ‘Tutto in una notte’….e
recensite!!!