Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: lmpaoli94    04/02/2020    1 recensioni
Nel mentre il Regno di Arendelle stava attraversando uno dei periodi di pace più lunghi della storia, l’armonia venne interrotta con l’arrivo di alcune creature spaventose completamente rivestite di ghiaccio.
Gettando il regno nel caos più totale, la Regina Elsa e sua sorella Anna dovranno fare di tutto per contrastare il potere misterioso e all’apparenza indistruttibile dei nuovi nemici.
Chi li avrebbe potuti aiutare?
Una nuova avventura con l’arrivo di alcuni personaggi che saranno indispensabili alla ricerca della vittoria per riportare il Regno alla pace insperata e distruggere per sempre le forze oscure del Nord che da molti secoli albergano in quei territori fantastici e inesplorati.
P. S.: Questa storia è una cross – over che utilizza personaggi inerenti di Frozen, il Trono di Spade e delle Cronache di Narnia.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Più la Strega Jadis guardava negli occhi il vecchio c0onsigliere di Elsa, più gli ricordava qualcuno che aveva provato a mettergli il bastone tra le ruote.
“Lui non fa parte di questo mondo magico. Potrebbe essere un figlio di Adamo… Non c’è altra soluzione.”
< Maestà, questa è la vostra camera > fece l’uomo aprendo la porta della stanza con fare cordiale.
Guardando l’interno, Jadis fu molto lieta di vedere che la stanza era “fredda” in tutto e per tutto.
< Molto bene. Ringraziate personalmente la Regina Elsa per la mia umile richiesta. >
< Non si preoccupi, maestà. Cerchiamo sempre di venire incontro ai nostri ospiti. >
< Ne avete molti in questo Regno? >
< In genere sì. Soprattutto in estate. >
< Estate? Che stagione dell’anno insulsa. Io odio tutto quello che è caldo e rigoglioso. >
< Perché voi siete abituata ad un clima molto freddo e rude, ma se solo vi abituaste, potreste dire che l’estate è la migliore stagione del mondo. >
< E’ la stagione della felicità dopo la primavera… Ed io non sopporto tali sentimenti. >
Vedendo come stava tenendo la sua strana arma, Peter pensò che non era molto conveniente farla arrabbiare.
< Comunque scusate se vi ho fatto perdere tempo con queste frivolezze. Sono sicuro che voi avete altro a cui pensare. Vi auguro una buonanotte. >
Ma appena Peter cercò di allontanarsi da lei, la voce di Jadis lo fermò improvvisamente.
< Parlatemi un po’ di voi, giovane uomo. >
< Vi ringrazio per il giovane, ma ho quasi cinquant’anni e mi sento molto vecchio. >
< Suvvia, non fate il modesto. Mi piace ascoltare le vostre avventure. >
< Peccato che nella mia vita non ne ho avute molte… Sono sempre stato a servizio di questa famiglia. >
< Una noia mortale, giusto? >
< No, non direi così. Non posso mancare di rispetto alla Regina Elsa. >
< Ma in questo momento non può sentirci > fece Jadis con tono snesuale avvicinandosi all’u0omo con fare seduttivo. < Lei la odi, vero? >
< A chi vi state riferendo? > domandò Peter con tono serio.
< Alla Regina Elsa. La odiate con tutto il cuore? >
< Assolutamente no. Non ho mai conosciuto una Regina magnanima e coraggiosa come la mia Regina. >
< Coraggiosa? Sentiamo, che cosa avrebbe fatto di così coraggioso? >
< Sì è messa sulle spalle la responsabilità di guidare un Regno in giovane età. >
< Non ha avuto scelta, visto la prematura scomparsa dei suoi genitori… Ma adesso che ci penso, ho sentito da voci molto vicine a me che la giovane Regina ha una sorella. >
< Sì. Si chiama Anna. >
< E dove si trova la Principessa Anna? >
< In questo momento non si trova nel castello > rispose Peter senza alludere a qualcosa che avrebbe incuriosito la Strega.
< Un vero peccato. Avrei tanto voluto conoscerla. >
< Spero che ritorni molto presto al castello, ma è molto impegnata in questo periodo. >
< Come si può essere impegnati con una guerra alle porte? Non si prende le responsabilità come la Regina? >
< La Principessa Anna ha molte meno responsabilità rispetto alla Regina Elsa. >
< Questo non significa nulla. Dovrebbero lo stecco cooperare insieme per il bene di Arendelle. Perché qui sembra che tutto stia andando a rotoli. >
< Vi assicuro che non è così, maestà. >
< Mi risulta molto difficile crederlo. Ma fa lo stesso. In questo momento devo pensare al futuro del Regno e al mio esercito… A proposito, avete trovato una sistemazione alle mie creature? >
< Ci stanno lavorando i servitori di corte. >
< Mi dispiace che non siate abituati a ricevere così tanti “ospiti”, ma non viaggio quasi mai da sola. >
< Fate bene. Purtroppo il Regno di Arendelle non è più un luogo sicuro. >
< Ma presto lo ritornerà ad essere, tranquillo. >
< Che cosa avete intenzione di fare? >
< Liberarlo da tutta l’oppressione e dagli invasori maledetti. La Regina Elsa mi sta molto a cuore. Per me è la sorella che non ho mai avuto.”
“Ma se vi conoscete da poche ore.”
< Sono sicuro che le farà molto piacere sentire questo. >
< Credo che lo sospetti di già. >
< Lo spero… Detto questo, mi dispiace essermi dilungato più del dovuto. Avete bisogno di un po’ di tempo per voi stessa per organizzare il nostro esercito. Domani si potrebbe combattere una battaglia al di là delle nostre risorse. >
< Io non direi così… ti assicuro che siamo molto preparati, figlio di Adamo. >
Sentendo come si era rivolto a lui, Peter rimase alquanto sbigottito.
< Come mi avete chiamato, maestà. >
< Peter. È questo il tuo nome, no? >
< Mi è sembrato di sentire qualcos’altro… Figlio di Adamo… >
< Ahahah credo che tu ti sia sbagliato… Sei tu che avresti bisogno di riposo, e non io. >
< Devo sempre rimanere vigile in questo castello 24 ore su 24. Non posso prendermi troppe libertà. Soprattutto adesso. >
< Il tuo lavoro lo fai molto bene, Peter. Dormi pure sogni tranquilli. >
< E’ quello che farò… Buonanotte, maestà. >
< Buonanotte a te, Peter > disse infine Jadis richiudendo la porta della sua stanza.
“Figlio di Adamo… Non può aver scoperto la mia verà identità. È impossibile… Devo parlare con la Regina alla svelta prima che sia troppo tardi e organizzare un nostro esercito per non farci trovare scoperti.”
 
 
Mentre i Guerrieri del Nord accompagnati da Anna e Kristoff si muovevano verso nord, un senso d’inquietudine e di nostalgia colpì la giovane ragazza.
< Anna, adesso che cosa ti prende? >
< Sono preoccupato per Elsa. Io e mia sorella non siamo stati per così tanto tempo separati da quando siamo nate. >
< Se siamo lontani da lei è perché vogliamo aiutarla… Peccato che lei non sia riuscito a capirlo. A quest’ora ci darà come morti. >
< Come puoi dire una cosa del genere, Kristoff? >
< Perché è la verità Anna, non negarlo. >
< No, è qui che ti sbagli. Elsa non penserebbe mai una cosa del genere! >
< Allora perché non prova a cercarci? Avrebbe tutte le possibilità di farlo. >
< Ha un Regno a cui pensare! >
< E sua sorella non è importante?! > gridò l’uomo spazientito.
< Abbassa la voce! Vuoi forse scatenare una nuova valanga? >
< Sei tu che mi stai rendendo la vita impossibile! Non pensi mai lucidamente e proteggi sempre tua sorella. >
< Certo. Perché sono molto legata a lei. Tu invece non ti è mai andata a genio. >
< E come potevo andargli a genio? In fondo sono solo un produttore di ghiaccio. Non sono un giovane nobile come Hans che poteva regalarti una vita migliore. >
Nel sentire il nome dell’uomo che l’aveva fatta soffrire, Anna per poco non diede un pugno al giovane uomo.
< Che cosa volevi farmi? Colpirmi? >
< Sì. L’intenzione era quella. >
< Te ne saresti pentita per tutta la vita. >
< No, Kristoff. È molto difficile che io mi possa pentire di qualcosa. >
< Allora perché non parliamo di Hans? >
< Vuoi proprio girare il coltello nella piaga?! >
< Non sei coerente. Tutto qui. >
< Sai cosa devi fare? Fatti gli affari tuoi. Non ti azzardare mai più a parlare di quell’uomo. Mi sono spiegata? >
< Chissà che fine ha fatto… Secondo me potrebbe tornare alla carica verso la conquista di Arendelle ben sapendo che adesso siamo sotto attacco. >
< Smettila ti ho detto! >
Sentendo delle grida non molto lontano da loro, Jon Snow si avvicinò ad Anna e Kristoff.
< Va tutto bene qui? >
< Sì > si limitò a dire Kristoff < Ma potrebbe andare anche meglio. >
< O anche peggio. Non ti ho ancora ammazzato, Kristoff. >
< Ti consiglio di non farlo, Anna. Te ne pentiresti amaramente. >
< Non credo proprio. >
< Litigare non servirà a niente in questo frangente. Lo capite? >
< Mi dispiace, Jon Snow. Queste solo piccole discrepanze incolmabili. >
< Posso capire tutta la vostra rabbia, ma non sono affari che mi riguardano… La cosa che preme a me, a mio fratello e a mio padre è che dobbiamo rimanere uniti. Basta… Che figura ci potremmo fare se ci facciamo trovare disuniti e litigiosi? Nessuno ci seguirebbe in battaglia. >
< Sì Jon Snow, su questo hai ragione… Ti prometto a nome mio e a quello di Anna che non accadrà più una cosa simile. >
< Bene. Ne sono convinto… Adesso sarebbe meglio proseguire. Manca ancora molto all’accampamento dei Mormont. E il tempo stringe. >
< Sì, arriviamo subito > rispose Anna montando su di un cavallo prestatogli dagli Stark < Ti consiglio di viaggiare lontano da me, Kristoff. Non vorrei dirti qualcosa di spiacevole. >
< Che cosa? dovrei viaggiare a piedi? >
< Sicuramente non sul mio cavallo. >
< Ma questo non è il tuo cavallo! Ti è stato prestato solo dagli Stark. >
< Fa lo stesso. Adesso è mio e tu te ne vai a piedi. >
< Non puoi farmi una cosa del genere. Non c’è nemmeno Sven qui con me. >
< Non è un problema che mi riguarda. Mi dispiace. >
Per evitare di scatenare un nuovo litigio, alla fine Kristoff dovette mettersi l’anima in pace e viaggiare in piedi.
< Uomo del ghiaccio, sei sicuro che non vuoi un aiuto? > gli domandò Rob Stark.
< Sto bene, Rob. Mai stato meglio > rispose l’uomo digrignando i denti e fissando in maniera truce la sua amata Anna.
“Anna. La faccenda non finisce qui.”
 
 
Nel mentre Peter stava raggiungendo Elsa nei suoi alloggi, qualcosa attirò la sua attenzione mentre vagava nei corridoi del castello.
Alcune creature del bosco che avevano il dono di parlare, stavano confabulando tra di loro per le prossime mosse da fare.
< La strega Bianca ha espresso il desiderio di fare breccia nel castello domani mattina all’alba. In poche ore conquisteremo tutto il Regno di Arendelle senza che la Regina Elsa possa fare qualcosa per fermarci. >
< E se i suoldati di questo Regno scoprissero le nostre intenzioni? >
< Nessuno scoprirà i nostri piani, tranquillo. Tu dì agli altri di tenersi pronti. Il nostro “cavallo di troia” è pronto per entrare in azione. >
< Le creature sono tutte in posizione. Vado a richiamarle. >
< Perfetto. >
Non credendo alle sue orecchie, Peter era stato testimone oculare in un tradimento in piena regola.
“Sapevo che non potevamo fidarci di quella strega! Adesso sì che devo avvertire la Regina Elsa prima che la situazione diventi irreparabile.”
Ma prima chge se ne potesse accorgere, Peter era stato circondato dalle creature di Jadis.
< Che cosa volevi fare, omuncolo da strapazzo? >
< Lasciatemi andare. Devo parlare immediatamente con la Regina Elsa. >
< La Regina Elsa sta riposando a quest’ora… Domani mattina all’alba si ritroverà una bella sorpresa, caro consigliere. >
< Non se vi fermo in tempo. >
Cercando di sfuggire alle creature della Syrega, Peter fu circondato una seconda volta e incatenato contro il suo volere.
< Lasciatemi andare! Non riuscirete a farla franca! >
< Io credo invece che ce l’abbiamo fatta… >
Vedendo avvicinarsi la Strega Bianca, Peter la guardò con fare truce e rabbioso.
< Credevi di fare il furbo con me, Figlio di Adamo… Lo so che sei il Guerriero che ha cercato di liberare il mio Regno dal lungo inverno… Che cosa ci sei venuto a capitare qui ad Arendelle? >
< Ho promesso che l’avrei protetta e aiutata e in cambio mi avrebbe reso lei il suo aiuto. >
< Quindi la Regina Elsa sa che io sono una sua nemica? >
< No… Non ho fatto in tempo a spiegarglielo… >
< Peccato. Sarebbe stata una mossa saggia da parte tua. Peccato… Ma ora dimmi, dove si trova tuo fratello e le tue sorelle? >
< Non lo so. Ho perso i loro contatti più di un anno fa’. >
< Bugiardo! Tu stai mentendo! >
< Allora fatemi pure un incantesimo maestà, ma non riuscirete a carpirmi nessuna parola al riguardo. >
< Vuoi forse fare il duro con me? Non ti conviene, Figlio di Adamo… Chissà che grande sorpresa quando la Regina Elsa scoprirà che il suo Regno non esiste più… E cosa ancora più importante che ha portato nel suo castello un sovversivo di Adamo che voleva fare solo i suoi sporchi interessi distruggendo il suo Regno. >
< La Regina non crederà mai alle vostre parole. >
< Scommettiamo? Allora perché non andiamo dritti da lei? voglio proprio vedere la sua faccia quando scoprirà che sei tu il traditore della situazione e non io. >
< D’accordo, facciamolo! Io non ho niente da perdere al riguardo. >
< Mi dispiace per te ma non sarà così… Portatelo dalla Regina Elsa. Lo spettacolo del tuo imbarazzo sta per cominciare Peter, Figlio di Adamo. >
   
 
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