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Autore: LaDeaTraIMortali    10/02/2020    0 recensioni
Storie inventate per intrattenere? O Racconti reali con in aggiunta un pizzico di fantasia?
Raccolta di storielle creepy sparse per il web. Piccoli amanti dell'horror e del mistero, buona lettura!
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: Violenza
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Hoda Derry 


 
Hoda Derry nacque nella Madison County (Iowa) il 10 ottobre 1834, figlia di una coppia di contadini. Quando ebbe 16 anni, si innamorò di un giovane di nome Charles, la cui madre non accettava il rapporto dei due e proibì al giovane qualsiasi contatto con la ragazza. Il motivo si pensa derivi dal fatto che si credeva che la nonna della ragazza, Mary, fosse una sorta di fattucchiera.

 La follia e il disagio che nacque nella ragazza probabilmente derivò dall'incontro che la madre di Charles ebbe con Rhoda, minacciandola. 
La ragazza, dopo l'incontro avuto con la donna, iniziò ad accusare la nonna più e più volte chiamandola ''strega'' dinnanzi alla comunità del luogo. La nonna allora si dovette trasferire altrove.

 Alcuni giorni dopo, Rhoda sembrò iniziare ad avere squilibri mentali: iniziò a parlare da sola, a vestirsi con abiti sporchi, ad avere sbalzi d’umore e a diventare aggressiva con chiunque provava ad avvicinarsi a lei. Con il passare del tempo al sua condizione peggiorò e benché passò ad uno stato molto più pacato; diceva di sentire voci e di vedere la madre del ragazzo bruciare all'inferno. 

Rhoda venne mandata al Mental Hospital di Jacksonville; al tempo l’istituto era sovraffollato e in breve tempo la ragazza venne rimandata a casa perché ritenuta “incurabile”.
Nuovamente sotto minaccia i genitori la mandarono alla almshouse della contea di Adams, lì la ragazza sembrava vivere un vero e proprio inferno. Divenne molto violenta al punto da dover essere legata per mantenere la sicurezza all'interno della struttura.  In numerose occasioni sostenne di aver parlato con “Old Scratch” e che fosse un mostro talmente spaventoso da costringerla a cavarsi gli occhi per non vederlo più e di fatti, Rhoda si accecò da sola graffiandosi, gli attacchi non finirono qui, tanto che arrivò a battere con i pugni sui denti fino a rompersi tutti quelli anteriori.

Considerata un vero e proprio pericolo per tutti e per se se stessa, Il personale della almshouse decise di metterla all'interno di una cassa di legno rivestita di tela di canapa, una sorta di gabbia all’interno della quale fu confinata per quasi 40 anni. Rhoda dovette attendere il 1904 per essere liberata dalla scatola, dove era stata messa nel 1860, e solo grazie ad un dottore che volle prendersela a carico. Sotto la supervisione del dottor Zeller, Rhoda ricevette le cure necessarie a raggiungere un po’ di pace psicologica e Zeller divenne l’unica “persona viva” a cui rispondeva. Rhoda è morì il 9 ottobre 1906 e nessuno della sua famiglia, da quando fu mandata alla almshouse, si interessò di lei. Lei ebbe la tomba numero 217, ancora visitabile oggi posta all'interno del Campus ove il dottore la ospitò. 
   
 
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