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Autore: Nami    03/09/2003    0 recensioni
Innanzitutto premetto una cosa. Reinserisco questa fic a richiesta di Asuka ma se devo essere sincera stavo già pensando di riscriverla… probabilmente molti di voi l'avranno già letta e credo che se vi è piaciuta sarete contenti di vedere il seguito. Per chi invece non l'avesse mai letta perché nuovo di questo sito, noterete sicuramente lo stesso personaggio che ho inserito nella fic "Al cuor non si comanda" che però ho deciso di togliere… lo so.. forse vi sembrerò una sciocca ma il fatto è che non ho mai avuto le idee ben chiare realizzando la fic in questione.., cmq era proprio a questa storia che mi riferivo quando vi parlavo del mio personaggio. Come vi ho già detto, l'ho creato io e ci sono molto affezionata, è più forte di me…quindi non me la sento proprio di non metterlo in alcune mie fic… beh…siate clementi dunque e… buona lettura. Nami ^__^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 2: pensieri Non riusciva a credere a quello che gli stava succedendo, doveva essere impazzito. Lui che fino a a quel momento non prendeva minimamente in considerazione le donne, belle o brutte, per lui non c'era alcuna differenza, ora era rimasto come ipnotizzato dinnanzi a una ragazza qualunque. Effettivamente al mondo c'erano donne forse anche più belle, eppure…. Zoro non apprezzava quelle troppo perfette, troppo formose, lui preferiva di gran lunga quelle normali, tipo Nami per fare un esempio… anche se mai pensandoci, ci aveva fatto caso. Stranamente colei che aveva incontrato su quell'isola lo aveva conquistato e non sapeva perché… lui, Zoro il duro, lo spadaccino ex cacciatore di taglie, preso da una donna…doveva essere impazzito. USOP: Ma che diavolo gli è preso? Si comporta in modo strano! Lo spadaccino pensò di non raccontare ai suoi compagni ciò che aveva visto perchè se loro avessero saputo che si era imbattuto in una ragazza splendida e che non riusciva più a togliersela dalla testa lo avrebbero preso in giro a vita dicendogli cose del tipo "Ha ha! Il duro Zoro che si è preso una cotta per una sconosciuta!" Per tutto il giorno Zoro pensò al suo incontro e non riusciva a capire per quale motivo si sentiva così. Era rimasto colpito dall'aspetto di quella giovane. Aveva sempre pensato che Nami era nel complesso abbastanza carina, anzi, molto carina. Ma la misteriosa donna la batteva di certo. Possedeva delle gambe lunghe e snelle, un bel seno e un viso fantastico. La sua immagine da quel momento si era impossessata della mente di Zoro. SANJI: E' più pensieroso del solito! Sarei proprio curioso di sapere cosa gli è successo! Scrutava Zoro dalla cambusa. USOP: Già! Senza contare ke a quest'ora dorme sempre e invece oggi se ne sta lì, seduto sul ponte con lo sguardo nel cielo. Tutti osservavano lo spadaccino dalla finestra. Rufy era l'unico che sembrava non essere interessato. Continuava a prendere paste al cioccolato dal vassoio sul tavolo. ZORO: Chissà chi era quella ragazza! Forse una semplice turista! Oh ma insomma! Per quale motivo continuo a pensare a lei? Ormai è inutile rimuginarci su, dubito che la rivedrò! E' meglio se me la tolgo dalla testa! Qualche giorno dopo, alla stessa ora, Rolonoa si perse di nuovo nei suoi pensieri. Rufy, che si trovava con Usop sull'albero maestro, vedendo Zoro pensieroso e distaccato allungò il collo portando la testa davanti a lui. RUFY: Ciaooo! Gridò forte il pirata dal cappello di paglia. ZORO: Aaaaaah! Rufyy! Ma che diavolo faii? Mi hai fatto prendere un colpo! Sussultò Zoro. RUFY: Scusa ma te ne stavi lì sulle tue e volevo curiosare tra i tuoi pensieri! Che cosa immaginavi? ZORO: Assolutamente niente, lasciami dormire adesso! Sbraitò lo spadaccino dandogli un pugno in testa. RUFY: Ahio! Ma Perchè? Sono curioso! Il capitano insistette nel chiedergli spiegazioni ma lo spadaccino non sembrò cambiare idea. ZORO: Ti ho detto di no, smettila, voglio dormire! Zoro chiuse gli occhi per cercare di riposare ma Rufy non lo lasciava stare. RUFY: Beh…. Ormai è da un po' che sei così pensieroso, e tutto da quando siamo salpati dall'isola scorsa! E' forse successo qualcosa laggiù mentre eri da solo? Qualcosa di sicuro era accaduta, altrimenti non sarebbe cambiato così all'improvviso. Probabilmente non era riuscito a trovare il lucido per le sue spade o semplicemente aveva litigato con qualcuno. Naturalmente questo è quello che pensava Rufy. ZORO: Mmmm! Non è successo assolutamente niente Rufy! Ho sonno e voglio DORMIREEE! Chissà perché se la prendeva così? RUFY: Va bene; va bene! Ma non ti scaldare! SANJI: Che state combinando voi due? Vi si sente urlare fino alla cucina! E ho la porta chiusa! Sbraitò il biondo cuoco piuttosto infastidito da quelle urla. USOP: Niente, le solite cose! Zoro vuole dormire e Rufy continua a fargli domande sul perchè ultimamente è così assorto! Esclamò scendendo dall'albero maestro. ZORO: Insomma! Quante volte ve lo devo ripetere? Su quell'isola NON E' SUCCESSO ASSOLUTAMENTE NIENTE! Zoro scattò in piedi con i denti più aguzzi che mai e gli occhi infuriati con intenzione inceneritrice. NAMI: Non c'è bisogno di arrabbiarsi! In qualità di amici ci stiamo solo preoccupando per te! Si irritò la rossina. ZORO: Beh allora smettetela! Non ce n'è motivo! Buona notte! Si sdraiò. RUFY: Ma è giorno! Pensò ad alta voce Rufy. ZORO: E' per farti capire che mi devi lasciare stare! Perchè non te ne vai a mangiare così mi lasci tranquillo? RUFY: Perchè Sanji non mi vuole cucinare niente! Disse sbuffando il ragazzo. SANJI: Sfido io! Non sono mica il tuo servo! Non puoi chiedermi di mettermi ai fornelli ogni volta che hai fame, il che equivale praticamente a ogni momento della giornata! Il capitano si grattò la testa e mise il labbro inferiore su quello superiore come per impietosire. RUFY: Ma cosa ci posso fare se il mio stomaco reclama del cibo? NAMI: Insegnali a non fare i capricci! Ghignò Nami. USOP: Ha ha! Giusto Nami, ottimo suggerimento! Il nasone si sbellicò dalle risate. RUFY: Però se Nami te lo chiedesse scatteresti in cucina immediatamente! Sanji si mise in ginocchio dinnanzi a Nami con gli occhi cuoriformi. SANJI: Ovvio che si ma solo perchè lei è l'incantevole Nami, senza contare che non è ingorda come te! ZORO: Insomma, volete fare un po' di silenzio? Ho sonno! Oh! E detto ciò si fece ricadere a terra con un tonfo e con le vene che gli pulsavano ardentemente su tutto il viso. USOP: Sanji, sei irrecuperabile! La verità è che lo faresti anche se Nami mangiasse la stessa quantità di cibo ke ingurgita Rufy! E tutto solo perchè è una ragazza! Usop gli puntò il dito contro. SANJI:Nami è una principessa per me e io sono il suo schiavo d'amore! Mi può ordinare tutto quello che vuole! Mentre nel vostro caso la questione si inverte! Si sistemò la cravatta, poi frugò nella tasca, prese un fiammifero e un pacchetto di sigarette, ne estrasse una, la accese e se la mise in bocca. USOP: Scusa, cosa vorresti dire? Gli andò in contro il fifone. SANJI: Chiudi il becco nasone! A quel punto Zoro che non ci vedeva più dall'esasperazione scattò in piedi un'altra volta e urlò ancora più forte. ZORO: NO, CHIUDETE IL BECCO TUTTIII! Quasi non aveva più fiato in corpo. NAMI: Non urlare, ho un gran male alla testa! ZORO: Grrr! Lo spadaccino si mise una mano sulla fronte come segno di dissenzio. USOP: Ah, ragazzi, ci stiamo avvicinando a un'altra isola! RUFY: Davvero? Evviva! Sentì fremere le dita il capitano. ZORO: Finalmente mi potrò godere un meritato riposo! Sorrise soddisfatto. NAMI: Abbiamo già fatto rifotnimento quindi è inutile approdare! Distrusse lei la sua felicità che durò neanche un secondo. ZORO: Certo che Nami è davvero brava ad infrangere un pensiero allegro! Borbottò fra sé e sé. SANJI: Ubbidisci alla dolce Nami! Lo fulminò il cuoco. Zoro era insopportabile. Si comportava come se davanti a lui tutti dovevano scomparire facendo tutto quello che lui ordinava. Se voleva dormire nessuno doveva più aprire bocca, se voleva allenarsi nessuno poteva avvicinarsi o anche solo guardarlo. Sanji si chiese cosa gli era successo in passato per renderlo così musone e scorbutico. RUFY: Ma il capitano sono io quindi decido che si scende! Canticchiò Rufy. NAMI: E va bene! Scendete pure! Ma guardate che si sta avvicinando il tramonto, non fate tardi! Ma Rufy e Usop erano già scesi dalla nave senza sentire una parola. NAMI: Incorreggibili! La classica goccia scese sulla testa della navigatrice. ZORO: Uffa! Vorrà dire che mi farò una nuotata! Lo spadaccinò sospirò e ormai rassegnato si alzò e si tolse la maglietta e il fushaca appoggiando le spade sul ponte. SANJI: Nell'acqua gelida? Chiese un Sanji senza parole. ZORO: Si! Almeno mi sveglio un po' dato che non riesco proprio a dormire! Ne approfitterò anche per temprare la mente! Il cuoco dai capelli dorati riassunse gli occhi a cuore e si girò verso Nami. SANJI: Fa un po' come vuoi! Così rimarrò da solo con Nami! Ah ah! Arrossì il biondo. NAMI: Togliti subito quel pensiero dalla testa! Esclamò lei irritata. SANJI: Come non detto! Rispose deluso. Lo spadaccino fece un bel respiro profondo e si tuffò in mare. NAMI: Accidenti che coraggio! Io non riuscirei a fare il bagno nel mare ghiacciato! SANJI: Lo conosci! Vuole sempre dimostrare a tutti e a se stesso che può fare qualunque cosa con la concentrazione e il potere della mente! Sanji scosse la testa come segno di disapprovazione. ZORO: Puah! Però… non fa così freddo! Mh! Ci sono molti pesci in quest'acqua limpida! Per prima cosa mi faccio una nuotata!
  
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