Nella stanza è calato un silenzio imbarazzante, la strega ha smesso di urlare e a causa dello sforzo è svenuta. I quattro fratelli mi guardano, come se mi volessero studiare. Faccio ritornare il mio volto normale.
“Alla fine sei viva” parla per la prima volta Klaus. Temevo che la mia presenza lo avesse traumatizzato riducendolo a un mutismo selettivo che non gli si addice. La stanza si svuota, rimaniamo solo io e lui, insieme ai corpi di Finn e Esther.
“Io non posso morire. Solo Lucifero può uccidermi, è lui che decide”
“Perché mi hai lasciato solo?”
“Tu non sei mai rimasto solo Nik, avevi i tuoi fratelli”
“Lo sai che non intendo quello. Se non puoi morire perché il tuo cuore non batteva quando Mikael ti ha morso? Perché non hai dato segni di vita?”
“Perché Lucifero aveva bisogno di me negli inferi. Quando io vengo su questa terra, niente mi può uccidere, perché è lui che decide quando devo andarmene da qui”
“Quindi da un momento all’altro tu morirai di nuovo tra le mie braccia?” chiede lasciando che una lacrima gli solca il viso.
“Non lo so, forse. Il mio compito qui è finito”
“Hai detto che il tuo compito è quello di proteggerci, lo era anche all’ora?”
“Sì, lo era”
“Quindi la tua preoccupazione per me era solo finzione?”
“No Nik, quello che ti dissi quella sera era tutto vero. I miei sentimenti per te erano e sono tutt’ora veri. Sennò perché avrei accettato quest’incarico?”
“Ho passato anni a cercare di colmare la tua assenza, ma no ci sono riuscito”
“Lo so. Qualche volta ti guardavo da laggiù”
“Quello che ti dissi l’ultima sera era tutto vero”
“Lo so, lo era anche per me” gli dissi prima di baciarlo.
Flashback
Sono arrivata sulla terra da una settimana e sono riuscita a integrarmi bene tra questi nomadi plebei. Sono ospite nella casa di una certa Tatia. A quanto ne so Elijha Mikaelson, uno dei membri della famiglia ceh devo proteggere, ha un debole per la donna. Sono riuscita a stringere amicizia con la sorellina dei Mikaelson, la quale mi ha detto che il fratello Niklaus si è preso una cotta per me. Molto bene, in questo modo mi facilita il lavoro.
Stavo andando a raccogliere la legna, quando sento delle urla provenire dal capanno dei Mikaelson. Probabilmente loro padre starà punendo Niklaus, non c’è giorno in cui non lo umilia davanti ai fratelli. Entro nel capanno e vedo Elija e Rebekah disperata davanti al padre che sta frustando a morte il figliastro.
Supero i fratelli, Mikael sta per scoccare un’altra fustata quando mi metto davanti al corpo di Niklaus, beccandomi così la sua frustata. Con la mano prendo la frusta e l’arrotolo attorno al mio braccio, in questo modo faccio cadere in avanti Mikael.
“Sai dovresti smetterla di prendertela con il ragazzo Mikael”
“Come osi brutta sgualdrina, un giorno di questi la pagherai cara, soffrirai peggio dell’incapace che difendi!”
“Lo sai, io amo il dolore e sarà quello che proverai tu una volta morto e giunto all’inferno” detto questo gli lancio la frusta e lui se ne va infuriato. I due fratelli che fino ad all’ora hanno guardato la scena, corrono verso il ferito.
“Grazie Maze per aver difeso nostro fratello. Fammi vedere il braccio, ti farà male” mi dice Rebekah riconoscente.
“Tranquilla, non importa cara. Lasciatemi sola con vostro fratello, gli curerò io le ferite. Nessuno verrà a sapere di ciò che è successo qui dentro”
“La ringrazio Mazikeen” dice il più grande riconoscente.
“Non doveva mettersi in mezzo Mazikeen” dice Niklaus una volta lasciatoci soli.
“Cosa avrei dovuto fare? Lasciarla morire?”
“Sì” al diavolo le formalità.
“Guardami Nik, io non potrei mai lasciarti morire”
“Perché?” chiede quasi supplicante. Guardo i suoi occhi e vedo tanta sofferenza per delle colpe che non sono sue. Vedo la sua anima distrutta a causa di tutto questo dolore e io non posso fare a meno di rispecchiarmici.
“Perché ti amo” vedo i suoi occhi illuminarsi di felicità ed è allora che ho capito veramente di essermi innamorata della mia missione. Non voglio pensare a come sarà quando Lucifero mi richiamerà negli inferi.
Sento le sue labbra attaccate alle mie, all’inizio è un bacio casto ma che poi inizia a farsi bollente.
Quel pomeriggio per la prima volta facemmo l’amore. Non avrei mai pensato di dirlo, ma per la prima volta in vita mia mi sono innamorata.
“Ti amo Maze”
“Anche io Klaus”
Fine flashback
Prima di rivestirci gli mi misi un biglietto nei pantaloni dove c’era scritto come spezzare la maledizione che gli avrebbe inflitto il giorno stesso la madre. Lucifero considerò quel giorno perfetto per inscenare la mia morte. Richiamò la mia anima e una volta che i fratelli abbandonarono il mio corpo, andai a prenderlo.
“Cosa farai adesso?” mi chiede Klaus.
“Devo far arrivare tua madre negli inferi e fino a quando Lucifero non mi chiamerà sarò tutta tua” gli dico baciandolo.
“Mi sei mancata”
“Anche tu”
“Ti amo Maze, non voglio che tu te ne vada”
“Vorrei rimanere, ma non posso. Sai, mi chiedo ancora come tu possa amare un mostro come me. Hai visto il mio viso, quello era solo una piccola parte della vera me”
“Non mi importa, io ti amo ricordatelo sempre”
“Oh, ma che scena commovente” dice Lucifero impossessatosi del corpo di Esther
“Mio signore” dico inchinandomi.
“Mazikeen è giunto il momento di ritornare”
“Sì signore”
“Cosa? No, non ora!” urla Klaus.
“Niklaus Mikaelson, ho molti progetti per te caro, ma Mazikeen non è tra questi”
Sento un dolore al petto familiare è l’inizio della mia fine. Inizio a sentire freddo, non riesco a reggermi all’impiedi. Sto per cadere a terra quando delle braccia calde mi sorreggono. Vedo il viso di Nik pieno di preoccupazione, sta dicendo qualcosa ma non lo sento. Guardo le sue labbra e l’unica cosa che riesco a capire è un ‘ti amo’. Poi il buio.
Sento l’anima uscire dal mio corpo e riesco a vedere Niklaus disperato che mi abbraccia, con i fratelli intorno a lui. Sto per andarmene quando sento del calore sulle mie labbra.
Quello era stata l’ultima volta che l’ho visto.