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Autore: arashinosora5927    16/03/2020    4 recensioni
All'alba della battaglia contro i Millefiore la decima generazione dei Vongola fa ritorno al presente.
Come reagiranno i guardiani del futuro ora che hanno appreso la verità?
[5927]
Un ringraziamento speciale alla mia Shun di Andromeda che ha impostato tutto l'HTML. Grazie davvero ❤
Dedicata alla mia Maggie, scritta per lei che merita solo il sorriso
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Tsunayoshi Sawada
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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IL RISVEGLIO DEL CIELO

Gokudera non crede alla sua voce quando con tono in fastidito domanda dove sia Tsuna.

"Dove lo avete lasciato, vi sta aspettando" risponde Irie Shoichi e Gokudera sa che non ne può proprio più di vedere la sua faccia.

Nonostante il corpo intorpidito da un mese intero di mancata mobilità inizia a correre al piano di sopra, rampa dopo rampa, fino a uscire sulla strada e raggiungere il bosco. Tutti gli altri al seguito.

Ora che la sua versione quattordicenne ha acquisito tutte le informazioni necessarie più che triste si sente molto arrabbiato, incazzato è il termine giusto, il che è una vera novità visti i sette mesi passati a piangere ininterrottamente e a ponderare il suicidio.

Tsuna è esattamente dove lo avevano lasciato, solo che non più orizzontale, la sua bara è stata scoperchiata e il giovane boss aspetta lì accanto con un sorriso sulle labbra. È andato tutto bene.

Gokudera sussulta, il cuore è come se gli si fosse fermato. Non aveva in programma di reagire in quel modo, si presuppone che dovesse essere arrabbiato e invece le lacrime, lacrime di felicità iniziano a scorrere lungo le sue guance.

Tsunayoshi indossa ancora gli stessi vestiti, quelli che ha scelto lui al momento del funerale, ma Gokudera non ha bisogno di guardare sotto la camicia per sapere che non c'è più il segno del proiettile vicino al cuore.

È un attimo, sono tutti intorno a lui, intorno al loro cielo che è rinato, sì, ancora una volta riportando le loro speranze, dando nuovamente un senso alle loro vite, riunendoli nella famiglia che esiste solo grazie a lui che ha saputo accettarli tutti e insegnare a ogni membro a fare la stessa cosa.

C'è una gara a chi deve abbracciarlo per primo anche se la maggior parte dei membri sa a chi toccherebbe la priorità, sanno chi ha avuto più bisogno di aiuto durante la sua assenza, chi è completamente crollato, chi più di chiunque altro ora sta vivendo un sogno e può realizzare un progetto.

Gokudera è pronto a prendere il posto che gli spetta, ma Lambo glielo soffia, perché si sa, a Lambo non sono mai piaciute le regole.

"Stupida mucca io ti..." sbraita Gokudera, la voce esce particolarmente acuta essendo sull'orlo dei singhiozzi più profondi.

"Tsunaaaa!" urla Lambo, gettandogli le braccia al collo, stringendosi forte a lui, affondando il viso contro una sua spalla e allora Gokudera si rende conto per la prima volta che nel suo dolore non era riuscito davvero a comprendere quello degli altri.

Sorride, osservando la scena, si asciuga una lacrima perché ora non servono più, non può permettersi di sembrare triste davanti alla felicità.

"Lambo" sentono tutti sussurrare a Tsuna mentre il giovane lo abbraccia e gli accarezza delicatamente i ricci.

"Non piangere, sono tornato e non me ne andrò più" aggiunge il giovane boss.

A guardarlo così sembra più il bambino di cinque anni rompiscatole che tutti cercavano di educare a proprio modo che un assassino professionista finito.

"Lambo, lascia Sawada-san anche agli altri" protesta I-Pin.

Più voci si confondono, ognuna esprime sollievo per il ritorno di Tsuna, ma improvvisamente una le interrompe tutte.

"Come te la passi, Tsuna?"

Tsuna scioglie l'abbraccio con Lambo, non ha bisogno di risentirla per capire a chi appartenga.

Abbassa lo sguardo ed ecco quel fedora nero con una fascia arancione che gli era mancato più della sua stessa vita.

"R-Reborn?" mormora mentre gli occhi gli si riempiono di lacrime, ma al contempo sulle labbra si dipinge un bellissimo sorriso.

Forse è stata la sua immaginazione, già non lo vede più.

Reborn arriva all'improvviso, con un calcio potente in direzione della sua faccia, usando Leon come una liana si lancia da un ramo alto.

"Vedo che ce l'hai fatta" commenta l'ex tutor.

Tsuna incassa il colpo cadendo rovinosamente faccia a terra, anzi a terreno, tra il panico di Gokudera, lo stupore degli altri e i commenti discutibili di Bianchi.

"Il mio amore è così audace" commenta sua sorella e Gokudera sospira.

Sì, ma lasciasse in pace il mio non può impedirsi di pensare.

Non dovrebbe, Reborn è indiscutibilmente il miglior tutor al mondo, ma odia i suoi modi così spartani.

"E questo per cosa era? Ti ho salvato la vita, mi sembra..." piagnucola Tsuna.

Reborn in tutta risposta gli dà un nuovo calcio, stavolta in testa.

"Hai tenuto ogni cosa nascosta ai tuoi subordinati, non è così che si comporta un boss" dice Reborn con nonchalance aggiungendo qualche ulteriore calcio alla faccia con un sorriso sadico dipinto in volto.

Ora non è solo Gokudera, ma anche Lambo a essere in panico, entrambi cercano di mettere un freno a Reborn mentre Tsunayoshi geme di dolore.

"Reborn avanti, ha fatto quello che poteva" cerca di difenderlo Lambo.

"Li hai fatti preoccupare tutti" ripete Reborn tirandogli i capelli e portandogli un braccio dietro la schiena distorcendolo.

"Reborn-san, ora basta. Mi sembra eccessivo questo comportamento!" interviene Gokudera.

Reborn lascia i capelli di Tsuna e scende alla sua schiena mettendosi al suo fianco.

"Proprio tu lo dici, Gokudera? Dovresti essere al mio posto o sbaglio?"

Gokudera resta in silenzio, non importava quanta sofferenza ci fosse stata non lo avrebbe comunque punito in questo modo, non si sarebbe sfogato su di lui con della violenza fisica.

Bianchi solleva Reborn da terra, lo stringe in petto.

"Perché non andiamo nel quartiere generale? Ti preparo un bel caffè. Un espresso amaro come piace a te."

Reborn annuisce.

"È esattamente quello di cui ho bisogno" commenta allontanandosi con la giovane donna.

"E che cazzo almeno un grazie dimmelo!" protesta Tsuna.

Reborn sorride senza che nessuno possa vederlo.

"A dopo, Tsuna" e già poter dire che c'è un futuro breve in cui si rivedranno è tanto per due risorti dall'inferno.

Tsunayoshi sospira, si mette a sedere e si spolvera del terreno che imbratta il suo completo, la sua faccia, i suoi capelli.

Gokudera gli tende entrambe le mani mentre accenna un sorriso per aiutarlo ad alzarsi. Tsuna si guarda intorno e vede tutte le persone che ama di più intorno a sé.

Li hai fatti preoccupare tutti sente la voce di Reborn risuonare nelle sue orecchie e a giudicare dalle loro espressioni deve proprio avere ragione.

"Ragazzi..." dice a fatica.

"Mi dispiace tanto... io... non c'era altro modo. Non volevo farvi soffrire... davvero, ma... non potevo...evitarlo..." mormora nel silenzio.

"Ci hai fatto soffrire molto, Tsuna-nii" interviene Fuuta a mettervi fine.

"È vero, tutti abbiamo sofferto, ma Gokudera-san è andato in pezzi, c'è voluto l'aiuto di tutti per impedirgli di seguirti, Sawada-san" dice I-Pin.

"Volevate fare proprio come Giulietta e Romeo..." aggiunge.

Tsunayoshi sposta nuovamente lo sguardo su tutti i membri della sua famiglia e per ultimo posa gli occhi su Gokudera che ancora gli tende le mani, ora senza sorridere più.

Come può guardarlo ancora negli occhi dopo quello che gli ha fatto?

"Tutti voi... vi chiedo scusa..." mormora tenendo nuovamente lo sguardo basso.

Tsuna si mette sulle ginocchia, le mani poco distanti dalle gambe.

"Gokudera-kun, perdonami!" urla comportandosi come un tempo faceva il suo braccio destro chiedendo scusa in quel modo, rischiando di provocarsi un trauma cranico a forza di sbattere concretamente la testa a terra.

"Tsu..." sussurra Gokudera così che nessuno possa sentirlo.

"Juudaime, Gokudera-kun fa così tanto dieci anni fa" commenta Gokudera con quel poco di voce che riesce a far uscire.

Tsuna si alza da solo da terra, affonda il viso nel petto di Gokudera e stringe tra i pugni la sua giacca mentre le lacrime gli sferzano il viso.

"Scusami, scusami, scusami" ripete ininterrottamente singhiozzando.

"È okay..." sussurra Gokudera, ora la cosa importante è che può stringerlo di nuovo a sé.

"No, non lo è" ribatte Tsuna, ha il viso in fiamme perché è la prima volta che lui e Gokudera sono così fisici davanti a tutti.

"Ti ho fatto soffrire così tanto e mi dispiace...io, non merito che tu mi perdoni."

Gokudera sussulta, gli accarezza i capelli stringendolo più forte.

"Non dire cazzate!" quasi urla cercando di farlo smettere.

"La cosa che mi ha ferito di più è che lo hai detto a Hibari e non a me... perché lo hai fatto?" gli chiede dando voce alla sua rabbia solo per un istante.

"Perché tu non me lo avresti mai permesso, non mi avresti lasciato attuare un piano simile sapendo che le probabilità che andasse a buon fine erano tanto basse..." spiega Tsuna stringendosi di più a lui.

Ascolta il suo battito, è un tamburo, del resto il giovane boss è nella stessa situazione, sembra che il suo cuore stia per esplodere.

"Io lo capisco se vuoi rompere con me..." inizia a dire.

Gokudera tronca la frase sul nascere.

"Oh sì, muoio dalla voglia di perderti proprio ora che ti ho appena ritrovato" dice ironico, ma al contempo con un tono tagliente.

"Oh..." sussurra Sawada, un tenero sorriso si dipinge sul volto.

"Vogliamo andare, Juudaime?" domanda Gokudera sospirando profondamente.

Sawada ridacchia.

"Anche Juudaime fa molto dieci anni fa, Hayato" mormora dandogli un bacio sul petto.

"Allora mi vuoi ancora?" domanda con un filo di voce.

"Dannazione, Tsuna. Smettila di parlare come se ti stessi allontanando, mi sembra che ti sto stringendo tra le mie braccia come se ne valesse della mia stessa vita e in effetti è così.."

Nel silenzio generale si leva la voce di Mukuro.

"Allora sa chiamarlo per nome!"

Hibari gli scocca un'occhiata in tralice, i due lo ignorano come la maggior parte dei presenti.

"Hai ragione, scusa" commenta Tsuna, ora si sente decisamente sollevato.

"Ti amo tanto e ti prometto che non avrò più segreti con te."

Gokudera sorride, sa che le promesse di Tsuna sono indiscutibili.

Sta per parlare quando si sente urlare contro.

"Hey piccioncini, qua si sta facendo notte" commenta Yamamoto.

"Gokudera non puoi avere Sawada tutto per te, lascialo un po' anche a noi" sbuffa Haru.

Hibari sospira.

"Datti una mossa, seriamente, non abbiamo tutto il giorno."

Gokudera gli rivolge un'occhiata in tralice.

Non ce l'ho con me adesso dice col labiale.

"Di cosa parlano tutti?" domanda Tsunayoshi confuso.

"Cercavi questa?" gli domanda Hibari lanciandogli una scatolina bianca dai bordi dorati che Gokudera prende prontamente al volo lasciando Tsuna solo per un istante.

Ora il suo viso è in fiamme.

"Dove l'hai trovata?" gli domanda confuso.

"Secondo te chi ha recuperato tutto ciò che la tua versione quattordicenne ha lasciato nel bosco? Mi avete dato un compito tanto ingrato. Tsunayoshi hai un debito infinito con me, mi hai fatto recitare la parte di quello che non sapeva niente e me la pagherai per questo" risponde Hibari che già non ne può di quello stare tutti assieme.

"Ora vedi di darti una mossa!"

Tsunayoshi osserva il suo ragazzo, inginocchiarsi ai suoi piedi e si sente mancare.

"Oh cazzo, sì Hayato!" gli risponde immediatamente.

"Non ti ho ancora chiesto niente" commenta Gokudera imbarazzato, ma felice.

"Non importa, ti ho detto di sì" ribatte Tsunayoshi emozionato.

"Tsuna, ti prego fallo parlare. È un anno che rompe con questa storia, se non lo fai parlare potrebbe esplodere" commenta Mukuro.

Gokudera lo ignora è troppo felice.

"Sawada Tsunayoshi, mi vuoi sposare?"

Tsuna sorride, forse era giusto così, che glielo lasciasse dire perché l'effetto che gli provoca è indescrivibile.

"Come ti ho già detto poco fa la mia risposta è sì, ti voglio sposare."

Gokudera si alza da terra, lo solleva e lo bacia nell'applauso dei presenti.

"E niente ragazzi... ora non ce lo ridà più" commenta Basil.

"Vuole il boss tutto per sé" aggiunge Chrome.

"Avanti, cercate di capirli, sono sette mesi che non possono nemmeno parlarsi" cerca di spiegare Kyoko.

"E allora sapete che vi dico? Estremo abbraccio di gruppo! Tutti addosso!" urla Ryohei.

Ed è davvero così, in un attimo la giovane coppia di futuri sposi si trova sommersa da tutti i presenti al punto da cadere a terra tanta la potenza dell'abbraccio.

"Chi vi ha autorizzati a trascinarmi in un abbraccio di gruppo?!" protesta Hibari.

"Io!" esulta Ryohei fiero.

"Eddai Kyoya, non rompere" commenta Mukuro.

Tsuna ride di gusto, si stringe alla giacca di Gokudera mentre giace letteralmente addosso a lui, il suo futuro marito giace invece nell'erba e non sembra molto contento della situazione.

Addosso a Tsuna ci sono nell'ordine Haru e I-Pin, Yamamoto e Ryohei, Hibari e Mukuro, Lambo è a un fianco, Kyoko non ha perso l'equilibrio ed è rimasta vicina alla testa del giovane boss, Basil è all'altro fianco e Fuuta ai piedi... e Hayato sorregge tutto quel peso.

"Tutto a posto, amore?" domanda Tsuna cercando di liberare un braccio per accarezzargli il viso.

"No..." esala Hayato facendo fatica a respirare.

"Okay ragazzi, giù dal mio futuro marito e anche da me..." commenta Tsunayoshi sciogliendo quella posizione, rotola su un fianco per togliersi a propria volta e continua a ridere di gusto.

"Mi sento così leggero e felice, adesso. Siete così importanti per me" dice mettendosi a sedere.

Gokudera fa la stessa cosa, ora che può nuovamente respirare si sente così bene.

Yamamoto li abbraccia entrambi, sincerandosi di togliere dei fili d'erba dai loro capelli nel mentre.

"I miei migliori amici si sposano" commenta stringendoli più forte.

Gokudera sorride, lentamente si sottrae dall'abbraccio e lascia che tutti i presenti possano abbracciare Tsuna e parlare con lui quanto più pare e piace a loro.

"Forse non era il momento giusto per chiederglielo" commenta a sé stesso, aveva immaginato uno scenario molto più romantico.

"No, invece era il momento perfetto, peccato solo che non ci fossero tua sorella e Reborn" lo rassicura Yamamoto.

"Dici? Sì, meglio non farlo davanti a Reborn" commenta inconsciamente Gokudera.

"Oh cazzo...Reborn! Come pensi che la prenderà?" gli domanda allarmato dopo la realizzazione.

Yamamoto ridacchia.

"Nel dubbio preparati a ricevere un calcio in faccia."

Il cielo è tornato.
   
 
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