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Autore: kaos3003    06/08/2009    0 recensioni
Raccolta di drabble e flash fiction sul manga Love Mode
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Smoke gets in your eyes

Coppia: Reiji Aoe/Naoya Shirakawa

Riassunto:La prima cosa che lo aveva avvolto erano state le braccia di Aoe, la seconda l'odore di nicotina della sua giacca.

Ambientata nel sesto volume, subito dopo il sequestro di Naoya.

Genere: romantico

Avvertimenti: relazione adulto/minore, yaoi

Conteggio parole (Word): 500

Disclaimers: i personaggi di non mi appartengono (e quando mai), ergo riconoscete onore e gloria alla somma Yuki Shimizu (sì, anche tu in terza fila, proprio tu che sgranocchi pop corn e fissi lo schermo perplesso). Inutile dire che non ci guadagno ne guadagnerò mai un soldo, ma ripetite iuvant.

Note dell'autore: pur essendo contrario ai miei principi, oggi sarò sintetica. Questa storia nasce da uno dei momenti più commoventi del manga, il salvataggio di Naoya da parte del suo cavalier servente. Tutte le battute sono riprese direttamente dal manga, di mio metto i pensieri e la descrizione del meraviglioso momento.



La prima cosa che lo aveva avvolto erano state le braccia di Aoe, la seconda l'odore di nicotina della sua giacca, lo stesso della pelle del collo la mattina. Lo stesso profumo di quella giacca che aveva indossato per addormentarsi nel suo letto.

Fumo, alcool delle migliori marche e la colonia che aveva acquistato per Natale, esattamente quello che si era aspettato di sentire mentre chiamava l'ufficio del Blue Boy, quasi il ricevitore potesse trasmettergli quella sicurezza e la protezione di cui aveva bisogno. Forse per questo aveva pensato di poter dimenticare ogni cosa: il destino di sensei, quell'orribile serata, perfino la paura di non rivederlo, perché lui aveva avuto paura, paura che tutto finisse come quell'inverno di quattro anni fa, paura di dover nuovamente vivere al limite, forse perfino il timore di tornare quello di qualche mese prima, ma soprattutto la paura di doversi giustificare.

Mentre cadeva in mare aveva pensato che avrebbe preferito annegare piuttosto che doversi presentare ad Aoe e Haruomi-san senza aver provato a far qualcosa per sensei. In quel momento avrebbe dato ogni cosa per non dover abbandonare quell'appartamento caldo e quel divano immacolato su cui Aoe lo faceva riposare.

In fondo sapeva che nemmeno questa volta avrebbe avuto una scusa per essere sopravvissuto.

Grazie a Dio...”

La stretta di Aoe si fece più salda e una mano spinse la sua testa contro il petto dell'uomo, quasi a volerlo nascondere dal mondo e dai suoi pensieri.

Già, grazie a Dio era lì. Bagnato, a piedi scalzi e fermo sul ciglio di una strada ad ora tarda, ma tra le braccia di chi aveva promesso di prendersi cura di lui e con quell'odore forte che saliva fino al cervello. Forse non sarebbe successo nulla se fosse rimasto in quell'appartamento su quel divano bianco, l'importante era trovare una scusa convincente.

Io...”

Già, lui. L'unico sopravvissuto alla strage della sua famiglia, il teppista di strada che faceva quattro lavori e nonostante tutto non era capace di far fronte alle spese del piccolo appartamento e della sua scuola, il ragazzino che non aveva saputo reagire quando gli avevano puntato una pistola alla testa.

Eppure era anche quel ragazzo che riconosceva il profumo del dopobarba che gli aveva regalato misto alla nicotina e all'alcool che doveva aver bevuto. Il ragazzo che aveva voglia di nascondere il viso contro la spalla dell'uomo e piangere.

Pensavo... che non ti avrei più rivisto, Aoe-san...”

Era vero, per un attimo aveva pensato che sarebbe morto, che non lo avrebbe rivisto e che non avrebbe avuto occasione di dirgli tante, troppe cose. Non aveva nemmeno fatto sesso con lui. L'unica occasione aveva pianto talmente tanto da farlo desistere, ma ora lo voleva da star male, voleva essere con lui fino in fondo.

Baka...”

Ecco, di nuovo quell'appellativo.

Era uno sciocco, lo sapeva: quando Aoe gli aveva offerto un posto dove vivere aveva pensato fosse una cosa troppo bella per uno come lui. Poi lo aveva salvato da quei ragazzi al club e anche conoscerlo era sembrato troppo.

Ora però sapeva qualcos'altro: non lo avrebbe lasciato andare senza combattere. Si sarebbe ripreso e lo avrebbe reso fiero. Avrebbero fatto l'amore, perché questo non voleva più negarglielo e avrebbero vissuto ancora insieme.

E da come Aoe lo stringeva sospettava che non considerasse nemmeno la possibilità di lasciarlo andare.

Questo non potrà mai accadere.”

   
 
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