Let’s Party!___
Mambo n°5
Quella canzone faceva sempre
ridere tutti, ed era, in un certo senso, il momento di transizione tra i balli
frenetici delle prime ore e i lenti dell’ultima parte delle feste delle
gemelle.
Il passaggio da Maggie a
Terry.
E tutti ballavano.
Sempre.
E loro tre ballavano insieme,
sul palco.
Solo loro tre, e tutto il
mondo guardava quelle tre stupende ragazze, così diverse ma così unite mentre
ballavano una canzone demenziale.
Loro ballavano, e tutto il
mondo le ammirava perché erano così unite, così…
perfette, ecco.
Un ragazzo biondo con una
cresta che sicuramente aveva richiesto almeno un’ora di attenzione fissava
Maggie, che aveva addosso un vestitino corto con sopra disegnata Hello Kitty e che le esaltava il
fisico perfetto.
Un altro ragazzo, moro, bello
ma tremendamente fuori luogo, con due occhi verdi e penetranti era
completamente stregato dalla moretta con gli occhi blu e con i jeans e il top
nero che esaltavano le sue forme non perfette, ma quasi.
Un terzo guardava Terry, come
un sognatore guarda una nuvola di zucchero filato. Quel ragazzo era strano, era
bassino, poco più alto di Terry, aveva un ciuffo che
gli copriva totalmente o quasi gli occhi color nocciola, truccati con la matita
nera.
Durante il Mambo la porta venne
aperta, e un altro ragazzo si aggiunse al terzetto degli adoratori. Anche lui
aveva una cresta assurda, ma i capelli erano neri, e il suo sguardo era puntato
su Jackie, che ai suoi occhi bicolori era una specie di dea stupenda, e nel
vederla un altro ghigno deformò quel viso. Dopo la dea sarebbe stata sua.
E solo sua.
Mambo n°5 era finita, ora era
venuto il momento dei lenti.
Everytime we touch, dei Cascada.
La versione lenta è capace di
far piangere, se ti viene dedicata.
Ancora le tre regine, con i loro
re, avevano aperto le danze.
Maggie era con il suo Marco.
La coppia più duratura della festa. Erano insieme da sei mesi, e non avevano
intenzione di lasciarsi.
Terry con Jay, quello nuovo,
un ragazzo inglese che lei aveva voluto invitare alla festa e che le aveva
chiesto di ballare. E ovviamente lei aveva accettato.
Ma la più particolare era la
terza coppia. I due erano diversissimi tra loro, eppure belli insieme, entrambi
avevano i capelli neri, lei li aveva ricci, con solo un ciuffo liscio, che le
copriva l’occhio sinistro. Lui, invece, aveva una cresta alta più o meno una
spanna. Nonostante tutto sembravano una cosa sola, come se fossero nati per
stare insieme.
Piano piano,
prima dell’inizio della seconda strofa, tutti stavano ballando, magari con sconosciuti
che avevano incontrato lì per la prima volta, ma ballavano.
Tutti tranne un ragazzo, che
fissava Jackie e Eddie come se non potesse farne a meno.
La canzone era finita.
Andrew stava guardando la
panchina davanti a lui, con lo sguardo perso nel vuoto. Aveva visto una ragazza
seduta.
La stessa che aveva osservato
per tutta la serata, persa nei suoi pensieri.
Ma dai! Prima mi dice che mi
vuole sua per tutta la serata, e poi dopo il primo lento sparisce!
Non si fa così!
Mi verrebbe voglia di farmi vedere
con un altro.
Così capisce, o almeno lo
spero. Insomma, in nemmeno due ore si è già fumato dieci sigarette! Va bene che
siamo a una festa, però ora esagera!
Ok, al prossimo ballo provo a
baciarla. Non ce la faccio più, non posso continuare a fumare!
Mi faccio fuori tutte le scorte così!
Perché è da sola? Quell’idiota
sarà uscito a fumare, come ha fatto per tutta la sera, immagino.
Potrebbe essere la mia
occasione, l’unica, di parlarle, almeno per scusarmi per quello che le ho detto
in treno.
Magari nemmeno mi riconosce.
No, non penso sia possibile,
beh, al massimo potrei spiegarle chi sono.
Ok. Ora mi alzo, altrimenti
torna l’altro e potrebbe impedirmi di parlarle.
Ciao, Jackie
Ciao, Jackie
Mmh? Oh, ciao
Che bella festa, dovresti fare
i complimenti alle tue amiche, Terry e Maggie.
Sì sì,
lo farò.
A quel punto, la ragazza alzò lo sguardo, come se fosse appena tornata in
possesso del suo corpo, e si rese conto di chi stava in piedi di fronte a lei.
Rimase come paralizzata, come se avesse ricevuto uno schiaffo che le aveva
aperto gli occhi.
Il ragazzo ebbe una reazione opposta, aveva stampato sulla faccia il più
smagliante sorriso di cui era capace, era felice di causare una simile reazione
in quella ragazza.
Ti va di ballare?
Lei si guardò intorno, come se volesse avere il permesso dalla sala, ed,
evidentemente, lo ottenne.
S-sì.
Oh, Ed, va’ che dentro c’è uno
che balla con la tua tipa!
Ma smettila, e vai a casa, che
non sei invitato.
Oh, io te l’ho detto.
Sìsì, finisco la sigaretta poi vado a vedere.
I ragazzi della festa
ballavano le ultime note di Angels, di Robbie
Williams.
I still believe
in your eyes
just don't
care what you've done in your life
Baby….*
Chiedo troppo se ti
chiedo di ballare ancora con me?
Adorava il tono che stava usando per fare quella
domanda, sembrava quasi un nobile, e lei amava tutto ciò che emanava anche solo
una traccia di antica nobiltà.
Jackie sorrise, come se lui le avesse offerto
chissà quale meraviglia.
Lui, vedendola contenta, pensò di rincarare la
dose, e le baciò la mano.
Mmm, no. Direi che non
chiedi troppo disse
la mora con un sorriso.
I still believe in your eyes
there is no choice, I belong to your life
because I will live to love you someday
you'll be my baby and we'll fly away *
Si guardavano negli occhi, troppo concentrati in un
discorso fatto di parole non dette. Erano troppo isolati dal resto del mondo, e
di certo non si erano accorti che la porta della sala si era aperta e che un
arrabbiatissimo moro stava camminando verso di loro.
No! Aveva ragione quel coglionazzo.
Aveva ragione!
La mia
ragazza sta ballando con un altro, e sembra pure felice.
Non lo posso accettare, non posso essere tradito.
In realtà, nessuno
avrebbe pensato a un tradimento, perché la nuova coppia era tanto affiatata che
tutti quelli che non la conoscevano pensavano che fosse una storia che durava
da tanto, non che fosse solo alla seconda canzone.
Oh, ma non andrò verso di loro. Farò finta di niente,
alla prossima canzone ci ballerò io, però, e farò in modo di fargli rodere il
fegato.
Poi, posso sempre aspettarlo fuori, magari con
qualche rinforzo.
Ahah, la vedo grigia per il nostro Don Giovanni.
I'll fly with you
I'll fly with you *
La seconda canzone era finita, e Andrew pensava di
rinnovare l’invito per la canzone successiva, ma la vista del ragazzo che prima
aveva ballato con Jackie gli aveva fatto capire che, forse, lei avrebbe voluto
ballare con lui.
Hey, Betta, balliamo?
Andrew si guardava intorno. Betta? E chi era?
Però Jackie gli diede la risposta.
Ardo, lo sai che
Betta non mi piace. Chiamami Jackie, come tutti, o Lizzie,
se proprio vuoi, ma non Betta.
Ok, Elizabeth.
Così va meglio.
Andrew si sentiva di troppo, e quindi se n’era
andato. Odiava stare dove non era desiderato.
Allora, Elizabeth,
balliamo?
Aspetta chiedo a…
Peccato che, dove prima stava colui a cui doveva
chiedere il permesso, ora non c’era nessuno.
A chi, Liz?
Oh, a nessuno disse, sorridendo, eppure le sembrava strano, che
lui fosse sparito così, senza dire niente. Forse era colpa di Eddie, anzi,
sicuramente era colpa sua.
Angel eyes, why
do you look back … **
Eddie le stava attaccato, forse anche troppo, e
infatti, qualcuno con due occhi verdi stava fissando la coppia, come se volesse
dividerli, e lo voleva veramente.
Poi lui aveva sollevato la testa di lei, che era
appoggiata sulla sua spalla, e ora la stava fissando negli occhi scuri.
Che cosa vuole fare?
Ok, o adesso o mai più, io la bacio.
No, non puoi, non adesso
che lui è qui. Ti prego.
Eppure, sembra che lei non voglia. No, di sicuro
aspetta questo momento da anni.
Beh, magari mi sono
sbagliata, magari voleva solo guardarmi negli occhi.
Non si era sbagliata.
Lui aveva iniziato ad avvicinarsi, ad abbassarsi
verso di lei, e a chiudere gli occhi, non voleva di certo guardarla.
Voleva baciarla, e lei era divisa, tra il suo ego,
che le diceva di ricambiare il bacio, di fare quello che voleva fare da tanto,
troppo tempo per una quindicenne.
L’altra parte di lei, il suo senso del romantico,
le diceva che non era lui che avrebbe voluto baciare, in quel momento, ma
Andrew.
Però non sarebbe riuscita a divincolarsi, e lo
sapeva, quindi aveva vinto l’ego, e, quando lui aveva appoggiato le sue labbra
su quelle rosse di lei, non si era spostata, anzi, aveva chiuso gli occhi, si
era arresa a quel bacio, che da tanto avrebbe voluto ricevere.
Poco più in là, le gemelle stavano guardando la
loro migliore amica, mentre baciava il ragazzo che solo qualche giorno prima
evitava e non il ragazzo che pedinava da un mese.
Questo era strano, e anche tanto.
Meno strana, anche se poco prevedibile, era stata
la reazione del pedinato che, da lontano, aveva assunto un’espressione tra
l’offeso e il triste. Poi se n’era andato, sbattendo la porta.
Amore,
quello non è il tuo amico?
Sì,
perché? Evidentemente il biondo non si era accorto di niente, dato che era
concentrato sul lento che stava ballando con la sua ragazza.
Beh,
mi sembrava un pochino arrabbiato…
Chi?
Andrew? No, come minimo dovrebbero avergli…
…fregato la ragazza? Finì per lui Maggie
Beh,
sì. È successo?
Sì, e
si da il caso che la ragazza sia la mia migliore amica.
Oddio,
lo sapevo, vado a parlarci. Posso lasciarti per un ballo?
Sì,
intanto io cercherò di parlare con lei.
Ok,
ci vediamo dopo. Ti amo.
Anch’io.
Oddio, che idiota sono stato!
Come ho potuto anche solo pensare che lei fosse
libera, che avrebbe ballato con me per tutta la sera!
Se non te ne fossi
andato, magari l’avrebbe fatto
Non potevo certo restare lì, scommetto che lei non
si è nemmeno accorta che me ne sono andato, probabilmente ora sarà tutta presa
a baciare il suo amato idiota, che la lascia sola per una sigaretta.
Non la merita.
Andrew pensava queste parole, ma, in realtà la sua
mente diceva Lei è mia,
Lei deve essere mia, e lo sarà.
Avrebbe voluto prendere a calci quel maledetto che
gliel’aveva rubata, ma, forse, quel maledetto era il suo ragazzo.
Se fosse così lei
non sarebbe sempre da sola in treno.
Magari prende un altro mezzo.
Lo sai che non è
così, lo vedi tutti i giorni, su quel treno, che la fissa, come lei guarda te.
Ma allora, perché l’ha baciato?
Lui ha baciato lei,
è diverso.
Non poi così tanto.
Invece sì, sai
benissimo che c’è differenza, e poi tu te ne sei andato prima che potesse
succedere qualcosa.
Per fortuna, altrimenti l’avrei pestato.
ANDREW! Quella voce l’aveva
distratto dai suoi pensieri, che erano tutt’altro che costruttivi.
Che vuoi?
Si parla così al tuo migliore amico?
Potevi anche dirmi che lei ha un ragazzo.
Chi? Jackie? Guarda che quello non è il suo
ragazzo.
E allora perché l’ha baciata?
Tu non l’avresti fatto?
Aveva ragione lui,
come al solito. Oramai si conoscevano da anni, e Marco lo capiva al volo, anche
perché non passava giorno senza che si vedessero e, nonostante le differenze
pressoché enormi nei caratteri, i due ragazzi si volevano un gran bene, e
Andrew, per Marco, era un libro aperto.
Uff. Sì, l’avrei fatto, se ne avessi avuto
l’occasione. Ma è diverso.
E perché?
Perché lei pedina me, non lui.
Ti che cosa?
Mi pedina, o almeno, lo faceva. Dubito che dopo
stasera lo farà ancora.
E perché dici questo?
Perché, se prima quei due non stavano insieme, ora
saranno una coppietta felice.
Ti sbagli.
Oh, no, invece. Si leggeva negli occhi di lui, che
la voleva tutta per sé.
Ma in quelli di lei? Che cosa hai letto? Lei chi
vuole?
Non lo so. Non è così facile, da leggere.
Davvero? Me lo aspettavo, in fondo. Nemmeno Maggie
l’ha capita alla perfezione, dopo due anni che sono migliori amiche. E a volte
sembra quasi che parli di due persone diverse.
Perché?
Beh, Jackie
non si comporta sempre nello stesso modo. A volte fa una cosa e altre
volte fa l’esatto contrario. Ah, sai come si chiama?
Non si chiama Jackie?
No. Quello è solo un soprannome, anche se non so da
dove viene. Si chiama Elizabeth de Lioncourt.
Ad Andrew venne
subito in mente Anne Rice e la sua creatura, Lestat.*** Possibile che
quella ragazza avesse un cognome così?! Erano in Italia, non in Francia!
Stai scherzando? Chiese, convinto che
fosse un nome inventato.
No, suo padre era francese, e la madre era
un’inglese che amava Jane Austin, soprattutto Orgoglio e Pregiudizio ****, almeno, così dice
Maggie.
E perché me lo dici? Non vedo cosa possa cambiare
Niente, però sapevo che sarebbe stato un dettaglio
non da poco, per te. Una volta mi avevi raccontato di un vampiro che aveva lo
stesso cognome, no? Pensavo che ti avrebbe colpito.
Già, mi ha colpito. Però resta il fatto che quei
due si sono baciati. E io non posso farci niente.
Beh, se stai qui fuori no di certo, vuoi tornare
dentro?
No. Sto qui fuori ancora un po’.
Ok, però cerca di tornare dentro, prima della fine
della festa.
Tu, me la lasceresti un attimo?
E perché dovrei?
Chissà come mai,
dopo lo sguardo assassino della bionda, Eddie non aveva niente da obiettare.
Ok ok, tienitela, te la
lascio.
Vieni con me. Non era una
richiesta, ma un ordine.
Ma, perché? Che ho fatto?
Che hai fatto!? Ma ti sei rincoglionita del tutto?
Perché? Che è successo?
HAI BACIATO EDOARDO MARIANI!
E quindi?
Beh, il tuo ragazzo del treno l’ha presa male.
Oddio. Che i…
…diota? Sì amore mio, lo sei stata.
M-ma…s-scusa Maggie però io, io quel bacio lo volevo da non so
quanto.
Già, forse. Ma adesso devi scegliere. E secondo me
l’hai anche già fatto.
Sì, sorrise Jackie
Dove vai?
A chiedere scusa alla mia scelta.
Il sorriso sulle
labbra della bionda era semplicemente spontaneo. Era soddisfatta. Sapeva che
Andrew era il ragazzo giusto per Jackie, anche se aveva appena capito che il
migliore amico del suo Marco e la cotta della sua Liz
erano la stessa persona. Però lei aveva conosciuto Andrew. E ne era certa.
Questa sarebbe stata la volta buona. Finalmente Lizzie
avrebbe avuto il Darcy che probabilmente sua madre
aveva sognato mettendole quel nome.
Lilith’s space
Il
quarto capitoloooo xD
Cominciamo con le note.
* L’amour tojours di Sagi Rei
** Don’t make me wait dei this world fair
*** Lestat de Lioncourt,
personaggio principale delle “Cronache dei Vampiri” collana di libri scritta,
appunto da Anne Rice
**** La protagonista femminile di Orgoglio e pregiudizio si chiama Elizabeth Bennet, e il protagonista maschile Darcy.
Troppe note. Scusatemi >.<
Adesso. Commentino mio
personale.
Questo capitolo è un pelo più lungo
del solito, ma non volevo tagliare il dialogo Maggie/Jackie, quindi ho dovuto
allungarlo.
Poi, personaggio nuovo, Jay.
Ok, non vi anticipo niente ma si capisce il ruolo, seppur marginale, che il ragassuolo assumerà. Un’altra volta, il nome è casualissimo.
Sappiate che le recensioni sono più che gradite ^_^
Ora.
I ringraziamenti *-*
Charlie_me:
mmh ora tieni per Eddie, ma mi sa che ri-cambierai
idea, forse. Ma non anticipo niente u-ù. Gli occhi
diversi, in genere, piacciono anche a me. A lui li ho messi, più che altro, per
non cadere nel solito cliché del “chico latino”.
(moro con gli occhi scuri)
xXBlack Rose OSheaXx:
grazie per il complimentuccio =). PS ho seguito il
tuo consiglio, ho cercato attori/cantanti etc. però niente manga, anche perché
non sono poi tanto fedeli alla realtà.