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Autore: Babbo Dark    23/03/2020    3 recensioni
Derek non riesce a sentirsi parte del Branco, non dopo tutto quello che è successo, e così si reca da una strega affinché lo aiuti a entrare in contatto con le sue emozioni; peccato che l'amuleto donatagli fa molto di più: consente alle principali emozioni del mannaro di personificarsi e gironzolare per la città, causando non pochi guai al Branco. Il loro scopo? Cercare Ancora, naturalmente...
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Derek/Stiles, Il branco
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sterek in Disney... '
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Alla ricerca di Ancora
Capitolo V: Ancora, finalmente…
 



Stiles sospirò rumorosamente e si sedette sulla panchina all’esterno del “Campeggio delle Guerre Stellari” mettendosi ad aspettare l’arrivo del padre, cercando di calmare la tempesta che imperversava nel suo animo; la chiamata con lo sceriffo era durata pochissimo, l’uomo infatti si era limitato a dirgli “Ci sono guai con Derek, sto venendo a prenderti.” e Stiles non aveva perso tempo: si era immediatamente recato da Ivan, usando come scusa un malore improvviso a un improbabile nonno, e aveva ottenuto il permesso di allontanarsi dal campo. Così, sospirando e immaginandosi mille e più scenari catastrofici, il ragazzo afferrò il cellulare e controllò l’orario, sperando che il padre premesse sull’acceleratore per ridurre i tempi; fu con sospiro che Stiles accolse l’arrivo del padre, sorridendo quando notò la volante della polizia con le luci accese.

Durante il viaggio Noah non volle dirgli nulla, affermando che anche lui ci aveva capito poco, e a Stiles non toccò far altro che agganciarsi alla portiera e tentare di calmare il proprio cuore impazzito; purtroppo, ogni volta che le chiappe di Derek si trovavano nei guai lui non poteva far altro che agitarsi e fare di tutto per salvarlo da qualsiasi minaccia voglia fargli del male, che si tratti di un kanima infuriato e idrofobo o di una spina nella mano non importava. Stiles doveva salvare Derek.

Il ragazzo si ritrovò a sorridere timidamente e a sospirare; aveva già fatto i conti sia con la propria omosessualità che con la cotta nei confronti del bell’Hale, soffrendo silenziosamente quando si rendeva conto dell’inarrivabilità del mannaro e di quel suo dannatissimo vizio di portarsi a letto fior fior di donne, sottolineando la sua eterosessualità e allontanandosi sempre di più da lui. Alla fine Stiles era stato costretto ad accettare la situazione, a soffrire in silenzio, respirando solamente quando Derek gli parlava o si presentava in camera sua per pretendere qualche ricerca; ‘Meglio averlo come amico piuttosto che distante…’ si ripeteva Stiles, sperando in cuor suo che un giorno quella situazione sarebbe finita. Che si sarebbe innamorato di qualcun altro, chiunque altro, perché ormai non ne poteva più. Quel campeggio doveva essere una piccola fuga da Beacon Hills e da Derek eppure, neanche quattro giorni dopo, stava tornando prepotentemente nella sua città per poter aiutare un’altra volta l’uomo che amava.

Quando la volante dello sceriffo frenò nel parcheggio della clinica, Stiles non perse tempo e si catapultò fuori dalla vettura, ignorando le urla preoccupate del padre; il ragazzo entrò nella struttura e si diresse al pannello in legno, sollevandolo per poi entrare nello studio veterinario, strizzando gli occhi a causa dell’urlo che lo accolse.
 
 

«ANCORA!» Stiles strabuzzò gli occhi davanti a tutti quei Derek e si ritrovò a deglutire un paio di volte, gli occhi che saettavano da un alter-ego all’altro; ‘Ok…’ si ritrovò a pensare il ragazzo ‘Essere circondato da tanti Derek è il mio sogno erotico preferito ma questo è decisamente troppo!’.

«Stiles, calma e sangue freddo.» sussurrò tranquillamente il druido, scaturendo la reazione opposta nell’adolescente.

«Come posso stare calmo?!» sbraitò Stiles iniziando a gesticolare animatamente «Insomma, guardi!» esclamò indicando i vari Derek per poi soffermarsi su Rabbia, che aveva iniziato a battere i pugni contro la barriera di sorbo nel tentativo di superarla e afferrare il ragazzo «Perché lui è intrappolato?! Perché l’altro piange?! Perché…» Stiles, però, non riuscì mai a completare la frase visto che Amore si era alzato e agilmente aveva superato il Branco per poi afferrare il viso del ragazzo e chiudergli la bocca con un bacio.

«Anche io! Anche io!» si lamentò Tristezza, alzandosi per la prima volta da quando era entrato nello studio.

«Amore, così lo consumi!» borbottò Disgusto incrociando le braccia al petto.

«È il mio turno!» urlò euforico Gioia prima di allontanare l’alter-ego da Stiles e prendere il suo posto, facendo spalancare ancor di più gli occhi dell’adolescente.

«Oh… Non mi abituerò mai a vederli così…» mugugnò Noah, scaturendo delle risatine in Lydia e Melissa.

«Gioia.» ringhiò Rabbia, facendo immediatamente allontanare l’alter-ego da Stiles.

«Forse è il caso di spiegare, poi potete pure ammucchiarvi.» disse ridacchiando Peter, attirando l’attenzione di Stiles e facendo boccheggiare Scott; l’umano annuì e si avvicinò al cerchio di sorbo, incurante dei ‘NO!’ provenienti dal Branco, e lo spezzò permettendo a Rabbia di assalirlo.
 
 

L’alter-ego si fiondò sull’adolescente e se lo strinse al petto prima di annusargli profondamente il collo per poi iniziare a leccarlo, marchiandolo con il suo odore; ci volle qualche minuto prima che il Derek si staccasse ma alla fine, circondato dai vari alter-ego, Stiles si sedette sul pavimento e iniziò ad ascoltare attentamente il Branco. Certo, i bacetti che ogni tanto Amore gli donava rischiavano di farlo distrarre eccessivamente, così come il fatto che Paura fosse riuscito a calmarsi solamente dopo aver nascosto la testa sotto la maglia del ragazzo, ma tutto sommato Stiles era riuscito a capire la maggior parte del discorso.

Alla fine, dopo aver abbracciato e consolato un disperato Tristezza, ed essere arrossito al ‘Ti preferisco nudo…’ borbottato da Disgusto, i vari Derek si erano alzati e posizionati uno accanto all’altro; Stiles, dopo numerose preghiere e alcune minacce, aveva accettato di buon grado di farsi baciare da ogni Derek, i quali si rifiutavano di sparire se prima non avessero avuto il privilegio di farlo.

Amore fu dolce e delicato, le mani intente a carezzare le guance dell’umano e le lingue che danzavano dolcemente nelle loro bocche; Tristezza si lasciò abbracciare da Stiles, intento a donargli piccoli baci a fior di labbra. Disgusto parve rilassarsi quando ricevette il suo bacio mentre Gioia ridacchiò per tutto il tempo, affermando che era troppo felice per potersi godere il momento; quando toccò a Paura, il ragazzo notò come l’alter-ego smise immediatamente di tremare non appena le loro labbra si unirono e Stiles venne stretto tra quelle braccia forti e calde, che riuscivano sempre a farlo sentire protetto. Rabbia, infine, fu quello che impiegò più tempo; baciò Stiles a lungo, giocando con le loro lingue e lasciandogli più morsi alle labbra prima di donargli un succhiotto fin troppo evidente sul collo.

Terminata quella sessione di pomiciata, Stiles aveva le labbra rosse e lucide; il Branco si era rifiutato di assistere al tutto, fatta eccezione di Peter che sbirciò di tanto in tanto, e alla fine Stiles li fece rientrare con un sorriso imbarazzato sul volto.
 
 

«Guarda guarda che bel marchio portiamo sul collo!» sussurrò Peter scostandogli il colletto della maglia per poi fischiare ammirato, ignorando il ghigno compiaciuto di Rabbia.

«Ci vediamo tra poco, Ancora…» sussurrò Amore dandogli un bacio voltante.

 
 
Gli alter-ego si presero per mano e chiusero gli occhi, facendo calare un pesante silenzio tra i presenti; poco a poco una nebbiolina argentata iniziò a circondare i mannari, facendoli sparire alla vista del Branco. La nebbia si addensò e prese a brillare, spandendo nella stanza sfumature rossastre e rosate; Stiles deglutì, immaginando che Rabbia e Amore stessero combattendo per prendere il controllo, ma alla fine una luce gialla si propagò dai Derek e l’umano sorrise, complimentandosi con Gioia per la vittoria di quella partita così fondamentale per il mannaro da essere decisiva. La nebbia iniziò a diradarsi, mostrando Derek, il vero Derek, intento a massaggiarsi la testa.
Con indosso gli abiti di Disgusto, Derek sbatté un paio di volte gli occhi e osservò l’ambiente con aria confusa prima di puntare lo sguardo su Stiles e sorridere.
 
 

«Come ti senti?» domandò Cora avvicinandosi con cautela al fratello.

«Ho mal di testa…» sbuffò Derek massaggiandosi la fronte «Stanno tornando i ricordi…» aggiunse dopo aver assunto un’espressione dolorosa «Cavolo...» il mannaro sollevò di scatto la testa e puntò il suo sguardo su Lydia per poi osservare Deaton «Vi ripagherò di tutto, aggiungendo degli extra.» disse, facendo sorridere la banshee.

«Quindi ora è tutto risolto? L’incantesimo ha funzionato?» chiese Isaac facendo un passo in avanti, ricevendo un cenno del capo da parte dell’Hale.

«Fantastico!» esclamò Peter al settimo cielo «Vai ragazzino, scelgo te!» urlò spingendo Stiles tra le braccia del nipote che, immediatamente, le sollevò e accolse il ragazzo prima di stringerlo dolcemente a sé.

«Uhh… Questo è Rabbia!» ridacchiò Stiles osservando l’espressione corrucciata di Derek, il quale ridacchiò appena «Ciao Gioia!» disse stringendolo a sua volta; Derek gli sollevò il capo e lo baciò, lentamente e dolcemente, mettendo tutta la sua anima in quel contatto.

«Da Amore…» sussurrò non appena si fu staccato e sorrise quando vide le guance rosse del suo umano.

«Ringrazio.» rispose Stiles baciandolo nuovamente, cingendo il collo del mannaro con le sue braccia.

«Punto trenta dollari che questa sera lo fanno…» bisbigliò Isaac all’orecchio di Cora, che sorrise e accettò la scommessa.

«Perché non andiamo a mangiare qualche cosa? Tutti insieme?» propose Melissa, intenta a massaggiare le spalle a un Noah intento a coprirsi gli occhi.
 
 

Un urlo di gioia invase il locale e ben presto il Branco si diresse verso la prima pizzeria disponibile, lanciando di tanto in tanto degli sguardi a un Derek intento a camminare mano nella mano con il suo Compagno, donandogli di tanto in tanto dei baci a fior di labbra.


ANGOLINO EMOTIVO: ebbene sì, questo è l'ultimo capitolo. Sob TT.TT

Cosa ne pensate del capitolo? So che è un po' corto ma per questioni di narrazione non potevo continuare, considerando poi che il tutto doveva limitarsi alla ricerca di questo benedetto Ancora XD Comunque la scena dei baci non era programmata ma appena mi sono distratto stava per iniziare un'ammucchiata, solo l'intervento del buon Noah ha impedito al raiting di diventare rosso XD

Ringrazio infinitamente i lettori silenziosi, tutti coloro che hanno inserito la storia in una delle categorie di EFP ma soprattutto ringrazio Naruko Namikaze Uchiha per aver recensito lo scorso capitolo! Grazie mille, a tutti quanti.

Alla prossima,
Babbo Dark

 
   
 
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