Titolo:
Ma.
Fandom: Death Note
Pairing: Serie Generale.
Prompt: #96 Scelta libera.
Rating: Giallo.
Note: Guardate
un po’ chi è venuto a
trovarvi sul fandom...
Ma è Uchi, uscita dal coma! XD
Vi porto una ship che mi è piaciuto trattare, dato che non
ho letto nulla su di
loro, pur avendo girato un po’. Cercherò meglio,
qualcosa deve pur esserci
°__°!
Dedicata a Giada, alla quale avevo promesso
la Luna e porto niente. Je t’ame!
96 ~ Ma. (Scelta libera)
Il corpo femminile, profumata creta nelle mani d’un artista
frettoloso e
disinteressato, rispondeva con drammatica velocità e
passione agli stimoli.
S’abbandonava all’amplesso violento, occhi di mare
tempestoso fissi in uno
sguardo paragonabile al cielo coperto di nubi; inerme, lasciava che
carezze
quasi obbligate disordinassero la chioma bionda, ridisegnassero la
pelle
candida sulle forme generose.
Si ostinava stupidamente, ogni volta che il compagno si separava, ad
allacciargli le braccia al collo. Baciò con entusiasmo anche
quel pomeriggio la
sua mascella, esplorò i capelli così forti e
curati, dannatamente bello,
con
un sorriso speranzoso.
«Mello ama Misa?»
Con un sospiro lui la guardava, poi recuperava da terra i pantaloni.
«Come vuoi...»
Quelle poche parole avevano il potere di allontanare l’amante
che
occasionalmente la visitava, riempiendo la casa di passi dannatamente
reali.
Il casco infilato prima di aprire la porta, le chiavi della moto
strette in
pugno, Mello si chiudeva la soglia alle spalle senza pensarci neppure
tanto.
Quella donna era decisamente meglio di Matt – anche senza
parlare delle
comodità delle quali disponeva per poche ore, non
c’è confronto fra il naturale
rapportarsi con una donna e il dolore costante che provano due uomini
durante
il sesso.
Forse anche Misa l’aveva capito, ormai. Aveva trovato quel ma nello sguardo schivo del ragazzo che
usciva.
Però, finché quel topolino dispettoso avesse
continuato a fare capolino nella
sua cella, ricordandole che oltre la gabbia d’aria e cemento
c’era qualcosa, le
sarebbe andato bene così.
Quando, qualche giorno dopo, una conoscente le comunicò con
scarso interesse
che la vecchia chiesa dove l’anno prima era rimasta in posa
per ore per le foto
di book di lingerie era bruciata, una lacrima inconsapevole le aveva
rigato la
guancia.
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