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Autore: fightformanga1    03/04/2020    3 recensioni
Natsu ha per l'ennesima volta fatto un torto a Lucy e lei ormai ne ha le tasche piene. Lucy si troverà costretta a prendere la difficile decisione di tagliare i rapporti.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Bisogna fare una piccola premessa prima di iniziare questa guida: niente sarà facile o scontato. Dovrete combattere e dovrete usare ogni singola briciola della vostra forza di volontà. Narrerò fedelmente in queste pagine i miei tentativi di eludere Natsu, risultati compresi, per farvi capire la loro eventuale efficacia.
Consiglio 1, giorno 1:
EVITARE I POSTI FREQUENTATI DA NATSU
Sembra facile ma se siete anche voi membri di Fairy Tail la questione può risultare abbastanza complessa, nel mio caso significa che non posso andare in gilda o meglio: devo andarci in orari in cui lui non è presente.
Quando non c’è Natsu? La risposta è semplice, se non è in missione, basta andarci quando non si sentono urla o non si vede del fumo uscire dalla porta. Io sono in una posizione privilegiata, conosco gli orari di Natsu quindi non devo star fuori dalla porta a controllare. Basta andarci di mattino presto, quando Natsu sta ancora dormendo, di solito apre Mirajane e potete scambiare con lei due parole. È molto amichevole.  Saluta sempre con uno splendido sorriso sulle labbra e con un tono di voce così allegro da svegliarti meglio di uno shottino di caffeina pura. Però dovete stare attenti a Mirajane per due motivi: adora il gossip ed è un’ottima osservatrice.
Mi recai in gilda all’alba ed entrai pimpante ed energica con una singola missione in testa: non incontrare Natsu. Aprii le porte e andai verso il bancone per ordinare una spremuta, Levy era già lì, seduta a leggere un libro. Mi salutò lanciandomi un’occhiata eloquente quando mi sedetti, sapeva perfettamente cos’era successo.
-Come va Lucy? - Mi chiese Levy. Non volevo far sentire niente a Mira per non rendere tutto di dominio pubblico, anche se forse lo era già, quindi mi limitai a sbuffare in risposta scrollando le spalle. Il pensiero di cos’era successo mi faceva ancora tremare dalla rabbia ma non volevo fare una scenata di prima mattina. Chiacchierai un po’ con Levi mentre mangiucchiavo un croissant, poi andai a vedere se c’era qualche avviso di lavoro interessante. L’ideale sarebbe stato in un posto lontano per cui bisognava utilizzare per forza mezzi di trasporto (se vi adattate davvero a tutto e non siete schizzinosi potreste evitare Natsu iniziando a vivere in treno o su una barca o persino in una carrozza) e dove c’erano pochi rischi così Natsu non mi avrebbe seguito. Di solito si trovavano lavori simili ma io non potevo mai farli venendo sempre trascinata in missioni suicida questa volta invece non c’era niente. Provai a chiedere a Mira ma a quanto pare tra Jet, Droy, Laki ed altri si erano dati parecchio da fare.
Non avevo bisogno di soldi, l’ultima missione era stata senza troppi danni, quindi avevo guadagnato abbastanza per l’affitto e per poter stare a casa per qualche giorno, potevo anche restare a Magnolia. Pensandoci bene, potevo restare in città abbastanza a lungo da lasciar Natsu partire in missione e poi sarei partita non appena lui sarebbe tornato, alternandoci. Un piano a dir poco perfetto. Dovevo solo aspettare abbastanza a lungo, schivandolo, così da sfiancarlo per farlo smettere di cercarmi.
Sarei potuta tornare a casa ma erano quasi le nove ormai e se Natsu non era in gilda, quasi di sicuro se ne stava nel mio letto, perciò chiesi a Levy se potessi andare con lei nel suo appartamento a Fairy Hills. Accettò di buon grado anche perché voleva prestarmi un libro.
Si mise a cercarlo scomparendo tra gli scaffali mentre io leggevo i titoli dei suoi libri per vedere se aveva comprato qualcosa di nuovo quando uno catturò la mia attenzione. Più del titolo, “Dove si tocca”, fu il disegno sulla rilegatura a farmi venire qualche dubbio. Lo estrassi dallo scaffale controllandomi in giro, non volevo dare l’impressione di una pervertita, ma subito dopo aver visto l’immagine in copertina arrossii fino alla punta delle orecchie. Era sempre stata così depravata o era colpa di Gajeel? Levy spuntò dal nulla con in mano un libro rosa provocandomi un infarto, rinfilai in un singolo istante il libro al suo posto per non fargli vedere cos’avevo trovato e mi concentrai su di lei.
-Questo era quello di cui ti parlavo - Mi disse passandomi il libro, si intitolava “Cuore guerriero”, lo rigirai tra le mani e lessi la trama aggrottando le sopracciglia.
-Grazie ma non sto rompendo un fidanzamento. – Feci notare con tono scettico ma Levy mi sorrise convinta ed alla fine accettai anche se ancora diffidente sulla sua utilità.
Tornai a casa verso ora di pranzo per stradine laterali (Natsu stava sicuramente mangiando dentro la gilda) con quel romanzo in mano.
Entrai in casa chiudendo a chiave la porta ma non bastava, Mirajane avrebbe potuto dare le chiavi a Natsu, quindi la bloccai mettendoci Virgo di guardia (so che non potete fare lo stesso per bloccarvi la porta ma nel mio caso hanno persino le chiavi), poi sprangai ogni finestra. Sarebbe dovuto bastare, sperando bene, quindi mi sedetti ed iniziai a leggere il libro in cucina mentre sgranocchiavo qualche snack.
Dovevo dar ragione a Levy: “Cuore guerriero” faceva al caso mio. Spiegava come affrontare il proprio fidanzato, dalla rottura sino a come comportarsi quando si usciva con gli amici in comune per fargli capire di esser ferita. Certo se lo avesse seguito una ragazza fidanzata sarebbe stata pessima, ma io e Natsu non eravamo una coppia e i consigli che dava questo libro facevano al caso mio. Con mio grande piacere scoprii di star inconsciamente già seguendo il primo. In quel momento decisi di prendere “Cuore guerriero” come base estremizzando i suoi suggerimenti al massimo, con Natsu non esistono le mezze misure.
So cosa potete pensare giunti a questo punto, ormai era pomeriggio inoltrato, ero chiusa in casa, cosa c’era di così complesso o da dover “estremizzare” i propri metodi? Vi potrei rispondere io ma credo che il ragazzo dai capelli rosa che si spiaccicò contro la mia finestra a fissarmi mentre uscivo dal bagno sia una risposta più che sufficiente. Quando lo notai battere la mano sul vetro chiamandomi mi si rizzarono tutti i peli del corpo, quel vetro non avrebbe retto come barriera, a conferma di questo iniziò a spingere la finestra verso l’alto, passando alle maniere forti visto che non gli aprivo. Nessuna serratura poteva tenerlo fuori a lungo quindi pensai ad un piano. Andai in cucina ed appena sentii la finestra cedere e un “Lucy” vibrare nell’aria carico di puro sadismo uscii di corsa fuori dalla porta facendo le scale praticamente in un salto e correndo nel posto più sicuro. La stazione dei treni. Riuscii a non farmi raggiungere da Natsu solo per l’effetto sorpresa e per i poteri del capricorno ma dopo qualche istante mi arrivò alle spalle. Non si poteva sfuggirgli troppo a lungo.
-Lucy! – Mi chiamò di nuovo mentre varcavo la soglia della stazione dei treni realizzando di essere in trappola. Davanti a me c’era un treno fermo con le porte chiuse e alle mie spalle lui. Disperata, mi venne in mente una frase del libro “non cedete mai dalla vostra posizione”. La presi un po’ troppo alla lettera: afferrai con tutta la forza possibile il portone del treno dandogli la schiena.
-Lucy cosa fai? - Mi chiese come se fossi improvvisamente diventata folle, avvicinandosi. -Scendi da là. – Continuò afferrandomi il braccio.
-No!- Urlai in risposta. Il treno fischiò. Si ammutolì per qualche istante, confuso.
-Dai Lucy! Scendi! – Disse strattonandomi.
-Non voglio! –
-Lucy è impazzita. – Mormorò Happy sottovoce.
Natsu probabilmente era d’accordo perché rispose. -Lucy scendi, ci stanno guardando tutti. – Come se a lui, questa volta, interessasse chi ci poteva vedere. In quel momento decisi di calpestare il mio orgoglio e fregarmene degli altri.
-Ho detto di no! – Gridai a squarciagola girandomi per dirglielo in faccia. Mi guardava stranito mentre intorno a noi si formava una calca a fissarci e qualcuno iniziò a dire cose come “bisogna accettare le rotture” e “i ragazzi così sono quelli che poi diventano stalker” ma Natsu se ne stava altamente fregando.
-Lucy non fare così! - Mi afferrò per le spalle e iniziò a tirare mentre io stringevo con tutta la forza in mio possesso la maniglia. -Molla la presa! – Mi ripeté iniziando a tirarmi con forza stavolta poi il treno partì. Natsu viaggiò attaccato a me mentre urlavo terrorizzata a squarciagola con il treno che prendeva velocità. Poi si sentii male e mollò la presa, vomitando in volo prima di piombare a terra. Io, invece, passai la notte in treno vergognandomi per la scenata appena fatta.
Conclusione: evitarlo non funzionava.
   
 
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