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Autore: fightformanga1    11/04/2020    2 recensioni
Natsu ha per l'ennesima volta fatto un torto a Lucy e lei ormai ne ha le tasche piene. Lucy si troverà costretta a prendere la difficile decisione di tagliare i rapporti.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Consiglio 4, giorno 4:
ULTIMO CONSIGLIO
 
Levy dopo avermi trascinato fuori dalla gilda invece di farmi una lavata di capo o chiedermi, come tutti, se avessi perso qualche rotella per strada, si limitò a lanciarmi un’occhiata fatta di scetticismo misto a ilarità.
- Non hai finito il libro. – Constatò riaccompagnandomi a casa.
-No. – Le diedi ragione tenendo gli occhi incollati verso terra. Appena realizzato il modo imbarazzante in cui mi ero comportata non riuscivo più a guardare in faccia nessuno.
Levy ridacchiò per poi consigliarmi di rientrare in casa e finirlo il prima possibile. Feci esattamente come disse lei, non riuscivo nemmeno ad avere sonno, sentendomi ancora bruciare di umiliazione autoinflitta.
Sbarrai porta e finestre per restare da sola così da sedermi in cucina in santa pace. Lessi per tutta la nottata, rigirandomi una tazza di tisana bollente tra le mani e solo verso le undici di mattina chiusi il libro.
 
Al contrario di quello che si può pensare dal titolo, il romanzo era abbastanza lungo, solo i primi tre consigli avevano occupato una cinquantina di pagine l’uno, ogni consiglio era narrato come un breve racconto a sé stante ed ogni racconto finiva per il meglio. I protagonisti erano molto meno sfortunati di me. il libro aveva in totale diciassette consigli più un mini-capitolo conclusivo di dieci pagine, non avevo intenzione di applicarli tutti però avrei voluto tentare fino a che non ne avrei trovato uno efficace. O almeno questa fu la mia idea per tutti i capitoli ma l’ultimo stravolse i miei piani.
Andai a sedermi sul mio letto proprio per rifletterci ma dopo una notte insonne non riuscii a pensare molto a lungo prima di crollare.
 
Mi alzai dal letto svariate ore dopo, andai in cucina a mangiare qualcosa e poi mi feci un bagno caldo rilassante ripromettendomi nel mentre di tornare a ritmi di sonno regolari. Dormire di notte, possibilmente nel mio letto, e star sveglia di giorno altrimenti sarei finita col rovinarmi il mio ciclo biologico.
Uscii dalla doccia avvolgendomi in un asciugamano il corpo e in un altro i capelli. Ritrovai in camera mia, senza sorpresa, Natsu seduto sulla mia poltrona con Happy ad abusare delle mie provviste. Mi salutarono allegramente e io di tutta risposta sospirai pesantemente. Era il caso di mettere in atto l’ultimo consiglio di tutto il libro.
-C’è del pesce in cucina. Lo puoi avere se lo mangi di là. - Dissi ad Happy che se ne andò alla ricerca del pesce con un sorriso da gatto più felice del mondo.
Mi accomodai sul materasso e feci cenno a Natsu di venire a sedersi accanto a me. Lui ubbidì lasciando il sacchetto di patatine vuoto sul pavimento.
-Lucy stai bene? Ultimamente sei strana. – Mi chiese mentre io iniziai a strofinarmi i capelli.
-Natsu, sai che ti voglio bene, giusto? – Gli chiesi troppo imbarazzata per guardarlo.
-Sì! Siamo amici! – Ripose lui, io mi fermai ed alzai gli occhi dal pavimento solo per puntarli dritti verso il muro davanti a me.
-Però non voglio tornare a lavorare con te. – Buttai fuori tutto d’un fiato.
Natsu stette zitto per qualche istante per comprendere quello che avevo detto prima di esplodere in un -Perche?! – pieno di sorpresa e rabbia.
Mi tolsi l’asciugamano dai capelli e lo in faccia. Era ora di seguire l’ultimo consiglio alla lettera. -Visto come ti sei comportato l’ultima volta non ho intenzione di tornare a lavoro con te. – Mi agitai anch’io dicendolo sentendo ancora la rabbia bruciarmi dentro.
Natsu si ammutolì di nuovo per poi dire a voce molto più bassa -Cos’è successo durante l’ultimo lavoro? – con tanto di sguardo confuso.
Aprii la bocca indignata e poi ripresi a strofinarmi i capelli con furia quasi fino a strapparmeli. Era umiliante ricordarlo ad alta voce ma conoscendolo non mi stava prendendo in giro. Questo idiota se ne era davvero dimenticato. Mi morsi il labbro e poi parlai.
-Ti ricordi il tipo che ci aveva commissionato l’ultimo lavoro? –
-Il ciccione? –
-Lui. E non ti ricordi che mentre chiedevo il compenso tu ti sei arrampicato sul muro del castello perché avevi visto qualcosa d’interessante? – Natsu in tutta risposta alzò gli occhi al cielo cercando di ricordare e poi fece un cenno d’assenso. -E non ti ricordi cos’è successo dopo? –
-Tu hai spinto via il ciccione perché gli stavo cadendo addosso e sono caduto su di te. –
Annuii -E poi? –
Lui stette in silenzio così a lungo da spazientirmi e finii per raccontare io cos’era successo. -E poi… - La mia voce tremò ma strinsi i pugni e mi feci forza -E ci siamo baciati! –  Quasi gridai. Le guance mi andavano a fuoco dall’imbarazzo, non vidi l’espressione di Natsu perché tenevo gli occhi chiusi. Ormai ero partita, non potevo fermarmi. -Poi quando mi hai visto imbarazzata perché quello era il mio primo bacio tu hai detto che dovevo essere contenta perché tanto non avrei mai baciato nessuno altrimenti! – Aprii gli occhi per vedere in faccia Natsu per capire se si sentisse almeno un po’ in colpa ma in realtà sembrava solo annoiato.
-Quindi? – Chiese con tono monocorde.
Sentii gli occhi riempirsi di lacrime dalla rabbia. – Quello che mi hai detto è orribile! Era il mio primo bacio! – Urlai mentre la mia vista diventava sempre più sfocata.
Natsu divenne improvvisamente serio. -Non ti vado bene come primo bacio? –
-Non volevo un primo bacio così! E quello che hai detto… - Sbraitai ma prima di poter dire altro mi afferrò per il polso e mi baciò in modo casto.
-Così va meglio? – Chiese staccandosi.
Mi sentii arrossire mentre mi portavo una mano a sfiorarmi le labbra. Il mio cuore batteva con talmente tanta forza da farmi pulsare persino le orecchie. Cosa diavolo aveva in testa Natsu? Diedi voce ai miei pensieri e lui mi guardò come se fossi scema.
-Beh se non ero io chi altro doveva essere il tuo primo bacio? – Chiese come se fosse ovvio. Restai in silenzio abbassando lo sguardo. Ero estremamente agitata ma in qualche modo felice. Alzai gli occhi incontrando quelli di Natsu e lo trovai con un sorriso a trentadue denti. -Fai il prossimo lavoro con noi quindi? –
-Okay. – Mormorai portandomi una mano sul petto. Ero decisamente felice anche se molto confusa.
-Vi piacete. – Disse Happy apparendo dal nulla impendendomi di chiedere altro a Natsu e facendomi arrossire ancora di più.
 
 
Conclusione: immagino sia una vittoria
 
P.S. Le ultime dieci pagine del libro, se ve lo state chiedendo, era l’autrice a consigliare, se si teneva davvero alla persona con cui si stavano applicando quei metodi, di parlare semplicemente con questi e dirgli cosa si provava per non rovinare il rapporto e come tutti gli altri consigli fossero da applicare tenendo in mente il fatto che i racconti fossero inventati, nessuna persona normale reagirebbe davvero come nei racconti.
In più noi stiamo parlando di Natsu, lui non fa mai niente di convenzionale o scontato.
Per concludere, se avete problemi con Natsu: parlategli. È la persona migliore del mondo e se siete suoi amici farà di tutto per voi.
 
P.S.S. Credo di avere un fidanzato
 
  
 
 
  
 
   
 
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