Skin care
Thatch entrò in bagno, posizionandosi dietro Izou e intrappolandolo tra il suo corpo e il lavandino.
Gli spostò da un lato i lunghi capelli e iniziò a lasciargli dei baci sulle spalle morbide e nude, spostando lentamente quelle attenzioni sul lungo ed elegante collo del compagno.
Questo finché i loro sguardi non si incontrarono grazie al riflesso dello specchio davanti a loro.
«Thatch.» lo ammonì prontamente Izou, muovendo il meno possibile i muscoli del viso a causa della maschera di bellezza che si era ormai solidificata. «Non azzardarti a farmi ridere.»
«Solo… solo una piccola barzelletta.»
Quella piccola barzelletta non solo gli costò una forte gomitata all’addome, no.
Izou decise di ignorarlo per il resto della serata, accettando comunque di buon grado il massaggio ai piedi che Thatch si offrì di fargli per farsi perdonare.
«Basta barzellette, promesso!»
Peccato che non fossero le sue sciocche barzellette a farlo ridere, quanto più il suono della sua risata contagiosa.
Questo piccolo dettaglio, però, l’avrebbe tenuto ancora per sé.
Angolo autrice:
la riuscita di questa sfida contro me stessa è ancora lontana e onestamente mi viene da ridere, sarà una lunga scalata. Cosa mi è saltato in mente quando ho deciso di cimentarmi con le drabbles?
In ogni caso, questa non può definirsi una drabble perfetta per conteggio di parole, ma spero che l'abbiate comunque apprezzata! <3
Un saluto, alla prossima... drabble! ヾ(`ヘ´)ノ゙