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Autore: Tsu_Chan    08/08/2009    2 recensioni
In una città che sembra uscita da un libro horror, dove i vampiri vivino gomito a gomito con gli umani del tutto ignari, la gente sparisce viene ritrovata morta dissanguata per le strade senza un motivo apparente, almeno fino a quando una nuova ragazza in città decide di mettere a posto le cose: impone le sue regole 'Niente rapporti vampiri-uomini' la più importante se si contravviene? Impalettamento rapido del vampiro e un bel incantesimo per far dimenticare tutto all'umano. Miya ha 16 da quattro vive con una vampira cieca e detiene le redini dell'aministrazione della pace della città, ma ha una vita sociale molto poco invidiata, insomma non la vita perfett per un adolescente... ma qualcosa cambierà. Satoru, 17 anni, appena arrivato in città per mettersi alla prova sembra uscito da un lontano ricordo della ragazza. E tutto diventerà diverso per Miya. Perchè anche la legge ha un cuore...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Schizzi, quasi corri in mezzo a tutta questa ressa di gente che si spintona, ma è strano tutti gli altri si devono divincolare continuano a chiedere scusa e invece non c’è ancora stata una persona che sia venuta addosso a me o a te. E come se ci evitassero: come se avessero paura, di te è più che giustificato, ma io? Forse gli umani alla fine non sono così ingenui e sentono che sono un predatore e loro le prede e così girano al largo. Però molti mi fissano: diamine sono il nuovo arrivato è normale che tutti mi studino, sono la novità e devo anche essere uno spettacolo divertente perché alcuni vampiri da un angolo mi fissano mentre tento di stare dietro alla ragazza e ridono, ridono di gusto. Puah, che gente li odio quelli come loro, li odiavo da umano e li odio pure ora: da umano quanto tempo sarà passato, a  essere sincero ho perso il conto del tempo, mesi,giorni,anni,settimane … chi diavolo lo sa! Siamo fermi davanti al tuo armadietto e tu hai in mano una tuta e mi fissi, di nuovo: diavolo ma che brutta abitudine, che fine hanno fatto le ragazze timide che abbassano lo sguardo quando si accorgono che le stai fissando, si insomma quelle belle ragazzine da film d‘epoca che si nascondo dietro un ventaglio, possibile che ora tutte siano come te così sfrontate!
‘Fai fisica con i jeans?’
È cosa, che vuoi ora non vedi che sono intento a perdermi nei meandri dei miei pensieri mentre mi perdo dietro alle sfumature dei tuoi occhi e del tuo profumo: diamine quanto profumi, ora che non si sono tutti quei vampiri e circola più aria lo sento tantissimo, il tuo profumo mi entra dentro mi annebbia il cervello, deve essere questo che si prova quando vedi una preda che ti interessa … no mai io, non ti posso mordere! Meglio risponderti prima che ti arrabbi …
‘Come? Oh, emh, io … penso che oggi guarderò e basta.’
Ma che cavolata, non solo il cervello mi va a tremila orari ma spara anche cazzate con altrettanta velocità! Un ragazzo che non fa ginnastica due possibilità: o sono uno sfigato cronico di quelli pantaloni sotto le ascelle camicia infilata dentro capelli riportati indietro e occhialoni spessi con tanto di asma, oppure sono semplicemente un pazzo. Penso tu stia optando per la seconda, si decisamente mi guardi come se stessi parlando con un malato mentale. E questo ora cos’è, mi hai piantato in mano una divisa completa da fisica da uomo che tenevi nel tuo armadietto: e di chi questa roba ora, del tuo ragazzo? Si certo, tu non hai un ragazzo e poi perché diamine lui dovrebbe lasciare la sua roba nel tuo armadietto. Ehi intendiamoci non sono geloso ma lei è veramente strana!
‘Vatti a cambiare, odio arrivare tardi.’
Sparisci nel bagno delle ragazze e io mi infilo in quello accanto, non è proprio il massimo per cambiarsi, preferirei diecimila volte uno spogliatoio di quelli stracolmi, stracaldi, strapuzzolenti di sudore di uomo dopo una partita di calcio sotto il sole a questo bugigattolo stretto e solitario, con questo mega specchio sopra i lavandini sporchi: mi cambio in fretta ma a quanto pare di chiunque fossero questi vestiti era decisamente più basso e magrolino di me!
Esco  dal bagno con il sacchetto con i miei vestiti appallottolati in spalla e mi appoggio al muro mentre ti aspetto, ci metterai una vita ne sono certo è un vizio di tutte le donne passare ore a controllarsi. Ma quanto è fastidiosa questa maglietta accidenti: non sta al suo posto, in pratica mi arriva ai limiti del ridicolo e quando mi muovo mi si vede una mega porzione di pelle bianca dell’addome e poi questo colletto è asfissiante e fastidioso! Sono ancora qui che mi contorco quanto tu esci dal bagno vestita con il minimo indispensabile e lo vedo: la tua pelle chiara quasi trasparente è solcata a destra e a sinistra da profonde linee rossastre, diamine che razza di male ti devono aver fatto quelle ferite e poi quella li sul collo è ancora fresca e arrossata più delle altre, chi ti ha fatto tutto questo? Un vampiro? Come hanno potuto farti una cosa simile, distruggere quel tuo collo perfetto e invitante! ALT! Voglio tirare una craniata da qualche parte magari funzione come il freno a mano nelle macchine. Stai uscendo in cortile e io ti segue mentre cerco ancora di allagarmi il colletto della maglietta. Ma porco mondo che fastidio che mi …
Mi gira la testa e sono spaesato, il mondo si è messo a girarmi intorno tutto d’un tratto e mi sono ritrovato spalle contro un muro, tu sei davanti a me e mi tieni inchiodato alla parete con la mano e ora, che vuoi fare, oddio sei così vicina sento di nuovo il tuo cuore che pulsa e mi faccio di nuovo prendere da pensieri sanguinari: che voglia di saltarti addosso che ho, non ne hai un idea, ma più della morale c’è qualcosa in te che mi impedisce di colpirti. Ti giuro io ti ho già vista, ma ho paura a dirtelo … e ora che fai? Con un gesto fulmineo hai estratto un paletto d’argento da non so dove e non mi interessa in questo momento perché la sento, la puzza di acqua santa: che vuoi fare mi vuoi impalettare qui in mezzo a tutta questa gente, fin tanto che in pochi sanno della mia esistenza. Devo avere gli occhi enormi di paura, e tu alzi il braccio lento e lo fermi un attimo, almeno ai miei occhi è così, perché tutto in verità sta accadendo velocissimo lo so, forse pochi secondi. Abbasso lo sguardo e punto i miei occhi nei tuoi, se devo morire voglio morire annegando in quel mare così calmo, sarebbe una bella morte, morire così immerso in un mare di fuoco azzurro. Uno strappo secco e tu ti allontani da me uscendo allo scoperto alla luce del sole che ti abbraccia. Non sono morto o almeno non credo, mi hai tagliato in due la maglietta passando a pochi millimetri dalla mia carne ma senza ferirmi, non ho fatto nemmeno in tempo a sentire il paletto che passava, dio ma quanto  sei veloce? Sento, hai detto qualcosa, ma non ho capito sono troppo confuso per capire cosa succede per dare un contorno definito agli oggetti alle persone, mi muovo come un automa e ti segue verso i campi dove già altri ragazzi stanno giocando a calcio. Calcio, si è quello che ci vuole una bella partita di quelle che ti distruggono e ti lasciano con i dolori per una settimana intera: non che importi in fondo non sento più dolore e non mi stanco per così poco ora che sono un vampiro, ma è sempre bello vederla così! Corro per unirmi a una squadra e tu stai li un po’, mi guardi, vedi come gioco come mi destreggio tra i difensori ed entro in area di rigore per calciare con forza la palla in rete, il portiere un vampiro mi guarda con un sogghigno. Adesso, mi concentro solo sulla palla, quel ragazzo mi vuole sfidare bene, vedremo chi l’avrà vinta trai due: ti avverto caro portiere nella squadra della mia scuola in Italia ero capo cannoniere! Non ne sbagliavo una, e infatti sono ancora qui davanti alla porta e sto per calciare una di quelle pallonate che a Holly e Benji gli faccio un baffo: alzo un pelo lo sguardo e ti vedo. Sei in attacco per la tua squadra di pallavolo, ti hanno appena alzato un pallone perfetto e tu con precisione lo hai schiaffato in faccia a una ragazza della squadra avversaria: diamine quanto sei brava! Ma perché diavolo mi sono distratto io ho un goal da segnare e chiudere questa sfida con il portiere, giro di nuovo gli occhi di fronte a me e mi vedo comparire dal nulla un difensore a pochi centimetri di distanza, non faccio in tempo a fermarmi. Ci ritroviamo per terra entrambi lui sotto di me che si massaggia la testa dolorante per la botta, il ragazzo incaricato di arbitrare mi arriva alle spalle e fischia come un ossesso nel fischietto: diamine questo non è un fallo, non ho fatto apposta, non mi può espellere così! Troppo tardi i miei piedi hanno già preso la decisione di uscire dal campo anche se la mia mente avrebbe voluto dirgliene un paio a quel ragazzetto così fastidio e incapace, ma se è possibile che mi abbia espulso per uno scontro accidentale, mi tolgo la maglietta e me la butto sulle spalle tenendola per il colletto. Tu sei li ai margini del campo da pallavolo e sta guardando le altre che se ne vanno tutte felici a cambiarsi festeggiando la vittoria, ti hanno lasciata da sola senza degnarti di uno sguardo eppure metà dei punti li hai fatti tu da sola senza bisogno del loro aiuto, senza di te avrebbero perso, ecco la verità eppure nemmeno un grazie ti lasciano sola con la tua ombra, che oche senza cervello. Un po’ ci stai male vero? Lo si vede da come tieni le spalle leggermente abbassate e non dritte forti e spavalde come prima.
‘Come è andata la tua partita?’
Ovvio che mi hai sentito arrivare, questa volta non mi hai sorpreso, no ragazza, questa volta proprio no! Però cosa ti posso dire, sono stato espulso perché mi sono fermato a guardarti mentre giocavi, ho investito uno è l’ho sbattuto a terra, naturalmente finendo giù a mia volta e poi magari dovrei anche aggiungere che l’arbitro era un venduto e non ha voluto ascoltare ragion alcuna così da bravo giocatore serio me ne sono uscito dal campo senza scatenare nessuna rissa del genere che si vedono sui campi professionistici? Non mi sembra proprio un buon modo per fare buona impressione su di te, ma che mi frega di fare una buona figura con te! Infondo nel tuo regolamento c’è la voce ‘Non faccio favori.’ percui è inutile: leggere tutto quel malloppo sulle regole della scuola che mi aveva procurato il preside la settimana prima mi serve a qualcosa alla fine!
‘Abbastanza bene; è stato divertente.’
Diamine quanto sono tristi i tuoi occhi mentre guardi quelle ragazze che si allontano ridendo, ti piacerebbe essere li con loro vero, forse sono io il problema dato che mi devi fare da baglia non puoi andare con loro, ma nessuno ti ha ordinato ti starmi dietro come a un bambino piccolo.
 ‘Come mai non vai con loro?’
‘Non sono interessata a mischiarmi con loro…’
‘Umm…’
A allora non sono io il problema, giuro pensavo avessi una vita sociale più ampia e invece qui ti ignorano tutti vero? È colpa di questo tuo essere così brusca e strafottente lo sai vero, me ne sono reso conto io che ti conosco da si e no quando due ore, ma nemmeno! Ora cosa fai, ti scosti i capelli dal volto, sei rossa e sudata, deve fare molto caldo per voi umani: com’era sentire quel caldo asfissiante, perché è diverso dal caldo che ho sentito prima mentre ti abbracciavo, no? Diamine non mi ricordo più è una sensazione che ho perso, forse è un bene sembri parecchio sofferente, magari ti servirebbe una doccia fredda. Ho trovato, insomma, si oggi ho proprio voglia di rischiare la pelle, ma lo faccio per te spero di non infastidirti, ti afferro per un braccio e mi avvicino a te mentre ti metto l’altra mano dietro al collo, la tua pelle è ustionante ma sotto il mio tocco rabbrividisci subito, è uno dei vantaggi di portarsi dietro un vampiro in fondo: siamo centinaia di volte meglio del ghiaccio! I brividi ti fanno leggermente inarcare la schiena verso di me, ma è solo un attimo perché velocemente ti scrolli di dosso le mie mani e ti allontani lentamente.
‘Andiamo va…’
Ed ora cosa penserai che sono un malato ninfomane, o magari un cleptomane: beh in effetti non si allontana dalla realtà, ho bisogno di toccarti come da umano avevo bisogno di respirare, è un qualcosa di incondizionato di vitale per me ora. Ti seguo buttando gli occhi al cielo, mi sorprendo da solo gente, come sono messo bene.

Spero in questa scuola facciano anche corsi rapidi su come diventare un vampiro degno di questo nome, sento di averne bisogno!

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Angolo ringrazimenti: Cleo, anna io non so più come ringrazziavi per i vostri commenti! Percui vi dico solo questo... GRAZIE MILLE, mi fate stra felice e W i vampiri strani xD!
Angolo autrice: Nel prossimo capitolo Miya e beh un rapido scontro a scuola.
   
 
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