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Autore: Dello90    17/04/2020    1 recensioni
“La serata era quasi finita, lui e i suoi amici si erano divertiti e avevano fatto i provoloni con tutte le ragazze del locale, più per farsi qualche risata che per altro. Vegeta poi si voltò e tra le luci che si stavano accendendo vide dei capelli turchini raccolti in una coda da cavallo, senza pensarci si mosse verso di lei”
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                            08/12/2009

 

“ Buongiorno Vegeta! Oggi pomeriggio vengo in centro con due mie amiche…Riesci a passare?”

 

Bulma scrisse rapidamente il messaggio e ancora più velocemente lo inviò, evitando così di avere dei ripensamenti sul sentire o meno il ragazzo. La risposta non tardò ad arrivare:

 

Buongiorno a te! Sì, riesco! Quando arrivi dimmi dove sei che ti raggiungo!”

 

Vegeta era ancora catatonico a letto quando rispose alla turchina, il messaggio però gli diede il giusto stimolo per svegliarsi del tutto! 

Tirò un cuscino in faccia a suo fratello minore Tarble che dormiva nel letto accanto, giusto per distoglierlo dal bel sogno che evidentemente stava facendo, vista l’espressione beata che aveva mentre ronfava. Guardando il fratellino Vegeta pensò a quanto fossero diversi: lui sembrava sempre incavolato con il mondo e vedeva sempre il bicchiere mezzo vuoto, Tarble invece era sempre solare e adorava la compagnia…Che strano! Eppure la somiglianza tra i due era palese, sul fatto che fossero fratelli non c’erano dubbi.

Una volta che si fu rifocillato con una bella colazione, Vegeta chiamò Radish, uno dei suoi più cari amici: “ Ehi Rad! Andiamo a fare un giro in centro oggi?”

“ Ma sei pazzo? E’ un giorno festivo vicino a Natale, ci sarà il mondo!” rispose l’amico

“ E dai! Andiamo in autobus, così non dobbiamo sbatterci per il parcheggio. Devo vedere la ragazza con i capelli di quel colore assurdo che c’era al Mako, ma lei è con le amiche.”

“ Aaaah” esclamò Radish “ Potevi dirlo subito che c’era della gnocca di mezzo, allora ok!”

Vegeta alzò gli occhi al cielo e concluse : “ Avvisi anche quel gorillone di Nappa? Le ragazze dovrebbero essere in tre, a dopo!”

“A dopo Veji, fatti bello” salutò Radish e terminò la chiamata.

Ecco, era quello a cui doveva pensare Vegeta, farsi bello! Per fortuna la natura con lui era stata tutt’altro che cattiva, era un gran bel ragazzo, quindi non c’era molto da sistemare , ma lui aveva comunque un fissa: i capelli! I suoi capelli dovevano essere sempre perfetti, era il caso di mettersi subito a lavoro  per essere impeccabile.

 

“ Ma vi sembra normale?” gridò Laura spazientita “ È esattamente un’ ora che cerchiamo posteggio! Abbiamo girato tutta Genova e neanche un buco! Anche i parcheggi a pagamento sono tutti pieni!Dove ce la mettiamo la macchina?”

“ Era prevedibile andasse così , certo che se tu non avessi un Land Rover, forse la situazione sarebbe più facile!” disse Bulma altrettanto irritata da quel girare a vuoto, ma in quel momento Chichi ebbe un’illuminazione: “ Ragazze! C’è il parcheggio del teatro Politeama, sarà un po’ caro, ma magari riusciamo a scendere da quest’auto! Proviamo...” .

In effetti il posto c’era, ma quando videro il parcheggiatore, capirono che quella sosta sarebbe costata loro molto cara, ma non avevano più le forze per girare in cerca del tesoro!Lasciarono la macchina lì e si diressero verso via XX settembre, la via dello shopping di Genova.

“ Bulma hai già scritto al tuo amico?” chiese Chichi a Bulma, che iniziò a sentirsi agitata, eppure era solo un ragazzo che inizialmente non voleva neanche vedere... “ Ancora no, gli mando ora un messaggio:

 

"Noi ci siamo...ci vediamo tra 10 minuti in via XX sotto il Ponte Monumentale?”

 

Vegeta lesse l’SMS ricevuto e rispose:"

“ Ok, non vedo l’ora!”

 

Le ragazze furono le prime ad arrivare nel luogo dell’appuntamento e Bulma sentiva l’ansia crescerle dentro ogni minuto che passava, ma l’emozione più grossa la ebbe quando lo vide, era bellissimo...Vegeta indossava un paio di trainers bianche, dei jeans chiari con qualche strappo e una giacca nera di pelle che teneva aperta con sotto un maglione grigio abbastanza stretto da mettere in risalto i suoi pettorali, ma la cosa che più colpì la ragazza furono i profondi occhi neri del ragazzo, quando li puntò su di lei, si sentì avvampare.

Vegeta, quando individuò la turchina, non poté far altro che complimentarsi con se stesso! Per fortuna i fumi dell’alcool della serata in discoteca non lo avevano rincretinito al punto di alterare i suoi gusti in fatto di donne, la ragazza era ancora più bella di quanto ricordasse! Bulma fasciata in un cappottino nero con le lunghe gambe che spuntavano da una risicata gonna rossa faceva venire l’acquolina in bocca.

Una volta che i due gruppi di amici si presentarono, decisero da che negozio partire per fare spese e cominciarono a muoversi. 

Radish e Nappa iniziarono a fare domande a Laura e Chichi, riuscendo a distaccarle da Bulma che rimase indietro con Vegeta, sembrava quasi che i ragazzi avessero architettato un piano.

Fu Vegeta a rompere il silenzio dovuto all’imbarazzo tra lui e Bulma: “ Allora! Raccontami bene come mai abbiamo avuto a che fare quella sera al Golden Beach!” e lei rispose secca: “ Semplice!Tu ti sei lanciato su di me pretendendo un bacio!” . Vegeta rise e chiese: “ E l’ho avuto?” , “ Certo che no!” disse Bulma indignata.

Vegeta guardò la ragazza e aggiunse: “Sai, quando mi hai detto che già ci conoscevamo, pensavo fossi una mia fans”. Bulma rimase perplessa qualche secondo e rimarcò: “ Una tua fans?”.

“ Io e quei due che stanno tenendo in ostaggio le tue amiche  siamo dei giocatori di rugby professionisti! Giochiamo in serie A1 nella squadra dei Saiyan a Recco, conosci? Io sono il capitano. Per questo ci sono molte ragazze che mi conoscono! Mettici pure che sono belloccio ed ecco che spuntano le fans”.

Dopo la spiegazione che le era stata data, Bulma fissò Vegeta e decise di far abbassare il crestino allo sbruffone: “ Allora decisamente non sono una tua fans, spiacente! Del rugby so solo che si gioca con una palla ovale e di Recco conosco solo la focaccia al formaggio ”. In realtà Bulma conosceva le basi del rugby, perché il suo professore di educazione fisica al liceo era un ex giocatore e quindi aveva istruito la classe al riguardo, ma in quel momento non voleva pompare ulteriormente il giovanotto che aveva accanto, inoltre doveva essere lei quella corteggiata, non viceversa!

“Comunque non mi basta il rugby per campare! Durante il giorno lavoro nel bar di mio padre e poi la sera vado agli allenamenti. Tu che fai nella vita?” domandò Vegeta a Bulma.

“ Io sono al primo anno di biologia all’università. Non lavoro, a parte dare ripetizioni ad un undicenne indemoniato” rispose Bulma con una smorfia stizzita pensando a Junior.

Vegeta rise e disse: “ Ti capisco! Anche mio fratello ha undici anni, è un’età terribile”.

I due giovani si guardarono complici, contenti di vedere che la pensavano uguale sull’argomento.

Fu Nappa ad interrompere il momento: “ Ehi Veji! Io e Rad abbiamo fame, entriamo un attimo in questa focacceria con le ragazze. Voi che fate?”. Vegeta chiese a Bulma se volesse qualcosa e lei fece cenno di no con la testa, così il corvino e la turchina si sedettero su una panchina ad aspettare gli amici.

“ Stasera avrei gli allenamenti, ma penso avviserò il coach che non andrò. Preferisco stare ancora un po’ qua con te” disse dolcemente Vegeta prendendo il cellulare in mano per scrivere un messaggio all’allenatore.  Quando ebbe finito, mostrò lo schermo a Bulma, indicandole un nome: VIDEL MAKO. Bulma non riusciva a capire dove volesse andare a parare il ragazzo, era davvero così imbecille da farle vedere che quella sera aveva chiesto il numero ad altre ragazze oltre a lei? Ma poi lesse il numero abbinato a quel nome e tutto le fu chiaro... “ Guarda che io mi chiamo Bulma, mica Videl”. Vegeta impallidì. Bulma vedendolo scoppiò a ridere e disse: “ Ma non hai sentito che lo dicevo mentre mi presentavo ai tuoi amici?” e continuò a ridere.

Vegeta si riprese ed esclamò: “ Scusa! Ero impegnato a guardarti, non ci ho fatto caso...Videl allora era il nome della ragazza con cui ho parlato prima di te, ma non me la ricordo neanche! Ho solo fatto confusione con i nomi...Che figuraccia...almeno l’hai presa sul ridere! Non lo dire agli altri”

“ Oh sì che lo farò!” Controbattè la ragazza, continuando a sbellicarsi.

Appena gli amici tornarono dalla focacceria, Bulma non esitò un attimo per raccontare loro l’aneddoto, facendoli scoppiare in una fragorosa risata e facendo prendere una serie di insulti a Vegeta.

 

“Sarà l’ora di tornare verso il parcheggio! Altrimenti non so se ci basteranno i soldi per pagare la sosta” disse Laura una volta finite le commissioni.

“Dove avete parcheggiato?” chiese Radish “ Vi accompagniamo! E non è che vi scoccia portare a casa Vegeta? Nappa è venuto in scooter, ne approfitterei per tornare con lui!”.

Vegeta guardò l’amico che gli fece l’occhiolino. Altro che scooter, erano venuti tutti e tre con l’autobus, era solo una scusa per farlo stare di più con Bulma. Con questa mossa Radish si era meritato una birra offerta.

Arrivati al posteggio Nappa e Radish salutarono le ragazze e Vegeta, che, vedendo la macchina con cui erano arrivate le ragazze, pensò di aver trovato l’ America...Oltre ad essere bella e intelligente, Bulma sembrava essere messa bene anche economicamente!

Nel viaggio in macchina il corvino si sentì sotto interrogatorio, Chichi e Laura non smettevano di fargli domande sulla sua vita, finché non arrivarono davanti al palazzo dove abitava il ragazzo.

Vegeta ringraziò e salutò, ma, prima di scendere dall’auto, si avvicinò al viso di Bulma e le sfiorò le labbra con le sue. Bulma arrossì e sentì il cuore accelerare.

Quando si staccò, Vegeta disse: “ Ci sentiamo stasera! Ciao Bulma” , aprì la portiera e se ne andò.

Laura e Chichi che avevano assistito allibite alla scena cinguettarono in coro: “ Quindi?!”

“ Amiche...potrebbe piacermi” concluse Bulma ancora gongolante.

   
 
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