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Autore: fujitoid    19/04/2020    0 recensioni
Nuove avventure attenderebbero le Guardian Senshi ed i sovrani, nuovi nemici sarebbero all’orizzonte e non sembrerebbe solo quello il problema, infatti, un fatto del tutto naturale coinvolgerebbe tutto il Pianeta, e gl’abitanti ignari di tutto ciò continuavano con la loro vita abituale giornaliera. Cosa mai starà per succedere? Cosa mai potrebbe spezzare questa pace che regnava sovrana ormai da anni? Le guardiane di Neo Queen Serenity all’oscuro di tutto ancora non avevano idea a cosa sarebbero andate incontro. Nello schieramento opposto, non mancheranno degl’episodi che, in qualche modo, cambieranno i propositi di chi sta invadendo una galassia non sua, tradimenti e complotti sono sempre dietro la porta, ognuno dovrà guardarsi le proprie spalle e potrebbe sembrare che le Guardian Senshi non siano le uniche nemiche da affrontare. Oltretutto le Sailor, si faranno una domanda qual è lo scopo di questi nuovi invasori cosa mai staranno cercando e poi ottenuto cosa vorranno fare, solo combattendo potranno avere risposte alle loro tante perplessitudini. Sembrerebbe, infatti, che un nuovo cristallo sia celato da secoli, nascosto da qualche parte non si sa dove in qualche angolo della Terra, dotato di poteri anche più potenti del Cristallo d’Argento Illusorio che potrebbe
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Endymion, Nuovo personaggio, Serenity, Shitennou/Generali, Usagi/Bunny | Coppie: Endymion/Serenity, Haruka/Michiru
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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17° Capitolo L’incubo è terminato-Fine o inizio
Era giunta la fine, anche, dei suoi pochi alleati, Opal, Pearl, Basalt e Queen Agate rimasti in vita. Hyaline si trovava tra di loro pensava nella sua mente che molto probabilmente era arrivato la sua ora, il suo pensiero fu rivoltò a Sailor Pluto senza alcun rancore verso le sue amiche ed il re per la sua morte. King Alabaster capì ch’era arrivata la sua fine - Abbiamo perso ma lo facciamo con onore. A punire i traditori sarà il tempo, anche loro prima o poi avranno le loro punizione che si meritano. - Tentò un ultimo tentativo di diventare ombra per potersi salvare ma non servì a niente; ormai la luce positiva dello Space Power Tiare prese il sopravvento annullando i suoi poteri. Una fine che decretava la rinascita per il Pianeta Tectinis, Diorite sparì alla volta di un riparo magari la propria nave spaziale nascosta fin dal loro arrivo, insieme a sua madre la cugina ed i rimasti in vita, fu un attimo ma nonostante il tradimento a suo padre con lo sguardo fece capire ad Opal e Basalt di andare con loro prima che lo scettro della guerriera dell’amore li travolgesse. Una volta giunti l’avrebbero di nuovo trasformata in quella che era la sua forma originaria e durante il viaggio erano decisi a seguire i loro pensieri, fino al momento del ritorno casa. La situazione al fronte non prometteva nulla di buono, per King Alabaster ed i suoi 2 cavalieri anche perché non c’era più nulla da fare. Fecero in tempo solo a guardarsi che poi furono avvolti dalla potente luce, si sentivano le loro grida e poi più niente, le loro rispettive gemme furono annerite, caddero a terra prive di potere ed ormai non erano più buone a niente. Al centro di comando del Crystal Palace si festeggiava la fine d’un incubo da parte di Princess Lady Serenity, Luna Artemis e Diana, ignari di quanto accaduto, cioè della fuga di alcuni dei loro nemici. La teca dove giaceva il corpo di Serenity non venne risparmiata dalla grande lucentezza del potere dello Space Crystal, la barriera che proteggeva il suo corpo si dissolse liberando il corpo. Gl’occhi della regina s’aprirono, era ritornata in vita. Neo Queen Serenity ridestatasi lasciò la sala reale, si recò al centro di comando sicura che si trovassero lì i suoi fidati gatti consiglieri, ignorando, inconsapevolmente, la presenza della principessa venuta dal futuro - Sapevo di vedervi qui! Luna, Artemis e tu piccola Diana, sono di nuovo tra voi. Questo significa che la guerra è finita e le mie guardiane ci sono riuscite, hanno sconfitto il male. - Debuttò con queste parole la sua entrata. Luna si girò di colpo appena sentì una voce a lei familiare - Serenity, amica mia! Sei tornata tra noi, non ci posso credere. - Si buttò, con le lacrime agl’occhi, tra le sue braccia facendo cadere la sedia su cui era seduta. Artemis usò più compostezza - La nostra regina, s’è risvegliata questo significa che lo Space Crystal ha funzionato. - Baciò la mano della regina facendo cadere sulle sue mani qualche goccia di lacrime. Diana con la sua voce timida era commossa per quel momento memorabile - Regina, siamo contente che sia andato tutto bene, finalmente siete tra noi. - Disse inchinandosi davanti a lei. Ikuko nonostante fosse a casa sua da madre capì che la figlia era tornava in vita - Figlia mia, non sai quanto ho penato ed ho sofferto quando ho visto il tuo corpo senza vita. Vorrei tanto abbracciarti, mi sei mancata. - Per lei oltre che regina era sempre sua figlia. Kenji cominciò a piangere - Bambina, Usagi, ho pregato per questo momento ogni giorno, adesso che sei di nuovo qui non ti voglio perdere. - Accarezzò i capelli della moglie brillanti come non mai. Shingo, cercò di rimanere composto anche se avesse voluto andare dentro il palazzo e saltare addosso alla sorella per la felicità - Sorellina, lo sai a me non sei mancata proprio. Anzi sono stato bene! - Disse trattenendo le lacrime di felicità. Serenity era felice di poter riabbracciare le persone a lei care quanto tempo era passato - Sono contentissima, di rivedervi ho visto che siete diventati degl’esseri umani, Forse sarà stato lo shock della mia morte. Mia figlia dov’è vorrei tanto abbracciarla. - Tanto concentrata a parlare con loro che non s’accorse della presenza di un’altra persona. Princess Lady Serenity si fece nuovamente avanti, aveva aspettato che salutasse gl’altri - Madre, hai ragione dopo la tua morte sono successi eventi sconvolgenti, che hanno trasformato Luna, Artemis e Diana in esseri umani. Io sono tua figlia sono venuta dal futuro subito dopo la tua dipartita tramite un spazio dimensionale che s’aprì tra il vostro mondo e quello mio da dove vengo. - Si chinò davanti al cospetto della madre per poi rialzarsi subito. Serenity la guardò con meraviglia vedere sua figlia da grande non capitava tutti i giorni - Tu sei mia figlia, sei venuta dal futuro dove tu sarai grande, sono confusa ma felice che stiate tutti bene. Ripeto, la mia piccolina Small Lady dov’è? - Domandò ancora più confusa e meravigliata. Luna le rispose per tranquillizzarla - Small Lady, sta dormendo nella stanza matrimoniale. Sta bene vai a vederla te lo meriti. - Le disse Sorridendo. Serenity corse nella sua stanza per riabbracciare la figlia. Nel frattempo il re e le Sailor Senshi, arrivarono a palazzo, durante quella breve camminata che lo separava dal suo palazzo Endymion, osservava quel panorama di tristezza, consapevole che, artefice di tutto ciò era un nemico che non faceva più paura. Un alone nero avvolgeva gli occhi di Queen Agate sembravano sovrastare quel mondo e poterlo manovrare ma era tempo di ritararsi, prima che le Sailor le raggiungessero. Il caldo del sole, in quella giornata, non aiutava tutti gli abitanti ritornati in vita grazie allo Space Crystal. La fuga dei sopravvissuti era giunta veloce come un razzo a dare la notizia al re fu Venus che ebbe solo il tempo di riabbracciare sua moglie e doveva ritornare di nuovo a combattere, almeno lui credeva così. Neo Queen Serenity forse doveva badare alla piccolina che la vedeva ormai da parecchio ma essendo tornata in vita tocca a lei far vedere la luce ai suoi nemici e dunque si unì alle Guardian Senshi, per recarsi velocemente al loro covo. Hyaline decise di raggiungere l’astronave per dare un aiuto in caso servisse, doveva aspettare a parlare con la regina, il suo cuore era stato purificato grazie allo Space Power Tiare, che lo graziò redendolo un cavaliere della famiglia reale. A Palazzo rimasero le Sailor Quartet e gli Shitennou per sorvegliare Small Lady. Diorite non riusciva a credere che quel legame con la madre fosse stato spezzato perché nel cuore in quel profondo poteva scrutare qualcosa - Siamo rimasti troppo tempo in questo pianeta, dobbiamo andare via, allora perché non ci riesco questo viaggio mi ha portato via mio padre ed allontanato mia madre e mia cugina. - Sentiva il calore di quel legame e lo sentiva ancora più forte alzando lo sguardo in alto. Opal sentiva caldo, era bollente sulla pelle - Percepisco un grande calore dentro di me, forse sono gli strascichi dello Space Crystal, deve aver colpito anche la principessina. - Poteva respirare quel calore, sentirlo mentre bruciava il corpo ed era come la sua fidanzata. Pearl si sentiva bruciare il corpo era calda, poteva percepire qualcosa di strano se solo chiudeva gli occhi immaginava cosa potesse essere - Anch’io mi sento strana e temo sia proprio quello che dici tu, qui non possiamo più rimanere. - Sentiva un forte legame con Opal proprio quando amore e passione s’univano. Queen Agate avrebbe voluto che questa tortura finisse quando all’improvviso sentì avvicinarsi delle presenze positive - Siamo stati trovati, ormai è troppo tardi, Dobbiamo affrontarle, per l’ultima volta. - Si domandava come sarebbero venuti fuori, da questa situazione, in fin dei conti la loro sconfitta sarebbe stata infinita. Neo Queen Serenity arrivata nel luogo del covo segreto si vide davanti un’enorme astronave - Quindi questo sarebbe il posto dove si nascondevano per tutto questo periodo, sicuramente c’avranno sentito, secondo fra poco usciranno. - Il suo pensiero era rivolto al suo amato marito avrebbe dovuto baciarlo gl’avrebbe dovuto sfiorare il viso e osservato mentre accudiva tra le braccia il loro capolavoro. Il sole era alto in cielo, l’attesa non si fece tanta, d’improvviso non furono più soli le Sailor ed i Sovrani. Queen Agate era apparsa di fronte ai suoi nemici arrivata da poco insieme agl’altri eppure già esausta dei combattimenti - Non sono qui per combattere, dichiariamo la nostra sconfitta totale, abbiamo perso e siamo pronti anche ad essere puniti. Da regina preferisco morire combattendo piuttosto che scappare. - Lei a combattere contro un matrimonio che non le apparteneva. Diorite si trovava accanto alla madre, sentiva le sue parole conoscendo bene le sue intenzioni - Ci siamo affrontati da veri avversari, noi abbiamo perso adesso è giusto che subiamo la nostra sentenza. - Questo era il suo pensiero ricorrente, sin da quando erano scappati. Tra tutte le Sailor, la guerriera dell’amore vantava una bellezza innata, aveva un'abilità con le armi davvero sorprendente il suo sguardo tra le nuvole non passava inosservato. Sailor Venus come in ogni guerra, aveva problemi di forze, attimo dopo attimo l’abbandonavano - Mi sento esausta ma se c’è da combattere non mi tiro indietro! La leader deve dare l’esempio. - Si teneva appoggiata dalla spalla di Sailor Mars. Serenity era di indole buona non avrebbe mai portato alla morte nessuno nemmeno il suo nemico stesso - Tranquilla Sailor Venus, non ci sarà da combattere, se loro vorranno con il mio nuovo scettro potrò purificarli e vivranno felici facendo nuove esperienze e scoprendo nuovi sentimenti. - Teneva stretto lo Space Power Tiare, sperando di poterlo usare per la prima volta. Queen Agate avvertendo l’importanza della situazione, si preparò alla risposta - Neo Queen Agate, ho riflettuto su quello che avete detto ed ho una preso una decisione; Accettiamo di diventare combattenti della luce e con noi anche il nostro Pianeta natio. - Cercò lo sguardo d’approvazione per essere capeggiata specialmente da Diorite e Pearl che teneva ben salda la sua arma. Neo Queen Serenity alzò al cielo lo scettro che s’illuminò levitando in aria alzo la testa in alto dicendo - Space Power Tiare, purifica i cuori di coloro che sono stati contaminati dall’odio e dall’oscurità. - Una forte luce partì dallo Space Crystal circondando gl’interessati da un potere purificante le gemme di ognuno di loro si accesero ognuna del proprio colore. Anche Tectnis non era più un pianeta malvagio e quella guerra ormai era solo un ricordo.Endymion era lì a guardare quello che stava succedendo, era felice, coloro che erano nemici non lo erano più ma il suo unico desiderio era stare da solo con Neo Queen Serenity. Dal giorno della purificazione e della partenza di Queen Agate e dei suoi sottoposti era passato molto tempo, le Sailor Quartet e Princess Lady Serenity, ritornarono nel loro mondo grazie all’aiuto di Sailor Pluto che usò i suoi poteri per aprire il varco dimensionale, chiudendolo poi con la sua formula il “Dark Dome Close!” anche nel loro futuro tutto era tornato alla normalità. La guerra era ormai finita da giorni e la ricostruzione del loro città procedeva spedita. Le guerriere con la loro Regina, piene della lezione impartita da Neo Queen Serenity, il significato di “Speranza”, si erano date subito da fare per organizzare e far rifiorire quella che sempre avevano considerato come casa, quasi distrutta ma per fortuna mai avvenuto dopo l'avvento di King Alabaster e dei suoi sottoposti. Gli operai erano a buon punto con la ricostruzione dei palazzi le Guardian Senshi potevano dirsi soddisfatte: non tutto era andato perduto come avevano ritenuto in precedenza, un futuro radioso si apriva davanti a loro, sebbene le memorie di quel periodo buio continuassero a riaffiorare, poiché non tutto era stato deleterio. Sempre più spesso le 8 guerriere lasciavano vagare la mente, restando a fissare nel vuoto per interminabili minuti, taciturne, e neppure la presenza della loro regina a volte serviva per svegliarle da quello stato di torpore. Si trovavano tutti nel giardino reale, Mars spostò con lo stivale un sassolino che si trovava per terra, salvo poi rimetterlo al suo posto con lo stesso gesto lento e, in un certo qual modo, elegante, che aveva impiegato per spostarlo in precedenza. Con un sospiro si mosse a disagio sul basso muretto sul quale si era seduta. Un movimento colto con la coda dell'occhio la informò dell'arrivo di un nuovo alleato che gli si sedette accanto, sebbene non nella sua posizione scanzonata, in una più regale, altezzosa, accavallando le gambe; era Hyaline oramai ex cavaliere di King Alabaster di lui ormai c’è un solo lontano ricordo. Un nuovo sospiro, eppure Hyaline doveva saperlo che se lei non voleva parlare non c'era modo di scucirgli nulla di bocca, ma stranamente non sembrava che la ragazza avesse voglia di parlare. Venus riportò la sua attenzione sul panorama, ma i suoi occhi non si soffermarono a lungo ad ammirarlo, mentre il cielo azzurro mutò in un azzurro che apparteneva solo a due occhi ben conosciuti, in cui difficilmente avrebbe guardato ancora. Pluto, anche lei, seduta accanto a Mars, con un sospiro si mosse per l'ennesima volta notando Neo Queen Serenity che cammina per il giardino da sola esclama - La Principessa è preoccupata! - Poggiando il tallone sul muricciolo, seppellendo il volto tra le braccia, allacciate al ginocchio.  Uranus si riscosse dai suoi pensieri sentendo la voce controllata di Pluto facendole uscire una mezza risata amara dalle labbra, come risposta - Non ha nulla di cui preoccuparsi, nessuna nuova minaccia sembra comparire all'orizzonte. Non mi riferivo al nostro pianeta. - Rispose infine, pensando, però, a quella famosa ombra che li spiò il giorno della partenza dei loro ex nemici. La conversazione cadde nel vuoto quando Mercury non abboccò all'esca, la quale con Jupiter finirono per ammirare entrambe lo stesso panorama, sebbene non vedendovi il medesimo spettacolo. Neptune fece passare una mano in mezzo ai capelli, gesto assai raro per una persona controllata come lei, soprattutto in quel momento dove preoccupazione alcuna doveva trovare sfogo in quella movenza. Hyaline portò le mani dietro la schiena, così da potersi sbilanciare un po' all'indietro, ed osservare il cielo. Non c'era nulla che potesse ricordargli il suo pianeta, non la vegetazione, in quel luogo così diverso, né il ricordo di una persona cara, che invece sembrava tormentare Saturn e forse era proprio per quel motivo che a Hyaline gli saliva una rabbia dalle viscere quando si coglieva a ripensare a quel suo Pianetuncolo sparso per l'universo. Nulla l'aveva legato là, nulla, si ripeteva, allora per quale motivo il suo pensiero doveva sempre capitare lì? Rilassò le spalle Hyaline, chiudendo gli occhi, le sopracciglia aggrottate. Più provava a non pensarci più il pensiero tornava là. Per Saturn era insopportabile quella situazione - Se non ci dai un taglio ti resteranno rughe d'espressione. -  Rivolgendosi a Hyaline. Con Uranus, le ragazze si voltarono verso il nuovo venuto. Hyaline con il suo modo diretto e canzonatorio si stava avvicinando a Pluto trascinandosi nel muretto, le braccia lasciate penzolare dietro la testa, quasi vi si stesse appoggiando - Ah, ho finito, finalmente. - Esclamò, sedendosi accanto a Pluto, opposto a Mars. Jupiter vede King Endymion avvicinarsi - Eri con la Regina? - notò il suo viso sorridente. King Endymion rispose con tranquillità - Sì, per il suo giro quotidiano…! - Esplicò, porgendosi in avanti per poter guardare in faccia Hyaline, anche se la cosa gli risultava parecchio difficile. Mars cominciò a picchiettargli la spalla.  - Ohi! Si può sapere che succede? - Domandò con curiosità altezzosa. Mercury si affrettò ad intervenire, prima che Jupiter potesse scatenare le ire di Mars - Neppure tu sembri molto in te, noto che sei un po’ nervoso da quando è finita la guerra con il tuo ex re. - Parlò con il tono riguardoso verso di lui.  Hyaline portò a questo punto il busto all'indietro per osservarla in faccia - Che intendi? - Appoggiandosi a Pluto con il braccio sulla sua spalla. Uranus intervenne al posto di Mercury - Normalmente sei più loquace. Almeno noi ti abbiamo conosciuto così. - Con gl’occhi cercò l’approvazione di Netpune. Hyaline con molta prontezza rispose - Ah, sono sempre più loquace di voi due! - Ribatté, gonfiando le guance, per poi lasciare la tensione dopo qualche secondo in uno sbuffo liberatorio. Portò il busto in avanti, incrociando le caviglie e poggiando la testa sulle mani.  Kunzite intervenne uscendo da palazzo insieme agl’altri suoi fratelli cavalieri - Non ce la passiamo bene. Cosa affligge i vostri visi, abbiamo ottenuto una grande vittoria. - Commentò. La malinconia di Hyaline presente anche nelle due Principesse Pluto e Saturn si posava anche su di lui, mentre osservava il vento muovere i suoi capelli di fronte al viso. Se c'era una cosa che si poteva dire di Kunzite, un suo pregio, era che non aveva peli sulla lingua, era diretto, anche troppo. Hyaline era proprio come Kunzite ed era anche quello che esplicitava i suoi pensieri con maggiore facilità - Vorrei tornare sul Pianeta Tectinis - Disse dopo che un attimo di malinconia lo affliggeva infine, alzandosi e girandosi a fronteggiare le altre, con le mani sui fianchi, quasi come un atteggiamento di sfida. Sul pianeta Terra, tranne Pluto, nulla lo tratteneva, il più dei lavori era stato fatto non serviva più il suo aiuto, non si poteva certo vantare con le compagnie che Tectinis poteva offrire. Pluto non credeva alle sue orecchie non poteva essere vero quello che sentì dalla bocca di Hyaline - Dovrei riprenderti, per quello che hai detto Hyaline ma sarebbe da ipocriti. - S’allontanò dal muretto dove stava appoggiata avvicinandosi a lui. Hyaline la fronteggiò a testa alta - Devo tornare su quel pianeta e capire cosa mi ossessiona. Qua non sembra ci sia bisogno di me e ritengo che con una motivazione convincente la vostra regina Serenity potrebbe trovare interessante la cosa. Ieri mi ha confidato che desidererebbe un rapporto di amicizia più stretto con Princess Diorite e suoi guerrieri. - Prese per mano la sua amata e la guardò con un sorriso e con due occhi di vero amore. Mars sospirò, osservata dai suoi corvi che non facevano altro che svolazzare da un albero all’altro, prima di alzarsi a sua volta, incrociando le braccia al petto. Jupiter e Mercury osservarono l'ultima componente del loro quartetto, Venus, ancora silenziosa - Hyaline?! Ma che stai dicendo?  -  Chiesero, sebbene dal ghignetto sulle loro facce vi si leggesse bene la consapevolezza di conoscere la risposta del ragazzo. Venus finalmente prese parola - A decidere saranno Serenity ed Endymion, noi possiamo solo obbedire. - Sottolineò a tutti i presenti dopo aver ascoltato con attenzione tutto il discorso. Neptune osservò le compagne dal basso verso l'alto, le mani chiuse davanti a sé, cedette, lasciando che un sorriso simile alle altre si dipingesse sul viso - Perché no? I nostri sovrani sarebbero felici di un ritorno ad una pace conclusiva visitando il loro pianeta. - Con questa affermazione s’alzò, senza controllare che le altre la seguissero, s’incamminò per i corridoi del Palazzo Reale, uscendo dal giardino, alla ricerca di un’idea. Il viaggio su Tectinis per consolidare la pace fra i due pianeti era un punto interrogativo non tutte le guerriere erano d’accordo. A decidere erano i Sovrani ma questa sarebbe stata tutt’un’altra storia.
FINE
   
 
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