Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: KuroHeart    22/04/2020    1 recensioni
"Non c’è altro modo… Se vuoi continuare a vivere allora dovrai diventare come me. Ma ti avverto: una volta che avrai fatto questa scelta, non potrai tornare indietro."
Una voce maschile mi parla, ma io non capisco il significato di quelle parole. Provo a guardare in volto la fonte di questa voce, ma è sfocata e confusa. Cerco di chiedere chi lui sia, ma non riesco a dire nemmeno una parola… Ad un certo punto, l’oscurità si attornia a me e tutto scompare, facendo vedere sangue sparso qua e là. Mi guardo intorno per cercare una via d’uscita, ma rimango paralizzata sul freddo pavimento.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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<< La carrozza dovrebbe passare per di qua tra qualche minuto. >> ci riferisce Thomas nascosto dietro un albero con me, il quale indossa un cappotto scuro e ha i capelli legati in una coda bassa, mentre al lato opposto vi sono Sebastian e Walter in divisa. Il corvino cela subito le nostre presenze e tiene d'occhio il sentiero illuminato solo da una luna a falce e qualche stella solitaria.
Ad un certo punto percepiamo un lieve scalpitio di zoccoli che man mano si fa sempre più forte.
Successivamente notiamo in lontananza la luce di una lanterna e poco dopo una carrozza grande e blindata, simile a quelle della polizia, trainata da due cavalli marrone scuro con alla guida un vampiro vestito di nero e incappucciato e un altro seduto accanto a lui, il quale indossa i medesimi abiti.
Riesco a percepire molte presenze di esseri umani così come i loro pianti, gemiti e persino alcune richieste d'aiuto.
<< Fate silenzio! >> ringhia l'uomo accanto al cocchiere con un timbro di voce basso e minaccioso.

<< Al mio segnale assaltiamo la carrozza. >> esordisce telepaticamente il mio amico per evitare che quei loschi individui lo sentano.
Mi accorgo che il mezzo è quasi alla nostra portata.
Si avvicina ancora un po'...
<< Ora! >> esclama il ragazzo scattando in direzione della carrozza.
Il corvino lo segue ed entrambi si arrampicano ai lati della vettura in movimento senza farsi notare dai due vampiri.
Io e Walter li seguiamo velocemente e quando vediamo che i due uomini sono stati messi fuori gioco, approdiamo sul tetto del mezzo con un balzo, vedendo il corvino alla guida e Thomas vicino a lui; quest'ultimo si gira verso me e il mio maggiordomo con qualcosa in mano: << Walter, prendi queste. >> gli intima porgendogli un mazzo di chiavi che serviranno ad aprire gli sportelli della carrozza.
<< Devi portare ora questi umani in salvo poiché sono più del previsto, quindi quelli rimasti all'organizzazione non starebbero nel mezzo. >> conclude il giovane vampiro.
Così Sebastian cede il proprio posto al vampiro, il quale si mette subito alla guida della carrozza.
<< Farò il più in fretta possibile. >> ci comunica il mio servitore.
Dopodiché io, Thomas e il maggiordomo di casa Phantomhive lasciamo la vettura e ci dirigiamo verso destinazione, sfrecciando tra gli alberi della foresta.

Circa mezz'ora dopo arriviamo di fronte al cancello dell'abitazione e nascosti dietro alcuni cespugli apprendiamo (grazie alla vista sviluppata che ci permette di scrutare attraverso qualunque muro e alla possibilità di percepire la presenza di altri vampiri), che questa è sorvegliata da una decina di guardie vestite con abiti scuri e privi di armi: ciò significa che combatteranno usando solo ed esclusivamente i loro poteri.
<< Come può la contessa aver reclutato così tanti vampiri in così poco tempo? >> domando a Thomas.

<< Non ne ho idea purtroppo. Ma so che lei possiede molte risorse di cui nemmeno io sono a conoscenza. Inoltre sembra che sapesse del nostro imminente arrivo. >>
Risponde il mio amico mentre osserva attentamente i passi delle guardie che vanno alternandosi, due avanti e indietro, altre due a destra e sinistra, mentre le altre tre coppie si trovano rispettivamente all'ingresso principale, sulla terrazza e sul retro della magione.
Ad un certo punto noto Sebastian arrampicarsi su un albero ed estrarre dalla giacca un paio di coltelli in legno che poi si appresta a lanciare con abilità contro le guardie del piano superiore, centrando i loro cuori e mandando così quei vampiri in cenere. Dopodiché fa lo stesso con quelle all'ingresso e ai lati, usando il giusto tempismo per non farsi notare, mentre con quelle al retro esegue un lancio diverso, facendo roteare le armi, una a destra e l'altra a sinistra, intorno all'abitazione andando a colpire gli ultimi due soldati rimasti.
<< Signori, possiamo procedere. >> ci annuncia lui compiaciuto per poi saltare sull'albero successivo e superare le mura della villa.
Io e Thomas lo seguiamo, ma prima quest'ultimo si occupa di spezzare il robusto lucchetto del cancello a mani nude per permettere a Walter di entrare con la carrozza.
Arriviamo così davanti all'ingresso dell'edificio raggiungendo il corvino: << Purtroppo da qui non sarà possibile attaccare di sorpresa tutti questi vampiri, dunque saremo costretti a batterci. >> dice riferendosi alle numerose presenze che si trovano all'interno, usando un tono di voce calmo come se dovessimo svolgere qualche misera faccenda domestica.
Detto ciò, Sebastian si appresta ad aprire le due grandi porte.
Ciò che ci aspetta mi lascia completamente attonita: un esercito di vampiri formato da soli uomini vestiti di scuro come le guardie all'esterno e composti in cinque file da otto, attendono immobili gli ordini del loro tiranno. Ma la scena che mi sconvolge maggiormente è la vista dei pochi esseri umani sopravvissuti e con i polsi ammanettati, nelle grinfie dei carnefici delle prime due file, i quali tengono avvinghiate le prede con una mano sul loro collo.
La contessa Brimstone, la quale si trova a capo della scalinata, indossa un abito nero e ha lasciato i capelli sciolti. Sulle sue labbra dipinte di scuro compare un ghigno malvagio, soddisfatta di aver suscitato in me (e sicuramente anche in Thomas) tanto disgusto nei suoi confronti.
<< Figli miei, sapevo che avreste fatto presto ritorno. >> esclama lei mentre scende le scale con grazia ed eleganza sollevando di poco la gonna dell'abito.
<< Dunque è così che intendi agire? Prendendo in ostaggio delle vite innocenti? Sei solo una codarda! >> esordisce furioso il mio amico mostrando i suoi brillanti occhi verdi e i canini aguzzi.
I soldati muovono simultaneamente la propria mano attorno alla gola di quelle povere vittime iniziando a stringere.
<< No, vi prego... >> piagnucola una ragazza sui sedici anni.
<< Fermatevi, figli miei. >> interviene Alexandra con un cenno della mano mentre scende la scalinata.
I suoi sottoposti obbediscono all'istante lasciando loro un po' di respiro e si fanno da parte per permettere alla vampira di attraversare il salone.
Io, Thomas e Sebastian ci mettiamo subito sulla difensiva impugnando le nostre armi.
D'altro canto la contessa non sembra esserne turbata, dato che sta continuando ad avanzare verso di noi con disinvoltura guardando Sebastian: << Vedo che tu sei un comune maggiordomo, Desmond. Anche se devo ammettere che non sembri essere un vampiro... ordinario. >>
Le labbra del corvino s'incurvano in un mezzo sorriso: << Avete detto bene, poiché io sono un diavolo di maggiordomo. >> risponde mentre i suoi occhi prendono il loro caratteristico color cremisi e le pupille si assottigliano.
Ancora una volta la vampira non rimane affatto intimidita dallo sguardo minaccioso del demone e si rivolge al mio amico: << Mio caro, tu invece hai deciso di tradire me e la tua famiglia a causa di una ragazzina che non sa nemmeno controllare il suo potere e che non prova nulla per te. >>
Poi la donna si ferma a pochi metri da noi e inizia a scrutarmi con fare altezzoso: << Sai Katreena, grazie ai miei insegnamenti saresti potuta diventare una vampira forte e invincibile. Hai del potenziale ed è un tale peccato che debba rimaner sepolto sotto le tue ceneri. >> parla con falso dispiacere.
Corrugo la fronte guardandola in cagnesco, ma lei non se ne cura affatto e si rivolge nuovamente al giovane vampiro: << Vi concederò una possibilità. Thomas, unisciti a me ed elimina questi due vampiri. Se lo farai, la tua vita e quella di questi umani verrano risparmiate. Altrimenti non vi sarà alcun sopravvissuto. Dopotutto in una famiglia è giusto offrire una seconda chance. >>
<< La mia vera famiglia è quella che ho perso tempo fa. >> replica lui accigliato.
<< Vedo che hai già preso una decisione... >> Alexandra si gira verso le guardie per dar loro il segnale.
<< Aspetta! >> esclama Thomas prima che lei abbassi la mano.
<< Mi unirò a te. >>
Lo guardo confusa dalle sue parole: << Cosa stai dicendo? >>
Lui volge lo sguardo a me e Sebastian facendo un cenno impercettibile con il capo, dandoci modo di capire che si tratta di una messinscena.
<< Thomas, capisco che vi siano molte vite in gioco, ma vuoi davvero voltare le spalle alla tua migliore amica? Inoltre chi ti dice che lei non ti stia ingannando? >> continuo recitando la mia parte al meglio, lasciando trasparire disapprovazione e timore nella mia voce, mentre poggio una mano sulla spalla del mio amico. So essere una brava attrice quando desidero qualcosa.
Alexandra si volta verso di noi tendendo una mano verso il suo pupillo: << Vieni da me, mio caro... >>
Il ragazzo annuisce e fa per incamminarsi verso di lei, ma io lo fermo per un braccio: << Non farlo, è una trappola. >> lo imploro con gli occhi lucidi per donare ancora più credibilità alla farsa. Thomas scruta il mio sguardo con disappunto e poi si libera dalla presa con uno strattone. Infine raggiunge la contessa prendendole la mano e avvicinandosela alle labbra per baciarne il pallido dorso: << Sono ai vostri ordini, mia regina. >> dice in un sussurro colmo di devozione.
La vampira sorride soddisfatta per essere riuscita a riprendersi uno dei suoi migliori soldati: << Sai cosa fare. >>
<< Puoi ben dirlo. >> il ragazzo l'attira a sé con la mano con cui la stava tenendo e tira fuori il pugnale in legno puntandolo contro al cuore.
<< Lasciate subito andare gli esseri umani, altrimenti la ucciderò! >> esclama a gran voce.
Le guardie non muovono un solo muscolo, anzi stringono ancora di più la presa sugli ostaggi in segno di sfida. La vampira scoppia in una risata fragorosa che si disperde per il salone. All'improvviso si erge una nebbia oscura che riesce a celare la sua figura, la quale risale velocemente le scale per poi riacquisire le proprie sembianze.
In quel momento Sebastian ne approfitta per lanciare un coltello in direzione del suo cuore, ma lei lo prende al volo con una mano e ne stringe il manico, frantumando l'arma in mille pezzi e provocando un forte boato.
<< Uccideteli tutti! >> urla furiosa con un gesto della mano, mentre i suoi occhi rossi ardono come il fuoco e poi svanisce nuovamente in quella strana nebbia.
I vampiri avvicinano pericolosamente le loro zanne al collo degli umani. Il corvino decide di intervenire sferrando decine di coltelli che vanno a conficcarsi nella testa e nelle braccia di alcuni degli assassini delle prime due file, mentre altri finiscono in cenere poiché colpiti al cuore da dietro.
Io e Thomas aggiriamo di corsa i succhiasangue ancora vivi delle ultime due file prima che si riprendano e li sorprendiamo alle spalle, trapassando le loro carni con le nostre armi.
Gli schiavi ora liberi fuggono spaventati nascondendosi dietro alcune colonne in pietra.
Il maggiordomo è alle prese con tre vampiri, i quali si sono liberati della zavorra per potersi dedicare a lui.
Poco dopo anche altri prendono il loro esempio, spezzando il collo degli ostaggi o prosciugandoli del loro sangue con rapidità sotto i miei occhi attoniti, senza avere la possibilità di fermarli.
La vista di quei gesti orrendi e il forte odore di sangue mi immobilizzano sul posto.
All'improvviso sento il mio corpo venire avvinghiato da qualcosa: abbasso immediatamente lo sguardo apprendendo che si tratta delle braccia di un vampiro possente. Mi dimeno con tutte le mie forze cercando di liberarmi dalla sua presa, ma invano.
Il bruto mi stringe ancora di più nella sua morsa provocandomi alcune fitte di dolore, costringendomi così a urlare e a lasciar cadere il paletto sul pavimento.
<< Ora voglio sentire le tue ossa che si rompono! >> esordisce con voce roca e profonda per poi ridere sguaiatamente.
<< Miss Katreena! >> mi chiama il demone dirigendosi velocemente verso di me, però poco prima di riuscire a raggiungermi viene circondato da altri quattro vampiri. Allora cerco disperatamente Thomas con gli occhi, ma anche lui purtroppo è impegnato con due creature della notte: questo significa che dovrò cavarmela da sola.
Chiudo gli occhi e butto la testa all'indietro con tutte le mie forze, colpendo duramente quella dell'uomo, il quale mi lascia andare, stordito dall'attacco. Nonostante il dolore procuratomi approfitto del suo intontimento per raccogliere l'arma ed uccidere il bestione con un colpo deciso. Soddisfatta della mia piccola vittoria e con l'adrenalina in corpo, sfreccio verso un giovane vampiro schivando agilmente il suo pugno, centrando infine il suo punto debole.
Ad un certo punto odo la porta principale aprirsi, così volgo lo sguardo verso l'entrata e vedo il mio maggiordomo varcare la soglia.
<< Walter, porta subito i sopravvissuti in salvo! >> gli ordino indicandoli con l'indice della mano destra.
Lui obbedisce e si dirige da loro per guidarli allo scoperto verso l'uscita, ma mentre si trovano tutti a metà percorso, qualcosa di appuntito attraversa la stanza a gran velocità, diretto verso un ragazzino. Il mio servitore se ne accorge appena in tempo e vi s'interpone, sacrificando la propria vita per lui. Subito dopo una pioggia di quelle che ho compreso essere delle frecce di legno, vanno a colpire i pochi uomini, donne e ragazzini che si erano salvati.
<< No! >> grido sconvolta per ciò a cui ho appena assistito.
Bruciante di rabbia, mi affretto ad alzare lo sguardo verso le balconate della villa, cercando i responsabili di quella carneficina: da lì vi scorgo circa una ventina di vampiri muniti di balestra, i quali circondano totalmente l'area. Anche Sebastian e Thomas se ne accorgono mentre mi raggiungono totalmente illesi accanto alla scalinata dopo aver eliminato gli ultimi due aguzzini rimasti.
La risata della contessa risuona per la sala, ma di lei non v'è alcuna traccia, nè al piano terra e nemmeno a quello superiore; inoltre l'eco rende difficile capire da quale direzione provenga nonostante l'udito sviluppato.
<< La vostra impresa sarà inutile. Morirete qui ed ora come il vostro amico e quelle piangenti sacche di sangue! >> esclama lei con arroganza mentre i balestrieri caricano le loro armi.
<< Cosa facciamo ora? >> domando telepaticamente a Sebastian, il quale si trova alla mia sinistra, senza distogliere lo sguardo da quelli.
<< Suggerirei di evitare tutti i dardi e salire al piano superiore per eliminare i vampiri solo quando avranno finito le munizioni. >> dice rispondendo alla mia domanda.
<< Mi sembra un'ottima idea. >> acconsente Thomas con un pizzico di sfida nel tono della sua voce mentre si mette in guardia.
Noto che i vampiri al piano superiore hanno caricato le balestre in pochi secondi e ora le stanno puntando contro di noi.
<< Adesso! >> esclama il corvino effettuando un salto laterale per schivare alcuni dardi scoccati dai balestrieri della balconata alla mia sinistra. Io e Thomas lo imitiamo subito con balzi e capriole, evitando i loro colpi con successo. Dopodiché vedo con la coda dell'occhio il maggiordomo prendere una freccia al volo e restituirla al legittimo proprietario.
<< Katreena, dietro di te! >> urla improvvisamente il mio amico. Mi volto di scatto e sgrano gli occhi nel vedere un dardo a pochi centimetri da me. Schivarlo mi è ormai impossibile, così tento di afferrarlo, ma a causa del panico la mia mano destra si chiude troppo tardi, lasciando che quello avanzi inesorabile. Un dolore lancinante alla spalla sinistra e l'impeto del colpo mi fanno perdere l'equilibrio, atterrandomi sul pavimento. Scorgo sulla balconata di fronte a me un vampiro sogghignante puntarmi contro la sua balestra, mentre i suoi occhi ambrati si concentrano sul bersaglio. Attendo che lui prema il grilletto sull'arma prima di spostarmi lateralmente, facendo sì che il verretto vada a conficcarsi sulla superficie di marmo. Dopodiché porto una mano sulla spalla ferita ed estraggo la freccia con decisione, strappandomi un gemito. Il sorrisetto del tiratore svanisce quando apprende di non avermi colpita e che molto probabilmente quella era la sua ultima munizione. Divertita da ciò e notando che i suoi compagni sono impegnati con Thomas e Sebastian, raggiungo il balestriere con un balzo e lo sbatto contro al muro con forza. Il vampiro si dibatte per cercare di sfuggire alla mia presa sul suo collo e prima di dargli la possibilità di contrattaccare con un calcio, affondo il paletto nel suo cuore, sorridendo soddisfatta mentre guardo il suo corpo andare in cenere. Osservo poi la mia ferita notando che quella si è completamente rimarginata e non mi dà più alcun dolore.
Il mio amico mi raggiunge dalla balconata opposta seguito dal corvino, accorgendomi che il primo si è procurato una ferita superficiale alla guancia destra e alcuni strappi sulla camicia, mentre il secondo solo qualche graffio sul viso.
<< Katreena, per fortuna stai bene... >> esclama Thomas con sollievo abbracciandomi: << Ero così preoccupato quando ti ho vista nelle grinfie di quel bruto. >>
Io ricambio il gesto per poi sorridergli con furbizia: << Avevo tutto sotto controllo. >> rispondo con finta arroganza strappando una leggera risatina al mio amico.
<< Ben fatto signorina. >> si complimenta Sebastian per poi aggiungere: << Ora ci rimane solo la contessa. >>
Iniziamo così a perlustrare le stanze del primo piano senza però trovare l'artefice di quest'incubo, dato che non siamo in grado di percepire la sua presenza all'interno della villa. Il silenzio che è subentrato e il fatto che la contessa potrebbe sbucar fuori cogliendoci di sorpresa mi rendono inquieta, tanto che sento il mio respiro farsi pesante, il che è strano, visto che quando sono nella mia forma di vampiro non necessito di ossigeno.
Dopo una decina di minuti di ricerche inutili, ci spostiamo al secondo piano facendo ancora più attenzione a ciò che vediamo e sentiamo, certi di essere prossimi al nostro obiettivo. Setacciamo le varie camere da letto lì presenti e la stanza da bilardo, ma di Alexandra non v'è alcuna traccia. A questo punto inizio a pensare che possa essersi data alla fuga, poiché non avrebbe motivo di rimanere dopo che il suo esercito è stato decimato. Nonostante ciò percorro con Sebastian e Thomas uno dei corridoi adornati da pareti in marmo nero e un tappeto rosso bordeaux (completamente diversi da quelli del piano inferiore, i quali sono più luminosi) che conduce a una porta chiara con intarsiata una rosa nera dell'ultima stanza che non abbiamo ancora visitato.
Una volta raggiunta, il mio amico d'infanzia poggia una mano sulla maniglia d'oro e l'abbassa. Ci siamo, il momento è giunto. Impugno il paletto e varco la soglia dopo di lui, notando che si tratta un salotto arredato con mobili sfarzosi, illuminato dalla flebile luce di alcune candele poste su un tavolino in legno finemente decorato.
Di fronte a quello, vi scorgo la contessa seduta composta su un divanetto intenta a bere alcuni sorsi di sangue da un calice; la penombra causata dalla poca luce presente nella stanza rende la vampira ancora più affascinante e pericolosa, evidenziando le sue unghie lunghe, le dita affusolate, i canini aguzzi e gli occhi rossi come la bevanda di cui si sta nutrendo con grazia, donandole un'aura più cupa del cielo nuvoloso di questa notte.
<< Dunque siete riusciti a sconfiggere i miei uomini migliori... >> constata Alexandra mentre poggia il calice sul tavolino: << ...ma non sarete così fortunati con la sottoscritta. >> asserisce sprezzante soppesandoci con lo sguardo, per poi alzarsi lentamente dal divano senza perderci di vista nemmeno un istante.
<< Se siamo arrivati fin qui, significa che possiamo eliminare anche te. Inoltre noi siamo in tre mentre tu sei rimasta da sola, perciò non hai alcuna possibilità di uscirne vittoriosa. >> replica il giovane vampiro guardando la donna con astio. Dopo le sue parole, la contessa emette un lungo sospiro: << Thomas, tu non hai idea dei poteri che posseggo. >> sibila minacciosa rispondendo al suo sguardo con altrettanto rancore.
<< Ora ve li mostrerò e infine mi occuperò di mandarvi all'altro mondo, così che possiate raggiungere il vostro amico Walter. >> aggiunge con malignità guardandomi negli occhi.
<< Pagherai per avermi strappato i miei cari! >> esclamo adirata sentendo il sangue ribollirmi nelle vene pensando ai miei genitori e ricordando la morte del mio sergitore a cui ho assistito poco fa.
Per tutta risposta, la donna incurva le labbra in un mezzo sorriso: << Che cosa aspetti? Attaccami. >> risponde lei per provocarmi e riuscendoci appieno. Colma di risentimento, impugno il paletto con una presa salda e scatto velocemente nella direzione della vampira, la quale si trova alla destra del tavolino. Utilizzo tutta la mia forza per arrivare al suo gelido cuore, ma lei riesce a bloccarmi il polso sinistro nella morsa della sua mano destra: << Tutto qui? >> chiede la vampira con derisione per poi darmi una ginocchiata all'addome, scaraventandomi contro a un muro della stanza provocandovi così numerose crepe.
<< Katreena! >> mi chiama Thomas, il quale però non fa in tempo a muovere un solo muscolo, che la contessa gli si para di fronte e lo afferra per il collo, sollevando il vampiro senza alcuna difficoltà: << Dunque, come potrei torturarti per farti soffrire il più a lungo possibile? >> si domanda mentre il mio amico cerca di liberarsi affondando gli artigli nella carne di Alexandra, ma lei rimane impassibile dalla ferita che lui le ha procurato.
A quel punto interviene Sebastian che lancia un coltello alle spalle della nobile, ma prima che la raggiunga si gira con il ragazzo tra le sue grinfie per farle da scudo umano. Fortunatamente l'arma va a conficcarsi nella zona lombare sinistra.
<< Dovresti fare attenzione. Avresti potuto eliminare uno dei tuoi alleati. >> lo ammonisce divertita per poi gettare Thomas sul tavolino, che va a finire in mille pezzi.
<< Non temere, maggiordomo. Ora mi dedicherò anche a te. >> miagola lei con un sorriso malizioso.
Quando sento che la ferita alla tempia destra e un paio di fratture interne si sono rimarginate quanto basta per potermi muovere di nuovo, accorro dal mio amico, il quale è riuscito ad estrarre il coltello, e lo aiuto ad alzarsi.
All'improvviso sento il rumore di vetri che vanno in frantumi e nel voltarmi noto che Sebastian e Alexandra non sono più presenti nella sala. Io e Thomas ci affrettiamo a raggiungerli saltando giù dalla finestra, approdando così nel retro dell'edificio, caratterizzato da un cortile immenso dal suolo sterrato e privo di vegetazione; sul muro in pietra vi sono rampicanti e spine pungenti.
Davanti a me scorgo il corvino e la vampira impegnati in un combattimento corpo a corpo, composto da pugni, calci e salti acrobatici. I due esseri si muovono così velocemente che devo sforzarmi a non sbattere mai gli occhi per non perderli di vista, nonostante stia usando i miei poteri; inoltre la figura di Sebastian appare indefinita, simile ad un'ombra.

<< Tu non sei un vampiro. La tua oscurità è più nera della notte e i tuoi occhi sono affilati, simili a quelli di una bestia. Che cosa sei in realtà? >> esclama la donna dopo che i due si sono fermati l'uno di fronte all'altra, dandomi modo di vedere chiaramente il maggiordomo nell'aspetto che conosco.

"Devo essermelo immaginato."

<< Avete ragione. Infatti io sono un diavolo di maggiordomo. >> risponde lui usando un tono di superiorità e sfoggiando un sorriso beffardo sulle labbra.

Irritata dalla superbia del corvino, la contessa soffia come un gatto mostrando i lunghi canini per poi tornare all'attacco.

<< Andiamo Katreena! >> esclama il mio amico riportandomi alla realtà. Annuisco e ci dirigiamo velocemente dal maggiordomo.
<< Bene, sono lieta che abbiate deciso di unirvi al divertimento. >> esordisce la contessa mentre si pulisce un rivolo di sangue dal labbro inferiore con l'indice della mano destra per poi leccarlo.
Nel frattempo Thomas ed io ci posizioniamo rispettivamente lui alle spalle di Alexandra ed io alla sua sinistra, mentre Sebastian si trova di fronte a lei.
Restando completamente immobile, la contessa sposta lo sguardo dal corvino a me, la fronte corrugata e gli occhi molto proboabilmente intenti a studiare un metodo per poterci mettere fuori gioco.
Ad un tratto la nobile compie un movimento rapido usando il potere della nebbia oscura trovandosi di fronte al giovane vampiro per assestargli un pugno al viso. Nonostante la velocità, lui riesce a schivarlo all'ultimo momento e poi tenta di pugnalare il nemico, ma quello si smaterializza nuovamente.
Sebastian ne approfitta per avvicinarsi a lei e con mia grande sorpresa riesce ad afferrarla per poi scagliarla al suolo con forza, provocando una piccola conca. Alexandra torna alla sua forma corporea e si rialza subito dopo per poi sfrecciare verso di me, mostrando gli artigli affilati e digrignando i denti come una bestia feroce. Io rispondo alla sua provocazione andandole incontro e mi abbasso solo quando lei si trova a pochi metri da me, affondando successivamente il paletto nel suo petto. La vampira sgrana gli occhi, ma quando apprende che la punta dell'arma non le ha raggiunto il cuore, sorride diabolicamente e mi graffia il viso con un fendente, vendicandosi del torto subìto. Mentre Alexandra estrae l'arma dal suo corpo e la getta via, noto Thomas sorprendere la donna alle spalle mordendole il collo per dilaniarne la carne, strappandole così un urlo disumano.
Il corvino ed io attacchiamo la vampira con calci e pugni, ma quella riesce a bloccare i nostri colpi nonostante il dolore atroce che sta provando. Ad un certo punto lei si lascia cadere di peso al suolo e riserva una gomitata al fianco del mio amico riuscendo a liberarsi dalla sua presa.
Senza nemmeno darle il tempo di riprendersi, raccolgo il paletto da terra e mi posiziono a cavalcioni sulla donna, impugnando l'arma con entrambe le mani: << Muori una volta per tutte! >> esclamo per poi abbassare vigorosamente le braccia, ma proprio quando sto per colpirla, lei si dissolve in nebbia cogliendo me e Thomas alla sprovvista. Lui tenta di fermare il colpo prendendomi i polsi, ma data l'energia con cui ho sferrato l'attacco, la punta va a penetrargli la carne raggiungendo il cuore.
Spalanco gli occhi attonita per ciò che ho fatto mentre il mio amico inizia a sputare sangue. Presa dal panico, estraggo l'arma e premo le mani sul suo petto sperando che possa salvarsi in qualche modo.
Una risata malevola echeggia nella notte: << Ben fatto Katreena, complimenti! >> esordisce la vampira alle mie spalle applaudendo con entusiasmo.
Poco dopo noto Sebastian accorrere da me: << Ti prego salvalo. Dagli il tuo sangue. >> lo imploro con voce tremante e il viso rigato dalle lacrime. Il corvino obbedisce tirandosi su la manica della giacca e quella della camicia per liberare il polso.
<< Ormai non c'è più nulla che voi possiate fare per lui. Morirà in poco tempo ma con inaudita sofferenza, poiché il paletto ha raggiunto solo una parte del suo cuore e la ferita andrà degenerando ad ogni secondo che passa. Un modo crudele di andarsene. >> sentenzia lei delizata avvertendo il suo sguardo arrogante ed altezzoso su di me.
<< Mio caro Thomas, sapevo che questa ragazza sarebbe stata la tua fine. >> conclude sprezzante per poi ridere sommessamente.
Nel frattempo un forte calore s'insinua alla bocca dello stomaco, facendo sparire il tremore alle mani che avevo fino a poco fa. Mi alzo con determinazione, digrignando i denti: << Sebastian, pensa tu a Thomas. >> mi giro verso la contessa: << Mi occuperò io di quest'essere immondo. >>
Questa volta però il maggiordomo si rifiuta di darmi ascolto: << No signorina. Con tutto il dovuto rispetto, lei è troppo forte per voi. >>
Udendo quelle parole gli rivolgo uno sguardo truce: << Sarò io ad ucciderla! >> sbotto furiosa percependo quel calore farsi sempre più intenso, dandomi la sensazione di star bruciando. Fiamme ed oscurità ardono nel mio corpo in un armonioso caos, smanioso di essere liberato dalle catene del raziocinio e del controllo.
<< Molto bene signorina... >> risponde infine il demone arrendendosi ma guardandomi con sorpresa, forse per aver avvertito il cambiamento che ho subìto in così poco tempo.
<< Katreena, fa' attenzione... >> dice Thomas in un sussurro, alché io gli rispondo con un cenno del capo, tornando successivamente a concentrarmi sull'obiettivo.
<< Se credi di potermi battere solo perché hai aumentato di poco il tuo potere, sei solo un'illusa. >> interviene la vampira guardandomi negli occhi.
<< Questo lo vedremo! >> replico per poi correre verso di lei priva del paletto, determinata nel porre fine alla sua miserabile vita con l'ausilio dei miei soli poteri.
<< Sei solo una stolta! >> esclama quella mirando al mio petto con la mano destra, ma io la evito inarcando la schiena all'indietro. Dopodiché gliel'afferro compiendo una piroetta su me stessa, slogandole il braccio. La vampira indietreggia di poco e geme dolorante, ma non si dà per vinta: infatti subito dopo si scaglia nuovamente su di me, riservandomi una ginocchiata all'addome, il cui impatto non mi procura alcun danno suo malgrado.
<< Com'è possibile? Ti ho colpita usando tutta la mia potenza... >> esclama lei con gli occhi sgranati.
<< Allora dovresti riprovare con più decisione... >> afferro la contessa per le spalle: << Per esempio così! >> e le restituisco il favore, ma causandole un dolore insopportabile, tanto da farla inginocchiare. Prendo la vampira per i capelli aiutandola a rialzarsi e la colpisco al volto con un pugno ben assestato, rompendole il naso; del sangue inizia a scorrere copiosamente.
<< No, mi rifiuto di credere che tu sia diventata così forte in così poco tempo. >> esordisce incredula la donna coprendosi il naso con la mano funzionante.
<< Non può essere! >> urla fuori di sé apprestandosi a colpirmi nuovamente, ma in quel momento decido di farla finita afferrandola per il collo e puntando gli artigli verso il suo petto.
Avverto per un istante la sua energia che mi attraversa la mano e a giudicare dall'espressione terrorizzata di Alexandra con gli occhi dilatati e le labbra schiuse, mi rendo conto che ha appena tentato di usare il potere della nebbia senza però riuscirci.
<< Questo è per i miei genitori e per Walter! >> urlo a pieni polmoni per poi infiggerle il colpo di grazia raggiungendo il centro vitale con la mano ed estirpandolo dal suo petto con estrema soddisfazione. Il corpo di Alexandra va così in cenere andando poi a confondersi con il suolo sterrato. Vittoriosa, lascio cadere quella pietra chiamata cuore davanti a me e lo calpesto con un piede, riducendolo in poltiglia.
La mia sete di vendetta si affievolisce poco dopo, ridestandomi dallo stato di trance in cui ero entrata. Così mi affretto a raggiungere Thomas, il quale purtroppo non ha affatto una bella cera: il pallore si è fatto ancora più chiaro, la sua pelle è segnata da alcune vene grigie e contornate da diverse piccole crepe, mentre gli occhi smeraldo hanno assunto un colore azzurro chiaro.
<< Purtroppo la contessa aveva ragione. Il mio sangue non gli ha fatto alcun effetto. >> mi riferisce Sebastian desolato tenendo lo sguardo basso sul mio amico.
Serro la mascella e deglutisco con forza per scacciare il groppo in gola che mi si è formato: << Dammi un fazzoletto per favore. >> chiedo al corvino tendendo la mano verso di lui, il quale non tarda a porgermelo.
Sollevo con delicatezza la testa del giovane vampiro poggiandola sulle mie gambe: << Mi dispiace, è stata tutta colpa mia... >> mormoro con voce rotta dal pianto imminente, mentre gli pulisco le labbra macchiate di sangue
<< No, è stata Alexandra. Tu non c'entri. >> risponde lui con difficoltà sfiorandomi la mano tremante che ho poggiato sulla sua guancia. Nel sentire il suo tocco, lascio andare le lacrime, singhiozzando disperata.
<< Shh non piangere. Le lacrime non ti si addicono. >> sussurra rivolgendomi un mezzo sorriso.
Gli prendo la mano tra le mie stringendola con affetto e mortificazione per avergli fatto una cosa simile anche se si è trattato di un incidente.
Ad un certo punto vedo Thomas cercare di sollevarsi con la mano libera per avvicinarsi a me, emettendo alcuni gemiti. Nonostante sia confusa dal suo gesto, lo aiuto comunque sostenendolo per la schiena. Ora il suo viso si trova a pochi centimetri dal mio: << Katreena, ti ho sempre amata. >> mi carezza una guancia e poggia delicatamente le proprie labbra sulle mie, baciandomi con dolcezza e affetto. Sgrano gli occhi sorpresa dalla sua azione; le sue labbra riescono a trasmettermi calore nonostante siano divenute gelide.
Mi accorgo con orrore che buona parte della metà inferiore del corpo del vampiro si è incenerita, mentre ora è la mano poggiata sul mio viso a dissolversi.
"Thomas, non andare..."
"Addio, Katreena."
Il ragazzo scosta le sue labbra dalle mie sorridendomi con gli occhi lucidi per poi svanire completamente.
<< No... Thomas... >> lo chiamo tra i songhiozzi affondando le mani nel terreno per cercare di afferrare le sue ceneri.


Alcune gocce d'acqua iniziano a cadere dal cielo nuvoloso, le quali si fanno numerose in poco tempo dando vita ad un vero e proprio temporale.
<< Perché?! Perché mi hai dovuta lasciare anche tu?! >> urlo devastata dal dolore mentre alzo la testa verso il cielo, riuscendo a sovrastare lo scroscio impetuoso della pioggia.

[ Nuvole di insicurezza mi oscurano
Rassicurandomi
La nebbia della disperazione
Che sgocciola sulla mia pelle ]

Alla fine vendicarmi dei miei genitori ha portato solo ad altra morte e sfortunatamente non vi è modo di tornare indietro per cambiare ciò che è accaduto in questa notte infausta. Ogni sacrificio compiuto per salvare i miei cari si è rivelato vano. A questo punto avrei preferito rimanere a Blackpool e morire con la mia famiglia.
Mentre questi pensieri mi attraversano la mente, sento il mio cuore spezzarsi in mille pezzi e la mia anima tingersi di un'oscurità più buia e terrificante dell'oblìo stesso, bramosa di voler sparire da questo mondo fatto solo di bugie e sofferenza.
<< Signorina, dobbiamo tornare alla villa... >> esordisce Sebastian con solennità facendo un passo verso di me.
Io non lo degno nemmeno di uno sguardo: << E una volta lì cosa ne sarà della mia vita? >> gli chiedo alzandomi con difficoltà a causa del tremore alle gambe provocato dallo shock appena subìto, per poi liberare i capelli bagnati dallo chignon ormai disfatto.
Dopodiché mi giro verso il corvino: << Questa notte ho definitivamente perso tutte le persone a cui volevo bene! Ti sembra giusto?! >> gli urlo contro in preda a una crisi di nervi, riversandogli tutta la mia sofferenza mentre lui mi osserva con un'espressione seria in volto senza batter ciglio.
Non vedendo alcuna reazione da parte sua, inizio a colpire il demone con forza, riservandogli dei pugni al petto contenenti tutta la mia rabbia.
<< Perché è dovuto accadere? Cos'ho fatto per meritarmi questo?! >> esclamo sfogandomi su di lui senza ritegno e continuando a versare lacrime amare.

[ Ogni volta che arriva la pioggia per chiamarmi
Non riesco a smettere di cadere
Nell'oscurità - nella follia
Di un mondo privo di paura e dolore
Ogni volta che piove ]

La speranza di poter avere una vita pressoché normale con Thomas e Walter al mio fianco è andata in cenere proprio com'è accaduto a loro; e ora il solo pensiero di dover vivere l'eternità da sola mi attanaglia le viscere.
<< Non volevo questo! >>
Dopo alcuni minuti i miei colpi si fanno sempre più deboli e la mia collera si tramuta in un pianto disperato. Sfinita, mi accascio sul suo petto continuando a singhiozzare: << Desideravo solo che Thomas fosse felice... >> sussurro debolmente.
Poco dopo sento il maggiordomo cingermi in un abbraccio, ma sono ben consapevole che quel gesto non mi donerà alcun conforto. Nonostante ciò mi stringo comunque a lui, lasciando parola solo alla pioggia incessante.
Persino il cielo piange la perdita di quella che era stata la mia vita, poiché è ormai certo che più nulla sarà come prima.

*********************

Salve a tutti. Spero che stiate tutti bene nonostante questo brutto periodo e che stiate passando più tempo con le vostre famiglie.
Devo ammettere che questo capitolo è stato molto difficile da scrivere, perché innanzitutto ero indecisa se tenere la prima persona o narrare il tutto in terza, inoltre non sono pratica nel descrivere i combattimenti e direi che si nota parecchio ahah
Parlando della morte di Thomas, inizialmente l'avevo pensata con Alexandra che lo pugnalava usando la sua stessa arma, ma poi nell'abbozzare la narrazione mi è venuta fuori un'uccisione più drammatica.
Povera Katreena, non ha mai una gioia :')
Detto ciò vi saluto e ci vediamo al prossimo capitolo ;)

- KuroHeart

   
 
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