Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Francy_remus    25/04/2020    0 recensioni
Rose Granger-Weasley sta frequentando il suo sesto anno ad Hogwarts. Purtroppo, dallo Smistamento, lei e Albus si sono persi di vista, lei ha impiegato del tempo ad assimilare la notizia e si sono allontanati. E, da brava, orgogliosa Grifondoro, lei non è mai riuscita a chiedergli scusa. Dopo essere restata imprigionata in una relazione che non la stimolava, Rose cerca di capire cosa succede dentro e fuori la sua persona. Riuscita a capirci qualcosa, farà una figura che passerà agli annali della sua storia personale.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La tanto attesa e criticata cena al Ministero era finalmente arrivata. Al centro della tavolata sedeva la famiglia Granger-Weasley, dato che Hermione era diventata Ministro della Magia. Rose notò con soddisfazione la complicità tra i suoi genitori, che non era ancora venuta meno nonostante i tanti anni di matrimonio e sembrava quasi ravvivata. Accanto a loro c’erano chiaramente i Potter al completo, e Ginny era raggiante per aver ottenuto il tanto agognato posto da caporedattrice mettendo in atto una concorrenza spietata contro i colleghi. Aveva lavorato giorno e notte per dare il massimo e aveva raggiunto il suo obiettivo, chiaramente supportata dal marito, che la guardava con lo stesso sguardo innamorato di quando si erano sposati, come Hermione sussurrò alla figlia. Poi c’erano i Weasley-Light, ancora indispettiti dall’ultimo articolo di Rita Skeeter che li definiva come la famiglia più noiosa e rigida dell’intero Mondo Magico, nomea che aveva esposto Percy a numerose prese in giro da parte dei colleghi. Distanti da questa grande riunione di parenti sedevano i Malfoy, rimasti solo in due dopo la precoce e dolorosa morte di Astoria. 

La cena si prospettava davvero noiosa, e Rose non poteva fare a meno di pensare a come sarebbe stato se lei e Scorpius fossero usciti allo scoperto. Di certo avrebbe potuto parlargli e sedere vicino a lui, invece era inchiodata tra un grasso uomo piuttosto sudaticcio che emanava un cattivo odore e suo fratello Hugo il quale, vista l’espressione disgustata della sorella, le propose di invertire le loro posizioni, sollevandole vagamente l’umore e permettendo al suo naso di respirare aria pulita. 

Il padre le aveva già presentato i figli di almeno tre dei suoi colleghi, descrivendoli con parole lusinghiere. Lei aveva cortesemente sorriso e, scambiata qualche parola fugace, si era rifugiata dai cugini Potter, in cerca di un qualche conforto psicologico, che in realtà si dimostrò carente. La situazione era tesa perché Harry aveva saputo delle continue vessazioni di James ai danni di Albus, dei cugini e di alcuni amici –tra cui i gemelli Scamander- così quell’idiota aveva pensato bene di svelare una verità scomoda anche sui fratelli in modo che i genitori se la prendessero con loro, dimenticandosi di lui. Aveva confessato così della relazione tra Lily e Lysander. Rose era piuttosto certa di non aver mai visto suo zio tanto teso, sembrava gli avessero lanciato un incantesimo per pietrificarlo. Così si era sentita in dovere di difendere la cuginetta, ma inconsciamente peggiorò le cose. 

“Zio, avanti, sai com’è fatta Lily. È una ragazza molto determinata ma anche molto attenta, alla fine a quattordici anni è anche giusto iniziare ad avere delle relazioni. Poi con Lysander Scamander, voglio dire, lo conosci anche piuttosto bene, o mi sbaglio?” esordì la giovane. 

“Certo, lui è un bravo ragazzo. Ma Lily è ancora una bambina. Albus ha due anni più di lei e non ha ancora avuto una ragazza” ribatté Harry, provando a restare calmo. 

“Fidati che Lils è abbastanza grande. Poi anche Albus e Laura so-” Rose si bloccò, gli occhi sgranati. 

“Laura?” chiese Ginny, osservando il figlio “La figlia di Neville?” 

“Penso mi stia venendo un infarto” sussurrò Harry, sedendosi. 

“Non è questo il luogo né il momento di parlarne” dichiarò Albus “Potremmo parlarne a casa?” 

Dopo che i genitori ebbero asserito, i due figli minori si allontanarono alla ricerca di Rose, che nel frattempo si era data alla fuga. 

“Grazie molte” commentò lui quando l’ebbe trovata. 

“Scusa Al, è stato un errore, non volevo. Totalmente involontario, te lo giuro” si scusò lei. 

“Lo so” ribatté lui, scocciato ma non troppo arrabbiato “è questa la cosa peggiore: non riesco nemmeno a prendermela con te perché eri benintenzionata nel difendere Lils 

Lei gli sorrise dolcemente. “Mi dispiace davvero, scusa” mormorò prima che lui la abbracciasse. 

Scor mi ha detto che con questo vestito sei veramente molto bella” le sussurrò ad un orecchio, facendola arrossire “e censuro il resto perché è un po’ spinto e non voglio che si parli così di mia cugina” continuò, riuscendo finalmente a strapparle una risata. 

Finalmente arrivò in tavola la prima portata, così tutti cercarono il segnaposto con il loro nome e si sedettero. Hermione propose un brindisi: 

“So che è stato un anno difficile, soprattutto nell’ultimo periodo. La penna verde della Skeeter non ha affatto aiutato, ma anzi ha colpito diversi di noi –tra cui me- ed è stato complicato rialzare la testa, soprattutto per alcuni. Ricordandovi che quella donna scrive solo pettegolezzi infondati, vi auguro davvero un anno migliore di questo. A tutti noi, lavoratori al Ministero” concluse, sollevando il calice. 

“A cosa allude mamma?” bisbigliò Hugo alla sorella. 

“Alla relazione adultera tra lei e Malfoy. Non sapete che lei e zio Ron erano sul punto di divorziare?” domandò Lucy con fare ovvio. Per Rose fu come una doccia fredda. Anzi, gelata. Si avvicinò alla madre e chiese conferma. 

“Tesoro, erano solo dicerie. Da quando tu ed Hugo siete tornati ad Hogwarts, io e tuo padre siamo stati a lungo sotto i riflettori e, nonostante la completa fiducia, l’aria era davvero pesante” ammise Hermione. 

“Ci vergogniamo non poco del pensiero assurdo che abbiamo avuto, ma eravamo veramente disperati” continuò Ron “Ma adesso è tutto risolto, anzi, se possibile le cose sono persino migliorate” sorrise l’uomo, posando un braccio attorno alle spalle della moglie. 

Rose si sentì il cuore più leggero. Non avrebbe potuto sopportare una loro separazione. Sorrise loro e tornò al suo posto, accanto al fratello, seppur sconvolta da una tale scoperta. 

 

Dopo due ore incollata alla sedia, decise che doveva sgranchirsi le gambe così, con la scusa di andare in bagno, prese a vagare per il Ministero. Giunta all’ultimo piano, sentì una voce parlarle. 

“Non ci speravo più” confessò Scorpius, poggiato attraverso una spalla contro il muro, le braccia conserte, un sorriso malandrino stampato sul volto. 

“Potevi darmi appuntamento, invece che aspettarmi invano” ribatté lei, lo sguardo fisso nei suoi occhi. 

“Di sotto ne avranno ancora per un po’” sussurrò lui, avvicinandosi e baciandola “che ne dici se restiamo un po’ insieme?” le chiese, sfoggiando un’espressione da cucciolo bastonato. Lei annuì e aprirono la porta sulla cui targhetta era inciso con una grafia elegante: 

ufficio del Ministro della Magia  

Hermione Granger 

Lei si sedette sulla scrivania della madre, osservando famelica il suo ragazzo. 

Albus ti ha detto cosa penso del tuo vestito?” domandò malizioso. 

“Solo una parte. Mi ha detto con questo abito sono molto bella” ribatté lei, incrociando le braccia. 

“E ho concluso dicendo che ti preferirei senza” continuò lui, furbesco. 

“Ma che gran insolente!” rise lei, fintamente contrariata. 

Scorpius finalmente era vicino alla ragazza. Baciandola, con le mani sulla schiena le abbassò la zip che chiudeva il vestito e lo fece scivolare lentamente lungo le sue braccia, scoprendo l’addome tonico e il reggiseno in pizzo rosso. Lei nel frattempo gli aveva sfilato la camicia dai pantaloni, e con le dita giocava con la patta degli stessi.  

Poi, il finimondo. 

Mentre lui scendeva lentamente a lambirle il collo e pian piano il seno con la lingua e lei si sforzava per aprirgli i pantaloni, la porta si spalancò, pietrificando i due ragazzi. Rose, che vedeva direttamente i nuovi arrivati, iniziò a gelarsi sgranando gli occhi. 

Malfoy, togli subito la tua faccia dal petto di mia figlia” disse Ron, un’ottava più alta mentre Scorpius si allontanava dalla ragazza. 

Weasley, mi permetto di dirti che anche tua figlia ha le mani in un punto piuttosto intimo di mio figlio” ghignò Draco, mentre guardava il nemico Lenticchia diventare dello stesso colore dei capelli. 

“Rivestitevi rapidamente” soffiò Hermione, guardandoli incredula. Il biondo si infilò rapidamente la camicia nei pantaloni e li richiuse in un lampo, mentre Rose indossava nuovamente il corpetto del suo vestito e offriva al suo ragazzo la schiena affinché chiudesse la zip. 

Miseriaccia Rose, tu... lui...” prese a balbettare il padre. 

“In fin dei conti ha sedici anni, non vedo cosa ci sia di male” intervenne Harry, felice di potersi prendere una piccola rivincita sull’amico che prima l’aveva schernito per la sua preoccupazione. 

“Con Lily è una cosa diversa! Non l’hai beccata con il figlio di Malfoy mentre stavano per... per Merlino!” rabbrividì Ron. 

“Lenticchia, respira” prese parola dunque Draco “a sedici anni chiunque ha avuto qualche esperienza. Non vorrai negarlo?” 

“Io ho aspettato dopo il matrimonio” mentì Ron. 

“Dirò solo un nome: Lavanda” lo sfidò Harry. 

“Zitto un po’, Harry” lo guardò truce Hermione. 

E mentre i quattro adulti si rinfacciavano vecchi episodi adolescenziali, i due giovani si interrogavano su quale ramanzina sarebbe toccata loro. Perché, se prima non sapevano come giustificare la loro relazione ai genitori, ora sarebbe stato pressoché impossibile, dato che erano stati beccati mentre erano in procinto di avere un rapporto nell’ufficio del Ministro della Magia, nonché madre di uno dei due. E no, non c’è niente di peggio che essere scoperti dai propri genitori e dal plausibile futuro suocero, si disse Rose. 

“Possiamo tornare a loro due?” chiese Ron indicandoli. 

“Cosa vorresti fare, Ronald? Non possiamo certo impedire loro di vedersi, anche perché ad Hogwarts non potremmo controllarli. E come hanno eluso tutti i cugini Weasley in tutto questo tempo dubito che non riescano a frequentarsi comunque. Chiaramente mi sarebbe piaciuto sapere in un altro modo che voi due avevate una relazione, ma evidentemente non è stato così” comunicò Hermione. 

“Una Weasley, figliolo? Davvero? La figlia di Lenticchia poi?” finse di lamentarsi Draco. 

“Non che la cosa entusiasmi nemmeno me, Furetto” intervenne Ron. 

“Quindi hanno il nostro benestare?” domandò Harry, beccandosi, per la sua intromissione, tre occhiatacce dai suoi colleghi, che tuttavia poi asserirono. 

“Ma non voglio mai più vedervi nel mio ufficio, chiaro?” concluse Hermione, cacciandoli e suscitando due espressioni di tacito ringraziamento sui loro visi. 

“Dunque, per quella segnalazione urgente che ci è appena giunta...” furono le ultime parole che Rose udì prima che suo zio chiudesse la porta. 

“Beh, è andata” esalò improvvisamente Scorpius, tirando un sospiro di sollievo. 

“Chissà quanto ci prenderanno in giro i miei cugini...” sbuffò Rose, dando un bacio al suo ragazzo. 

 
 

 

Angolo autrice: 
Ecco qui l'ultimo capitolo! Grazie mille a chi ha recensito, a chi l'ha messa nelle preferite/seguite/ricordate.
A prestissimo!
Francy

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Francy_remus