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Autore: Nami    04/09/2003    1 recensioni
Innanzitutto premetto una cosa. Reinserisco questa fic a richiesta di Asuka ma se devo essere sincera stavo già pensando di riscriverla… probabilmente molti di voi l'avranno già letta e credo che se vi è piaciuta sarete contenti di vedere il seguito. Per chi invece non l'avesse mai letta perché nuovo di questo sito, noterete sicuramente lo stesso personaggio che ho inserito nella fic "Al cuor non si comanda" che però ho deciso di togliere… lo so.. forse vi sembrerò una sciocca ma il fatto è che non ho mai avuto le idee ben chiare realizzando la fic in questione.., cmq era proprio a questa storia che mi riferivo quando vi parlavo del mio personaggio. Come vi ho già detto, l'ho creato io e ci sono molto affezionata, è più forte di me…quindi non me la sento proprio di non metterlo in alcune mie fic… beh…siate clementi dunque e… buona lettura. Nami ^__^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 10: Una verità tagliente. ANIA: Brendon, cosa ci fai qui? Chiese la ragazza ancora senza parole. BRENDON: Dovrei farti la stessa domanda! Rispose prontamente lui. SANJI: Tesoruccio, conosci questo ragazzo? Domandò il biondo cuoco. RAN: Tesoruccio? Come sarebbe? Allora questa donna è la tua fidanzata? Brutto disgraziato, mi hai ingannato! Addio! SANJI: No Ran adorata, aspetta! La pregò Sanji. BRENDON: Avevo paura che Nelson ti avesse trovata! Inoltre quando ho saputo che sei naufragata…che spavento! Sospirò il ragazzino. SANJI: Ma Ania, conosce Nelson? La ragazza si rivolse verso il cuoco. ANIA: Era il suo mozzo! Ma non ha mai avuto intenzione di salire sulla sua nave e fare il pirata! E’ stato costretto da lui! Da quando sono andata con Nelson questo ragazzino mi è sempre stato vicino e mi ha tenuto compagnia venendo sempre rimproverato a causa mia! Ha fatto molto per me! Sorrise al ragazzo che diventò paonazzo. RICORDO. TOC! TOC! ANIA: Si? Disse lei irritata. BRENDON: Scusa, posso entrare? Chiese intimorito il mozzo. ANIA: Ah ciao! Ma cosa ci fai qui? Lo sai che se Nelson ti becca per te sono guai? BRENDON: Si, ma non mi interessa! Non mi piace come ti tratta! Ti ho portato del pane! Hai fame? Mi dispiace ma è tutto quello che sono riuscito a raccattare! Purtroppo lo sai anche tu che i pirati mangiano in abbondanza! Esclamò lui. ANIA: Ti ringrazio davvero! Il pane va benissimo! Sei il mio salvatore, morivo di fame! Lo ringraziò lei. BRENDON: Figurati! Piuttosto, come stai a letture? ANIA: Oh beh….sto leggendo un libro dopo l’altro ma non mi piaccciono affatto queste cose! Nelson ha in mente un piano! Tu ne sai qualcosa? Chiese curiosa la ragazza BRENDON: No mi dispice! Purtroppo lui non ne parla! Ania assunse uno sguardo triste, poi sospirò. ANIA: Capisco! BRENDON: Senti….ti va se sto un po’ qui con te a tenerti compagnia? Chiese lui timidamente. ANIA: No, resta pure! Ho bisogno di parlare con qualcuno! Lui sorrise. Quella volta come tanti altri momenti, è rimasto accanto a me seduto sul letto e parlammo per circa un’ora. Sfortunatamente però, Nelson lo ha scoperto.. NELSON: Brutto mozzo da quattro soldi! Ti ho detto mille volte che il tuo posto è sul ponte a lavare e pulire! Non ti voglio più vedere nella stanza della prigioniera, sono stato chiaro? Senza contare che la distrai dalla lettura! Lo afferrò per la maglietta lacerata. BRANDON: Ma…ma io.. Tremò lui. NELSON: Sta zitto! SCIAF! Gli diede uno schiaffo piuttosto violento che lo fece finire a terra con la guancia dolorante. ANIA: Fermo! Ma che razza di uomo sei? Picchi un ragazzino che ti serve dalla mattina alla sera? Sei un lurido bastardo! L’uomo la scrutò con malignità, poi gli diede una forte sberla che la sbattè contro il tavolo e le fece uscire un po’ di sangue dal labbro. NELSON: Nessuno ti ha interpellato ragazzina! Vedi di compiere il tuo lavoro nvece di sputare sentenze! Inoltre questo moccioso è un pirata come me in fondo! E ti garantisco che se lo ripesco qui lo getto in mare, lo do in pasto ai pesce cani! Ringhiò il pirata dagli occhi rossi di fuoco. ANIA: Tsk! SLAM! Poi due giorni dopo quell’episodio Nelson mi rivelò il suo piano dicendomi di creare un farmaco assassino e rapì mia madre. FINE RICORDO ANIA: Come mai sei qui? Non stai più con Nelson allora! Il ragazzino diventò all’improvviso terrorizzato. BRENDON: I-io…temevo mi facesse fuori! Era stanco di me e….invece mi ha solo sbattuto giù dalla nave! ANIA: Poverino! La navigatrice strinse i pugni. NAMI: Ma come può comportarsi male con chiunque? Persino con i ragazzini se la prende ora oltre che con una ragazza! Ania mise le mani sulle spalle di Brendon. ANIA: A proposito Brendon! L’ultima volta che hai visto mia madre….come stava? Il ragazzino abbassò lo sguardo. Sapeva che se le avesse parlato di sua madre lei ci avrebbe sofferto. BRENDON: Bene, si… Rispose lui vagamente. ANIA: Bugiardo, te lo leggo in faccia che stai mentendo! Dimmi, come stava mia madre davvero? Sbarrò gli occhi la ragazza. Nami e Sanji lì, immobili ad ascoltare. BRENDON: Io…io… Il ragazzino cominciò a piangere. BRENDON: Ania, non ce la faccio a dirtelo! Lei… stava bene, cioè, era ancora viva quando sono stato scaricato a terra da Nelson…però….. Singhiozzò lui. ANIA: Però cosa? Parla Brendon! Ti prego! Alzò la voce Ania. BRENDON: …..Sigh sigh…picchiava! Lui…la picchiava! Riuscì solo a dire. ANIA: Cosa? La mamma veniva picchiata? Da Nelson? Brendon annuì continuando a piangere. BRENDON: Lei…urlava! Diceva che non aveva intenzione di permettere a te di fare quel farmaco e…. che un giorno lui sarebbe morto tra atroci sofferenze! Soprattutto diceva che….se lui ti sfiorava soltanta con un dito lei…..lo avrebbe ucciso con le sue mani! Lui…la piacchiava! Le tirava sberle, pugni….. Calci nello stomaco… Sigh! Io ho cercato di difenderla, per questo sono stato cacciato e… sono felice! Sono…sono felice di non essere più li! Ho 16 anni e posso benissimo cavarmela! Io voglio restare qui ora! Sono passati cinque giorni da quando sono arrivato qui su una nave della marina! Sanji a quelle parole chiuse gli occhi dispiaciuto e Nami fece altrettanto. Poi entrambi si accorsero che Ania versava lacrime. Era convinta di essersi ripresa ma… dopo aver saputo che la madre veniva menata bruscamente da Nelson.…aveva paura. SANJI: Ania…. Il cuoco si avvicinò a lei e le mise una mano sulla spalla, lei appoggiò la testa su di lui e Nami le prese una mano e la strinse. BRENDON: Mi dispiace Ania! Io…ho tentato di non dirtelo ma tu hai insistito… Si giustificò l’ex mozzo. ANIA: Non ti preoccupare, lo so! E’ solo colpa mia! Immaginavo che ci avrei sofferto! Poco dopo Brendon salutò l’amica e se ne andò in quella che era diventata la sua nuova casa. Nami voleva chiedergli se voleva partire con loro ma poi si ricordò che più avanti avrebbero dovuto raggiungere il pirata dagli occhi rossi e minacciosi…
  
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