Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Tsu_Chan    09/08/2009    2 recensioni
In una città che sembra uscita da un libro horror, dove i vampiri vivino gomito a gomito con gli umani del tutto ignari, la gente sparisce viene ritrovata morta dissanguata per le strade senza un motivo apparente, almeno fino a quando una nuova ragazza in città decide di mettere a posto le cose: impone le sue regole 'Niente rapporti vampiri-uomini' la più importante se si contravviene? Impalettamento rapido del vampiro e un bel incantesimo per far dimenticare tutto all'umano. Miya ha 16 da quattro vive con una vampira cieca e detiene le redini dell'aministrazione della pace della città, ma ha una vita sociale molto poco invidiata, insomma non la vita perfett per un adolescente... ma qualcosa cambierà. Satoru, 17 anni, appena arrivato in città per mettersi alla prova sembra uscito da un lontano ricordo della ragazza. E tutto diventerà diverso per Miya. Perchè anche la legge ha un cuore...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ora di matematica, ma ditemi voi cosa c’è di più noioso a questo mondo delle disequazioni o come cavolo si chiamano, ma a cosa diamine mi servono nella vita cose simili! E la cosa peggiore è che questo strano essere qui affianco sembra divertirsi come un matto, risolve un problema dopo l’altro, gli ho fatto pure i miei compiti e lui non ha detto ne ba ne be! E non chiedetemi di chi sto parlando: si di lui, di Satoru non ci vuole un genio per capirlo, questo è proprio scemo! Ha tutta un eternità davanti per studiare, può fare quel diamine che vuole della sua vita ora e invece dove sta in un’aula seduto di fianco a una che i vampiri li ammazza nel tempo libero e si diverte risolvendo problemi di matematica … Mi accoccolo sul mio banco con l’intento di chiudere un po’ gli occhi, non so se ricordate ma questa notte il preside mi ha rovinato il sonno percui ora dopo aver fatto fisica, con tutto il lavoro di cervello che questo qui di fianco mi fa fare per capire come diamine ragiona sono esausta, e al diavolo il prof che mi richiama, che si vada a far benedire lui e la matematica!
‘Ehi, lo hai sentito?’
Ecco ora pure tu ti ci metti a rompere le scatole, ero riuscita a chiudere gli occhi ma mondo! Mi tiro su e mi stiracchio, tutti in classe mi guardano storto, basta ma che hanno oggi in questa scuola la sindrome da fissaggio acuto. Voglio una botola per sparire e continuare a dormire, sbadiglio e tu mi afferri per un braccio e mi scuoti per svegliarmi del tutto.
‘Ho capito porco fungo! Sono sveglia. Che c’è?’
‘Non hai sentito?’
E secondo te bel genietto se ti chiedo cosa c’è vuol dire che non ho sentito nulla e non ho idea del perché tutti mi guardino preoccupati perfino il prof.
‘Un ragazzo, ha urlato …’
‘Che problemi sarà uno dei soliti stupidi che è caduto in uno scherzo, e ora posso dormire ti prego!’
Ed ora che diamine fai, ti alzi in piedi, infili una mano nella mia borsa e ne tiri fuori il mio paletto d’argento tenendolo con la punta delle dita e me lo infili in mano, tenendolo nascosto sotto il banco per non farlo vedere agli altri: tanto sono tutti vampiri, dovresti saperlo che loro sanno tutto.
‘Mi scusi prof, la riporto subito.’
Ma che, pazzo che cavolo stai facendo? Mi hai sollevato dalla sedia e ora mi trovo caricata di traverso su una tua spalla come un sacco di patate, esci dalla classe e mi piazzi per terra in mezzo al corridoio proprio mentre l’urlo del ragazzo echeggia di nuovo per i corridoio deserti.
‘O diavolo!’
Non aspetto nemmeno di sentire cosa hai da dire corro e basta, prendo le scale antincendio esterne alla struttura e facendo i gradini due per volta arrivo fino al tetto della scuola, ho fatto scattare il paletto facendo uscire la lama che ora lascia gocce di acqua santa dietro di me. Diavolo la porta è chiusa e la recinzione è alta mi toccherà arrampicarmi dall’altra parte, così facendo mi rovinerò la maglia nuova e chi la sente pomeriggio mia madre! Mi infilo il paletto alla cintura e salendo in piedi sulla ringhiera delle scale spicco un salto e mi appendo alla recinzione, tu arrivi poco dopo di me facendo attenzione a non pestare l’acqua che mi sono lasciata dietro per non ricavarne qualche ustione grave, arrivi sotto la recinzione e mi guardi mentre salgo agilmente e scavalco la rete di metallo, stai per seguirmi quanto adocchi due figure dall’altra parte: una è fine con una folta chioma bionda che gli ricade lungo le spalle fino ad arrivarle in vita e tiene una mano e chiusa ad artiglio sulla gola di un ragazzo che dopo essere stato sollevato da terra agita i piedi e cerca di scacciarla con dei calci, ma la vampira è ferma al suo posto gira solo la testa per guardarmi mentre con un salto atterro pochi metri dietro di lei.
‘Rimani li, ti passo il ragazzo, tienilo al sicuro ok?’
‘Certo, ma sei sicura che non ti serve aiuto.’
‘Si tranquillo …’
Il ragazzo viene lasciato cadere a terra, è uno di quelli che avevo messa nella lista dei problemi e come volevasi dimostrare eccolo li svenuto ai piedi di un avvenente vampira bionda che sogghigna mentre mi punta addosso due occhi color della pece senza pupilla, profondi come dei baratri. Quest’ultima mi fischia contro come un gatto e rizza un poco le spalle: è di poco più piccola di me in quanto altezza, ma deve essere forte, l’ho già vista e minacciata altre volte, ma a quanto pare non mi ha voluto ascoltare!
‘Vattene, sono impegnata.’
‘Beh pure io ero impegnata in roba più divertente di questa, ma mi sono dovuta fermare. Allontanati dal ragazzo.’
‘Certo …’
Scatta e mi viene addosso travolgendomi con tutto il suo corpo e mandandomi a sbattere contro la recinzione proprio davanti agli occhi di Satoru.
‘Vai a prendere il ragazzo, sbrigati.’
Diavolo, mi hai ascoltato e sei stato velocissimo anche, hai saltato senza fatica la recinzione e ora tieni il ragazzo svenuto tra le braccia e ti stai già allontanando di corsa scendendo le scale. Tiro un pungo alla vampira che intanto stava tentando di mordermi il collo con qui suoi lunghissimi denti bianchi e terribilmente affilati, non indietreggia di niente percui tiro fuori il paletto dalla cintura e gli faccio disegnare un semicerchio davanti a me e la bionda salta indietro per evitare di essere ustionata.
‘Ti avevo avvertito, già una volta, la seconda volta non passi.’
‘Avresti dovuto farmi fuori già la prima volta.’
‘Hai ragione!’
Sono io questa volta che avvento contro di lei piegata in due e tento di tirarle un calcio da destra che lei prontamente para, le tiro anche un pugno con la mano destra,così dopo che mi ha afferrato il pungo e incomincia a stringerlo nel tentativo di sbriciolarmi la mano uso il paletto che tengo nella mano sinistra per ferirla in volto e lei non mi può fermare perché ha tutte le mani occupate: il corpo a corpo è una mia specialità, e le lezioni di taekwondo che sto prendendo mi hanno aiutato e parecchio a migliorare la mia tecnica, in pratica non sbaglio un colpo! Come sono ‘poco’ narcisista vero? La vampira è scattata indietro e si tiene una guancia mentre urla di dolore, è urlo insopportabile e mi devo coprire le orecchie per evitare che la testa mi scoppi, in questo modo si farà sentire da tutta la scuola e mi toccherà fare un incantesimo a tutta la scuola!
‘Sei morta Miya.’
‘E quando mai, tesoro mio, mi minacciano così tutti i giorni lo sai vero!’
Faccio rientrare la lama del paletto e la faccio scattare di nuovo fuori perché a furia di sventolarlo in giro l’acqua santa si è asciugata, ma a quanto pare non è una giornata fortuna: mi devo ricordare di fare il rabbocco dell’acqua al mattino non metterlo in borsa così come lo trovo. Ora sono a secco e senza acqua un paletto d’argento non può fare nulla a un vampiro, e che razza di giornata, mondo! La vampira ha notato che sto titubando e che ho dei problemi con la mia arma, no non è per niente giornata. In meno di pochi centesimi di secondo mi trovo la bionda addosso che con un balzo ora mi sta spingendo verso la recinzione metallica con l’intento di farmici schiantare contro e farmi fare la fine del prosciutto in un panino, sapete l’idea non mi alletta molto e poi ho ancora tante cose da fare a questa vita! Appoggio appena un piede per terra, insomma quel tanto che basta per mettere la vampira di spalle e usarla come scudo per sfondare la recinzione: ci troviamo entrambe a volare verso terra troppo velocemente per poter pensare di aggrapparsi alle scale e bloccare la caduta. Con una spinta dei piedi mi allontano da quella belva coi ricci che sta ancora cercando di mordermi incurante della caduta, bella roba in effetti l’unica che si farà male nella caduta sarò io, lei in pratica è fatta di roccia. Sono vicina a terra e se non mi voglio ammazzare mi tocca rotolarmi per cercare di attutire la caduta: il terreno non mi vuole proprio bene, sbatto la spalla per terra e il dolore mi sta per fulminare del tutto il cervello, come se non fosse già abbastanza fuso. Riesco a fermarmi finalmente, diamine ho rotolato per tutto il cortile in pratica, metto a fuoco la figura della vampira che poco più in la è già in piedi e si sta facendo giù la polvere dai jeans: bene ho tre secondi netti per alzarmi, andare alla mia moto, trovare  le chiavi, metterla in moto, andare a casa, prendere una boccetta di acqua santa, tornare indietro, trovare il paletto d’argento che giustamente ho perso, fare il rabbocco e impalettare quella dannatissimo ragazza!
In poche parole o succede un miracolo, o sono morta … ecco è già qui davanti a me, e chi pensava di morire così, addio al mio radioso futuro da ammazza vampiri, devo disdire tutti i miei impegni e diamine se ne ho tanti, e oddeo c’è anche il ballo e io mi dovrei assicurare che nessuno ci tiri le cuoia quest’anno, cioè nessuno di umano. Oh e va beh se devo morire, preferisco morire così che vecchia baccuca su una sedia a rotelle mentre una badante mi scongiura di mangiare il mio brodino e di prendere le mie medicine. Diamine sto per morire e a queste cose penso! Insomma pensa a cose migliori da finale da film strappalacrime del genere, non avrò mai un ragazzo, spezzerò il cuore a mia mamma, o meglio chi verrà al mio funerale? Ecco così va meglio! Mi arriva un calcio nello stomaco e sento la ragazza che ride, chiudo gli occhi non voglio guardare, so che sembra strano ma il sangue mi fa un effetto orribile, poi quando è il mio immaginatevi voi: una cosa bella dell’ammazzare vampiri, niente sangue, solo tanta polvere! Lentamente sprofondo, non riesco più a tenere il controllo su di me, mi sento svenire ma non prima di aver sentito qualcosa che mi pizzica il naso, e mi fa venire voglia di starnutire. Ecco come quella che c’è in giro proprio ora, la polvere di vampiro è simile a questa, ti fa starnutire e ci vogliono anni per toglierla dai vestiti!

Bene sono morta e mi sento soffocata dalla polvere … Polvere! Mondo pure all’inferno c’è a polvere! Sono proprio sfigata lasciatemelo dire!

---
Angolo ringrazimenti: Spero di essere riuscita a fare qualcosa di buono anche questa volta, anche se ci ho messo una vita ma mi sono trovata impastoccata, cleo, anna commentate mi fido del vostro giudizio, grazie mille!!
Angolo autrice: C'è polvere pure in casa mia, forse servirebbe un mega aspirapolvere xD bah certo che la polvere all'inferno è strana ?___?!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Tsu_Chan