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Autore: Nami    04/09/2003    3 recensioni
Shank il rosso giunge con i suoi uomini su un'isola dove incontrerà una misteriosa ragazza molto affascinante e dalle capacità fisiche straordinarie. Da che cosa saranno dovute? E inoltre per quale motivo Shank vuole ritrovarla? Più avanti si scoprirà che tra i due non c'è molta differenza di età e quindi qualcosa potrebbe anche scaturire..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 – Una ragazza misteriosa.

SHANK: Ha ha ha ha ha! Avanti uomini! Facciamo baldoria!
Shank e la sua ciurma di pirati si trovavano su un isola deserta e pacifica dove il rossino si dava alla pazza gioia con l’alcool.
BEN: Capo! Sei ubriaco fradicio come al solito! Dici che quando bevi poi stai male… non dovresti esagerare!
Disse il vice con perplessità. “Come può bere così?”Pensò.
SHANK: Chiudi il becco! Come posso concludere una giornata senza un goccio di vino! (questo dialogo l’ho preso da una puntata di onepiece)
Shank si alzò in piedi e alzò il calice di vino in cielo ma era talmente ubriaco che ricadde per terra.
BEN: Ma se è mattina!
Ben si mise una mano sulla faccia esasperato da quel comportamento.
SHANK: Allora come posso cominciare una giornata senza un goccio di vino! Ha ha ha ha!
BEN: Va bene! E’ andato!
Shank e i suoi si godevano un meritato riposo. Al pomeriggio salparono dall’isola per raggiungere qualche villaggio per riempirsi lo stomaco come si deve.
Il mare calmo, i gabbiani canticchianti, il cielo azzurro e senza nuvole. Era una splendida giornata per viaggiare.
La nave approdò in seguito su un isoletta niente male dove i pirati si misero alla ricerca di un buon locale. Certo, in quel momento nessuno, Shank soprattutto, sapeva che proprio laggiù sarebbero iniziati i guai; e nessuno si immaginava che una sola persona avrebbe potuto portare tanti disastri e problemi.
SHANK: Accidenti, quanta gente! Non credevo ci fosse tutta questa folla!
Esclamò Shank guardandosi intorno.
BEN: Beh, è chiaro che un villaggio molto abitato.. è anche molto movimentato!
Al villaggio, ogni persona che si vedeva attaccava briga con qualcuno, quell’isola avrebbe dovuto essere ribattezzata con il nome di “Luna storta”. Evidentemente gli abitanti stavano tutti attraversando un brutto momento, chissà che problemi vi erano laggiù.
SHANK: Accidenti! Qui non si vede nessuna locanda! Forse dovremmo dividerci!
Il capitano continuava a girare la testa a destra e a sinistra per riuscire ad orientarsi.
BEN: E perchè? Comunque poi finiremo solo col perderci!
SHANK: Questo è vero, ma allora che si fa? Forse ci conviene cambiare isola!
Rispose seccato.
BEN: Beh, il capo sei tu!
Shank si piazzò davanti all’entrata di un negozio a scrutare nei dintorni, era chiaro che non aveva poi tanta voglia di tornare subito in mare, forse era piuttosto affamato e si sa che a stomaco pieno si ragiona molto 
meglio. Il giovane continuò a cercare con lo sguardo ma non vide nulla che somigliasse a una locanda. Era estremamente concentrato quando una voce dietro di lui gli fece togliere lo sguardo dalla strada.
UNA RAGAZZA: Scusa!
Esclamò una voce femminile.
SHANK: Eh? Che c’è?
Lui si voltò e vide una ragazza piuttosto bella dietro di lui che lo fissava con sguardo arrabbiato. La ragazza aveva all’incirca 18 anni , era molto alta, magra, un bel fisico, occhi scuri e penetranti, capelli mossi e castani.
LA RAGAZZA: Che cosa c’è? Non è ovvio? Mi stai bloccando il passaggio, ti spiacerebbe levarti?
Shank aveva scordato di essersi piazzato davanti all’entrata del negozio.
SHANK: Ah, si certo! Scusami! Prego, passa pure!
E così si scansò.
LA RAGAZZA: Grazie!
Disse con tono irritato. 
LA RAGAZZA: Che giornata!
Bisbigliò.
SHANK: Ah, senti!
LA RAGAZZA: Che vuoi?
Il tono della giovane si fece più serio.
SHANK: Sai dirmi come mai tutta questa confusione?
La ragazza fece spallucce e con fare irritato disse…
LA RAGAZZA: E io che ne so? Sono approdata qui stamani, non ho idea di cosa stia succedendo!
Detto questo fece per voltarsi e andarsene via ma Shank le fece altre domande.
SHANK: Almeno sai dove posso trovare una locanda?
LA RAGAZZA: Vuoi una locanda? Laggiù ce n’è una!
Shank seguì con lo sguardo la direzione indicata dal dito della ragazza ed intravide l’ingresso.
SHANK: Grazie!
Sorrise lui.
LA RAGAZZA: E di cosa?
Lei se ne andò.
SHANK: Che ragazza strana!
Disse ad alta voce.
Avvertì Ben e gli altri suoi compagni per condurli nel locale e finalmente, dopo parecchie ore, riuscirono a riempirsi lo stomaco. Il tempo passò e Shank e i suoi si stavano davvero divertendo. Avevano passato ore in quella locanda, facendo baldoria e facendo ridere gli altri clienti. Tutto sembrò tranquillo ma all’improvviso, dei criminali entrarono nel locale. Erano tre, uno alto e magro, l’altro basso e tarchiato e il terzo, che dava l’impressione di essere il capo, era di statura media, muscoloso e coperto di tatuaggi dalla testa ai piedi.
IL CAPO: Ehi! Quanta gente! Evidentemente questa locanda va molto bene! Questo vuol dire che anche gli incassi non devono essere scarsi!
La ragazza che stava al bancone, senza ombra di dubbio la proprietaria, cominciò ad essere davvero impaurita.
PROPRIETARIA: Che.. che cosa volete?
Tremò di paura.
IL CAPO: Vogliamo svuotare le casse di questo posto, così ci arricchiremo senza fatica! 
PROPRIETARIA: Io.. andatevene via, se non siete clienti uscite di qui!
La proprietria fece per prendere una pentola da sotto il bancone. Aveva intenzione di dare una bella botta in testa ai tre malviventi ma si fermò non appena vide che quei tre erano armati.
IL CAPO: Forse non ti è chiara una piccola faccenda! Noi non siamo innocentini, siamo dei banditi e sulla nostra testa pende una taglia di 10 milioni, perciò se non vuoi morire giovane, ti conviene svuotare la cassa e subito!
Shank continuava a mangiare tranquillo come se nulla fosse.
IL CAPO: Allora? Guarda che ho una pistola, non vuoi essere impallinata, vero?
Estrasse la pistola e gliela puntò contro.
PROPRIETARIA: Ah….
Shank, Ben, Yasop e company stavano per alzarsi di scatto per dare una bella lezione a quei furfanti ma qualcuno entrò nella locanda precedendoli. Era la ragazza che Shank aveva incontrato qualche ora prima all’entrata del negozio.
LA RAGAZZA: Scusate, è permesso? 
Tutti gli sguardi erano puntati su di lei.
LA RAGAZZA: Ecco, passavo di qui e non ho potuto fare a meno di ascoltare!
Mise le braccia sui fianchi.
IL CAPO: Brava, e allora? Non lo sai che se resti qui rischi di farti male bellezza?
Disse passando una mano sulla pistola per intimorirla. Ma a quanto pareva non ci era riuscito.
LA RAGAZZA: Se c’è una cosa che non sopporto sono proprio i tipi tatuati da far schifo come te!
Esclamò lei portando le braccia al petto.
IL CAPO: Senti bella, vuoi finire nei guai?
Il capo della banda stava davvero cominciando a perdere la pazienza e tutti nella locanda temevano che quei tre le facessero del male, soprattutto Shank. “Ma perché diavolo è entrata qui? E soprattutto per quale motivo continua a punzacchiarli? Non si rende conto del pericolo che sta correndo?”
LA RAGAZZA; Ah ah! Se qui c’è qualcuno che finirà nei guai siete proprio voi!
Disse alzando l’indice.
IL CAPO: Ha ha ha ha ha ha! Forse non ho capito bene, tu hai intenzione di darci una lezione?
LA RAGAZZA: Indovinato!
I tre si mettono a ridere a squarciagola.
IL CAPO: Ascolta! La vedi questa? E’ una pistola!
La giovane scoppiò in una fragorosa risata. 
LA RAGAZZA: No, davvero? Non mi dire! Sai riconoscere una pistola? Eppure a vederti si direbbe che il tuo quoziente intellettivo sia pari allo 0,1 per cento!
Ci fu un attimo di silenzio che fu rotto dal rossino.
SHANK: Pffff….ha ha ha ha ha! Bella questa! Ha ha ha ha!
Nella locanda tutti scoppiarono a ridere, perfino i due complici dell’uomo tranne ovviamente il loro capo che era davvero irritato.
IL CAPO: Adesso basta! Hai veramente esagerato! Beccati questo!
L’uomo puntò la pistola sulla ragazza e in quel momento Shank fece di nuovo per alzarsi ma come colpo di scena agli occhi dei presenti, prima che l’uomo potesse premere il grilletto, la ragazza fece una capriola all’indietro e diede un calcio alla pistola facendola cadere dalla presa del bandito.
IL CAPO: Ma come…
L’uomo spaesato si guardò la mano che non impugnava più l’arma.
LA RAGAZZA: Allora? Hai capito con chi hai a che fare?
IL CAPO: Ti sistemo iooo!
L’uomo corse verso la giovane ma lei fece un’altra capriola atterrando alle sue spalle. L’uomo si guardò in torno e si sentì battere sulla spalla. Lui si girò e in quel momento si beccò un sonoro pugno in faccia che lo mise KO. 
LA RAGAZZA: E voi?
Si voltò verso i due complici.
I DUE: Iiiih….
I due si abbracciarono impauriti. Era chiaro che non volevano prenderle.
LA RAGAZZA: Detesto quelli che vogliono fare i duri quando in realtà non valgono niente!
Lei afferrò uno dei due rimasti per il colletto della camicia e lo scagliò contro il bancone dove c’era seduto Shank. 
L’ALTRO BANDITO: Prendi questo!
Lui estrasse una spada affilata e cercò di trafiggere la ragazza che invece la schivò più volte senza fatica. Poi afferrò la lama con le mani e la spezzò sotto gli occhi attoniti di tutti, anche di Shank. Prese il bandito per i capelli e fece finire bruscamente la sua testa nel piatto di Shank. La giovane sollevò l’uomo tenendolo sempre per i capelli e guardò il rossino ke contraccambiò lo sguardo sorpreso.
LA RAGAZZA: Scusami!
Lei si era appena scusata per avergli rovinato il piatto. Subito dopo diede un pugno sul viso pacioccotto del criminale e in fine un calcio volante.
LA RAGAZZA: Mi dispiace, ma non mi sembrate molto allenati! Non posso credere che il governo abbia messo una taglia simile sulla vostra testa per farvi catturare! E ora sparite!
I due si rialzarono doloranti, presero il loro capo e se la diedero a gambe. Ci fu un attimo di silenzio e poi tutti scoppiarono in un applauso accompagnato da fischi. “Bravissima!” “Sei forte ragazza!” “Incredibile, che forza!”
La giovane si sedette nel posto accanto a quello di Shank che stava ordinando un altro piatto.
LA RAGAZZA: No, offro io! E’ il minimo che possa fare dato che ti ho rovinato il pasto!
Detto ciò estrasse il portafogli dalla tasca e tirò fuori i soldi che diede alla proprietaria.
SHANK: Ma no! Non c’è bisogno!
Lui le afferrò il braccio per convincerla a non pagare.
LA RAGAZZA: Insisto! 
SHANK: Beh, d’accordo! Grazie!
Rispose lui anche se non molto convinto.
PROPRIETARIA: Hai salvato il mio locale! Come potrò mai ringraziarti?
La donna prese la mano della giovane.
LA RAGAZZA: Figurati! Per me è stato un piacere! Beh, ci vediamo!
La ragazza uscì dal locale mentre aveva ancora tutti gli occhi addosso. Immediatamente dopo la sua sparizione gli uomini di Shank si rivolsero al loro capo entusiasti.
“Ehi capo! Hai visto ke roba?” “Già, è fortissima!” “Perkè non la facciamo entrare nella ciurma?” “E’ anche una ragazza piuttosto carina!” “Altro che carina! E’ uno schianto!”
Tutte quelle voci si mischiarono tra loro.
SHANK: Ehi.. calmatevi! L’ho vista ankch’io e credetemi! Ho proprio intenzione di ritrovarla!
Il capitano fece un ghigno. La sera i pirati uscirono dalla locanda e per ordine del loro capo si misero alla ricerca di quella ragazza eccezionale. Non sapevano il motivo della ricerca, non avevano idea del perchè Shank volesse ritrovarla, ma erano sfiorati dal dubbio che volesse davvero farla entrare nella sua ciurma.
Cercarono a lungo ma della ragazza non c’era l’ombra, sembrava essersi volatilizzata. A quel punto Shank pensò di andare al porto.
SHANK: Mi scusi! Per caso ha visto partire una ragazza?
Si rivolse all’uomo che controllava le partenze.
UOMO: Giovanotto, hai idea di quante ragazze ho visto lasciare l’isola?
Rispose mettendo una mano sul fianco sinistro e puntandogli contro il dito indice di quella destra.
SHANK: Ha ragione, mi scusi! Quella a cui mi riferisco è una ragazza piuttosto carina, ha i capelli castani, occhi scuri, sguardo accattivante e…
UOMO: E un fisico da sballo? Si, ho presente! Eccome! Come potrei dimenticarmi di una ragazza così bella?
Lo interruppe l’uomo.
SHANK: Emm.. si, certo, comunque… sa dirmi se ha lasciato l’isola?
UOMO: Si! E’ partita a bordo di una barca un’ora fa!
Disse guardando l’orologio da polso.
SHANK: Ah, capisco! Beh, grazie dell’informazione!
Fece per tornare indietro ma l’uomo lo costrinse a fermarsi.
UOMO: Chi era? La tua ragazza? 
Lo guardò storto l’uomo.
SHANK: Che cosa? No! Anche perchè lei più giovane di me! La conosco appena comunque!
UOMO: Ah! Quindi sei uno di quelli che vuole il suo corpo? Che uomo!
Rise.
SHANK: Che cosa? Ma sta scherzando? (meglio che me ne vada, questo è tutto matto!)
UOMO: E comunque non credo che abbiate molta differenza di età..direi all’incirca quattro o cinque anni.
Gli mostrò il numero con le dita.
SHANK: Se lo dice lei…
Il giovane avvertì i suoi seguaci del fatto e tutti si diressero verso la nave. La mattina seguente approdarono su un’altra isola deserta e lì furono raggiunti da Mihawk occhi di falco. L’uomo camminava a testa alta. I suoi occhi gialli brillavano sotto la luce del sole, la sua giacca ondeggiava al leggero vento della zona e la sua micidiale spada nera era dietro la sua schiena possente. Occhi di falco proseguiva lentamente e nella mano destra stringeva un foglio di carta arrotolato.

  
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