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Autore: Tsu_Chan    10/08/2009    1 recensioni
In una città che sembra uscita da un libro horror, dove i vampiri vivino gomito a gomito con gli umani del tutto ignari, la gente sparisce viene ritrovata morta dissanguata per le strade senza un motivo apparente, almeno fino a quando una nuova ragazza in città decide di mettere a posto le cose: impone le sue regole 'Niente rapporti vampiri-uomini' la più importante se si contravviene? Impalettamento rapido del vampiro e un bel incantesimo per far dimenticare tutto all'umano. Miya ha 16 da quattro vive con una vampira cieca e detiene le redini dell'aministrazione della pace della città, ma ha una vita sociale molto poco invidiata, insomma non la vita perfett per un adolescente... ma qualcosa cambierà. Satoru, 17 anni, appena arrivato in città per mettersi alla prova sembra uscito da un lontano ricordo della ragazza. E tutto diventerà diverso per Miya. Perchè anche la legge ha un cuore...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Adoro la matematica! Non mi credete pazzo, ma è la cosa più semplice più razionale che esista! Io sono sempre stato razionale tanto che quando mi hanno detto che ero diventato un vampiro mi sono messo a ridere dicendo che cose simili non esisteva perché non era razionale e secondo logica nessuno poteva vivere per sempre cibandosi solo di sangue perché non avrebbe preso i giusti principi nutritivi e si sarebbe ammalato presto, si insomma tutte quelle cose che potrebbe dire uno scienziato pazzo! Poi i vampiri che mi hanno creato mi hanno rotto un sbarra d’acciaio da circa trenta centimetri di spessore, e quando mi sono accorto che la mia testa era ancora integra ho accettato il fatto che essere un vampiro è tanto irrazionale da essere una delle cose più razionali del mondo: l’avevo detto ad alta voce e quei due mia avevano rotto in testa un’altra trave, che bell’inizio che è stato il mio! Ah ma la scienza mi ha deluso quella volta, ma la matematica, quella non sbaglia mai, e quando mi butto in un problema potrebbe anche esplodere una bomba atomica proprio sopra di me, non lo sentirei!
Umm… il prof deve essere parecchio confuso sono sicuro di averli già fatti questi esercizi oggi… boh a scanso di equivoci sempre meglio farli. Mi giro un attimo, è un po’ che non sento Miya e anche il suo cuore ha rallentato un po’ insieme al suo respiro: oh non ci posso credere, si è addormentata! Come si fa a dormire durante un ora così interessante, insomma la matematica ti aiuta a ragionare e a lei servirebbe per districarsi da tutte le brutte situazioni ,che scommetto, si trova sempre a dover affrontare. Però è carina quando dorme, i capelli che le sfuggono dalla coda le cadono davanti agli occhi rivolti verso la finestra, ha appoggiato la testa sopra l’astuccio che tiene stretto tra le braccia come se fosse un orsacchiotto di pezza, mi sporgo un po’ verso di lei per vederla meglio in faccia e appena sente il mio braccio freddo che le sfiora la schiena si contorce e mugugna come una bambina piccola. Sembra tutta un’altra persona ora che è così calma: diamine ecco chi mi ricorda! Ma si, come ho fatto a non pensarci prima, ci assomiglia un botto, e come si comporta, la sua voce e anche questo suo modo strano di contorcersi mentre dorme, adesso ho capito. Qualcuno ha appena urlato, fuori in cortile, no anzi più in alto sul tetto, ma tu continui a dormire, tutta la classe però si è fermata ad ascoltare e il professore ora mi guarda con tanto d’occhi.
‘Svegliala presto!’
E ora che succede, il professore sembra quasi spaventato, e anche gli altri ragazzi sembrano preoccupati: incrociamo ancora le dita, se assomigli veramente alla persona che dico io, come minimo mi tiri una di quelle sberle che mi ricorderò per tutta la vita. Appoggio una mano sulla tua spalla e incomincio a scuoterti leggermente, la tua pelle freme a contatto con la mia fretta ma non dai segno cenni di volerti svegliare.
‘Miya?’
Mi scuoto per una spalla, e tu storci il naso, sembri persa in quasi quali sogni: nessuno ti ha mai detto che devi dormire un po’ di più la notte. Sai cosa ti dico anche finita l’ambientazione in questa scuola, io continuo a starti dietro ho la sensazione che avrai bisogno di me se non vuoi farti del male da sola.
‘Ehi, lo hai sentito?’
Ok, abbandoniamo le maniere delicate, adesso ti afferro per un braccio e ti scrollo con un po’ più di forze, tu ti tiri su mi punti addosso gli occhi che non sembra per nulla addormentati, al contrario sono vispi e cattivi come se non ti fossi addormentata: si sei davvero strana, ragazza.
‘Ho capito porco fungo! Sono sveglia. Che c’è?’
‘Non hai sentito?’
Ti eri proprio addormentata pesantemente ragazza, quasi mi pento di averti svegliato, forse te lo meriti di dormire un pochino ma da come ti guardano gli altri capisco che proprio hai scelto il momento sbagliato per addormentarti.
‘Un ragazzo, ha urlato …’
‘Che problemi sarà uno dei soliti stupidi che è caduto in uno scherzo, e ora posso dormire ti prego!’
Oh, andiamo non vorrai fare la scansa fatiche proprio ora: ricordati che sono il nuovo arrivato, devi farmi paura, incutermi terrore non un scatenarmi questa voglia pazza di morderti brutta scema. Dai sei la legge, la cacciatrice senza scrupoli, non la ragazza che si sveglia, qualcuno è in pericolo e si gira dall’altra parte come se nulla fosse, o magari nasconde la testa sotto il cuscino. Infilo la mano nella tua borsa e facendo attenzione afferro con due dita il tuo paletto, è d’argento vero: si intona con i tuoi occhi, freddo ma letale. Con un gesto rapido ti prendo dalla tua sedia e ti metto su una mia spalla con il paletto in mano e mi avvio per uscire dalla classe, il professore mi guarda male ma se pensa che ti lasci andare da sola ora, si sbaglia, l‘ho detto no, sento che tu hai bisogno di me.
‘Mi scusi prof, la riporto subito.’
Esco in corridoio e ti metto per terra con delicatezza, a volte non ci penso ma sono un po’ più forte di quello che ero da umano e a una come te così piccola rispetto a me, posso fare molto male anche solo sfiorandoti con un dito. Il ragazzo urla di nuovo, si è sul tetto, il suono scende giù per il muro e si infila per il lungo corridoio che porta fino alle classi: tutta la scuola lo deve aver sentito a questo punto. I tuoi occhi si sono accesi come due tizzoni, l’urlo del ragazzo ha risvegliato qualcosa di te che è primordiale, puro istinto: è così che affronti i vampiri, istinto? In effetti nessuno affronterebbe un vampiro seguendo il cervello, sarebbe un pazzo, l’unica cosa che ti può spingere è l’istinto vero? Me lo devo segnare, questa è una di quelle cose che la razionalità non può fare.
‘O diavolo!’
Ehi sei veloce, pochi secondi e stai già salendo le scale anti incendio di metallo che danno verso il cortile centrale della scuola, sali gli scalini tre a tre senza aggrapparti al corrimano, in una mano stringi il paletto che sgocciola per terra acqua santa: diamine devo starti lontano se non voglio farmi male. L’unica cosa che voglio è essere impalettato in un gesto involontario perché ti sto alle spalle e troppo vicino: ora che siamo in cima alle scale, sei saltata sulla recinzione e la stai scavalcando con agilità, ti sto per seguire ma vedo una cosa d’avvero che non mi sarei mai immaginato. Tu sei li mi dai le spalle ma non hai paura anche se pochi metri davanti a te c’è una vampira con un ragazzo il doppio tuo stretto in mano per il collo e sollevato da terra come se fosse una piuma: quella vampira mi fa tremare, ha gli occhi neri, completamente, di chi è in caccia, i capelli lunghissimi e biondi le danno un aria selvaggia e terribilmente attraente. Non ti assomiglia per niente sai, tu sei meglio di lei: lei è fredda glaciale e ora sorride mentre ti guarda, tu sei così … umana! Oh insomma, devo tirare una testata da qualche parte, ora subito! Ok ora vengo di li, mi basta un salto e sono vicino a te, non so a cosa ti servirebbe forse ti arrabbieresti e basta …
‘Rimani li, ti passo il ragazzo, tienilo al sicuro ok?’
‘Certo, ma sei sicura che non ti serve aiuto.’
‘Si tranquillo …’
Che fegato ragazzi: quella vampira fa un po’ di paura pure a me, ma a te sembra non fare ne caldo ne freddo, quanti ne hai visti come lei? Cosa hai passato fino ad ora, un giorno me lo dovrai raccontare, dovessi cavarti le parole a forza. Cosa ti stai dicendo ora con questa vampira, che importa, spero tu stia prendendo tempo: io sono preoccupato per il ragazzo, ha il collo segnato da lunghi solchi rossi ed è accasciato a terra privo di sensi, il suo cuore batte piano e il suo respiro è ai minimi possibili e immaginabili. La vampira ti è saltata addosso e tu sei finita a sbattere proprio davanti a me, tanto che ho potuto sentire il fiato che ti mancava per  un attimo, prima di riprendere il controllo: come hai fatto a sopportare un urto simile, le tue ossa, come vetro per noi vampiri si sarebbero dovute fracassare in mille pezzi. Quanto sei stranamente poco umana!
‘Vai a prendere il ragazzo, sbrigati.’
Rispondo prontamente al tuo ordine andando il più velocemente possibile, salto la recinzione e salto te e la vampira che intanto tenta di morderti, se osa torcerti un solo capello le faccio vedere io! No, ora mi devo preoccupare del ragazzo, tu te la sai cavare da sola, lo afferro me lo carico in spalla e con un salto scendo le scale a tutta velocità lasciandoti sola con la vampira.
Appoggio il ragazzo all’inizio del corridoio che porta alle classi all’ombra, dove può riprendersi con calma e mi metto a seguire il tuo scontro da lontano, solo con l’udito, non posso abbandonare questo disgraziato altrimenti sarei già li ad aiutarti. L’hai colpita, la sento mentre urla parole offensive: alle tue orecchie devono essere solo urla senza senso, sono ultra suoni, è normale che le tue semplici orecchie non li percepiscano. Il ragazzo si rigira un attimo e mugugna qualcosa, mi giro un attimo per guardarlo e aiutarlo a sollevarsi da terra per mettersi seduto che, come nei migliori film, nel preciso istante in cui giro gli occhi tu atterri per terra malamente pestando una spalla e ruzzoli via andando a sbattere su un albero. Non hai più il tuo paletto e la vampira si rialza molto più velocemente di te, che con tutto quel ruzzolare e quella caduta ti devi essere fatta parecchio male, sei girata su un fianco e ti tieni una spalla, ma perché non reagisci, urla, cerca di colpirla con un calcio, sputale in faccia invece rimani ferma, hai gli occhi spalancati e terrorizzati, no ora li hai chiusi poco prima che lei ti rifili un calcio nello stomaco. Sei così piccola ora di fronte a quella belva che vuole il tuo sangue, da sembra un pulcino indifeso, cosa aspetti la morte? Non ti puoi arrendere così, io non posso permetterlo! Non so nemmeno io come e quando ho fatto questi movimenti ma improvvisamente mi trovo in mano la testa della vampira che poco a poco si trasforma in cenere seguita dal corpo, e tu sei li sdraiata ai miei piedi, ti sanguina un occhi, ti devi essere tagliata e sei svenuta, ma sei viva per fortuna. Almeno questo, sei viva grazie a me, mi devi un favore. Ti tiro su da terra e prima che possa arrivare gente a guardare sparisco dal cortile della scuola: e ora cosa faccio, dove ti porto, a sapere dove abiti accidenti! Hai il volto sporco di polvere e l’aria distrutta, stai sanguinando e penso che ti sia lussata una spalla, e forse il calcio ti ha rotto una costola: insomma sembri una appena tornata dall’inferno, un inferno molto polveroso oserei dire dato che ne sei totalmente ricoperta e tossisci pure. Quanto sei tenera così, indifesa, potrei fare di tutto ora con te e non potresti fuggirmi: ma io sono un ragazzo che non ha mai torto un capello a una ragazza percui non lo farò nemmeno ora.

Ma fermi, io ti ho salvato la vita, visto proprio come avevo detto tu hai bisogno di me se non ti vuoi fare un bel viaggetto all’inferno di nuovo: mi devi la vita …
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Angolo ringrazimenti: Purtroppo questo salvataggio era preveridibile, o Satò o un battaglione di formiche che passava per il cortile xD. grazie mille delle recensioni!
Angolo autrice: è tutta sera che scrivo, a cena un panino al volo e ora mi abbiocco sulla tastiera! Spero vi piaccia come punto di vista del vampiro, dato che non ha preso parte allo scontro è più corto del capitolo di Miya. Ma va beh.... ciao ciao!
   
 
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