VI.
Non le piaceva
il Quidditch
Se
c’era qualcosa che Fred Weasley odiava, quella era
sicuramente la noia. Proprio per
questo si era stancato quasi subito dello sproloquio del Capitano, che stava
ripetendo a oltranza la strategia di gioco che conosceva già a memoria, e aveva
lasciato scorrere lo sguardo malandrino alla ricerca di qualche distrazione.
La
riconobbe quasi subito, in mezzo alla folla di ragazzine del quinto anno,
distinta come un giocattolo scintillante
in mezzo a tante cianfrusaglie inutili. Era l’unica, del gruppo, a non avere il viso imbrattato di rosso e oro –
non aveva neanche una striscia sbavata di trucco sulla guancia, soluzione
spesso adottata dalle più pigre.
Hermione
Granger aveva dipinta addosso un’espressione
insofferente, annoiata, la smorfia d’insufficienza propria di chi è stanco di
essere circondato da gente non alla sua altezza. Non sembrava essere
minimamente contagiata dall’aria briosa diffusa tra gli studenti, tutti in trepidante
attesa dell’inizio della determinante partita Grifondoro-Serpeverde
– e Fred si domandò come faceva a
risultare sempre diversa da tutti,
tutti quanti.
Si
allontanò dai suoi compagni, scacciando i loro richiami stizziti con la tipica
risata incurante, felice di aver finalmente trovato una distrazione a tutta
quella noia ansiogena tipica del pre-partita.
“Farai
il tifo per me, Granger?”
L’aveva
notato da lontano, Hermione, abile a non farsi
scoprire, e si era colpevolmente ritrovata a sperare che lui la raggiungesse. Non poteva più tollerare le sue compagne
frivole, parlavano solo di Quidditch!
Per
questo, quando se lo ritrovò a mezzo metro, l’aria scanzonata di chi viveva la
vita come un esperimento, si ritrovò a increspare le labbra in un inusuale
sorriso liberatorio.
“Potrei
iniziare a tifare Serpeverde.”
“Sei
crudele, ragazzina! Io pensavo di
vederti con la scritta Fred e un cuore sulla fronte, invece mi deludi,
Prefetto…”
A
Fred faceva strano vedere la ragazza reagire con ilarità alle sue battute,
forse per la prima, vera volta – solitamente, era troppo impegnata a cucirsi
addosso un broncio infastidito per lasciarsi andare a delle risate divertite.
“Fosse
per me non sarei nemmeno qui!”
“Addirittura?!
Finirai per spezzarmi il cuore, Hermione!”
Il
sorrisetto obliquo del gemello si allargò, mentre lei cercava di non essere
distratta da quanto fosse diverso, Fred, con la divisa sportiva.
“Le
ragazze come me preferiscono i libri al Quidditch.”
Fred
scoprì una nuova cosa sul conto della Granger: non le
piaceva lo sport per cui chiunque altro, lui compreso, andava matto. E si
ritrovò stupidamente a pensare che Hermione non aveva
ragione proprio su tutto, questa volta si era sbagliata, ché non esisteva nessuna ragazza come lei.