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Autore: katerina_21    10/08/2009    3 recensioni
*“Ma per chi mi hai preso?!” sbotto, facendo girare almeno metà della classe, compresa la prof. “Te non sei...” mi osserva per un minuto lasciando la frase in sospeso. Perfetto. Già si è scordato il mio nome. “Melitta. Mi chiamo Melitta Taylor. E' anche uno dei cento cognomi più diffusi, in America! Non è mica difficile da ricordare...” Forse sto un po' perdendo il controllo, ma non mi importa niente e continuo a sputare parole come fossero arsenico. “Tra l'altro, sebbene molte mie coetanee ti considerano un dio, o qualcosa che ci si avvicina molto, non sei niente di che, lo sai vero?" Harris mi guarda con gli occhi spalancati, rosso di rabbia. “Senti un po' te... come hai detto che ti chiami?” Ma allora lo fa solo per farmi innervosire!* Melitta, detta Mel, non ha mai voluto innamorarsi, ma si sa, più una cosa non la vuoi e più quella ti corre dietro. Fra intrecci, malintesi e tradimenti, nasceranno ben due storie d'amore... O forse di più? Leggete per scoprire! Sono ben accette le recensioni! ^-^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Sei

Amiche... O no?.


{.Non andiamo via ma nascondiamo
del dolore che
scivola lo sentiermo poi
Abbiamo troppa fantasia e se
diciamo una bugia è una mancata
verità che prima o poi succederà
Cambia il vento ma noi no
e se ci trasformiamo un po' è per la voglia di piacere.}


Nei giorni seguenti non vedo nè Ian, nè Rose a scuola. 
E un po' ne sono contenta. Quello che più temo é affezionarmi a un Harris, visto che sò benissimo di che pasta sono fatti. Eppure, dopo quella chiacchierata nel parco, sono rimasta piacevolmente colpita e non faccio altro che ricordare ogni particolare di quel bellissimo viso: gli occhi marrone dorato, quasi caramello, la pelle abbronzata, sempre distesa attorno alla bocca sorridente, i capelli neri scompigliati che avrei volentieri accarezzato...
Sorrido, sdraiata sul mio letto. Non credevo fosse così bello farsi piacere qualcuno. 
E mentre chiudo gli occhi, dopo due giorni durante i quali la mia migliore amica mi ha ostentamento ignorato e io ho passato notti piangendo sento che, per la prima volta, sono ottimista. Davvero ottimista. 
Tutto si sistemerà, io forse riuscirò a lasciarmi andare e finalmente Rose la smetterà di tenermi il broncio, andandosene in giro sghignazzando con ragazze che abbiamo sempre criticato per la loro superficialità.
Tempo di un battito di ciglia e un ricordo si fa spazio nella mia mente. 

Siamo al parco, durante una delle tante giornate trascorse prendendo il sole e facendo finta si studiare.
Le borse eastpak sono abbandonate sul prato e si intravedono i libri di storia e matematica. 
Ma si intravedono solo, perchè in realtà Rose sta leggendo uno dei suoi sciocchi romanzi rosa, io ascolto musica dal mio i-pod, mentre osservo con curiosità i passanti. 
Spesso lo faccio: guardo la gente e cerco di immaginarmi che vita fanno, di chi sono innamorati, cosa pensano eccetera eccetera...
Ad un tratto un gruppo di ragazze della nostra età passa davanti a noi. Sono quattro: due bionde e due castane e ridacchiano, mostrando la borsa griffata e passandosi in continuazione una mano tra i lunghi capelli sciolti, attirando parecchie occhiate: invidiose dalle donne, bramose dagli uomini. 
"Rose, le vedi quelle?" mormoro, indicandole con un cenno del capo. "Sono oche superficiali. Non lo vedi come ridono, mentre si sistemano i capelli? Lo fanno solo per attirare l'attenzione, mica stanno ridendo davvero. 
Rose sorride e posa il libro a terra: "Il generale passionale".
Tipico di Rosaline...
"Noi non saremo mai così, non è vero?" domanda, mentre appoggia la testa sulla mia spalla.
"Certo che no... e se una delle due lo diventerà, l'altra dovrà fargli capire che razza di persona sta diventando, ok?"
"Ok." mormora lei sorridendo. "Ti voglio bene, Meli"

Apro gli occhi di scatto e solo dopo qualche minuto mi accorgo che sto piangendo. 
Cosa è successo per ridurla così? Come può essere tanto cieca e non accorgersi che Harris si sta solo divertendo con lei? Come può credere a lui e non a me? Afferro il giornale della scuola, ancora piangendo. Fleur del corso di fotografia me l'ha dato nel corridoio, consigliandomi di leggerlo da sola, a casa. 
Chissà perchè.
Ma tempo di leggere quel misero articoletto alla terza pagina, e capisco tutto. Capisco perchè oggi tutti mi guardavano, bisbigliando tra loro. E pensare che all'inizio credevo avessi qualcosa sulla faccia! 
E in un certo senso era vero: avevo scritto in fronte: IDIOTA. 
Odio Georgina Loves con tutto il mio cuore.

**

Nat notò che suo fratello minore era come al solito pensieroso, ma in un modo diverso: non faceva che fissare il vuoto, con un sorriso ebete su quel visino d'angelo tanto simile al suo quanto diverso. 
"Fratellino, che ti prende?" gli domandò allora, ben pronto alla solita risposta. 
"Niente."
Appunto. 
"Questa volta non lascio perdere" disse Nat con il solito ghigno, mentre mangiava il suo cornetto. "Dimmi perchè non la smetti di sorridere in quel modo stupido."
"Che fai, mi dai anche gli ordini?!" chiese il minore un po' scocciato. 
Nathan questa volta rise di cuore, divertito dall'espressione autorevole del minore. 
"Certo che no... Ma avrò il diritto di sapere cosa frulla in testa al mio caro 'Ianuccio'..."
Ian sorrise, un po' addolcito. Dopo tutto era sempre suo fratello, forse, se gli avesse spiegato la situazione, avrebbe lasciato perdere Melitta Taylor... 
Ma chi voleva prendere in giro?!
Aveva appena iniziato a divertirsi con i suoi soliti stupidi giochetti e non avrebbe di certo lasciato stare così facilmente! Ian passò il dito sul tavolo della cucina, un bancone di marmo circondato da sgabelli arancioni. Certo che sua madre aveva un gusto strano per quanto riguardava l'arredamento. Non per niente era la più famosa arredatrice di Los Angeles. 
Il suo stile era esseniziale nelle forme, ma i colori erano sgargianti, quasi accecanti. 
Aveva iniziato ad essere molto di moda a Beverly Hills qualche mese fa e ora lui, Nat e la signora Harris vivevano nel lusso.
Assorto dai pensieri del cambiamento di stile di vita che lui e la sua famiglia avevano affrontanto non si accorse di Nathan, che nel frattempo aveva tirato fuori dalla tasca un foglio di giornale appallottolato. 
"Guarda qua, è il giornalino della scuola!" esclamò con un sospettoso scintillio negli occhi. "E' uscito oggi ma evidentemente te sei troppo preso dai tuoi sogni ad occhi aperti per accorgerti di ciò che ti circonda..." 
Ian lo guardò male, ma poi, preso dalla curiosità, iniziò a leggere. 

"Scoppiettanti novità alla Hayer School"

di Georgina Loves, la regina del Gossip.

Secondo fonti certe, durante il ballo studentesco, è sbocciato un nuovo amore ed è appassita una (non così tanto) solida amicizia. 
Di chi  stiamo parlando? Ma naturalmente di Nathan Harris, Melitta Taylor e Rosaline Smith.  
Un bel triangolino, non è vero?
Se siete ben informati, la passione è sbocciata proprio tra il nostro bel Nat e l'insignificante Melitta Taylor. Dopo che quest'ultima si è divertita ballando sui tavoli, mezza nuda ma completamente ubriaca (tanto da vomitare davanti a tutti) i due si sarebbero scambiati qualche bacio rovente durante la festa, proprio sotto gli occhi lacrimosi della dolce e sciocca Rose. E' già! La povera ragazza infatti è cotta di Harris (insieme a suo fratello uno dei ragazzi più contesi della scuola) da un bel po' ed è sempre riuscita a nasconderlo....fino ad ora!
Ma il bello deve ancora venire, cari lettori!
Come previsto Nathan non si è lasciato sfuggire nemmeno la bella rossa, abbastanza guardata dai maschiotti della Hayer School...
Sono stati infatti avvistati più volte insieme, per ora solo chiacchiere innocenti... ma quanto ci metteranno per trasformarsi in baci appassionati?
Non credete che la Taylor sia rimasta con le mani in mano perchè vi sbagliereste di grosso! Infatti la biondina si sta divertendo un bel po'!
E' stato vista chiacchierare allegramente con Ian Harris! Che colpo basso incantare anche il fratellino ingenuo!(e detto tra noi non capisco proprio come ci riesca, visto che non è poi tanto bella).
Forse Melitta, avresti dovuto deciderti prima invece di combinare questo bel casino!

Ian sbarrò gli occhi, indeciso se mettersi a urlare o a ridere per l'assurdità dell'articolo. Stropicciò il foglio di giornale e lo lanciò nel secchio facendo, ovviamente, canestro.
"Hai parlato con Melitta Taylor" constatò Nathan bevendo il suo succo al mirtillo.
"E allora?" sbottò subito il minore. "E' una ragazza carina".
Nat aprì la bocca e poi la richiuse, come per cercare qualcosa di sensato da dire. Non trovando niente, scoppiò a ridere.
"CHE HAI DA RIDERE!?" gridò Ian infuriato. Nathan sembro sorpreso, ma poi si ricompose come al solito. 
"Rido perchè è ridicolo. Come hai fatto ad innamorarti?"
"Innamorarmi?" ripetè Ian come se fosse sordo. "Non sono innamorato."
Nathan continuò a fissarlo con quel sorrisetto di sufficienza stampato in faccia. 
A Ian faceva venire i nervi. 
"Un fratello Harris innamorato non si è mai visto!"
Questo era davvero troppo. 
"Smettila! Non sono innamorato!"
Nat alzò gli occhi al cielo e alzò le spalle. 
"Ok, ok. Calmati."
Ian sospirò e continuò a mangiare il suo cornetto, quasi con rabbia, sotto gli occhi divertiti del fratello. 
"Senti" incominciò, vergognandosi come non mai. "Forse un po' mi piace e proprio per questo volevo chiederti se la lasci stare. Per favore."
Nat fissò il fratello intensamente e per alcuni interminabili secondi Ian pensò che gli stesse per buttare addosso il succo. Già si vedeva ricoperto di mirtillo dalla testa ai piedi, quando Nat gli diede una leggera pacca sulla spalla. 
"E va bene. Ma solo perchè sei tu, Ianuccio caro."

**

Ian entrò nell'aula di fotografia ancora con la sua voce in testa: Forse un po' mi piace. Forse un po' mi piace. Forse un po' mi piace. 
Con l'eco che rimbombava nel suo cervello si guardò attorno un po' spaesato: la classe era ampia e c'era un professore barbuto alla cattedra, che gli sorrise cordiale.
"Te devi essere Ian Harris... pensa sei l'unico ragazzo." disse il professore sempre sorridendo. "A quanto pare i tuoi compagni  non sono interessati alla fotografia...Comunque, trovati un posto."
Tante ragazze, soprattutto una al primo banco, lo fissavano ridacchiando o dandosi gomitate, altre con occhi sognanti aspettavano che si sedesse accanto a loro. Ian aggrottò le sopracciglia e cercò almeno una ragazza che non fosse pronta a saltargli addosso. 
Eccola. 
Appunto, era pr
oprio lei, Melitta. 
Era seduta all'ultimo banco della fila centrale, aveva gli occhi gonfi, come se avesse pianto e non sembrava nemmeno essersi accorta di lui. Era talmente bella, con quegli occhi così profondi e i capelli biondi. Ma ciò che più era bello di lei era che non se ne accorgeva minimamente. Non si accorgeva che spesso i ragazzi la guardavano e lui ogni volta doveva stringere i pugni, per non intervenire. 
Si avvicinò. 
"Posso sedermi qui?"
Lei alzò lo sguardo sorpresa e quando Ian guardò quegli occhi capì che aveva davvero pianto: erano rossi, grossi e sembrava che da un momento all'altro sarebbe di nuovo scoppiata a piangere. 
Melitta annuì, togliendo dalla sedia accanto alla sua lo zaino. 
"Non ti conviene però... l'insignificante Melitta Taylor con Ian Harris... che brutta accoppiata!" esclamò con falsa allegria. 
Era chiaro come il sole che ne soffriva. 
"Oh. L' hai letto?" 
"Sì." mormorò, tentendo gli occhi in basso. 
"A me non importa niente di quello stupido giornale, tanto meno di quello che dice Georgina Loves." disse con fermezza Ian. "Vedrai che anche gli altri la pensano così"
Melitta sorrise amaramente. "Grazie per il tentativo, ma sai bene che quello che scrive la regina del Gossip è legge."
Ian scoppiò a ridere, attirandosi tante occhiate adoranti. A Melitta toccarono invece quelle invidiose. 
"Visto?" bisbigliò lei.
"Sono invidiose. In genere mica scherzo così con una ragazza... Soprattutto se non è affatto insignificante." mormorò Ian al suo orecchio. 
Sorrise quando si accorse che era rabbrividita. 

**

Nathan Harris camminava per i corridoi della scuola. Aveva appena saltato la lezione, ma che importava?
Tanto sarebbe stato ammesso con il massimo dei voti, come al solito.
Sorrise a delle ragazze del primo anno e appena rivolse loro le spalle le sentì ridacchiare entusiaste. Ah, com'era facile per lui fare impazzire le ragazze. 
Si scostò dagli occhi i capelli quando individuò una cascata di riccioli ramati. 
"Rose..." 
Lei si voltò, sorridente come sempre. Stava prendendo dei libri dal suo armadietto per andare a lezione. 
"Salti le lezioni per me?" le chiese, guardandola intensamente come solo lui sapeva fare.
Rose sembrò incerta. 
Strano, pensò lui. Qualche giorno fa mi avrebbe subito detto di sì senza pensarci due volte. Che le prende?
"No, Nat." mormorò lei. "Scusa ma proprio non mi va stavolta. I miei voti rischiano di abbassarsi sul serio."
Per poco non gli cadde la mascella, come nei cartoni. Questa era una novità.
Quando mai una ragazza rifiutava di saltare le lezioni con lui? Tutte si sarebbero precipitate invece lei no. Perchè?
Rosaline sembrò accorgersi della sua sorpresa perchè disse: "Puoi sempre accompagnarmi in classe."
Nat alzò le spalle a la seguì, senza fiatare. Si sentiva strano. 
Possibile che fosse dispiaciuto? Lui?
Mentre camminavano fianco a fianco da un'aula uscì suo fratello ridendo, accanto a Melitta Taylor. 
Rose si irrigidì come se avesse visto un fantasma. 
"Hei fratellino!" esclamò Nat. 
Ian gli sorrise come risposta, mentre Melitta quasi si nascondeva dietro di lui. 

"Ciao Mel." mormorò Rose sorprendendo tutti. Ormai la Hayer School al completo era a conoscenza della situazione: Rose non parlava a Mel e Mel ne soffriva. 
Melitta nemmeno rispose, per quanto sconvolta. Aveva una faccia buffissima e quando Ian le diede una leggera gomitata per farla svegliare, balbettò un 'Ciao Rose' poco comprensibile. 
Ian agguantò per un braccio Melitta, trascinandola via, mentre Rose entrava in classe e Nat si allontanava andando chissà dove. 
"Mi ha salutata!" esclamò la bionda ancora scossa. Ian scoppiò a ridere vedendola in quello stato. "Perchè ridi?! Guarda che è una grande sorpresa per me!". Melitta sorrise con aria furba, poi prese la mano del ragazzo.
"Dove andiamo?" domandò lui sorpreso. 
"Al cortile, no? E' lì dove abbiamo parlato la prima volta e visto che non abbiamo nessuna lezione..."
Ian sorrise. 
"Andiamo."

Ecco qua il capitolo seiii! 
Siete pregate di recensire, grazie.
Un bacio ha chi l'ha fatto lo scorso capitolo (Fata Desi e xXBlack Rose OSheaXx)

Baci, 
Kate_

P.S. Come vedete ho messo un banner all'inizio di questo capitolo e li metterò anche nei precedenti. Ditemi se vi piacciono! 
Per questo capitolo ho scelto questo perchè la bambina bionda mi sembra Melitta e l'altra che è un po' rossa Rosaline (In più si conoscono da quando sono piccole quindi era perfetto! xD)

  
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