Tutto sotto controllo

Solo stupidi pettegolezzi

Il lunedì seguente Sakura decise di non andare ad allenarsi in quella maledetta palestra dove tutto era iniziato.

Si preparò nel suo appartamento con calma curando il suo aspetto più che mai. 

Quel giorno optò per un’insolita gonna nera morbida che le arrivava poco sopra le ginocchia e la stringeva nella vita alta racchiudendo la camicetta bianca aderente ma leggermente sblusata con manica a tre quarti. 

Sotto la gonna aveva messo delle calze velate nere accompagnate dalle solite scarpe classiche del medesimo colore con tacco largo e comodo che usava solitamente di giorno. 

Prima di uscire decise di portare con sé anche un cardigan di lana di un colore verde pastello. 

Pur essendo una bella e calda giornata primaverile sapeva che le temperature potevano cambiare da un momento all’altro e lei  preferiva prevenire piuttosto che curare.

Peccato che alle sue raccomandazioni non aveva dato ascolto anche lo scorso sabato sera, quando si è ritrovata come un’alloca davanti un Uchiha che poco dopo l’avrebbe definita nuovamente noiosa, per giunta dinanzi ad una tipa decisamente poco raccomandabile che frequentava la loro stessa accademia.

Era un tantino preoccupata.

Lungo il tragitto di pochi minuti a piedi dal suo appartamento all’accademia non faceva altro che ripensare a quella sera e ad una nuova possibile mossa, cosa molto difficile da architettare visto il comportamento del tutto ballerino dell’Uchiha. 

Quasi si stupiva per il risultato raggiunto di averlo visto effettivamente a quella serata orchestrata anche da lei.

Una volta varcato il cancello dell’accademia sospirò pensando che in qualche modo il flusso naturale delle giornate le avrebbero illustrato la strada da intraprendere per raggiungere il suo arduo obiettivo.

Proprio mentre stava per arrivare all’ingresso vide Sasuke alla sua destra camminare verso di lei dopo aver posteggiato la sua Ducati Monster 821 nera nell’area parcheggio per mezzi a due ruote della struttura.

Lo guardò per pochi secondi, giusto il tempo di incrociare i loro sguardi, per poi girarsi con fare altezzoso camminando con passo sicuro verso l’entrata dell’accademia seguita dall’Uchiha alle sue spalle.

Ma quando varcò la soglia percepì una strana sensazione e tensione nell’aria.

Un numero considerevole di studenti era riunito nell’atrio. Gli occhi dei presenti erano tutti concentrati su di lei e dopo l’ingresso dell’Uchiha alle sue spalle vide chiaramente gruppi di ragazzi e ragazze confabulare tra di loro tra sguardi increduli e sorrisini ambigui.

-Ma tu guarda! Parli di loro e arrivano anche insieme come una vera coppietta- disse Karui sbucando all’improvviso dinanzi Sakura e Sasuke.

-Cos’è questa storia?- chiese l’Uchiha con tono duro nei confronti della rossa.

-Beh mi è sembrato opportuno avvisare la gentile clientela che Miss Perfezione Haruno e l’Inarrivabile Uchiha avessero una tresca segreta- disse Karui confermando le preoccupazioni di Sakura che si diede nuovamente della stupida per aver interrotto qualsiasi cosa stesse succedendo fuori quel locale sabato sera.

-Che stupidaggine…- disse l’Uchiha a bassa voce avvicinandosi con fare minaccioso alla rossa -non so se essere più infastidito per il tempo che mi stai facendo perdere o per il fatto che tu abbia insinuato che potessi avere una relazione con una tipa noiosa del genere- continuò Sasuke con tono freddo dichiarando davanti a tutti i presenti, sbalorditi dalle sue parole, cosa pensava di Miss Perfezione Haruno.

Sakura alla sua affermazione sgranò gli occhi per poi abbassare lo sguardo, aveva la testa che le stava per scoppiare per l’umiliazione che l’Uchiha le aveva appena impartito pubblicamente. 

Strinse la presa che aveva sul manico della sua borsa per scaricare la tensione, perché non gliela avrebbe fatta passare liscia.

La rosa alzò nuovamente lo sguardo per poi dirigersi con passo deciso verso di loro aprendosi con le mani un piccolo corridoio per passare proprio tra i due.

-Mi chiedo quale sia il vero significato per te della parola noiosa Uchiha- iniziò Sakura puntando il suo sguardo di sfida nelle iridi del moro -visto che ti è bastato vedere me, la noiosa Sakura Haruno, per rinunciare ad una sveltina assicurata con questa poveretta qui presente evidentemente frustrata dal tuo rifiuto- concluse infine con sguardo fiero facendo calare un silenzio tombale tra i presenti.

Anche la stessa Karui non riuscì a controbattere prontamente datosi che delle ragazze alle sue spalle, dopo la dichiarazione di Sakura, avevano chiesto conferma alla rossa bisbigliando poi l’effettiva dinamica di quella serata dove la Yotsuki era stata vista uscire dal locale insieme all’Uchiha.

Sakura, dopo quella bomba sganciata, sentiva di aver portato il punto a casa ma lo sguardo assottigliato che l’Uchiha le riservava non la faceva sentire vittoriosa come avrebbe dovuto.

Bensì quella tensione creatasi iniziò a farla sentire a disagio, un disagio dal quale doveva uscire il più in fretta possibile per smuoversi da quella posa statuaria e di calma apparente assunta da lei e Sasuke.

Per fortuna ci pensò il vice preside Iruka Umino ad interrompere il tutto.

-Mi spiegate cosa ci fate ancora tutti qui riuniti a spettegolare come dei ragazzini!- iniziò Iruka facendo tornare sulla terra gli spettatori nell’atrio -Svegliatevi! Non siete più al liceo!- tagliò poi duramente nei confronti di tutti.

Subito dopo la maggior parte degli studenti si mosse in direzione delle proprie aule sgombrando a poco a poco l’area centro del pettegolezzo.

Anche Sakura ne approfittò furbamente per uscire da quella situazione scomoda sentendo gli occhi di Sasuke seguirla mentre si allontanava, perché, anche se non riusciva a vederlo, la sensazione di essere osservata insistentemente non l’abbandonava.

Quando Sakura entrò nella sua classe aveva gli sguardi dei suoi compagni puntati su di lei e visto che il motivo era la spiacevole situazione creata da Karui, non ne era affatto contenta ma piuttosto infastidita, nonostante la consapevolezza di essersi fatta valere cantandogliele ad entrambi i soggetti protagonisti insieme a lei del pettegolezzo.

-Buongiorno Miss Perfezione Haruno- iniziò Ino a punzecchiarla seduta al suo fianco mentre la rosa prendeva posto.

-Buongiorno, ti è piaciuto lo spettacolo?- rispose lei a tono.

-Certamente! Mi è piaciuto a tal punto da decidere di immortalarlo- disse infine la bionda mettendo dinanzi agli occhi dell’amica il suo cellulare con una foto che ritraeva lei e Sasuke faccia a faccia durante il confronto avuto pochi minuti prima.

-Ino ma ti sembra il caso?- urlò quasi Sakura strappandole il telefono di mano con l’intento di cancellare quella foto dalla faccia della terra. 

Ma, qualcosa la trattenne dal premere l’icona del cestino.

-Cosa c’è Sakura? Pensavo che volessi cancellarla…- disse Ino con tono malizioso e di sfida vedendo l’esitazione dell’amica.

Di risposta Sakura le mandò un’occhiataccia, per poi tornare ad osservare la foto.

Era totalmente rapita da quell’immagine, seppur presa in modo da immortalare i loro profili intenti a sorreggere quella guerra di sguardi come un vero e proprio gioco di potere, non poté fare a meno di constatare quanto fossero semplicemente perfetti insieme. 

Ino aveva fatto proprio una bella foto, talmente bella che più la guardava e più sentiva le farfalle nello stomaco.

E dopo averle sentite cancellò immediatamente la foto.

-Ahhh! Sakura maledizione…- disse Ino disperatamente in risposta al gesto della rosa -scherzetto l’ho già salvata nel cloud- concluse infine facendole la sua tipica scherzosa linguaccia.

-Poco importa dove l’hai salvata, l’importante è che questa foto non arrivi più alla mia vista, chiaro?- disse seria all’amica bionda.

-Oh andiamo Sakura è una bella foto infondo lo so che ti piace…- rispose lei testandola.

-Cosa mi piace?- chiese lei allarmata pensando che si riferisse all’Uchiha.

-La foto sciocchina… ma tu pensavi che mi rifessi all’Uchiha, vero?- continuò la bionda soddisfatta dalla reazione dell’amica.

-Che assurdità pensare una cosa del genere…- rispose lei sulla difensiva poco credibile.

-Io trasformerei il tuo piano in qualcosa di più profondo. Qualcosa che vi faccia mettere insieme sul serio, perché sembrate essere proprio una bella coppia sai?- la buttò lì con fare disinvolto pur pensando che Miss Perfezione Haruno e l’Inarrivabile Uchiha facessero davvero una bella coppia.

-Mai!- esclamò la rosa di rimando.

-Risposta prevedibile, ma sai come si dice in giro, no?- chiese la bionda guardando scaltramente negli occhi la sua più cara amica.

-Mai dire mai…- rispose Sakura arrendendosi alla pressione psicologica di Ino.

Poco dopo nella classe dell’Uchiha una furia bionda fece il suo ingresso puntando il banco del corvino.

-Mi spieghi cos’è questa storia della tresca segreta tra te e Sakura?- chiese Naruto sbattendo i pugni infuriato sul banco di Sasuke.

-Calmati idiota…- rispose l’Uchiha comodamente seduto.

-Calmarmi? Come potrei farlo se non si parla d’altro in questo posto? Non ho nemmeno varcato il cancello che mi hanno assalito con questa storia della tresca…- rispose il biondo esasperato dal pettegolezzo.

-E cosa ti hanno detto di preciso? Hanno per caso omesso la parte in cui Miss Perfezione Haruno ha asfaltato l’Inarrivabile Uchiha…- 

-Kiba!- lo richiamò il corvino dopo l’intromissione nel discorso dell’Inuzuka.

-Cosa? Sakura avrebbe asfaltato Sasuke?- disse il biondo confuso -insomma si può sapere qual è la verità dietro questa storia?- domandò rivolgendo il suo sguardo curioso all’Uchiha.

Sasuke ormai esasperato dalla faccenda e dal suo migliore amico sapeva che l’unico modo per farlo smettere era chiarire la situazione rivelando la verità dei fatti.

-Naruto non ho alcuna tresca con l’Haruno. Quella pazza di Karui Yotsuki ha messo in giro questo pettegolezzo dopo che l’ho lasciata fuori al locale non facendola salire nella mia macchina- iniziò a spiegare in parole povere l’Uchiha.

-Ma cosa c’entra Sakura in tutto questo?- chiese ancora più confuso e curioso Naruto.

-Lei era semplicemente fuori al locale quando è successo…- ammise l’Uchiha con tono pacato ma scocciato.

A quelle parole Naruto ricordò la reazione di Sakura alla visione dell’amico e la rossa uscire da locale. 

Un dubbio lo assalì ricordando anche lo strano comportamento di Sasuke negli ultimi giorni e il rientro improvviso a casa della rosa da sola. 

Il biondo deglutì rumorosamente prima di chiedergli con tono serio -Sasuke… perché non sei andato via con Karui?-

Silenzio. 

Nella realtà l’esitazione dell’Uchiha dal rispondere prontamente durò più o meno pochi secondi, ma nella psiche del corvino la domanda del suo migliore amico gli aveva perforato il cervello, portandolo in un momentaneo stato di limbo con sé stesso.

Perché aveva lasciato Karui fuori al locale? 

Secondo i pensieri di Sasuke quella serata al Club7 procedeva in modo del tutto monotono e naturale…

Appena entrati Naruto aveva individuato subito Sakura mentre Kiba era allo stremo dell’eccitazione per aver visto insieme a lei anche altre ex compagne di classe del liceo.

Lui proprio non voleva far parte di quella allegra rimpatriata così inventò una scusa dicendo di avere dimenticato il portafoglio in auto e che si sarebbe unito a loro dopo.

Quando arrivò nuovamente all’ingresso del locale non poté far a meno di notare quella ragazza bionda che spesso nominavano i suoi amici guardarlo in modo strano come se si stesse trattenendo dal ridere o vomitare.

Una volta dentro constatò la pienezza del locale e sbuffò appoggiandosi al muro per abituarsi a quell’ambiente che non era solito frequentare.

Poco dopo notò i suoi amici chiacchierare animatamente con le ragazze che avevano raggiunto prima, ma solo quando notò Naruto approcciare con Sakura si chiese cosa stesse effettivamente facendo lì impalato. 

Ma soprattutto si chiese il motivo della sua presenza a quella serata. Veramente era arrivato a torturarsi per non farsi etichettare come l’apatico di turno?

Poi quella Karui lo aveva braccato e lui era stato al gioco con l’obiettivo di andare via da quel posto che non sembrava metterlo di buon umore.

Per fortuna, aveva parcheggiato la sua auto proprio sotto le scale dell’ingresso del club, e quando stava per sbloccare la serratura della vettura avvertì quel rumore molesto che aveva fatto incollare il suo sguardo all’esile, ma provocante, figura dell’Haruno e alla sua enigmatica espressione interdetta sul da farsi. 

E se quella sera non poteva crederci, ora era ben cosciente del fatto che il naturale flusso dei suoi pensieri e delle sue azioni era stato interrotto proprio da lei.

-Non lo so…- si fece sfuggire preso dall’ansia di rispondere prontamente alla domanda.

Ma lo sguardo sconcertato e incredulo che Naruto gli stava rivolgendo, a seguito della sua affrettata risposta, lo stava mettendo ancora di più in agitazione.

-Probabilmente ero solo annoiato… uscire con Karui è stato solo un pretesto per andarmene- ammise infine cercando di essere convincente con l’amico, ma soprattutto, con sé stesso.

-Sasuke… sono solo pettegolezzi?- continuò a chiedere serio il biondo con uno sguardo che reclamava unicamente la semplice e pura verità.

-Naruto… sono solo stupidi pettegolezzi-

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Spazio Autrice

Ben ritrovati a tutti voi che avete deciso di seguire questa folle storia arrivando fino a questo capitolo!

Come potevate immaginare dal titolo, le azioni di Sakura hanno fatto sganciare delle vere e proprie bombe che ancora devono manifestare i loro effettivi danni… 

Ma il susseguirsi di tutte le conseguenze metteranno in moto nuove importanti dinamiche per arrivare alla fine di questa storia!

Solo al pensiero sono triste… perché questa SasuSaku mi sta facendo divertire troppo!

Spero vivamente che anche voi vi stiate divertendo a leggerla!

Alla prossima!