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Autore: Agartha    12/05/2005    9 recensioni
Mentre rileggevo il quarto libro di Harry Potter ho cominciato a farmi molto domande tra cui……e se il torneo Tremaghi si fosse svolto ai tempi dei malandrini e se Remus, James e Sirius non avessero frequentato la stessa scuola ma ognuno una delle tre scuole che dovevano fronteggiarsi cosa sarebbe successo? E così è nata questa fic. E’ nata all’improvviso e non ho resistito……dovevo scriverla. E’ una storia che dovrebbe parlare sia di Amicizia che di Amore (io dopo tutto adoro le Sirius x Remus per cui……………..).E spero di renderla al meglio. Ah……i primi tre capitoli saranno introduttivi visto che spiegherò come i tre malandrini sono inseriti nella storia ovvero le loro storie prima dell’incontro………poi comincerà la sfida. Spero che possa piacere. Fatemi sapere cosa ne pensate tramite i vostri commenti. Ci conto!!! Agartha
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco il nuovo capitolo

Ecco il nuovo capitolo.

E sta volta devo dire che non ho proprio resistito.

Ho dovuto inserire l’episodio qui narrato.

L’idea era così carina!

Però in questo modo purtroppo l’annuncio della prima prova non sono proprio riuscita ad inserirlo.

Mi dispiace!!

Prometto che la prossima volta vi spiegherò come sarà la prima volta.

In modo che da quello successivo si comincia l’azione.

Grazie a chiunque leggerà questa storia e la commenterà.

Un bacione.

Agartha

 

CAPITOLO 7 – UN INASPETTATO INCONTRO MATTUTINO

 

Il giorno sette novembre Sirius si svegliò presto. Era da poco passata l’alba, normalmente sarebbe rimasto sotto le coperte ancora per un paio d’ore ma quel giorno proprio non ci riusciva.

Continuava ad agitarsi nel letto.

Per tutta la notte il pensiero della prova incombente lo aveva assillato facendolo dormire male.

Ed ora era nervoso.

Fu per questo che si alzò dal letto ed uscì dalla cabina che occupava nella nave di Durmstrang prestissimo.

Andò verso l’uscita, l’aprì e si ritrovò all’aperto.

Respirò l’aria fresca che sapeva di pulito con vero piacere. Era così diversa dall’aria stantia che si respirava a bordo della nave e Karkaroff non permetteva minimamente ai propri studenti di aprire gli oblò per far circolare il vento se non per poche ore al giorno.

Temeva che entrasse il freddo.

Ma che freddo e freddo!

Lì ad Hogwarts la temperatura era ancora mite in confronto alla temperatura del luogo dove si trovava Durmstrang.

Ma il loro preside non accettava obiezioni.

Si faceva di giorno in giorno sempre più insopportabile.

Sirius lo reggeva sempre meno.

Se avesse potuto lo avrebbe strangolato ma………..purtroppo non gli era permesso.

Sospirò mentre camminava sul ponte della nave.

Passò il ponte d’ormeggio e si ritrovò sulla terra ferma.

Con fare spedito si diresse verso il castello di Hogwarts.

Chissà a che ora venivano preparati i tavoli per la colazione.

Aveva un po’ di appetito.

Avrebbe mangiato volentieri una bella colazione sostanziosa.

Forse valeva la pena provare ad andare in sala comune e controllare com’era la situazione.

Mal che vada, se avesse incontrato qualcuno, avrebbe potuto chiedere loro come poteva fare per avere del cibo fuori dagli orari stabiliti per la colazione, il pranzo e la cena.

Con il pensiero sul cibo, si ritrovò davanti alle scale che davano alla porta d’entrata del castello.

E lì ciò che vide gli fece completamente dimenticare il mangiare.

Ci volle un po’ perché il suo cervello capisse che ciò che vedeva era vero e non il frutto di una sua malata e perversa illusione.

E gli ci volle ancora più tempo per capire che doveva fare qualcosa per chiarire quella situazione.

Lì adagiato sulle scale in una posizione fetale c’era il campione di Beauxbatons completamente nudo.

La schiena scoperta che lasciava intravedere le costole era piena di lividi, le braccia che teneva sopra la testa erano graffiate, i capelli macchiati di sangue, la fronte, l’unica parte della testa visibile, era violacea, le gambe avevano talmente tante botte che era impossibile contarle tutte ed il suo sedere era…..sano.

Imbarazzato Sirius dovette distogliere lo sguardo.

Ma perché cavolo il suo sguardo erano andato a finire proprio lì?

E soprattutto non era la prima volta che vedeva un uomo nudo no?

A scuola sotto le docce capitava di continuo no?

Ed allora perché si sentiva così ……estremamente in imbarazzo?

Sentì le guance avvampare.

In quell’ultimo mese durante le pause che si prendeva dai suoi esercizi di preparazione alla prima prova aveva pensato spesso a Remus Lupin.

E suo malgrado aveva dovuto ammettere che quel ragazzo esercitava su di lui un certo fascino ambiguo che non riusciva a spiegarsi al cento per cento.

Ma era anche vero che per Sirius quella non era la prima volta che si sentiva attratto da qualcuno, aveva avuto tante storie nella sua vita, quindi doveva ben sapere come comportarsi in certi casi no?

Certo era la prima volta che s’invaghiva di un maschio…..no….invaghire non era il termine giusto, a lui non piaceva in quel senso, no…ecco gli interessava, così era più giusto….gli interessava il mistero che sembrava celare la sua persona.

Non gli interessava proprio lui come persona, gli interessava quello che nascondeva.

Ed allora perché i suoi occhi erano così attratti dal suo corpo nudo, tanto che faceva quasi fatica ad allontanare lo sguardo?

Non si capiva più.

E proprio in quel momento si rese conto di cosa stava facendo.

Ma che cosa gli era preso?

Rimaneva lì impalato a farsi delle stupide paranoie, proprio mentre Lupin sembrava avere un bisogno disperato di aiuto.

Come a confermare la sua intuizione, sentì un mugugno provenire dal ragazzo davanti a lui. Lo sguardo di Sirius tornò su Lupin, lo vide alzare la testa e tentare disperatamente di arrampicarsi lungo le scale della scuola.

Fino a quel momento Sirius aveva creduto che il campione di Beauxbatons fosse svenuto ma, invece, non era così.

Remus aveva chiuso gli occhi e si era rannicchiato nel tentativo di trovare le forze per salire le scale ed andare…in infermeria.

Già…visto com’era ridotto, non poteva che essere così, pensò Sirius.

Black finalmente ritrovò il suo sangue freddo e velocemente si avvicinò a Lupin.

Quando gli fu addosso, Remus sollevò lo sguardo e guardò il suo soccorritore prima…..

Sirius non riuscì a decifrare il suo sguardo.

Prima gli era sembrato felice che qualcuno gli desse una mano, poi….però quando aveva scorto chi era che lo aveva soccorso i suoi occhi si erano velati di paura?

Sì…sembrava spaventato.

Perché?

Possibile che pensasse che anche lui potesse fargli del male?

Possibile che fossero davvero i suoi compagni di scuola a fargli così male periodicamente?

Già…….perché anche il mese scorso, quando lo aveva conosciuto Remus era ridotto in uno stato pietoso, ma oggi sembrava ridotto peggio.

E sta sera c’era la prova.

Era per questo che Madame Maxime e Silente avevano ipotizzato di cambiare la data della prova?

Sarebbe stato meglio.

Come avrebbe fatto a gareggiare in quello stato?

Ma se erano i suoi compagni a picchiarlo in quel modo perché Madame Maxime lo permetteva? E soprattutto perché lo aveva permesso quel giorno?

Non ci capiva più niente.

E, poi, dove erano finiti i suoi vestiti?

Anche se lo picchiavano non serviva spogliarlo no?

Almeno che…….no……..stava correndo troppo con la fantasia.

Non poteva davvero pensare che i figli di papà di Beauxbatons approfittassero anche carnalmente di un loro compagno di scuola.

Sarebbe stato terribile.

Ma allora cos’altro poteva ridurre così Remus Lupin?

Possibile che il campione di Bauxbatons avesse una qualche malattia strana che lo riduceva in quel modo ogni mese in un certo periodo?

Ma quale?

Una qualche maledizione?

Provò a chiedere "Cos’è successo?"

Ma non ottenne risposta.

Lupin abbassò lo sguardo e con la lingua cominciò a mordersi il labbro nervoso.

Gli mancava solo che si ferisse anche le labbra, non aveva già abbastanza ferite?

Anche il suo volto, infatti, era devastato.

Due tagli gli segnavano profondamente la pelle su entrambe le guance, il mento era tutto sporco di sabbia e lasciava intravedere una profonda escoriazione. Gli occhi…..no gli occhi sta volta sembravano integri.

Sirius decise di non chiedere più niente.

Lo avrebbe fatto in un momento migliore, ora era necessario portare Lupin in infermeria.

Lo aiutò ad alzarsi.

Sentì un "Grazie" appena sussurrato provenire dalle labbra del ragazzo e Sirius sentì il suo cuore scaldarsi.

Gli sorrise sinceramente.

E sostenendolo provò a fargli fare qualche passo ma niente Remus continuava a incespicare su se stesso.

Le gambe non lo reggevano.

Allora Black si decise a fare la cosa più giusta.

Con naturalezza, anche se era profondamente imbarazzato visto la nudità del compagno, gli passò il braccio destro intorno alle spalle, mentre con il sinistro gli cingeva le gambe in prossimità delle ginocchia.

Poi, lo sollevò prendendolo in braccia.

E così con il corpo del ragazzo premuto al suo salì tutti gli scalini mentre pensava che il profumo della pelle ed il calore che emanava il corpo del campione di Bauxbatons erano davvero piacevoli.

Solo che avrebbe tanto voluto sapere cos’era a ridurre in quello stato il ragazzo, ma per ora non poteva che rispettare il suo silenzio.

Remus da parte sua non sapeva che fare.

Quella notte il lupo mannaro che era in lui era stato più violento del solito.

Forse aveva risentito dell’agitazione che l’uomo Lupin sentiva per l’avvicinarsi della prova ed aveva sfogato i nervi tesi in modo cruento.

Si era sfogato con rabbia.

Scagliandosi addosso ad ogni cosa che trovava, graffiandosi come non mai.

Quella mattina quando si era ritrasformato in umano, Remus era steso sul freddo pavimento di legno della Stamberga Strillante e si era subito accorto che c’era qualcosa che non andava.

Non c’era nemmeno un angolo del suo corpo che non gli facesse un male terribile.

Aveva provato a sollevarsi ma non c’era riuscito.

Per qualche minuto aveva aspettato che qualcuno andasse a prenderlo.

Poi, però si era ricordato che Madame Maxime quel giorno gli aveva detto di andare da solo in infermeria dopo la trasformazione, lei, infatti, avrebbe dovuto incontrarsi con Karkaroff e Silente per stabilire gli ultimi dettagli della prova.

Si era arrischiata a lasciarlo solo perché di solito ormai le sue trasformazioni sì gli provocavano danni ma mai così tanti da renderlo incapace di muoversi.

Ed, invece, sta volta……………….era ridotto peggio di sempre.

Sapendo che nessuno sarebbe andato a prenderlo, si era obbligato ad alzarsi e ci era riuscito.

Si era avvicinato a fatica, barcollando, al vecchio armadio appoggiato ad una parete della sgangherata stanza che subiva le sue trasformazioni ed aperta l’anta aveva estratto la sua divisa.

Si era seduto sul vecchio letto lì vicino ed aveva provato a vestirsi.

Le sue mani però non volevano saperne di reggere abbastanza a lungo i vestiti per permettergli di infilarseli.

Stava troppo male.

Allora era stato costretto a rinunciare a vestirsi.

Si era steso sul letto chiedendosi se era il caso di stare lì ad aspettare che qualcuno notando la sua scomparsa venisse a prenderlo.

Ma potevano passare delle ore e lui non ce l’avrebbe fatta a sopportare il dolore.

Il suo corpo ardeva, ogni singola cellula bruciava.

Non ce la faceva più.

Doveva andare a cercare aiuto, doveva andare in infermeria.

Pensò che visto che era prestissimo non avrebbero dovuto esserci studenti in giro.

E se avesse incontrato qualche professore, certo si sarebbe sentito in imbarazzo visto che era nudo ma……sperava avrebbero capito la situazione.

A fatica era riuscito a passare il platano picchiatore.

Era caduto innumerevoli volte sulle sue gambe malferme.

Gli ultimi metri prima delle scale li aveva fatti a carponi.

E, poi, era crollato definitivamente.

Sulle scale si era disteso per un po’ chiudendo gli occhi.

Tentava di trovare le energie per proseguire, ma era sempre più difficile.

Poi, qualcuno gli si era avvicinato e Remus si era sentito sollevato.

Quando, però, aveva visto chi era si era spaventato.

Proprio il campione di Durmstrang doveva beccarlo nudo e ridotto in quello stato?

Quella sera avrebbero dovuto gareggiare l’uno contro l’altro e non voleva la sua pietà.

Non voleva che l’altro provasse pena per lui, non voleva che l’altro si facesse troppe domande.

Non voleva che l’altro capisse che era un licantropo.

Non voleva che l’altro lo odiasse per questo.

No…..voleva che Sirius Black una volta tornato a Durmstrang si ricordasse di Remus Lupin come un suo degno di avversario.

Voleva lasciargli un buon ricordo di sé.

Voleva piacergli.

Già….in quel mese Remus aveva riflettuto a lungo su ciò che provava per i campioni di Durmstrang e di Hogwarts.

Si era reso conto di trovarli molto simpatici.

E per questo voleva che anche gli altri trovassero preparato e simpatico lui.

Voleva fare loro una buona impressione ed, invece, ……si era presentato davanti agli occhi di Sirius Black in quello stato.

Chissà cosa ora avrebbe pensato di lui.

Quasi sicuramente si stava chiedendo cosa era successo per ridurlo in quello stato ed, infatti, non fu sorpreso quando l’altro gli chiese cosa fosse successo ad alta voce.

Lui però non rispose.

Non ne aveva la forza ed anche se avesse potuto non lo avrebbe fatto comunque. A che scopo?

Cosa avrebbe potuto dirgli?

La verità…..no……..non se ne parlava nemmeno.

Non voleva che Black sapesse che era un licantropo.

Anche se tutto sommato erano poco più che conoscenti, per Remus Sirius e James erano quello che più si avvicinava ad un amico che avesse mai avuto.

E non voleva che quel suo primo tentativo di legarsi a qualcuno al di fuori della famiglia finisse in polvere così presto.

Voleva……che gli altri lo considerassero un loro pari e non un mostro.

E soprattutto voleva che Sirius Black lo considerasse così.

Già….perché più che di James Potter con suo enorme imbarazzo a Remus importava il parere di Black.

Quando pensava a lui il suo cuore veniva sommerso da emozioni strane, inspiegabili.

Avrebbe voluto conoscerlo meglio ed ora rischiava che finisse tutto così.

Perché era così sfortunato?

Avrebbe tanto voluto piangere ma…il suo orgoglio glielo impediva.

Gli bastava che Black lo considerasse anche un piagnucolone oltre che un mostro.

Ed allora poteva sul serio buttarsi giù dal primo dirupo.

Era così abbattuto.

Sorprendendolo, però, Sirius non insistette per farsi spiegare cosa gli era successo.

No…..nemmeno lo guardò con disgusto.

Nei suoi occhi c’era una profonda e sincera partecipazione al suo dolore mentre lo aiutava ad alzarsi.

Remus si sentì improvvisamente invadere da una grande felicità.

Sirius era davvero diverso dalle tante persone che aveva conosciuto e che infierivano su di lui quando stava così male.

Non si era sbagliato.

Forse era per questo che gli piaceva così tanto.

Tuttavia anche se si sforzava di farlo, Remus proprio non riusciva a camminare.

Continuava a cadere.

Ed allora Sirius sorprendendolo ancora di più lo prese in braccio.

Remus lo lasciò fare anzi…….il contatto con il corpo caldo del campione di Durmstrang gli donò tanta calma e pace.

Si sentiva così bene tra le sue braccia.

Si lasciò andare e si fece portare da lui senza chiedersi più nulla.

Chiuse gli occhi e si lasciò cullare dal battito regolare del cuore di Black.

Si rilassò fra le sue braccia.

Nemmeno si sarebbe accorto di essere arrivato in infermeria se non avesse sentito la voce squillante di Madame Chips, l’infermiera di Hogwarts gridare "Oh per tutti i mollicci nascosti negli armadi vecchi di Hogwarts, cosa è successo?"

Remus tenne gli occhi chiusi mentre sentiva l’infermiera avvicinarsi a lui e prendergli un braccio per tastargli il polso.

Sentì le sue parole dolci che lo rassicuravano "Non ti preoccupare Lupin ora ci penso io a te, vedrai che passerà tutto"

La sentì dire a Sirius che poteva appoggiarlo su un lettino dell’infermeria.

Quando il campione di Durmstrang lo distese sul soffice materasso, Remus provò un senso di vuoto che non aveva mai sperimentato.

Era stato così bello stare stretto a lui.

Ora sentiva freddo.

Poi, però la stanchezza si fece sentire.

Fece giusto in tempo sentire Black che chiedeva all’infermiera informazioni circa il suo stato.

Udì l’infermiera che gli rispondeva evasiva che non sapeva cosa fosse successo ma che presto il signor Lupin sarebbe stato bene.

Lei lo avrebbe curato.

Poi, sentì Madame Chips obbligare Sirius a lasciare l’infermeria perché preferiva rimanere sola per curarlo.

Sentì Black lamentarsi, voleva rimanere lì con lui ma……….l’infermiera non glielo permise.

Quando la porta si chiuse alle spalle di un agitato e preoccupato Sirius, Remus si era già addormentato troppo spossato dalla notte tremenda che aveva vissuto.

Però un leggero sorriso era apparso sulle sue labbra. Un sorriso dovuto al sentirsi per la prima volta davvero accettato da qualcuno.

Era stato così bello sentire che qualcuno era davvero preoccupato per lui.

Per lui……..non di lui o a causa di cosa fosse.

Sirius era preoccupato solo per Remus Lupin visto che non sapeva che era un licantropo e la cosa per Remus era stata tremendamente piacevole.

Così il suo sonno fu lieto e quando si risvegliò molte ore più tardi si sentiva già meglio.

Madame Maxime era accanto a lui apprensiva.

Gli aveva portato i vestiti e lui se li mise addosso.

La donna gli chiese se quel pomeriggio sarebbe riuscito ad affrontare la prova e lui la rassicurò.

In quel momento avrebbe affrontato ogni cosa.

Si sentiva bene come mai nella sua vita.

Il suo corpo era ridotto ad uno schifo ma la sua mente era invasa da un senso di appagamento mai sperimentato.

Quel giorno si sarebbe fatto valere, ne era certo.

Sirius appena uscito dall’infermeria tutto agitato era andato in Sala Comune.

Non c’era ancora nessuno studente di Hogwarts lì però la tavola era già pronta per la colazione.

Sempre in preda all’agitazione aveva mangiato qualcosa.

Poi, però non riuscendo più a resistere allo strano senso di disorientamento che lo aveva invaso da quando aveva lasciato Lupin era andato a cercare Karkaroff.

Di sicuro il suo preside sapeva qualcosa sul campione di Beauxbatons e lui si sarebbe fatto dire cosa.

Purtroppo era riuscito a trovare il suo preside solo alcune ore dopo.

Aveva camminato a lungo prima nei corridoi deserti di Hogwarts e poi nel parco ma del suo preside non aveva trovato traccia.

Quando lo aveva intercettato Karkaroff stava tornando alla nave, Sirius gli si era affiancato.

E dopo un saluto formale e veloce che sorprese Karkaroff, in effetti, non era da Sirius andare da lui a parlargli visto che non si sopportavano, gli aveva chiesto subito ciò che gli premeva sapere.

Il suo preside però non gli aveva risposto. Si era limitato a sorridergli e dirgli che se voleva sapere qualcosa del campione di Beauxbaton gli conveniva chiedere direttamente a lui oppure a Silente od alla Maxime.

Lui non poteva dirgli niente, era obbligato al silenzio.

La sua voce era strana, boriosa, carica di risentimento mentre diceva quelle parole.

E Sirius capendo che non avrebbe ottenuto nessuna risposta lo aveva lasciato andare alla nave senza di lui chiedendosi il motivo di un tale risentimento nei confronti di uno studente straniero che Karkaroff nemmeno doveva conoscere.

Karkaroff, però, prima della separazione aveva detto a Sirius che alle tre del pomeriggio doveva essere sulla nave perché avrebbero dovuto andare insieme al luogo della prova.

Black aveva asserito con il capo e, poi, una volta rimasto da solo aveva ricominciato a vagare per il parco della scuola di Hogwarts continuando a porsi domande di cui ancora non riusciva a darsi una risposta.

Perché Remus Lupin sia quel mese che il mese scorso aveva su di sé profonde ferite?

Perché si riduceva in quel stato?

Perché nessuno voleva dargli spiegazioni?

Sarebbe riuscito il campione di Bauxbaton a gareggiare quel pomeriggio?

E lui perché si preoccupava così tanto per lui?

 

Quelle furono anche le stesse domande che si pose James Potter, il campione di Hogwarts quando quel pomeriggio alle tre e mezza vide entrare Remus Lupin in uno degli spogliatoi dello stadio di Quidditch, luogo scelto dai giudici del torneo Tremaghi per permettere ai tre campioni di riunirsi in attesa della prima prova.

 

FINE CAPITOLO 7 – UN INASPETTATO INCONTRO MATTUTINO

 

Allora?

Come avete trovato il nuovo capitolo?

Vi è piaciuto o no?

Vi è piaciuto questo incontro di prima mattina fra Remus e Sirius?

Spero di sì!!

A me è piaciuto molto scriverlo!

Ed ora i ringraziamenti a chi commenta:

 

Per GeorgiaLupin. Cos’è che pensavi succedesse durante la luna piena? Sei rimasta soddisfatta del nuovo capitolo o no? Sono molto curiosa! E sì in effetti Remus e Sirius si direbbero invaghiti l’uno dell’altro al primo sguardo ma mi sa che è proprio ora che cominceranno i guai. Per quanto riguarda James….bhe….lui è sempre così impiccione. Però questo suo lato del carattere potrebbero essere d’aiuto in certe circostanze non trovi? Spero tu sia stata soddisfatta sia di questo capitolo che di quello nuovo di "V". Grazie per il commento. Un bacione. Agartha

 

Per Momo_san. Grazie! Sono davvero felice di sapere che questa fic ti piace molto. E non preoccuparti se non avevi ancora commentato, l’importante è che lo hai fatto ora dandomi le tue impressioni. Sono contenta di sapere che tu trovi che la mia sia stata una buona idea e che ti piace come scrivo. Spero sempre di continuare così. E per la caratterizzazione dei personaggi bhe…..spero di non strafare e di mantenerli in carattere. Tu cosa ne pensi? Per quanto riguarda le prove, come hai letto purtroppo non sono ancora riuscita ad inserire la prima. Qualcosa di quello che hai detto potrebbe anche rivelarsi giusto ma diciamo che saranno molto simili anche se diverse a quelle che la Rowling aveva usato sul libro, per cui per ora niente molliccio e niente argento. Vediamo…se detto così ti viene in mente qualcos’altro di nuovo. Per quanto riguarda Lupin e l’avada kedavra….non so se lo ucciderebbe o meno visto che è un licantropo, la Rowling non lo dice, però mi sa che…….essendo una maledizione che agisce sulla sua parte umana, beh….probabilmente lo ucciderebbe. Non so che pensare. Adesso ti saluto. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per imooto. Davvero non ti piace Mocciosus? A me a volte piace, altre volte no! Dipende dai casi! Comunque non ho ancora deciso che ruolo avrà in questa fic, per cui non so se Sirius e James se la prenderanno con lui o meno. Vedremo! Allora soddisfatta della reazione di Sirius nel vedere tutto acciaccato il povero Remus? Per la reazione di James, invece, dovrai aspettare il prossimo capitolo anche se un po’ si capisce già dalla fine no? Sono davvero felice di sapere che ti piace come caratterizzo i personaggi. Spero che la fic possa continuare a piacerti. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Kaho_chan. Grazie! Come sempre i tuoi commenti riescono sempre ad imbarazzarmi. Sei troppo buona! Riesci sempre a farmi un sacco di complimenti e farmi sentire che le mie storie valgono davvero. Se non ti avessi non so cosa farei. Per quanto riguarda James…sì sottovaluta Remus ma anche gli piace, è stato istintivo. Per Sirius e Remus loro due sono fatti per stare insieme, per cui non posso che innamorarsi a prima vista. Sono simili ma opposti e visto che gli opposti si attraggono vengono attirati l’uno all’altro come i due poli di una calamita. Che carini! Forse sono troppo romantica…tu cosa dici? Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Grazie per il commento. Un bacione. Agartha

 

Per Joy. Purtroppo non sono riuscita a scrivere la prima prova….mi dispiace! Il fatto è che mi è venuta questa idea carina su Sirius e Remus e……..non ho resistito. Ho dovuta scriverla. Spero che non ti abbia fatto schifo! Speriamo in bene. Per quanto riguarda il ritardo con cui commenti, non preoccuparti. Commenta quando riesci, capito? A me piace il tuo modo di commentare, attendo con ansia il tuo parere, ma sono paziente. Va bene? Per quanto riguarda il rapporto tra i personaggi…..sono contenta che tu abbia capito le mie intenzioni. Il rapporto d’amore ed amicizia fra i tre malandrini si sta costruendo a poco, a poco sulla base di caratteri diversi. Però…inequivocabilmente si sentono già vicini l’uno agli altri nello spirito. Che dolci! Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Ludmilla_Loonbelt. Grazie! Sono davvero felice di sapere che tu pensi che io miglioro di giorno in giorno nello scrivere. Spero di farlo sempre, fino a quando un giorno non diventerò una scrittrice provetta. E vedo che mi hai beccata! In effetti io sono un’appassionata di manga e leggo parecchi shoujo……..forse è per questo che adoro mettere molto zucchero nelle mie storie. Sono troppo romantica. Sono felice di sapere che ti piace molto anche come caratterizzo i personaggi ed il rapporto che si sta instaurando tra loro. Non preoccuparti….non ti sei espressa minimamente da cani, ho capito tutto ciò che volevi dire. E per Severus (un giorno dovrò decidermi a scrivere una fic in cui avrà un ruolo importante) per ora non ho ancora deciso che ruolo avrà in questa fic, per cui non posso dirti se avrà un ruolo secondario, se sarà solo nominato oppure se prenderà peso. Vedremo ……quando sarà il momento. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Grazie anche a chi legge e non commenta.

 

Commentate.

 

Un bacione.

 

Agartha

 

  
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