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Autore: vanessie    11/05/2020    2 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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FOLLOWING A STAR

 

Capitolo 217

“Compleanno al peperoncino”

 

 

POV Evelyn

Era il compleanno di Kevin, lui era sempre carino e romantico con me, volevo ricambiare facendo qualcosa di diverso, uscendo dal nostro ruolo di genitori, festeggiando fuori casa da soli. Per questa ragione avevo domandato a Holly e Ben di tenermi i bambini e avevo prenotato una suite in un lussosissimo hotel con spa, nel quale cenare, goderci la nostra intimità, dormire e dedicarci al relax del centro benessere il giorno successivo. Lasciati i miei figli in consegna a Holly, guidai verso l'hotel, mi accompagnarono in camera e avvertii del fatto che mio marito mi avrebbe raggiunta a breve. Gli avevo infatti inviato un messaggio Whatsapp pochi istanti prima, per comunicargli dove venire quando staccava dal lavoro. Non avevo detto molto, forse lui pensava ad una serata con me, Jennifer e Matthew, invece lo aspettava tutt’altro. Andai sulla terrazza della suite, abbastanza svestita, portandomi dietro lo champagne e un lecca lecca alquanto provocante. Lui entrò, assunsi una posa sexy.

 

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Lo vidi sospirare, alzò le sopracciglia e sorrise “Dio amore…vuoi che mi prenda un colpo? Sei sexy da morire” disse. Gli sorrisi, per poi mordicchiarmi il labbro inferiore. Lasciai la bottiglia di champagne sul divanetto e gli feci cenno con l’indice di avvicinarsi. Mi obbedì, si mise seduto nello spazio residuo e percorse con le dita il mio corpo, dal decoltè al bordo dei pantaloni. Lasciai che mi palpasse il seno con entrambe le mani “Vedi qualcosa che ti interessa?” lo stuzzicai “Sì. Sei semplicemente perfetta” “È il 3 giugno, il compleanno di una persona speciale, vorrei che mi trovasse ancora bella come un tempo” dissi “Tu sei bella come un tempo, anzi lo sei di più” rispose e poi aggiunse “Posso assaggiare il tuo lecca lecca?” “Certo” risposi porgendoglielo. Lo osservai per un po’, poi mi avvicinai per leccare la facciata opposta alla sua “Perché fai così? Vuoi farmi impazzire?” mi chiese “Ohhhh no” “Che cosa vuoi allora?” “Festeggiare il tuo compleanno e vorrei che adesso mi baciassi” ammisi. Mi sfiorò le labbra e poi vi poggiò le sue, cercando la mia lingua a lungo, in maniera passionale. “Perché non ti spogli?” sussurrai “Qui?” chiesi.

 

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“Ho voglia di guardarti e sappi che prima del tuo arrivo mi sono bevuta un cocktail” “Ecco perché sei così esplicita” rispose “Mi manchi, nell’ultima settimana ci siamo visti sì e no 2 volte” “Lo so” “Perché non esprimi un desiderio prima di stappare questo champagne?” gli proposi “Un desiderio di che tipo?” “Hard” risposi avvicinandomi al suo orecchio “Non devi provocarmi così” “Voglio esaudirlo, non provocarti” dichiarai.

 

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“Sei sicura di essere mia moglie? Non so che ti prende oggi” affermò “Brindiamo al tuo compleanno” lo incitai porgendogli la bottiglia. La stappò e ne versò due calici “Auguri alla persona più bella e importante dell’universo. Che questo sia un compleanno speciale e che ti porti tutto ciò che hai sempre sognato” gli augurai prima del brindisi. Bevemmo e ci guardammo negli occhi “Se il desiderio te lo dico dopo?” “Ok” conclusi. Mi prese in braccio e mi portò all’interno della suite. Mi buttò sul letto e mi tolse i pochi indumenti che avevo con fretta. Mi percorse il corpo con i baci e giocò con certe zone sensibili utilizzando la lingua. Prese un cubetto di ghiaccio dal secchiello in cui era prima depositata la bottiglia di champagne, lo poggiò sul mio corpo nudo, facendomi sussultare. Lo fece scivolare sulla mia pelle e quando si sciolse del tutto, raccolse l’acqua rimasta con la lingua. Lo sentii dentro di me e mi disposi meglio per accoglierlo. Iniziò a muoversi dolcemente, poi d’un tratto cominciò ad accelerare il ritmo, prese le mie cosce e le alzò un sacco, facendomi gemere quando se le poggiò sulle spalle. Ansimai per il piacere, chiusi gli occhi e sperai che avesse voglia di farlo per tutta la notte. Di colpo uscì da me. Aprii gli occhi con una sensazione di incompiutezza “Che succede?” domandai “Il mio desiderio” sussurrò. Mi voltò verso il materasso e mi spinse con la schiena in avanti, restando in ginocchio dietro di me. Si infilò dentro di me con estrema facilità, visto che ero ancora sconvolta dalle sensazioni che mi stava facendo provare. Si appoggiò con le mani alla testiera del letto e mi amò in un modo del tutto inedito. Il mio respiro era fuori controllo, strinsi le lenzuola tra le mani per la piacevolezza e la pienezza di noi. Non avevamo nessun preservativo a dividerci, pelle contro pelle e neppure mi lamentai, consapevole che il ciclo doveva arrivarmi tra una settimana. Non era prudentissimo, ma col cavolo che l’avrei spinto a togliersi di lì. Era seriamente fantastico, forse perché mi stava prendendo senza la minima dolcezza, forse perché dentro ogni donna c’è il desiderio di provare ogni tanto ad essere femmina e non solo donna, forse perché lo stava facendo con un livello di virilità assurdo. Quando toccai il cielo con un dito non so cosa doveva essermi uscito dalla bocca, un misto di gemiti e mugolii di piacere. Andò avanti così per altri due minuti circa, durante i quali non sapevo più né chi ero, né come mi chiamavo, poi si fermò del tutto, ansimando senza fiato. Aspettai che si togliesse da me, andò in bagno ed io mi sdraiai senza forze sul letto. Non sapevo come guardarlo in faccia dopo tutto quello che avevamo fatto. Si stese dalla parte opposta, non disse niente, sì forse c’era imbarazzo, ma mi voltai per guardarlo e ci scambiammo un sorriso. “Credevo che me lo impedissi” affermò “Sei stato…abbastanza spinto” “Giuro che pensavo che mi avresti detto di no, per questo ti ho girata senza avvisarti” ammise. “Forse volevo darti di più o forse volevo provare di più” spiegai “Direi che un compleanno così non l’ho mai festeggiato” scherzò “Vorresti rifarlo?” “In questo modo? Sì” confermò. Lo accarezzai e gli diedi un bacio “Ti ho fatto male?” mi domandò “No. Chiedimelo!” esclamai “Cosa?” “Vorresti rifarlo?” domandai a me stessa al suo posto “Sì, vorrei rifarlo” risposi. “Wow” “Amore…sono leggermente ubriaca” lo informai “Questo l’avevo notato” “Dimmi che non mi stai mettendo incinta” dissi. Lo feci sorridere “Spero di no” “Con Matt hai fatto così…è bastata una volta senza protezioni e…sorpresa!” “Matt è venuto bene però” “Sì è bellissimo, ma…sono troppo grande per fare altri figli” ribattei. Mi baciò con tenerezza, restando a fissarmi “Non sei troppo grande e dall’apparenza non si direbbe certo che hai quasi 40 anni” rispose “Questo perché bevo delle fantastiche pozioni magiche del dottor Cullen che mi impediscono di invecchiare” replicai. Avevo sposato Kevin con la consapevolezza di essere una semplice umana, lui aveva rallentato tantissimo con il soprannaturale ed era cresciuto, ma era e sarebbe rimasto giovane ed io da quando ero diventata mamma avevo assunto la certezza di voler restare al fianco dei miei figli e di mio marito per tutto il tempo possibile. Per questo avevo accettato di assumere quelle strane sostanze che Carlisle mi preparava con l’aiuto di Allison, la madre di Kevin. Avevano sperimentato quella roba, capace di annientare l’invecchiamento. Chissà per quanto altro tempo avrebbe fatto effetto. “Ti ricordi il nostro primo incontro?” mi domandò riportandomi alla realtà “In metropolitana, sì che mi ricordo Kevin” “La prima volta sono rimasto colpito da te, parecchio” “Anch’io amore” confessai. Sorrise, facendomi una carezza “Non sarà molto galante dirtelo, ma appena tornato a casa con la tua immagine nella mente, mi sono chiuso in bagno per regalarmi un po’ di…piacere” raccontò. Aprii la bocca scandalizzata “Sul serio? Kevin!” esclamai “Avevo 20 anni, ero in preda a istinti sessuali incontrollati” si giustificò. Ci alzammo per rivestirci anche se controvoglia “Ti avevo colpito tanto così?” “Sì” “E…ti piaccio in quel modo anche ora?” domandai addolcendo il tono “Un sacco” “Abbiamo la cena tra poco, ma dopo…restiamo a dormire qui, per cui è il tuo compleanno e puoi farmi ciò che vuoi” sussurrai, poiché dovevo avere qualcosa di strano, ero eccitata e parecchio. Volevo fare l’amore, nonostante avessi da poco avuto l’orgasmo. Mi avvicinai per baciarlo, assaporando le sue labbra.

 

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“Possiamo anche saltarla la cena” affermò “Non hai fame?” lo stuzzicai “Di te sì” “Lo facciamo dopo, tutte le volte che vuoi, non ti dirò che Jennifer sta rientrando a casa dopo un’uscita con le amiche, né che Matt è sveglio nella sua stanza” “Davvero?” bisbigliò ed io annuii. Si alzò in piedi, portando su anche me, sdraiandomi sulla scrivania poco distante.

 

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“C’è una cena che ci aspetta, per il resto hai tutta la notte” cercai di convincerlo “E se ce la facessimo servire in camera? E se la volessi assaggiare direttamente dalla tua pelle nuda?” domandò. Lo osservai dritto negli occhi, anch’io volevo averlo dentro di me, forse potevamo fare come aveva appena proposto “Mi sembrano ottime alternative” sussurrai “D’accordo” rispose.

 

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La serata fu passionale e sexy, era assurdamente bello scordarsi i propri doveri e i propri ruoli ed essere soltanto marito e moglie.

 

NOTE:

Buonasera, il titolo "compleanno al peperoncino" è abbastanza eloquente ^____^ Evelyn fa una sorpresa per festeggiare il marito, sceglie di farlo in modo spontaneo e piccante, senza vergogna. Forse lo fa perchè sente che la coppia aveva bisogno di questa ventata di passione, forse invece lo fa per regalare a Kevin un compleanno molto diverso dal solito. Diciamo che sono stata un tantino più esplicita in questo capitolo, spero di non essere caduta nel volgare.

Scopriamo il motivo per cui Evelyn, una semplice umana, abbia ancora l'aspetto che aveva da ragazza: si tratta di rimedi soprannaturali che fanno effetto, ma non si sa quanto a lungo possano durare...

Nel capitolo si ricorda anche il momento in cui Evy e Kevin si sono visti per la prima volta, per chi volesse rispolverare il ricordo, potete rileggere il capitolo n°48!

Vi saluto ragazze, rinnovo l'appuntamento a venerdì 15!

Vanessie

   
 
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