Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: LaGeniaIncompresa    15/05/2020    0 recensioni
Post 4 stagione
Sherlock e John sono ritornati a vivere insieme nel 221b di Baker street. Riescono a dividersi a fatica tra i casi privati, Scotland Yard e la piccola Rosie. Forse John ha un’idea su come risolvere la situazione, chissà come la prenderà Sherlock?
L'universo è troppo pigro per le coincidenze, no?
Genere: Azione, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO QUATTRO
 
 

-Quindi ha confessato?- chiese Alexis ai due uomini appena entrati nell’appartamento.

Era seduta sul pavimento e stava facendo il solletico a Rosie che rideva a crepapelle, finché poi non si tuffò tra le braccia della ragazza e non iniziò a giocare con i suoi capelli. Aveva una strana fissazione per quei lunghi ricci, forse le ricordavano quelli di Sherlock, chissà, davvero non ne aveva idea.

-Aveva l’arma del delitto in casa, non è che avesse chissà quale scelta.- rispose il consulente togliendosi il cappotto.

-Almeno non è riuscito ad uccidere ancora. La moglie ha rischiato davvero molto.- commentò lei.

-Il marito.- corresse John.

-Come?-

-Il marito ha rischiato molto.- spiegò  -Aveva una relazione con il marito del fratello.-

-Oh, ma andiamo! Era tutto esatto!- sbuffò scocciata.

-C’è sempre qualcosa che sfugge.- nel dire ciò, Sherlock aveva un sorriso appena accennato.

-Non dovrebbe.-

-Mi chiedo chi fosse il nostro informatore. Sembrava tutto così.. premeditato.- ragionò, spostando il discorso su un tema di cui nessuno aveva ancora parlato.

-Crede che qualcuno abbia spinto l’uomo ad uccidere il fratello?-

-La busta è arrivata a noi, non a Scotland Yard. Qualcuno sta giocando.-

-Sembra quasi che tu abbia una calamita per assassini psicopatici.- disse il medico alzando gli occhi al cielo.

-Tu sicuramente ce l’hai per i sociopatici iperattivi.- rispose senza celare un sorriso divertito.

-Adorabili.- commentò Alexis intenta a giocare con le manine della bambina.

-Non siamo una coppia.- si affrettò a chiarire John.

-Ne è sicuro?- sorrise con un occhiolino per poi alzarsi con la piccola ancora in braccio -Porto fuori Rosie per una passeggiata, tra un’ora al massimo torno.-

Dopo aver ricevuto un cenno d’assenso dai due andò in camera del medico per sistemare la bambina. Uscì molto velocemente, mentre i due uomini erano rimasti in silenzio trovandosi qualcosa da fare nel tentativo di dissimulare un imbarazzo più che palpabile. John era sulla sua poltrona con un libro in mano, Sherlock suonava il suo violino mentre era affacciato alla finestra. Forse Vivaldi poteva smorzare quel silenzio. O forse John poteva farlo anche meglio.

-È con noi da un mese, come ha potuto pensare che siamo una coppia? È ridicolo.-

-Non proprio.- rispose Sherlock smettendo di suonare, posando poi il violino sul tavolino.

-Cosa?-

-Se ci pensi non è ridicolo: viviamo nello stesso appartamento e cresciamo tua figlia. Certo, tu in questo sei più bravo, ma la mia dose di pannolini cambiati e pianti nel bel mezzo della notte l’ho avuta.- spiegò -Non che mi sia mai dispiaciuto, adoro Rosie.- si affrettò poi ad aggiungere.

-Non ne ho mai dubitato.- sorrise intenerito il medico.

-E poi sono il suo padrino. È mio dovere prendermi cura di lei quando tu non puoi.-

-Finché non diventi un padrino alla Francis Coppola.-

-Aspetta che inizi ad andare a scuola per quello.-

Risero entrambi. Certamente quella bambina non sarebbe riuscita ad avere vita facile con loro, bisognava solo sperare non sarebbe finita con il detestarli.

-Ha conosciuto Mycroft.- disse poi Sherlock.

Voleva informarlo di tutto. Non voleva che si sentisse escluso in caso fosse uscito fuori l’argomento e lui fosse stato l’unico a non saperlo.

-Che fortunata.-

-Sicuramente avrà rifiutato, chissà cosa le ha offerto.-

-Tuo fratello dovrebbe solo telefonarti più spesso.-

-Cielo, assolutamente no!-

-Okay, sai, non vi crede più nessuno.- alzò gli occhi al cielo -Questa cosa del “non ho sentimenti” non regge più. Non ha mai retto a dir la verità.- 

Il che era vero. Entrambi i fratelli Holmes reprimevano i loro sentimenti, ma si tradivano continuamente.

-Sciocchezze.-

-Certo.- lo assecondò, seppur in tono palesemente sarcastico.

Il rumore dei passi e il cigolare dei gradini delle scale furono chiaramente udibili, seguiti poi da un suono che sembrava essere una corsa sul legno scricchiolante.

-Mrs. Hudson! Faccia più piano per le scale, è tremendamente fastidiosa!-

-Sherlock..-

-Cosa?-

-Mrs. Hudson è andata a fare la spesa, non è in casa.-

Entrambi si scapicollarono per vedere chi si fosse intruso, si congelarono quando videro una lettera appena fuori la porta del salotto. Fu Sherlock a prenderla, ma come la volta precedente non riuscì a trarne molte informazioni.

-Cosa diavolo è quella?-

-Di nuovo l’informatore.-

-È entrato dentro casa nostra! È entrato e non ce ne siamo accorti!-

John era a dir poco fuori di sé. Come poteva ora lasciare sua figlia in quell’appartamento se un estraneo psicopatico era in grado di entrare a suo piacimento?

-John, calmati. Non ricapiterà.-

Era una promessa quella di Sherlock. Gli aveva posato una mano sulla spalla, il contatto fisico avrebbe aiutato a calmarlo, no?
Sembrò funzionare, dopo un respiro profondo John si tranquillizzò e si accostò al coinquilino per osservare quanto scritto sul foglio.

-Un altro codice. Solo numeri.-

Il medico lo lesse, che fosse un messaggio criptato era ovvio, ormai non se ne stupiva più.
“10131051031513161210135142010. 22103151014221512751815410161021”. Erano queste le cifre scritte, cosa avrebbero dovuto significare?

-Puoi decifrarlo?-

-Certo che posso.- rispose offeso -È una sciocchezza potrebbe riuscirci anche Lestrade. Le cifre hanno una corrispondenza con le lettere dell’alfabeto. Banale. Forse non vuole farci vedere subito di cosa è capace, certo non che..-

-Cosa dice?- lo interruppe prima che si avventurasse in qualche sproloquio senza fine.

-“I miei complimenti. Vi coinvolgerò di più.”- interpretò il consulente.

-Secondo te cosa intende?-

-Nulla di buono.-

 

 
Angolo dell’autrice
Salve a tutti! Spero la storia vi stia interessando.. cercherò di rendere le cose più interessanti nei prossimi capitoli!
   
 
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