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Autore: Evola Who    18/05/2020    4 recensioni
{SPOILER! DI TROS!}
Ben e Rey arrivarono all'hangar della base, pieno di ribelli e civili intenta a festeggiare la fine della guerra. Camminavano mano nella mano, sotto gli occhi di tutti...
Rey aveva notato questa cosa, ma la ignorò. Non le importava se gli altri la stessero fissando o che stessero parlando alle loro spalle.
Potevano pensare quello che volevano, ma lei sapeva che Ben Solo era tornato e che Kylo Ren era morto per sempre. E lo avrebbero dimostrato a tutto l’universo, anche se fosse stata l’ultima cosa che avrebbero fatto.
[Seguito di "The Strength of Forgiveness"]
[Reylo]
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Kylo Ren, Poe Dameron, Rey
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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XVIII




 

Rey stava provando una tale sensazione di piacere da non avere mai sentito prima nulla di simile in tutta la sua vita. Ma ne voleva ancora di più.

Strinse le braccia attorno al suo collo, facendolo abbassare su di sé, per sentire ancora le sue labbra sulle sue.

Gli accarezzò i capelli con forza, quasi tirandoli, godendosi quell'immenso piacere.

Ben la stringeva a sé, premuta contro il proprio corpo, scendendo con le mani sempre in più basso e accarezzandola con dolcezza, sfiorando con piacere quella pelle candida con le labbra, toccandola lentamente su tutto il corpo e ascoltando con piacere i suoi gemiti che diventavano sempre più frequenti.

“Ben…” iniziò a chiamarlo Rey con dolcezza, prendendo il suo volto tra le mani e spostandosi con le gambe per sedersi sulle ginocchia del ragazzo, che si strinse con le braccia attorno alla sua vita. Questo le permise di sentire la sua eccitazione accendersi sempre di più.

A quel punto il Jedi la prese di peso e si alzò, rimanendo in piedi, con Rey letteralmente avvinghiata addosso e senza mai smettere di baciarsi.

“Rey…” disse Ben, con il fiato sempre più corto. “Ne sei davvero sicura? Perché, dopo questo, non si può più tornare indietro…”

Cercò di dare qualche spiegazione in più, ma fu interrotto dal bacio meno casto che Rey gli avesse mai dato.

Quel bacio lasciò il ragazzo completamente rapito da quel momento e, dimenticandosi la ragione delle sue azioni, strinse ancora di più a sé il suo corpo minuto.

“Sì, Ben…” disse la ragazza, fissandolo negli occhi. “Ne sono assolutamente sicura…” e, con un gesto felino, gli prese il colletto della camicia e quasi gli strappò di dosso quell’indumento insieme al gilè, che poi lasciò cadere a terra.

Ammirò il suo corpo, ben scolpito e tornito, con i pettorali che sembravano giganti, le spalle larghe, gli addominali ben visibili e i muscoli tesi delle braccia che latenevano stretta a sé.

La prima volta che Rey l’aveva visto in quella condizione, era stato tramite la Forza ad Ahch-To, e ricordò quanto si fosse sentita a disagio davanti a quella scena, vedendo il suo nemico così svestito e provando a non guardarlo in nessun modo.

Ma ora era diverso. Desiderava ammirarlo, toccarlo, esplorarlo e scoprirlo. Sentì il suo respiro farsi più affannoso mentre semplicemente lo sfiorava soltanto per un momento.

E quel tocco fece sentire Ben completamente dominato da lei.

Rey accarezzò la sua pelle nuda, iniziando  tra le spalle e il collo, per poi scendere sul suo petto e da lì fino alla vita, e notando così un particolare molto importante: non aveva più ferite o cicatrici.

Sulla sua spalla non c'era più il segno dello sparo lasciato da Chewbe dopo la morte di Han. Non c'era più quello sul fianco che gli era stato inferto da Finn durante il loro primo scontro su Takaodian.

In poche parole, non c'erano più i segni del suo passato come Kylo Ren. Erano scomparsi, lasciando spazio ad una pelle liscia e immacolata, proprio come era accaduto con la cicatrice sul suo volto.
Quella era un’altra prova del fatto che la Forza gli avesse curato non solo la sua ferita mortale, durante il loro ultimo scontro su Exegol, ma anche tutte le ferite che aveva addosso, ricevute nel corso di parecchi anni.

Ora il suo corpo era rinato, proprio come lui. Aveva ancora qualche livido e qualche segno che si era procurato durante il loro scontro con Palpatine, ma quelle erano le ferite di Ben Solo. Quello era il suo corpo… e se lo voleva godere…

Il ragazzo fissò le mani di Rey che accarezzavano ed esploravano i suo pettorali, sentendola dire: “Sì…. Ne sono assolutamente convinta.” E si morse il labbro con aria maliziosa.

Ben perse completamente la testa, sussurrando il suo nome e ricominciando a baciarla con passione, stringendola per il bacino e muovendo qualche passo fino a far sbattere la sua schiena contro un muro.

La Jedi avvertì il freddo del muro propagarsi sulla sua schiena, e strinse le gambe attorno alla sua vita e le braccia al suo collo, con un tale ardore da conficcargli le unghie nella carne.

Voleva essere sicura che lui non la lasciasse andare. Voleva stare così, per sempre, sentendo i loro corpi incastrati l'uno contro l'altro, come se fosse una sola cosa, un tuttuno, proprio come la Forza stessa aveva voluto.

Ben si staccò dalle sue labbra, scendendo a baciarla tra il collo e la clavicola, fino ad arrivare al petto, torturando la sua pelle tra morsi e baci, accarezzandole avidamente la schiena nuda, rimasta scoperta dai vestiti che si erano arrotolati.

Sentiva che sarebbe crollato sotto ai gemiti vogliosi di lei, mentre lo tirava per i capelli ed evocava di continuo il suo nome, tra un sospiro e un gemito.

E la contrazzione dalle parti del suo inguine aumentò, facendosi quasi dolorosa.

Rey lo voleva, lo voleva sempre di più, scoprendo molto preso che i suoi baci, i suoi morsi e le sue carezze non bastavano più.

Sentiva il cuore del ragazzo battere forte per lei, scandendo il ritmo del suo desidero e dimostrando la stessa voglia di essere uniti che provava lei.

Solo che Ben cercava di controllarsi e di darsi un contegno, nonostante stesse letteralmente bruciando dal desiderio che lo spingeva a toccarla avidamente e a leccare la sua pelle con la lingua.

Dopo alcuni di questi lunghi momenti, Rey decise di prendere l’iniziativa, facendo scorrere con delicatezza le mani sulle sue spalle, sui suoi fianchi e attorno alla vita, fino a raggiungere l'orlo dei pantaloni, che abbassò senza pensarci troppo.

Ben restò quasi paralizzato da quel gesto, ma poi si riscosse e s staccò dal suo petto, guardandola con un'aria un po’ turbata.
In fondo, era una situazione nuova anche per lui, che non aveva idea di che cosa fare o come comportarsi.

Ma, soprattutto, non si era mai sentito così vulnerabile davanti a qualcuno, qualcuno di così importante. Si sentì piccolo e insicuro di sé, anche se era davanti a lei, anche se era Rey, anche se la desiderava con tutto sé stesso. E mai come in quel momento seppe di amarla con tutto il suo cuore…

Imbarazzato, girò la testa per non vederla in faccia e mostrarle il rossore che gli aveva imporporato le guance, ma continuò ugualmente a tenerla stretta senza mai farla scendere da quel muro.

“Ben?” chiamò lei, perplessa.

Ma lui non rispose e continuò a non trovare il coraggio per guardarla in faccia. Anzi, cominciò anche a tremare per il nervoso.

Rey percepì la confusione, l’insicurezza e la paura del ragazzo,
capendo perfettamente i suoi sentimenti. In fondo, era nervosa quanto lui.

Ma voleva assolutamente scoprire questo lato di sé, viverlo appieno fino a raggiungere il culmine della felicità insieme a lui.

Non doveva andare così. Non aveva mai visto il ragazzo così agitato per qualcosa. Lo aveva visto in preda al dubbio, alla rabbia e all'incertezza, ma non avrebbe mai immaginato di vederlo così, tanto spaventato.

“Ben, ascoltami…” disse la Jedi con dolcezza, appoggiando le mani sulle sue spalle e guardandolo in faccia: “Se non ti senti pronto, possiamo fermarci…”

Il ragazzo girò la testa verso di lei, fissandola con gli occhi lucidi e le labbra tremanti, l’aria incerta e le gote rose. Quello sguardo fece impazzire il cuore di Rey.

“Davvero?”

“Ma certo…” assicurò, “non siamo costretti a farlo. Anche io sono spaventata da tutto questo. Perché non ho la minima idea di che cosa fare. E mi sta mettendo un po’ di soggezione e non ci posso fare niente…” ridacchiò.

Ben fece un mezzo sorriso, sentendosi molto meno nel panico rispetto a un attimo prima. In fondo, avrebbe dovuto capire che erano entrambi sulla stessa barca, in questa situazione…

“Ma… io voglio combattere questo ostacolo e fare l’amore con te. Voglio che ti senti sicuro e… che ti dia piacere…” e i suoi occhi caddero a terra con il volto rosso.

Lui strabuzzò gli occhi davanti a questa confessione ma, soprattutto, per quella sola e specifica parola: “amore”.

Aveva usato il termine amore per descrivere quel momento e non sapeva come sentirsi.

“Ma se non sei pronto, allora capisco. Posso ancora aspettare. Ma sappi che io sarò sempre qui accanto a te, sempre con la voglia di congiungermi con te. In ogni momento. E sappi che noi, insieme, siamo più potenti di ogni altra cosa. Persino in questo momento…”

e, con la mano, gli sfiorò la guancia, spostando un ciuffo nero che gli era scivolato sul viso, con il sorriso più dolce che avesse mai fatto.

Anche se, in questo momento e in questa posizione… potremmo continuare…” pensò la Jedi imbarazzata, accorgendosi di essere ancora avvinghiata tra le sue braccia e le sue gambe e con le “grazie” di Ben in bella vista.

A quel punto, lui si calmò, sentendosi più rilassato e godendosi quei gesti. Si avvicinò a quel volto con una certa lentezza, baciandola sulle labbra.

Ma non con eccitazione o avidità, e neppure con incertezza.

Era un bacio dolce, calmo, a tratti anche ingenuo, ma pieno d’amore e sincerità.

Ora si rendevano conto di aver quasi dimenticato la dolcezza e la calma che contraddistinguevano la loro relazione e che si erano fatti travolgere troppo presto e troppo in fretta dalla passione e dalla lussuria.

E, forse, avevano perso la testa cercando di imitare e di compiere gesti che non gli appartenevano.

Ben continuò a baciarla con grandevole lentezza, spostandosi pian piano dalle labbra al collo, fino al petto, ma con molto più romanticismo e pacatezza di prima, mentre con le mani la accarezzava procurandole piacere.

Rey aveva la testa appoggiata al muro, il viso sollevato in alto lasciando in bella vista in collo, intenta con le gambe ad avvinghiarsi ancora intorno alla sua vita, stringendogli le spalle con le braccia.

Sospirò pesatamente, gemendo e sentendosi impazzire per quei baci e quei tocchi. Sprofondò in tutta quella calma, in quella pace, sentendo crescere il desiderio e la sicurezza che la rendeva consapevole di volerne sempre di più. Ma con pazienza, facendosi catturare da quelle emozioni.

Ben spostò le mani, scivolando dalla schiena sul suo busto, attorno alla sua vita, fino ad arrivare ai fianchi e senza mai staccare le sue labbra da quella pelle così preziosa e ardente. Continuava a toccare con ardore il suo corpo, incapace di fermarsi.

E, con una grande dose di coraggio, sciolse il lungo velo bianco che teneva fermi i suoi vestiti, mettendo le mani sotto ai suoi pantaloni e abbassandoli con lentenza e sensualità.

Li fece calare al di sotto del punto che più desiderava raggiunere, proprio come aveva fatto lei…

La ragazza trasse un lungo sospiro, beandosi del tocco della sua mano contro la sua pelle nuda e, nonostante provasse ancora un po’ di insicurezza, sentì che questa volta Ben non si sarebbe fermato.
Il ragazzo si staccò – un po’ di malavoglia - dalle sue labbra, per perdersi nella bellezza del suo viso, osservando con occhi lucidi la sua bocca gonfia, le sue pupille dilatate e le sue morbide labbra semiaperte, che gli lasciavano sul collo il tepore del suo fiato caldo.

Ma, soprattutto, percepiva il suo cuore battere come una furia per lui.

Lei lo guardò con espressione trasognata, mentre i loro respiri si mischiavano e le loro mani si stringevano tra i loro corpi. Esplosero emozioni che diventarono sempre più forti e confuse...

Senza dire una parola, senza nemmeno scambiarsi un suono, si unirono con dolcezza, ma anche con qualche incertezza.

Per Rey fu la sensazione più strana e intensa che avesse mai provato in tutta la sua vita, qualcosa che non si sarebbe mai nemmeno aspettato di poter vivere.

Era tutto così strano, quasi spaventosi, mentre avvertiva una fitta di dolore viscerale, che la fece spaventare.

Ben avvertì quelle emozioni dai suoini strozzati di lei e quindi si fermò, preoccupato per lei e scusandosi per quel dolore che le aveva procurato, prendendole il viso tra le mani e guardandola con gli occhi lucidi e la voce rotta dal dispiacere.

La Jedi all’inizio parve confusa. Di certo, aveva provato dolore. Però pensò che fosse del tutto normale, perché iniziò presto ad abituarcisi e cominciò anche a provare una leggera sensazione di piacere. Così, rassicurò il ragazzo con una carezza sul volto e un bacio dolce.

E, quando i sensi di colpa scomparvero, riprese il suo ardore, continuando a muoversi in lei con dolcezza e sicurezza, tenendola in piedo contro il muro, stringendo le sue mani attorno alla schiena e baciandole il collo con tale impeto da lasciarci dei segni.

Rey iniziò a provare un immenso senso di piacere e di gioia, non solo fisico, ma anche emotivo.

Godendo di quello che stava accadendo, cominciò a spingere con le gambe, per poterne avere ancora di più.

I due continuarono così, scambiandosi lunghi baci sulle labbra, le braccia strette attorno ai loro corpi, gemendo e scambiandosi parole dolci senza nessun senso.

Si sentivano appagati dal piacere e da ogni istante passato insieme, da ogni tocco e da ogni spinta.

“Ben…”

“Rey…”

Quando capirono che stavano arrivando al limite, raggiunsero il piacere insieme. E, infine, crollarono a terra, scivolando lungo il muro fino al pavimento. Stanchi, sudati e esausti.

Ma erano anche soddisfatti e con il cuore pieno di gioia.

Finalmente avevano dato un nome al loro rapporto.

Era diventato qualcosa di intenso e complesso ma, soprattutto, si erano dichiarati. 

E ora nulla, in questo infinito Universo, avrebbe potuto separarli.

Nemmeno la Forza stessa.

Perché ora avevano scoperto la Forza più grande di tutte:
l’amore.

E questo rendeva il loro legame ancora più indissolubile.



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Note:
E FINALMENTE!
DOPO UN SACCO DI CAPITOLI!
LA PARTE ARANCIONE! :D
Almeno, spero che vi sia piacuta...
perchè ammento che, per me non è
stato facile da scrivere...
E qui, rigazio con tutto il cuore
il mio caro e straodinario
amico IndianaJones25!
(Anche lui, ottimo scrittore
di FF, e se volete leggere
delle storie scritte bene, 
lui è davvero prefetto!)
Che ha coretto tutta questa storia
e che senza di lui, le mie storie
non vedremero mia la luce!
Perciò, lo rigrazio con tutto
il cuore!
Comuque, spero che questo capitolo
vi sia piacuto! E che questo Ben
un pò imbarazzato e Rey che prende
molto la iniziativia, vi sia piacuto!
Perchè me lo immagino così il loro
rapporto post-guerra!
Ma tranqulli! 
Questa storia non è ancora finita! ;)
Grazie per tutti quelli che sono
arrivati fin qui e alla prossima!
Evola!


 

   
 
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