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Autore: KENNY1986    18/05/2020    1 recensioni
Questa storia, ha come protagonisti principali due Gold Saint, che non riescono ad andare d'accordo, sicuramente avrete già capito di chi parlo, in essa ci saranno anche i loro compagni Gold Saint, la Dea Atena e il Gran Sacerdote Shion. I nostri due protagonisti mattacchioni, strano a dirsi ma non saranno Gold Saint, svolgeranno un' altro lavoro e lasciatemelo dire, questo non ha niente a che vedere con il combattimento, infine strano ma vero andranno d'accordo...mi sembra di non aver fatto spoiler, chissà in quali avventure, liti, riappacificazioni e anche birichinate vivranno i nostri eroi...buon divertimento a tutti ciaoooo....
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Gemini Saga, Gold Saints, Libra Dohko, Scorpion Milo, Sea Dragon Kanon
Note: OOC | Avvertimenti: Incest
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Era un giorno come tanti altri in Grecia per l'esattezza ad Atene e i due gemelli Saga e Kanon,si trovavano nel salotto della loro nuova casa; non molto distante dal santuario. Il minore dei due era comodamente disteso sul divano, mentre suo fratello se ne stava comodamente seduto in poltrona, dopo l'ultima battaglia in cui entrambi aveva perso la vita, non prima di un drammatico scontro l'uno contro l'altro, ora avevano deciso di non essere più Cavalieri d'Oro devoti alla dea Atena, ma provare con tutte le loro forze a comportarsi come ragazzi normali e magari provare anche e sopratutto ad avvicinarsi come gemelli.

Quella stessa mattina Kanon si avvicinò al gemello con una proposta:
“Fratello ho una confessione da farti!”Il suo doppio inarcò un sopracciglio.
"Avanti cos'hai combinato stavolta? Spero per te che non sia troppo grave!” L'altro sbuffò seccato.
“Qualche settimana fa,ho pubblicato un annuncio su un giornale. Scrivendo che siamo due babysitter e teniamo d'occhio piccoli gruppi di bambini , che vanno dai cinque ai tredici anni di età!”

“Che cosa??”
“Ho lasciato il mio recapito telefonico e insomma...due giorni fa mi hanno chiamato alcuni genitori,dicendomi che oggi pomeriggio avrebbero portato qui a casa nostra i loro figli!”
Saga era rimasto decisamente colpito da quelle parole, non si aspettava certo che suo fratello nonostante fosse un tale pasticcione,riuscisse a trovare un lavoro per loro due. Si avvicinò e gli accarezzò il viso con una mano.
“Avresti dovuto parlarmene prima, però stavolta mi piace che hai preso un'iniziativa per entrambi; visto che certe volte ti comporti come un bambinone troppo cresciuto!”

“Quindi ti piace davvero l'idea?” Il maggiore sembrava combattuto.
“Non so se ci sappiamo fare con i bambini. Faremo una prova per constatare se siamo adatti, e se piacciamo a loro, poi staremo a vedere!”
Kanon a quelle parole gli gettò le braccia al collo.
“Grazie fratello!”
“Ehi, ehi poche smancerie, non ho detto niente di particolare!”
Ci vollero alcuni giorni per organizzarsi, I genitori dei bambini li contattarono, per vedere con i loro occhi come si comportavano con i bambini; e dopo alcune prove; decisero di fidarsi e di assumerli.

Un pomeriggio verso le tre, i gemelli sentirono suonare il campanello; Saga andò ad aprire la porta e vide tre coppie di genitori con i loro rispettivi figli, in totale erano sei bambini; una delle madri si raccomandò:
“Passiamo a prenderli quando usciamo dal lavoro, mi raccomando bambini fate i bravi!”
“A dopo! Venite, piccoli, accomodatevi, allora io mi chiamo Saga; mentre quel ragazzo laggiù, si chiama Kanon ed è mio fratello gemello!”

I bambini erano incantati.

“Uhhh. due gemelli!”

Lui avvicinandosi e piegandosi su se stesso disse: “Voi come vi chiamate?” Una bambina rispose: “Io mi chiamo July e loro sono le mie sorelle maggiori Jasmine e Margaret,infine lei è la nostra amica Allison!”
Saga sorrise e guardando i tre maschi disse:
“Voi?”
Uno di loro rispose: “Io sono Jack, lui è mio fratello Dylan e l'altro è il nostro amico James!”
“Ma che nomi graziosi!” Disse Kanon sorridendo.

Entrambi i gemelli li fecero divertire per tutto il pomeriggio, inventando giochi, raccontando storie e facendoli disegnare, poi prepararono una gustosa merenda per tutti!”
Quando arrivò la sera, i genitori vennero a riprendere i loro figli.

“Sembrano esausti!” Disse una madre.
“Si a dire la verità, non sono stati fermi un' attimo e alla fine si sono addormentati!” Disse Saga a mo di scuse,mentre alcuni genitori prendevano in braccio i loro figli ed altri invece erano ancora svegli; ma sembravano li li per addormentarsi.
“Non importa anzi è un netto miglioramento, vuol dire che si sono stancati e divertiti. Siete stati in gamba ragazzi!” Si congratulò il marito.

Uno dei bambini ancora svegli disse:”Si ci siamo divertiti tantissimo, mamma, possiamo tornare anche domani a giocare con i gemelli?”
La mamma sorrise:
“certo se questi due bravi ragazzi sono d'accordo!”
“Per noi è un piacere signora!” Disse Kanon.
Dopo che i genitori con i bambini, andarono via, i due fratelli si lasciano cadere sul divano esausti.

“Mi fanno male i piedi...non credevo che tenere d'occhio dei bambini fosse così stancante!”
“Forse combattere è meno stancante che tenere d'occhio i bambini!” Fu la risposta di Saga, che fece ridere il fratello.
Nei giorni successivi Saga e Kanon tennero d'occhio diversi gruppi di bambini. Quando le giornate erano belle, con il consenso dei genitori, li portavano ai giardini e anche li, inventavano tantissimi giochi. Più che altro, era il maggiore a inventarli...lui aveva sempre avuto una dote particolare per questo genere di cose.

Un pomeriggio, erano liberi, decisero quindi di andare in un negozio di giocattoli; il più grande che c'era li ad Atene; per comprare dei giochi, per i loro piccoli amici, riguardo i maschietti, fu piuttosto facile, dato che anche loro due erano maschi e sapevano quindi cosa poteva piacergli; per quanto riguarda le bambine, le cose andavano sul difficile.
Mentre continuavano a guardare, Saga avvicinandosi al gemello, disse: “Kenny per i maschi abbiamo preso di tutto e sicuramente ne saranno molto contenti, ma adesso viene il difficile!”
Il minore lo osservò con uno sguardo confuso; “Hai ragione fratello, dobbiamo scegliere i giocattoli per le bambine!”

“Chiederemo aiuto ad una commessa certo sarà imbarazzante, ma non abbiamo altra scelta!” Disse Saga, Kanon capì che suo fratello aveva ragione.
“Ok vediamo...laggiù ce n'è una!” A quel punto loro si diressero da quella parte,
“Ciao, avete bisogno di qualcosa?” Chiese la commessa gentile,aveva un viso da bambina ed i capelli legati in una coda di cavallo.
Kanon, cercando di nascondere l'imbarazzo rispose: “S...si io e mio fratello dovremmo acquistare dei giocattoli per alcune bambine, alla quale facciamo da babysitter, mentre i genitori sono al lavoro, volevo chiederle se potesse aiutarci!”


La commessa s'illuminò dato che entrambi erano due adoni: “Oh ma certo. Adesso vi mostro subito, alcuni dei nostri pezzi forti. Le conquisterete di certo!” Disse la commessa allegra.
Fortunatamente quella commessa si dimostrò molto gentile e li aiutò a scegliere i giocattoli, anzi consigliò a entrambi cosa prendere. Mentre tornavano verso casa, Saga dal nulla disse:
“Ti piace?”
Il minore si voltò perplesso verso di lui “Chi?”


Il maggiore sogghignò: “Quella commessa che poco fa ci ha aiutati nello scegliere i giochi per le bambine!”
Kanon non sapeva cosa rispondere: “Piacere in che senso?”
Lui continuò:
“ehi dai non dirmi, che non hai notato quanto fosse carina!”
“Se è per questo, ce ne sono tante di fanciulle carine, non mi sembra che quella ragazzina avesse niente di particolare!”
Saga rimase zitto, rimuginando sulla sua risposta.
Tornati a casa, dopo aver messo a posto i giochi, Kanon si ise a preparare la cena. Aveva intenzione di cucinare una buonissima pasta al sugo; magari fondendo anche del formaggio. Sapeva che suo fratello andava matto, per il formaggio fuso sopra la pasta.


Senza neanche accorgersene, si ritrovò a canticchiare una canzoncina che aveva sentito cantare qualche giorno prima ad un bambino, era talmente assorto che non si rese neanche della presenza familiare di suo fratello, appoggiato allo stipite della porta, con le braccia incrociate al petto; che lo guardava sorridendo. Kanon avrebbe preferito che non lo facesse, quando lo guardava così, lui si sentiva a disagio, anche se non ne comprendeva il motivo.
Saga gli si avvicinò, camminando tranquillamente e appoggiandogli una mano sulla spalla:
“Fratellino hai bisogno di aiuto?”
Il diretto interessato sentì mille brividi attraversargli la schiena: “P-potresti ap-apparecchiare la tavola!”Saga lo guardò perplesso:


“Ti senti bene?Ti trema la voce!”
“Sto benissimo, è che in questa casa fa freddo, troppa umidità!”
“Saga scrollò le spalle, e uscì dalla cucina per dirigersi verso la sala da pranzo. I suoi lunghi capelli blu, ondeggiavano leggeri in aria. Kanon lo guardava e gli sembrava un' angelo sceso dal cielo. Il minore tornò con la mente sulla Terra appena in tempo, visto che l'aglio che aveva messo a soffriggere poco prima, si stava bruciando, mentre lui stava beatamente sognando ad occhi aperti!”

Durante la cena, il maggiore fu tutto preso dal mangiare il suo piatto di spaghetti al sugo “Hmm Kanon stavolta hai superato te stesso, questo sugo è ottimo devo farti i miei complimenti!”Un sorriso felice comparve nel volto di Kanon “Grazie! Sono contento che ti piaccia!” Quando finirono di mangiare e Saga aiutò Kanon a sparecchiare, quest'ultimo si ritrovò ad osservare il suo doppio e si accorse che il suo cuore batteva velocissimo anche solo a guardarlo. Si misero poi dopo a guardare insieme un film genere thriller in televisione, e senza accorgersene poco dopo il minore si addormentò con la testa sulla spalla del gemello “Che peccato ti sei perso tutto il film!” Sussurrò Saga dolcemente.

Saga decise allora di prenderlo in braccio e portarlo in camera. Si accorse che Kanon non era poi molto pesante,nonostante fossero gemelli, poi lo sistemò sul letto ancora vestito, e si sistemò disteso accanto a lui.
“Buonanotte fratello mio!”
Il diretto interessato, sembrò sorridere in risposta.
Fare il lavoro di babysitter non era affatto semplice, però i gemelli pian piano ci stavano prendendo la mano; inoltre i bambini si erano affezionati a loro e questa cosa li rendeva molto felici. Un pomeriggio decisero di portarli ai giardini, lasciandoli liberi di andare dove volevano, ma sempre tenendolo d'occhio,

Saga guardava Kanon andare con loro e divertirsi tantissimo. Era un bambinone troppo cresciuto. Rimaneva seduto sulla panchina e li guardava giocare con la gioia nel cuore. Era da tanto che non vedeva suo fratello sorridere con tanta naturalezza. Sollevava un bambino in aria facendolo sedere sullo scivolo, poi lo aiutava a scendere, in pochissimo tempo si era formata una lunga fila anche gli altri bimbi volevano farsi sollevare da terra, ovviamente il minore non si tirò certo indietro; poco dopo suo fratello lo raggiunse dicendo loro:

“Ehi piccoli!”

“Guardate c'è lo zio Saga!” Un gruppetto di bambine gli andò incontro e il diretto interessato non pote fare a meno di sorridere, le abbracciò , infine si avvicinò al suo gemello, e lo aiutò a sollevare i bambini,facendoli andare sullo scivolo li accanto, ma alcuni desideravano andare sull'altalena,quindi cercarono di accontentare tutti.

Passarono una bella giornata,esausti, ma consapevoli e l'indomani avrebbero avuto la giornata libera.
Il giorno seguente, dopo aver terminato la loro abbondantissima colazione, Kanon dopo essersi vestito, uscì di casa, dirigendosi in città, mentre suo fratello salì in soffitta e con pazienza iniziò a svuotare gli scatoloni e a mettere via quello che non serviva più e che quindi potevano buttare, che comprendeva inutili e brutti soprammobili, ma anche vestiti orrendi.

Quando aprì il quinto scatolone, gli balzò all'occhio una lettera indirizzata a lui da parte di Kanon,intuì che doveva averla scritta, quando faceva ancora parte dell'esercito di Poseidone.
Si sedette sul pavimento a gambe incrociate, e con una nota di emozione già crescente cominciò a leggere:

Fratello ti scrivo questa lettera che non leggerai mai, per cercare di liberarmi da questo peso che sento nel cuore che da troppo tempo conservo dentro di me. Saga io sono pentito. Mi rendo conto solo ora che la solitudine che mi attanaglia le viscere, di aver sbagliato. Io ho sbagliato.

La mia gelosia nei tuoi confronti mi ha accecato in un modo che io non avrei mai ritenuto possibile e io gliel'ho permesso.

Ora che vivo nel regno sottomarino di Nettuno, ho avuto tempo per pensare molto, e pensarti molto.

Ricordo quando cercai di convincerti ad assassinare Atena, a liberare la tua parte malvagia e il senso di colpa mi distrugge. Saga, anche se tu mi hai imprigionato in quella prigione a Capo Sounion, dove rischiai di morire, non sono riuscito comunque ad odiarti e a volerti morto e quando dopo anni, sono venuto a sapere da Atena stessa, che fosti tu in realtà a chiamarla per salvarmi, mi sono sentito io stesso morire.

Tu non hai mai smesso di amare me, quel gemello cattivo che voleva portarti sulla cattiva strada, non volevi uccidermi.

Mi ritrovo adesso a rimpiangere quell'amore fraterno che non ti ho dato, quel legame tra gemelli che non abbiamo mai avuto,chissà, magari anche per colpa mia.

Mi ritrovo adesso, nella solitudine di questo regno, nella solitudine del mio titolo di Dragone del Mare, a piangere la tua morte.

Quasi spero che queste stesse acque mi inghiottano, per riuscire a raggiungerti.

Per essere finalmente insieme, uniti, come dei veri gemelli.

Mi manchi.

Tuo fratello Kanon.

“Non avresti dovuto leggerla....nessuno ti ha mai detto che non si toccano le cose personali?”Chiese il fratello Kanon, mentre il gemello aveva il volto rigato dalle lacrime.
“Ma non è più tua.. nel momento in cui l'hai scritta era indirizzata a me!” Disse Saga.
“Può darsi...ma qualcuno disse: ciò che dai, è tuo per sempre, non è cosi??”Chiese Kanon sorridendo.
Saga scosse la testa e andò da suo fratello, abbracciandolo forte.
“Puoi perdonarmi, per quello che ti ho fatto?”Chiese Saga abbracciandolo forte.

“Soltanto, se tu perdoni me fratello!”
“Come potrei non farlo, sei mio fratello!” Disse ancora, l'altro.
“Non riesco ancora a credere, che Atena ci abbia dato un'altra possibilità!”
“Lei è meravigliosa, sa leggere nell'animo e nel cuore delle persone!”” Disse Saga “voglio dire....a perdonato me!”

“e me!”
“Sai...non credevo provassi dei sentimenti tanto forti per me, sono commoventi!” Disse Saga sciogliendo l'abbraccio.
Kanon sembrò diventare rosso a quelle parole.
“C-che cosa vuoi dire?”
Saga scosse le spalle “è solo che non me l'aspettavo!” “Siamo gemelli è normale che..!”

“Va bene come vuoi, ma comunque vorrei tenere questa lettera, sai, come cimelio, per quando vorrai fare di nuovo lo sborone, con me!”
“Sei un idiota!”Disse Kanon facendogli la linguaccia.
“scemo!”Sorrise Saga.
I due gemelli, si guardarono entrambi sorridendo. Insultarsi a quanto pareva era il loro modo per dimostrarsi affetto.

   
 
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