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Autore: Ili91    11/08/2009    5 recensioni
La storia è ambientata nei primi anni dell'1800 in Inghilterra. Sana è una nobile sposata con Naozumi, ma suo marito una notte viene assassinato. E se di risolvere il caso si occupasse Akito, che sviluppo prenderebbe la storia? Sana riuscirebbe a trovare l'amore che non ha avuto in cinque anni di matrimonio con Nao?
Genere: Mistero, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Omicidio di un nobile - III capitolo Omicidio di un nobile
III
Perché era serena? Sana sospirò e si lasciò cadere sul divano. Spostò lo sguardo dal suo interlocutore ad un punto non precisato della stanza. Se non l'avesse guardato negli occhi, però Lord Hayama avrebbe potuto pensare che gli stesse mentendo, per cui si costrinse a incontrare i suoi occhi ambrati.
- Milord, voglio essere sincera con voi - cominciò a parlare Sana - quello che sto per dirvi, vi porterà a ritenere che è la sottoscritta la sospettata principale, perché avrei avuto tutti i motivi per voler uccidere mio marito. -
- Vi ascolto. -
Gli occhi di Sana si velarono, come in preda a vecchi ricordi. La giovane vedova deglutì a vuoto, prima di cominciare il suo racconto. - Cinque anni fa, avevo diciotto anni e nella primavera del 1807, ho debuttato in società, come si conviene. Ad un ballo, conobbi Naozumi e a mia madre parve subito un buon partito. -
- E a voi? - domandò gentilmente Lord Hayama.
Lei sorrise amaramente. - Mi fidavo del giudizio di mia madre, ma anche a me parve un giovane uomo, bello e gentile. Lui cominciò a corteggiarmi e in breve tempo mi infatuai di lui. Spinta dal cuore e dal parere positivo di mia madre, al termine della stagione mondana, accettai la proposta di matrimonio di Naozumi. Dopo un breve fidanzamento, nel mese di Settembre dello stesso anno, ci sposammo e io venni ad abitare qui. - Sull’ultima frase, la voce le tremò un po’.
Lord Akito Hayama le si avvicinò, si sedette vicino e posò una mano sulla sua. - Continuate. -
Sana annuì. - Da quel momento, iniziò la mia vita matrimoniale e… il mio incubo. Ci misi poco a scoprire il motivo di una corte tanto serrata. Non mi aveva sposata di certo per amore, e nemmeno perché mi riteneva una moglie adatta ad un conte, ma solo per il mio denaro. Non so se lo sapete, Lord Hayama, ma Naozumi, prima di sposarmi, era oberato dai debiti. Debiti di gioco. Grazie alla mia cospicua dote e al denaro che ho ereditato alla morte di mio padre*, lui ha potuto sistemare la sua situazione ed evitare la prigione per debiti. A complicare le cose, lui era un uomo che eccedeva abbastanza spesso con il bere e in quei momenti diventava… violento. -
Una sola lacrima scese lungo la sua guancia, tutte le altre vennero sapientemente trattenute.
Lord Hayama, provò lo strano desiderio di allungare una mano ed asciugarla. Desiderio che non riuscì a spiegarsi.
Sana si schiarì la voce, prima di concludere il suo drammatico racconto. - Una volta, quando era particolarmente arrabbiato, mi ha raccontato di avere un’amante, che ha continuato a vedere sia prima che dopo la celebrazione del nostro matrimonio. Mi accusava di essere sterile, perché in cinque anni non ero ancora riuscita a dargli un erede**. -
- Decisamente, avevate tutti i motivi, per volere la morte di vostro marito, però… - commentò lui.
- Aspettate. - lo interruppe lei - ho un’ultima cosa da dirvi. -
- Ancora?! E sarebbe? -
- La sua amante in questo momento è qui. Ospite in casa mia. - La rabbia e il disgusto nelle sue parole era evidente.
Lord Hayama non si scompose molto, ma parve comunque un po’ imbarazzato. - Ah. E… ehm… chi… sarebbe? -
- Lady Fuka Takaishi. -

Akito era rimasto turbato dal racconto - anche se non lo dava a vedere - e anche stupito dalla rabbia cieca che aveva provato, e continuava a provare nei confronti di Lord Kamura per tutto quello che aveva fatto alla bella gentildonna dai capelli rossi, seduta di fianco a lui.
Si convinse che era perché quel uomo, in vita, era stato un autentico mostro. Per cui provava un normale sentimento di rabbia verso una persona che si era comportata tanto male verso un’altra. Anche se fino al giorno prima non conosceva affatto Lady Kamura. Questa convinzione però, non gli impedì di provare i desideri irrealizzabili di prendere a pugni Lord Kamura e di sfidarlo a duello.
Dandosi dello stupido e scacciando i pensieri impossibili da realizzare, data la situazione, prese il bicchiere di brandy, abbandonato sul tavolino, e lo porse a Lady Kamura. Dopo quel racconto aveva bisogno di tirarsi su. Lei però rifiutò l’offerta, nonostante la sua insistenza. Rimesso il bicchiere al suo posto, notò che Lady Kamura lo stava fissando, in attesa di un commento sul suo tragico racconto.
Decisamente lei aveva moventi a bizzeffe per volere la morte del marito, si disse. D’altro canto, lui non era tipo da colpevolizzare qualcuno senza prove e al momento non ne aveva alcuna.
- Sentite, Lady Kamura. Voi avevate sicuramente tutti i motivi di volere la morte di Lord Kamura e di sicuro siete nella lista dei sospetti, ma la vostra sincerità… - Se gli aveva detto tutto. - …gioca a vostro favore e contro di voi non ci sono prove. Pertanto, per il momento, per me siete innocente. -
Innocente fino a prova contraria.
Piegando le labbra in un sorriso comprensivo, le disse - Perché adesso non chiamate il prossimo interrogato? - le propose.
La seconda interrogata fu la governante, Mrs Mery Barrigton, seguita da Mr John Leighton e da Mrs Sarah Carstairs. Tutti e tre era servi di Lord Kamura da parecchio tempo ed erano sempre stati fedeli al padrone. Tutti e tre risposero allo stesso modo di Rei alla domanda su la possibile esistenza di persone che desiderassero la morte di Naozumi. Era probabile che nessuno dei tre sapesse davvero qualcosa, ma era altrettanto possibile che non avessero risposto sinceramente, per non parlar male della persona che avevano visto crescere. Solo la governante aveva detto velatamente che Naozumi non si era sempre comportato bene - forse riferendosi a Lady Kamura - e magari si era creato qualche nemico.
Poi aveva scoperto che Mery si era occupata delle disposizioni per la cena e altre piccole incombenze prima di ritirarsi; John attendeva che tutti andassero a dormire, prima di spegnere tutte le candele ed assicurarsi che le porte fossero chiuse. Sarah si era occupata della cena e di sistemare la cucina, aiutata dalle altre cameriere e anche lei, come Mery, si era poi ritirata. In definitiva, nessuno dei tre aveva un movente apparente, ma nemmeno un alibi.
Quella faccenda si stava facendo più intricata del previsto. Il colpevole aveva colpito in un momento in cui difficilmente qualcuno aveva un alibi inappuntabile, rendendo tutti gli abitanti di quella casa possibili assassini.
Scrivendo sul foglio che aveva davanti qualche piccolo appunto, Akito fece segno a Lady Kamura di lasciar entrare il successivo sospettato.
- Vieni pure avanti Tsuyoshi. Siediti - ordinò al suo valletto quando entrò, indicandogli la sedia.


*Per ragioni di trama, dovuto al tempo in cui ci troviamo, Sana non è stata adottata da Misako (Kathrine), ma è veramente sua figlia. Inoltre il padre di Sana è il marito di sua madre, da cui non è divorziata. Misako è semplicemente vedova.

**Non stupitevi. Nel passato, nelle coppie senza figli, si dava la colpa alla moglie se non nascevano bambini. Non si escludeva a priori che la causa fosse il marito, ma in genere la colpa si dava alla donna. Al momento non sarebbe importante, comunque Sana non è assolutamente sterile.

Spazio autrice: Finalmente ho messo anche il punto di vista di Aki, anche se solo per un piccolo pezzo. Ho calcato un po’ la mano sui difetti di Naozumi, ma non pensate che abbia finito. Ci sono alcune cose sulla vita di Nao che non ho ancora detto e che Sana non sa. C’è anche un piccolo segretuccio di Aki, ma non è sordido. E’ solo un particolare piuttosto rilevante e basta. Spero che tra chi legge non ci siano fan di Nao… prima l’ho fatto morire, adesso l’ho tramutato in un mostro… rischio il linciaggio!
Questa parte degli interrogatori è noiosa, ma sono necessari anche per farvi conoscere i vari personaggi. Non approfondirò molto su tutti, perché sono troppi, ma su alcuni sì. In pratica, tutti quelli che conosciamo presi da Kodocha. I personaggi nuovi non credo, ma non si può mai dire.
Ci sono un paio di cose che volevo dirvi:
- Se avete qualche domanda sull’ottocento, perché ci sono alcune questione che non ho chiarito al massimo, non esitate a chiedere.
- Mi dispiace che il numero di visite non sia molto alto, comunque io continuerò questa storia fino alla fine. Non lascio storie a metà. Preferisco piuttosto arrivare più in fretta alla fine che non concludere.
Mi raccomando… COMMENTATE!!!
E ora i ringraziamenti:

Princerella: Non ti devi scusare. Non sei obbligata a recensire tutti i capitoli, anche se mi fa piacere ricevere recensioni! Mi dispiace che non c'è la suspence alla fine di questo chappy, ma purtroppo non mi viene sempre. Spero che mi dirai cosa pensi di questo piccolo capitolo. A presto!

Bontina: Adesso capisci perchè Sana è serena? Come ho già detto, i segreti di Nao non sono finiti, ho ancora qualche piccola idea, però stavolta Sana non centra. L'ho già fatta soffrire abbastanza! Spero ti sia piaciuto il chappy. A presto!

Tante grazie a chi segue la mia storia!
Ilaria

Per chi segue l'altra mia ff di Kodocha (Una vacanza per dimenticare), volevo avvisarvi che ho scritto più di metà chappy e dopo questo dovrei aggiungere anche un breve epilogo, quindi i capitoli saranno due e non uno.
   
 
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