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Autore: It_was_like    22/05/2020    0 recensioni
“Non ne vale la pena, non ti vorrà mai” pensò James, lui non avrebbe mai confidato queste sue debolezze a nessuno, orgoglioso com’era, ma dopo l’episodio accaduto con Piton la fine dello scorso anno era ben consapevole che i suoi sogni non si sarebbero mai realizzati.
Ma lui guardava la realtà quasi con indifferenza e con una rabbia che a volte lo faceva diventare matto perché non riusciva a capire come Lily potesse continuare a difendere quel viscido serpeverde.
-Stai ancora pensando alla Evans, vero?- lo incalzò Sirius col il suo solito ghigno stampato in faccia ma che in realtà nascondeva molto più dolore di quello che si sarebbe potuto immaginare.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dorcas Meadowes, James Potter, Lily Evans, Marlene McKinnon, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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 La colazione era sicuramente il momento della giornata preferito di Marlene. La mattina, infatti,  tutti erano affamati, quindi poteva tranquillamente ingozzarsi di pancake senza che nessuno le desse fastidio o la rimproverasse perché mangiava troppo.
Non che se ne sarebbe mai importata qualcosa, per lei il giudizio degli altri era utile tanto quanto Storia della Magia, ma gli scocciatori non piacevano a nessuno.
Era seduta accanto a Dorcas, la quale era intenta a parlare di un libro che aveva appena letto, Marlene le voleva un bene dell’anima ma la sua parlantina era difficile da reggere di prima mattina, quindi decise semplicemente di smettere di ascoltarla.
La sua attenzione passò subito a Lily, la quale si era appena seduta accanto a lei.
-Come mai il prefetto perfetto Lily Evans è in ritardo?- domandò la bionda con aria perplessa.
Lily alzò gli occhi al cielo e iniziò a riempirsi il piatto di cibo.
-É stata colpa di Lumacorno, mi ha fermata per inviarmi alla festa che si terrà la settimana prossima. “Una magnifica festa per salutarci prima delle vacanze di Natale!”. Non è magnifico? - la informò Lily con ironia.
Marlene si lasciò quasi scappare una risata.
-Altre feste classiste? Quel vecchio lumacone non ha proprio niente di meglio da fare? Mi da il voltastomaco!-
-Avanti non è così male come lo descrivi! Certo, a questa festa non voglio andare neanche io. Ho provato a dire che non mi sarei sentita a mio agio, ma niente….-
-Perché non ci vuoi andare Lils?, ti sono sempre piaciute le feste d’altronde!- intervenne Dorcas, guardandola con aria interrogativa.
Lily sembrò palesemente a disagio ma cercò comunque di rispondere alla domanda.
- Beh, io ci andavo sempre con Piton! Non saprei neanche chi invitare e ho paura che andarci mi farebbe solo star male a causa dei ricordi-.
- Non ci vuoi andare per Snivellus? Avanti ma che te ne frega! Non merita neanche un po’ la tua attenzione!- ribatté Marlene.
- Pensi che non lo sappia? Ma non posso controllare le mie emozioni! Siamo stati amici tanto tempo, non posso dimenticare le cose belle!-
- Lily, ti capisco, non deve essere facile, però almeno così potrai svagarti, no? Perché non chiedi a Remus di accompagnarti? Sembra un tipo gentile.- le rispose Dorcas portandosi una ciocca di capelli neri dietro l’orecchio
- Remus ci andrà con Mary, almeno così ho capito.- Marlene e Dorcas si guardarono allibite.
-Con Mary??? La nostra Mary??? E quando pensavi di dircelo???-
-Ieri ci dovevamo vedere in biblioteca e mi ha dato buca! Doveva vedersi con lui e si era dimenticata di avvisarmi.-
-Perchè non ci vai con James? Ora non siete più in guerra, no?- mormorò innocentemente Marlene.
 La bionda avrebbe tanto voluto che i due si frequentassero, d’altronde era molto amica di entrambi da molto tempo e li amava infinitamente.
Lily la guardò perplessa per un attimo, poi posò gli occhi sulla sua colazione.
- Prima di andarci con Potter invito la piovra gigante!-
- Beh non sarebbe male come idea, sono sicura che saresti apprezzata per l’originalità- ribbattè Dorcas.
- Doe non metterle strane idee in testa! Sappiamo bene che la nostra rossa sarebbe capace di tutto!-
Lily rise rumorosamente, ma la sua allegria finì subito quando si accorse che il posto al suo fianco era ancora vuoto.
-Alice ha saltato di nuovo la colazione oggi? La vedo un poi giù di morale ultimamente.-
Marlene annuì, anche lei aveva notato il comportamento strano dell'amica. Sapeva che non si era ancora del tutto ripresa dalla rottura con Frank e aveva davvero provato ad aiutarla, ma Alice si rifiutava sempre di rivelare la causa di quel litigio.
-Già , la vedo proprio di cattivo umore, e poi tra poco è il suo compleanno, no? Avete già pensato a cosa regalarle?-           
-Io volevo regalarle quei dolci che le piacevano tanto ma ultimamente sembra a dieta perenne.- mormorò Dorcas dispiaciuta
- Ragazze, qui abbiamo bisogno al più presto una riunione della amichi!- disse Marlene facendo ridere le sue due amiche.







-Felpato, svegliati! La Mcgranitt ci metterà in punizione di nuovo se facciamo tardi!-
La voce di Remus arrivò fino alle orecchie di Sirius, il quale emise un grosso sbadiglio e si rigirò nel letto.
-Lunastorta, come mai così nervoso? Si avvicina quel periodo del mese?- disse Sirius ghignando.
Il licantropo alzò gli occhi al cielo e si maledisse per averlo aspettato.
Sirius si alzò faticosamente dal letto, successivamente afferrò quasi meccanicamente il pacchetto di sigarette situato sul comodino. Con grande amarezza si accorse però che era vuoto.
-CHI DIAOLO HA FINITO LEI MIE SIGARETTE!-
 urlò furente.
-Io non ne so niente, te il giuro!- rispose James dopo aver represso uno sbadiglio.
-Potrei prestarti una delle mie, ma visto che sei in ritardo, devo muovermi adesso per arrivare in tempo.- inervenne Remus con aria innocente.
-Razza di licantropo ingrato!- disse Sirius indignato, poi prese il suo cuscino e cercò di tirarglielo adesso. Remus però si scansò sorridente e subito dopo uscì dal dormitorio accompagnato da Peter.
Sirius sbuffò sonoramente, quella giornata era già iniziata malissimo.




Dopo un bel po’ di tempo James e Sirius decisero che erano davvero troppo in ritardo e iniziarono a incamminarsi verso la classe di incantesimi.
-Ramoso, hai notato che da quando è iniziato l’anno di scherzi ne abbiamo fatti davvero pochi? A furia di assecondare la Evans diventerai il suo cerbiatto!-
-Ma cosa stai dicendo! Ne sto progettando uno così bello che lascerà tutta la scuola senza parole e ci renderà ancora più popolari!-
-Ti ricordi quando abbiamo dipinto la sala comune dei Serpeverde di rosso e oro?- ribatté Sirius.
James scoppiò in una risata fragorosa. -Beh, i miei piani e quelli di Lunastorta sono sempre i migliore, non c’è che dire!-
-Non montarti troppo la testa! Sono stato io ad avere l’idea di tingere i capelli di Snivellus di blu, non tu!- rispose Sirius fingendosi offeso.
-Felpato, ma sei serio? Non continuare a mentire a te stesso!-
-Certo, io sono sempre serio*!-
James sorrise e lo spintonò in avanti con fare amichevole.
Sirius era sicuro che quei momenti li avrebbe ricordati per sempre. Tutti gli scherzi e le cazzate fatte insieme ai suoi quattro migliori amici, che ormai rappresentavano una piccola famiglia per lui.
Le risate dei due amici furono interrotte da alcune voci che provenivano da un’aula vicina.
Sirius fece cenno a James di star zitto e iniziò a origliare la conversazione.
-Quello di cui ti stiamo parlando è un grande onore. Renderesti fiera la tua famiglia, ma soprattuto potresti avere un ruolo in questa grande causa!- mormorò un voce roca che Sirius riconobbe essere quella di Avery.
-Se starai tra i nostri quando vinceremo il Signore Oscuro ricompenserà anche te.- mormorò qualcun altro, probabilmente Mulciber.
-Io…Non credete sia troppo presto?- Il cuore di Sirius perse alcuni battiti, quella era la voce di Regulus.
Non ci vide più dalla rabbia, quei Mangiamorte stavano cercando di reclutare suo fratello, li avrebbe voluti uccidere uno a uno.
Con un calcio Sirius aprì la porta, il viso contratto in un'espressione adirata e la bacchetta in mano. James lo seguì subito dopo, purtroppo non molto sorpreso da quello che stava succedendo.
-Ripeti quello che hai detto e giuro che ti ammazzo.- pronunciò Sirius puntando la bacchetta verso Mulciber.
Quest’ultimo girò la testa di scatto e lanciò uno sguardo fulmineo al suo avversario.
-Cosa volete voi? Vi conviene andarvene prima che vi lanci una maledizione.-
-Siete voi quelli a cui conviene girare largo, altrimenti sarà davvero esilarante riferire a Silente che due NeoMangiamorte cercano di reclutare minorenni, non trovate?- disse James ghignando. Normalmente avrebbe risposto a una situazione del genere lanciando fatture su quei due sfigati. Ma Sirius aveva bisogno di parlare con suo fratello, quindi cercò di mettere a freno la sua impulsività.
-Andatevene e lasciatemi solo con lui- intervenne Regulus, indicando con un breve cenno del capo suo fratello.
-Ci vediamo dopo, Regulus.- dissero Avery e Mulciber al minore dei Black. Successivamente lanciarono un ultimo sguardo di odio ai due Malandrini e se ne andarono. James capì che anche lui era di troppo e dopo aver dato una pacche sulla spalla di Felpato decise di avviarsi fuori dall’aula e aspettarlo in corridoio.
Sirius si trovava da solo con suo fratello dopo tutto quel tempo. Avrebbe voluto dirgli mille cose, chiedergli come stava, se sua madre era peggiorata e domandargli perché diavolo stesse davvero pensando di unirsi a Voldemort. Ma dopo che James uscì da quella porta, Sirius si bloccò e non riuscì a proferire neanche una parola.
-Allora, si può sapere cosa diavolo vuoi? Hai interrotto una conversazione importante.- mormorò Regulus evitando accuratamente di guardarlo negli occhi.
-Stai scherzando spero! Si può sapere che problemi hai? PRENDI DAVVERO IN CONSIDERAZIONE LE PAROLE DI QUEI DEVIATI?- urlò Sirius.
-Quello che faccio della mia vita non è assolutamente affar tuo.- rispose Regulus pacatamente.
In quel momento del bambino sciocco e imbranato che Sirius ricordava non c’era nessuna traccia. Davanti a lui c’era solo un ragazzo freddo e calcolatore. Ciò lo facevo letteralmente impazzire di rabbia, tanto che mosse alcuni passi verso di lui e lo avvicinò a sé sollevandolo per il colletto della divisa.
-
È questo il tuo sogno Regulus? Diventare come Bellatrix? Uccidere Babbani e Nati Babbani senza ritegno?-
Regulus divenne paonazzo dalla rabbia e dopo diversi minuti riuscì a divincolarsi dalla stretta del fratello.
-NON FINGERE CHE TI IMPORTI! TI SEI RICORDATO DI PUNTO IN BIANCO CHE ESISTO? IO E TE SIRIUS, NON SIAMO NIENTE.- Sembrava quasi che tutte quelle parole Regulus le tenesse dentro di sé da molto tempo e finalmente poteva liberarsi di quel peso che lo stava divorando vivo. 
-Perché non te ne torni da quel Potter? Non è lui che consideri  tuo fratello? Allora lasciami in pace!-

-Cosa cazzo stai dicendo, Regulus? Ti rendi conto di quello in cui ti stai invischiando? Sei solo un grandissimo coglione, pur di rendere fieri mammina e papino sei disposto a questo? MI FAI SCHIFO!-

-Non mi importa quello che pensi, Sirius. Ora che aspetti? Va vai, sicuramente quella sanguisuga di Potter sentirà la tua mancanza, va da lui.- ribatté Regulus lanciandoli uno sguardo gelido.
-Ah e come ultima cosa, sei un Grifondoro, no?  Se hai qualcosa da dirmi, vienimelo a dire di persona, non mandare la tua fidanzatina a cercarmi.
La rabbia di Sirius si trasformò in confusione. -Di cosa diavolo stai parlando?-
-Mckinnon, la biondina. è venuta a cercami. Evidentemente ha più palle di te, Sirius-. borbottò Regulus prima di uscire dall’aula e lasciarsi il fratello alle spalle.
Sirius rimase in quell’aula vuota per un tempo indeterminato. Ricordò solo che quando James lo raggiunse, le sue guance erano rigate di lacrime.

 




*Sirius- (Serious)- Serio in inglese
 
   
 
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