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Autore: CaskettCoffee    23/05/2020    4 recensioni
Questo racconto prende il via dopo gli eventi del series finale, e racconta la storia di quaranta settimane della vita di Castle e Beckett. Quaranta settimane molto importanti. Quaranta settimane di attesa.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Kate Beckett, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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TRENTADUE SETTIMANE

“Contrazioni di Braxton Higgs, anche detto falso travaglio”

“Un falso travaglio”, si stupì Kate, osservando la dottoressa che controllava il tracciato del suo monitoraggio.

“A differenza delle contrazioni vere non sono dolorose, sono molto brevi e sono irregolari."

“A me sembravano piuttosto vere”, osservò Kate.

“Quelle vere sono molto più forti” la corresse la dottoressa, al suo fianco.

Le contrazioni erano arrivate all’improvviso mentre stava seduta alla sua scrivania, al distretto, lavorando con Vikram all’indagine Loksat. Presa dal panico, si era fatta accompagnare immediatamente all’ospedale dal collega, senza però avvisare nessuno al distretto, per evitare che si creasse confusione. Aveva chiamato Castle, che si stava precipitando lì da casa, salvo poi avvisarlo immediatamente non appena saputo che era un falso allarme. Gli aveva esplicitamente impedito di utilizzare la sirena per precipitarsi lì, ma sospettava comunque sarebbe arrivato a momenti, in barba al traffico newyorkese.

Con un sospiro, la dottoressa cominciò a passare l’ecografo sul pancione Kate. “Una spia del fatto che è arrivato il momento, è che smetterai di sentirla muoversi. Una volta raggiunta la corretta posizione per la nascita, perfino il più sano dei bambini diventa tranquillo nelle ore precedenti il travaglio. Ma è ancora presto. Ti devi essere spaventata, cara.”

“Un po’. Nessuno mi aveva avvisato che potevano esserci delle false doglie. Avrei dovuto leggere uno dei libri che Castle ha comprato”

“E’ normale aver avuto paura. Non è facile essere incinta, soprattutto la prima volta.”

“Sì” Kate esitò. “Questo è il genere di cose che avrei chiesto a mia madre”

“Devi sentirti molto sola.”

“Non mi sento più sola, da quando ho conosciuto Castle” ammise Kate, sorridendo al pensiero. “Tuttavia, ammetto che in questi giorni mia madre mi manca terribilmente”

La dottoressa le sorrise, dolcemente “Sono sicura che sarebbe orgogliosa di te. Stai andando benissimo, sei una delle future madri più pazienti e in gamba che ho mai assistito”.

Kate fece un sorriso timido, ringraziandola.

La dottoressa le sorrise incoraggiante. “Sei stata bravissima in questi mesi. La gravidanza è molto pesante per chiunque, e per una donna nelle tue condizioni poteva essere davvero impegnativa”

“Oh, sarò molto contenta di portare la bambina tra le braccia anziché nella pancia, non creda” assicurò Beckett. “Proprio come sarò molto contenta di non ondeggiare più maldestramente quando cammino, di non continuare a correre in bagno ogni ora e di poter bere di nuovo il caffè

"Io sono estremamente soddisfatta di come stia andando, considerando come questa gravidanza è iniziata” osservò seria la dottoressa.

“Si beh, ho fatto del mio meglio…” La voce di Kate si affievolì mentre rabbrividiva per un’improvvisa ondata di ricordi sgradevoli. Spari, sangue, l’ospedale, la notizia di essere incinta. “Certe volte non mi sembra ancora vero”, proseguì tuttavia, affannosamente, decisa a buttar fuori ogni cosa. “Certe volte, ho paura che per colpa la bambina potrebbe avere qualcosa…”

La dottoressa, risoluta, le girò il monitor dell’ecografo e le sollevò il viso per costringerla a guardare. “Guarda. Sullo schermo, la vedi tua figlia girarsi e agitarsi? E tu la senti, vero?”

Beckett si immobilizzò, incantata da quell’immagine in tre dimensioni che vedeva nello schermo.

“Ecco” proseguì poi, spostando una delle mani di Kate. “Riesci a sentire la testa di Lily, perfettamente rotonda, che sta nel palmo della tua mano?” Trattenendo il fiato, Kate annuì. “Adesso dammi l’altra mano”, le disse la dottoressa. La spostò dall’altro lato dell’addome. “La senti scalciare? Un piedino minuscolo, ma già così energico. Ogni settimana diventa sempre più forte”

Per un istante, Kate rimase muta mentre osservava quel monitor come incantata. 

“Un’altra vita sta crescendo dentro di te, Kate, un miracolo bellissimo.Tua figlia sta benissimo. Non devi temere nulla, hai fatto per Lily tutto quel che dovevi. Sei stata una brava madre, Kate”

Kate non disse nulla, troppo emozionata dal fatto di poter vedere la sua bambina sullo schermo e sentirla sotto le proprie mani per riuscire a formulare un pensiero coerente.

La dottoressa cinse le spalle con un braccio in un gesto di profonda comprensione. "Presto sarà abbastanza grande per nascere e poi ti vedrò su questo stesso lettino a sorridermi con in braccio la tua bambina. E presto" aggiunse la dottoressa, con occhi nocciola che scintillavano di malizia “Potrai tornare a divertirti con tuo marito” e il suo sorriso si fece allusivo.

Kate sbatté le palpebre. “Davvero?”

“Davvero” rispose la dottoressa lentamente, quindi continuò “mi dispiace avervi imposto questa distanza forzata, tuttavia era una precauzione necessaria viste le circostanze.” Esitò, alla ricerca delle parole giuste. “Immagino che suo marito le sia mancato”

In situazioni normali Beckett non avrebbe parlato dei risvolti privati del suo matrimonio, ma sentiva una fiducia verso quella donna anziana e minuta che la fece aprire. “Mi è molto più che mancato, per la verità” sussurrò. “Quando sono con lui è come se non esistesse nient’altro al mondo” .

La dottoressa non poté fare a meno di sorridere davanti agli occhi scintillanti e alle guance arrossate di Kate. “Il signor Castle è molto fortunato ad avere una donna come te.”

“Sono io a essere fortunata, mi creda” Kate sorrise. “In effetti, non appena sarà nata la bambina, sono ansiosissima di tornare ad essere sua moglie in tutti i sensi. Non mi sento mai così intimamente legata a lui come quando… lei capisce”

“Capisco benissimo, ma credo che tu non abbia compreso…”

L’espressione di Kate si fece sorpresa, mentre la donna, dopo un istante soggiunse semplicemente: “Non dovrete aspettare oltre. Niente di spericolato, ovviamente, ma a questo punto direi che non c’è motivo di tenervi ancora lontani”

“E’ sicura?”

“Assolutamente,” le promise la dottoressa. “Sempre che tuo marito se la senta”

“Su questo, mi creda, non ho alcun dubbio” rispose con semplicità Kate, ridendo con la dottoressa. Con il cuore più leggero, riprese a vestirsi per tornare a casa.
   
 
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