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Autore: Batsutousai    25/05/2020    0 recensioni
mentre distruggono gli horcrux, il trio trova il più improbabile degli alleati nel luogo più improbabile.
Harry/Salazar Serpeverde
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Il trio protagonista, Salazar Serpeverde, Serpeverde
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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note della traduttrice: questa è l'ultima parte della storia. come sempre ho finito di tradurre la parte ad orari impossibili e il mio cervello corregge automaticamente gli errori, perciò se doveste trovarne alcuni fatemelo notare, grazie!

 

A fine capitolo troverete le note conclusive sia dell'autrice che quelle della traduttrice

 

buona lettura

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Il giorno successivo fu messa alla prova la pazienza di tutti.

Serpeverde si trovò a ricevere tanti sguardi diffidenti quanti quelli di soggezione - a volte entrambi dalle stesse persone - e avere la fiducia dello staff, di Harry, Ron ed Hermione sembrava impedire agli studenti di essere particolarmente espliciti sulla sua posizione di autorità, ma non bastò a fermare i sussurri.

Allo stesso modo, Piton affrontò la sfiducia e l'incertezza, sebbene gli studenti sembrassero più rilassati quando avevano saputo che sarebbe tornato ala cattedra e al suo programma di Difesa dell'anno precedente, piuttosto che continuare a insegnare loro le Arti Oscure.

Il personale, si ritrovò gli studenti più indisciplinati del solito mentre cercavano di ricordare come fosse vivere senza avere il fiato sul collo dei Mangiamorte. C'erano molte domande su Serpeverde - era degno di fiducia? Era davvero Salazar Serpeverde, il Fondatore?- a cui i professori avevano risposto se potevano, solo per poter ritornare il più velocemente possibile alle loro lezioni.

Harry, Ron ed Hermione si ritrovarono a faticare per ricordare come fosse essere studenti dopo un mese di fuga.

Anche loro furono interrogati su Serpeverde e tutti furono fermi nel rispondere che il fondatore era degno di fiducia, persino Ron.

I tre amici si ritrovarono anche a essere interrogati sul periodo in cui furono assenti, cosa avevano fatto, ma in qualche modo schivarono le domande

Fu solo durante il pranzo che qualcuno si rese conto che la cicatrice di Harry era scomparsa, e se la studentessa dell'anno inferiore che lo aveva notato non avesse fatto tanto clamore, sarebbero riusciti a mantenere le cose sotto controllo, ma, invece, le cose degenerarono in una piccola rivolta dove gli studenti davano credito all'idea della ragazza secondo la quale Harry non era, in realtà, Harry Potter, a causa della mancanza della sua cicatrice.

I professori si stavano muovendo per reprimere il panico quando fu lanciato un incantesimo e Serpeverde si alzò dal suo posto al centro del tavolo principale e ruggì, "Sedetevi,tutti!"

Le panche della sala afferrarono gli studenti e li costrinsero a sedersi, a volte in posizioni scomode, ma il risultato finale fu che tutti gli studenti erano su una panca, incapaci di muovere la bacchetta e lanciare incantesimi.

Nel silenzio seguente, Serpeverde chiese: "Cosa sta succedendo?"

Sei persone del tavolo Grifondoro e due di Tassorosso iniziarono a parlare tutte in una volta fino a quando Serpeverde alzò la mano. Quando furono tutti zitti, chiese: "Hermione, per favore".

"Demelza ha notato che manca la cicatrice di Harry," spiegò Hermione con calma, apparentemente non infastidita dai pezzi di panca che tenevano le mani intrappolate contro le sue gambe "Ha deciso che fosse perchè è un impostore."

"Ovvio che lo pensi" mormorò Serpeverde.

"Ma non lo è" aggiunse Ron irritato.

"Come facciamo a sapere che anche tu non sei un impostore?" chiese uno dei Grifondoro "Non ci sei stato per un mese."

"Io garantisco per loro," Ginny scattò, guardando intorno al tavolo.

"Anche io," aggiunse la McGranitt freddamente mentre aggrottava le sopracciglia verso la sua casa.

Gli studenti avvizzirono sotto lo sguardo di McGranitt e, sentendo che era sicuro farlo, Serpeverde ordinò silenziosamente alle panche per liberare i loro prigionieri. Quegli studenti che erano stati in posizioni scomode lentamente si risedettero comodamente.

"Per quanto riguarda la cicatrice del signor Potter", commentò Serpeverde, "sono io la causa della sua scomparsa. Era pregna di magia oscura rimasta al suo interno dall'attacco che ha subito da bambino. Nel rimuovere quella magia, la cicatrice è stata rimossa."

"Oh," dissero un paio di Grifondoro, guardando i loro piatti.

Serpeverde sospirò e si sedette sul sedile, massaggiandosi il naso.

Le professoresse McGranitt e Sprout tornarono ai loro posti al tavolo principale e la conversazione nella Sala Grande ricominciò lentamente.

Quando cominciarono le lezioni pomeridiane, era come se l'increscioso spettacolo non fosse mai accaduto.

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"Non ho ancora avuto fortuna nel trovare Nagini", disse Harry mentre iniziava alcuni esercizi di riscaldamento.

"E il mio presunto erede?" Chiese Serpeverde.

"Continua a volare in giro. Penso che potrebbe essere atterrato da qualche parte stamattina, ma tutto ciò che ho visto è stato che è ripartito di nuovo."

" se dopo un paio di prove non riesci ancora ad individuare Nagini, cercheremo di capire cosa ci sia di strano nel serpente " decise Serpeverde e Harry annuì.

Dopo poco più di un'ora e mezza di lavoro con la falsa spada di Grifondoro - Serpeverde non aveva permesso a Harry di usare quella vera fino a quando non fosse stato sicuro che il ragazzo non si sarebbe ferito da solo - i due maghi si ritirarono nell'ufficio del Preside, dove Serpeverde richiese tè e biscotti dalle cucine prima di sistemarsi su una sedia accanto a Harry.

"Stai ancora vedendo quella donna?" Serpeverde chiese una volta che il cibo e le bevande erano apparse accanto a loro.

Harry annuì "Sì. Trascorre tutto il giorno in quella casa. Per la maggior parte del tempo, si siede nel solito punto della casa, ma l'ho vista muoversi un paio di volte."

"E non c'è niente nella casa che si distingue?"

Harry rifletté per un momento, poi scosse la testa "È piuttosto buia, eccetto per il camino, ma nient'altro sembra distinguersi."

Serpeverde sospirò "bisogna tenerla d'occhio. Magari sarai fortunato."

"continuerò a farlo," promise Harry. E, una volta finito il suo tè, augurò buona notte al Fondatore e andò nella sua sala comune.

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Harry si prese una pausa l'ultimo venerdì di ottobre. Stava guardando lo specchio durante Difesa - Piton era stranamente indulgente con Harry nella sua classe - quando vide una cornice con una foto di un giovane che riconobbe "Oh," respirò, sedendosi dritto.

"Problemi, Potter?" Piton scattò, gli occhi neri si soofermarono sulla fronte nuda di Harry.

Harry alzò lo sguardo, per un attimo colto alla sprovvista, prima di annuire e si mosse per infilare le sue cose nella sua borsa di scuola "Posso avere il permesso di andare a vedere il Preside, signore?"

Snape socchiuse gli occhi "Concesso" rispose.

"Grazie." come Harry uscì, la spada di Grifondoro - che indossava dappertutto come faceva Serpeverde - picchiò forte contro lo stipite della porta.

"Se può evitare di seguirlo, Signor Weasley," Piton aggiunse quando Ron aprì la bocca e si calmò, brontolando sottovoce, solo quando Piton gli tolse dei punti.

Harry si fermò a malapena a riprendere fiato mentre il gargoyle si apriva dopo avergli detto la parola d'ordinne prima di salire le scale, gridando: "Salazar! Salazar!"

Serpeverde si alzò e fece il giro della scrivania, indossando una maschera di preoccupazione, quando Harry raggiunse la cima delle scale "Cosa c'è che non va?" chiese, con voce falsamente ferma.

Harry scosse la testa e si prese un momento per riprendere fiato prima di dire: "Non è nulla di brutto. Nello specchio; ho visto una foto di Grindelwald! Da ragazzo!"

Serpeverde guardò immediatamente al ritratto di Silente "Una vecchia con una foto di Grindelwald?"

Silente si accigliò nei suoi pensieri "Quella donna," disse a Harry, "indossava orecchini d'argento a forma di lacrime?"

Harry si accigliò e ripensò alla donna che stava guardando da quasi un mese, poi annuì "Sì, in realtà, penso che ce li abbia. Avevano piccole gemme, dove si univano al gancio di metallo."

Silente sospirò pesantemente "Bathilda Bath. La sua casa è a Godric's Hollow."

"Godric's Hollow?" Serpeverde ripeté, perplesso.

"Si dice che sia il luogo di nascita di Godric Grifondoro, e fu ribattezzato così per lui", disse Silente.

La bocca di Serpeverde si contrasse "Conosco la zona," ammise prima di guardare di nuovo Harry "Presumo che tu voglia andare subito?"

Harry si prese un momento per sistemare la sua borsa di scuola sulla sedia che di solito occupava nelle rare occasioni in cui si fermava nell'ufficio di Serpeverde per prendere il tè dopo le lezioni di spada "Ron probabilmente si offenderà, ma se non sei occupato ..."

"Non lo sono" concordò Serpeverde "Lasciami inviare un messaggio a Minerva, dicendole che stiamo lasciando la scuola per un breve viaggio, quindi possiamo andare."

Fleur era nella Stamberga Strillante quando Harry e Serpeverde uscirono dal passaggio e sorrise quando li vide "'Ello*,' Arry," disse Fleur, facendo un passo avanti e baciando le guance di Harry "Monsieur Serpeverde."

"Signora Weasley," replicò Serpeverde freddamente "Spero ci perdonerà se non ci fermiamo di più nonostante siamo appena siamo arrivati, ma dobbiamo occuparci di alcuni affari."

"Certamente" concordò la strega con un sorriso.

Harry le sorrise mentre prendeva il braccio offerto da Serpeverde "Ci vediamo, Fleur!"urlò prima che Serpeverde li smatterializzasse.

Atterrarono in un angolo tranquillo guardando oltre una piccola piazza con alcuni clienti "Non sono sicuro da dove cominciare," ammise Serpeverde, guardandosi intorno alla chiesa e al cimitero "Potrei mostrarti il luogo in cui si trovava la casa di Godric, ma non sono sicuro di dove viva Bathilda Bath."

Harry scosse la testa ed estrasse la bacchetta "Guidami! Bathilda Bath," sussurrò e la sua bacchetta si mosse sul palmo della sua mano. I due la fissarono per un lungo momento mentre continuava a girare, poi Harry aggrottò le sopracciglia e annullò l'incantesimo prima di dire "Guidami! Nagini".

La bacchetta si voltò immediatamente verso una strada a sinistra della chiesa.

"Beh, è inquietante", decise Serpeverde. Mentre Harry si allontanava dalla zona nascosta, il Fondatore gli afferrò la spalla "credo che sarebbe meglio avere un travestimento" commentò, lanciando rapidamente un incanto sull'adolescente per scurire gli occhi e rendere i capelli biondi "Sei ancora un uomo ricercato."

Harry fece una smorfia "Andare in classe come tutti i normali studenti me l'ha fatto dimenticare," ammise mentre uscivano in piazza.

Si guadagnarono alcuni sguardi strani per la veste nera di Harry, il mantello di Serpeverde e i bagliori delle loro spade;Harry era riuscito a convincere Serpeverde a indossare un paio pantaloni e ad accorciare un po' le sue tuniche, quindi almeno non stavano attirando l'attenzione per l'essere fuori moda.

Seguirono la bacchetta in un edificio che aveva bisogno di manutenzione e si fecero avanti per bussare alla porta. Ci vollero alcuni minuti per rispondere, ma quando lo fece, fu la vecchia donna a chiedere chi fosse a Harry. "Bathilda Bath?" Chiese Harry e la donna annuì "Sono Harry Potter."

La donna annuì e li fece cenno di entrare. Scambiandosi occhiate sospettose, Serpeverde e Harry entrarono, Serpeverde chiudendo la porta dietro di loro La seguirono nel salotto in cui Harry l'aveva spesso vista sedersi. Lì, si fermò, pensierosa.

Serpeverde estrasse la bacchetta e sussurrò: "Guidami! Nagini", e la sua bacchetta indicò direttamente la vecchia. "Harry" mormorò.

"Sì, lo so," rispose Harry, indicando la sua bacchetta verso la donna. "Nagini, è un piacere rivederti."

La donna emise un sibilo arrabbiato "Come mi conosci, ragazzo ?"

"Siamo venuti qui a cercarti," disse Harry.

"Allora mi hai trovato "lei sputò e la pelle della sua gola si spezzò e si squarciò, lasciando libero il grande serpente.

"Indietro!" Serpeverde ordinò e Harry si allontanò rapidamente mentre il fondatore sguainava la spada e tagliava la testa del serpente con un movimento regolare. Il corpo cadde a terra, a metà strada dal cadavere di Bathilda Bath. Serpeverde si schiarì la gola e disse: "in teoria dovrebbe essere morta , ma attacca la testa con la spada di Godric per assicurarsi che l'horcrux se ne sia veramente andato."

"Okay," concordò Harry e lo fece. Un filo di nero si arricciò attorno alla lama e sfrigolò piano prima di sparire "Ottima idea."

"Infatti." Serpeverde lanciò un incantesimo di pulizia rapida contro la sua spada, poi la inguainò "Ora, andiamo via prima che arrivi il mio presunto Erede. Non ho dubbi che lo abbia avvertito."

"Sì, lo so," concordò Harry mentre sfilava la propria spada.

Ci fu un forte rumore fuori dalla porta principale e, senza nemmeno aver bisogno di scambiarsi uno sguardo d'intesa, Harry e Serpeverde si materializzarono di nuovo nella Stamberga.

"Cerca di individuare lui" ordinò Serpeverde e Harry tirò fuori lo specchio che l'uomo gli aveva dato da usare per divinare.

Ci volle solo un momento affinchè l'immagine si schiarisse e Harry trasalì al ricordo del dolore mentre vedeva Voldemort far esplodere le cose in casa a causa della sua furia "Non è molto contento", commentò , guardando lontano dalla distruzione "Pensi che si dirigerà qui?"

"Solo una volta che capirà che sei qui", rispose Serpeverde, poi si rivolse a Fleur "Chiama tutti i ribelli che ci sono e fai in modo che tutti potenzino gli incantesimi del castello entro un'ora. Harry, dobbiamo iniziare l'evacuazione degli anni più giovani nella Camera."

"Meglio prevenire che curare," concordò Harry cupamente e i due maghi si affrettarono fuori dalla Stamberga mentre Fleur si sedeva con le apparecchiature radio che i membri di Radio Potter avevano portato e iniziò a inviare un messaggio in codice a quei membri dell'Ordine fuori dalla scuola.

L'evacuazione avvenne senza intoppi, grazie a settimane di spiegazioni su cosa sarebbe successo una volta avvisato che Voldemort stava arrivando. Il sesto anno fece in modo che quelli dal quinto anno in giù entrassero nella Camera, mentre i professori e il settimo anno si assicurarono che le protezioni del castello fossero in funzione. Successivamente, quegli studenti del sesto e settimo anno che non volevano combattere - circa la metà del sesto e un quarto del settimo- si diressero verso la Camera con Irma Pince e Argus Gazza per aiutare a mantenere la calma negli anni più giovani al sicuro.

Con le protezioni in funzione, tutti lavorarono per creare una posizione medica e Madama Chips e i quattro medici addestrati dell'Ordine, presero possesso dell'area e si assicurarono che tutto fosse come volevano.

Harry rimase con Serpeverde e la professoressa McGranitt mentre era stata creata la posizione medica, osservando Voldemort correre per controllare i nascondigli dei suoi horcrux "Lo sa" mormorò al fondatore mentre McGranitt indicava a un gruppo di studenti dove spostare uno dei tavoli dalla Sala Grande per usarlo come barricata "Sta controllando i suoi nascondigli."

"ce ne a messo di tempo", borbottò Serpeverde, non impressionato "Se non fosse stato così sciocco da dividere la sua anima così tante volte, se ne sarebbe accorto quando è stato distrutto il primo."

"Tom dà un significato completamente nuovo alla parola 'paranoia'", rispose Harry "Sai, vorrei sapere come ha fatto per poter volare."

"Starai meglio rimanendo ignorante," disse Snape mentre si univa agli altri due maghi dai capelli scuri nel loro angolo in disparte.

Serpeverde alzò un sopracciglio e chiese: "Tutto l'Ordine è dentro gli incantesimi?"

"Sì" concordò Piton "Lupin e sua moglie sono appena arrivati e erano l'ultima casa."

Serpeverde annuì e si mosse, quindi si mise in piedi al centro delle porte aperte della scuola. Estrasse la spada e la usò per toccare la pietra proprio al centro dell'arco, quindi iniziò a recitare una nenia in gaelico. Quelli nell'atrio smisero di fare quello che stavano facendo e si voltarono a guardare mentre la pietra toccata dalla sua spada si illuminava di una brillante luce verde pallido , che viaggiava lentamente lungo il resto dell'arco fino a raggiungere le altre pietre. Poi, la luce si diffuse sotto i loro piedi e lungo le pareti e le porte, i tavoli e le panche; gli studenti si erano messi a guardare affascinati la luce che saliva rapidamente le scale, facendo brillare le ringhiere mentre le scale si fermavano.

Harry abbassò lo sguardo sullo specchio tra le mani e fu sorpreso di trovare anch'esso luminoso. Ricordava che Serpeverde gli aveva detto, alcune settimane fa, che i migliori specchi per divinare erano quelli senza magia. Capovolse lo specchio e vide, lottando contro il bagliore, un'iscrizione in un'altra lingua.

Proprio quando Harry allungò la mano per toccare la scritta oscura, tutto ciò che la luce aveva toccato divampò luminosa come il sole per un secondo, poi tornò al suo stato originale.

Harry batté le palpebre per scacciare i punti che disturbavano la sua vista, poi alzò la testa quando sentì il suono del metallo sulla pietra, un suono che gli era ben familiare dopo un mese di prove con Serpeverde. Nonostante il disturbo alla vista, Harry vide il fondatore in ginocchio a terra, acasciato "Salazar!" urlò, infilandosi lo specchio nella cintura mentre correva verso l'uomo.

"Troppa magia" sussurrò Serpeverde mentre Harry si accovacciava accanto a lui.

"Andiamo da Madama Chips."

Serpeverde scosse la testa "Starò bene a–"

"Uh-huh," lo interruppe Harry, non assecondandolo. Si guardò alle spalle e sbatté le palpebre finché non riuscì a vedere gli studenti riuniti abbastanza bene da distinguere alcuni volti, poi chiamò: "Ron! Aiutami con Salazar!"

Serpeverde sospirò e si appoggiò a Harry "Sto bene" insistette, ma suonò debole anche alle sue stesse orecchie.

"Madama Chips?" Chiese Ron mentre si inginocchiava dall'altra parte di Serpeverde.

"Sì."

"Puoi prendere la sua spada?"

Harry annuì e raccolse la spada caduta mentre Ron aiutava il fondatore a stare in piedi. Non appena Harry si alzò, la spada di Serpeverde mise nella sua cintura accanto allo specchio, lo accompagnarono verso dove Madama Chips e gli altri medimaghi si erano preparati per il probabile eccesso di feriti nelle stanze vicino all'infermeria originale, salutando gli studenti che si dirigevano lì chiedendo cosa non andasse o solo per evitare lo spettacolo di luci.

In infermeria, Madama Chips li indirizzò verso un letto mentre si voltava verso la sua scorta di pozioni. Una volta che avevano steso il fondatore sul letto, Harry mise la spada vicino alla testata del letto e tirò fuori lo specchio per guardare quel folle di Voldemort attraversare la campagn "Sta venendo qui" sussurrò, riconoscendo alcuni punti di riferimento del loro viaggio sul Nottetempo due anni fa.

"Questi reparti dovrebbero tenerlo fuori per un po' " sussurrò Serpeverde come se ogni parola gli facesse male.

Madama Chips si avvicinò con una manciata di pozioni tenute in una mano, aveva le nocche bianche mentre sbatteva le palpebre un paio di volte in eccesso "Spostati, signor Weasley" ordinò e Ron si allontanò di scatto.

Madama Chips gli lanciò una rapida occhiata, poi annuì e si destreggiò tra le pozioni "D'accordo. Signor Potter, aiutami a dargli queste."

Harry rimise di nuovo lo specchio nella cintura e aiutò la medimaga a somministrare al fondatore le tre pozioni che aveva con sè "Andrà tutto bene, vero?" chiese.

"Con un po 'di riposo" concordò madama Chips "Non combatterà in questa battaglia, ma tornerà in piedi domani."

Harry annuì e toccò la spalla di Serpeverde. L'uomo sbatté le palpebre attraverso le palpebre pesanti e Harry sorrise "Ehi. Dormi un po 'e lasciaci il controllo della scuola, okay? La terremo al sicuro."

Serpeverde sorrise e allungò una mano per appoggiargli la mano sulla spalla "So che lo farai, mio serpente" bisbigliò prima di chiudere gli occhi e addormentarsi.

Harry gli strinse la mano, poi la posò vicino al fianco di Serpeverde.

"Ehi, Harry?" Lo interruppe Ron incerto. Quando Harry lo guardò, disse: "Dovremmo dirigerci verso le nostre posizioni".

Harry annuì e tirò fuori lo specchio per controllare un'ultima volta la situazione - Voldemort si era unito a un gruppo della sua gente fuori dai cancelli - poi lo posò sul letto accanto al cuscino "Ok andiamo."

"La prossima volta scherzò Ron mentre scivolavano fuori dall'infermeria, "dovresti imparare a divinare i suoni, così potremmo sapere cosa sta pianificando."

"Ci penserò " replicò Harry seccamente e si scambiarono sorrisi troppo tesi "Conoscendo Tom, partirà con un attacco frontale e continuerà a colpire gli incantesimi finché non cadranno."

"Ci impiegherà una settimana se questo è il suo unico piano" commentò la McGranitt mentre si metteva al passo con i due adolescenti"Avete guardato fuori?"

Ron e Harry si scambiarono sguardi curiosi, poi corsero alla finestra più vicina.

Il cielo sopra il castello era illuminato del verde pallido degli incantesimi attivati da Serpeverde, che oltrepassavano il Lago Nero e la Foresta Proibita. Anche i giardini, il lago e gli alberi brillavano di verde, trasformando tutto ciò che era fuori dalle mura del castello in una terra fatata incandescente.

"Ti va una partita a scacchi?" Chiese Ron ad Harry.

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Voldemort e i suoi seguaci impiegarono tre giorni per abbattere gli incantesimi. Serpeverde si svegliò poche ore prima che cadessero, essendo stato molto più sfinito di quanto pensassero in un primo momento.

Durante il loro tempo libero, i professori e i membri dell'Ordine insegnarono agli studenti un numero impressionante di incantesimi utili in battaglia, e il gruppo di medici fece a tutti un corso accelerato per mantenere se stessi e i loro alleati in vita abbastanza a lungo da arrivare in infermeria . Harry si esercitò con la sua spada, insegnando a un entusiasta Ron alcuni attacchi e consegnandoli la falsa spada di Grifondoro.

Tutti gli studenti stavano pranzando quando Serpeverde scivolò silenziosamente nello spazio vuoto alla destra di Harry e commentò: "Stanno cedendo".

"Gli incantesimi?  Ron soffocò, posando il suo panino.

Serpeverde alzò un sopracciglio "Pensavi che sarebbero durati per sempre, cucciolo di leone?"

"Oh, torniamo di nuovo ai nomi degli animali " disse Harry, alzando gli occhi al cielo.

Serpeverde gli fece un sorrisetto e allungò lo specchio "Sembra che ci siano dei giganti", disse.

Harry dovette pensarci solo un secondo per divinare Voldemort, ma gli ci volle un momento in più per ottenere la vista completa dell'immagine. Fissò la brillante curva verde-Serpeverde degli incantesimi che le forze di Voldemort stavano attaccando da un lungo minuto, stupite dalla solida forza che non potevano vedere dall'interno.

"Giganti, Harry," gli ricordò Serpeverde.

"Oh!" Harry rivolse gli occhi alle forze che attaccavano lo scudo e annuì. "Quattro di loro. E direi circa duecento maghi e lupi mannari."

Ron gemette "Siamo morti..."

"C'è un modo per rompere gli incantesimi su di loro?" Chiese Hermione, alzando gli occhi dal libro che aveva preso in prestito dall'ufficio di Serpeverde mentre aspettavano che gli scudi cadessero.

Serpeverde pensò per un momento, con la testa piegata da un lato, poi scrollò le spalle "Posso provarci, ma tutti dovranno essere pronti per l'attacco non appena li avrò distrutti".

Ron annuì e si arrampicò sul loro tavolo, girandosi a guardare il resto della sala "OIY!" urlò e tutti rimasero in silenzio mentre si giravano a guardarlo "Cercheremo di rompere gli incantesimi su di loro, eliminandone il maggior numero possibile, ma abbiamo bisogno che tutti siste in posizione prima di farlo. Quindi muoviamoci!"

"Ron," chiamò Harry divertito, "qualche incoraggiamento?"

Ron emise una risata nervosa "Oh si." Guardò indietro verso il piccolo mare di volti, molti dei quali ora erano sorridenti "Forse non siamo vecchi come Tu-Sai-Chi, o non conosciamo tanti incantesimi, ma abbiamo l'amicizia dalla nostra parte, che è l'unica cosa chelui non può dire di aver mai avuto. E perché abbiamo l'amicizia , poiché possiamo contare gli uni sugli altri, possiamo affrontare qualsiasi esercito, far cadere qualsiasi gigante, distruggere tutti i bastardi dalla faccia di serpente senza naso! "

Gli studenti ruggirono il loro accordo e tutti si voltarono per uscire dalle porte e assumere le posizioni designate.

"Un discorso eccellente, signor Weasley," disse la McGranitt mentre si avvicinava al loro tavolo "Salazar, sei sicuro che far esplodere gli scudi funzionerà?"

"È tutto ciò che abbiamo" ammise Serpeverde "Resisterebbero solo un altro paio d'ore e preferirei che fossimo noi a fare la prima mossa. Se Harry può aiutarmi a dirigere l'onda sulle loro truppe, dovrei essere in grado di massimizzare il danno."

"Farò quello che posso", promise Harry ed evocò un'immagine 3D dell'esterno degli incantesimi mentre guardava lo specchio, aggiungendo le posizioni delle truppe man mano che le individuava.

Hermione e Ron si affrettarono a seguire la McGranitt nelle loro posizioni, ma Ginny si fermò per toccare la spalla di Harry "Buona fortuna," sussurrò e gli baciò la guancia.

"Hey." Harry posò lo specchio e le afferrò il braccio. Si scambiarono un vero bacio e poi le disse "Buona fortuna anche a te".

Mentre Ginny si affrettava, Harry tornò alla sua costruzione di mappe. Serpeverde si sedette in silenzio accanto a lui, osservando la mappa delle truppe di Voldemort con un'espressione indecifrabile.

Alla fine, Harry si sedette "Dovrebbe essere così. Alcune piccole variazioni qui -" indicò una sezione dell'immagine che cambiò alcune volte ", ma è praticamente statica."

"Grazie", disse Serpeverde, guardando l'immagine e posizionando i punti di riferimento che vide con quelli che conosceva al di fuori dele barriere "Dovrei essere in grado di eliminare due dei giganti, e probabilmente una grande parte di questo gruppo" commentò, indicando un gruppo di forse cinquanta figure a misura d'uomo.

Harry annuì e si allontanò dal tavolo "Allora ti lascio. Devo andare alle porte."

"Cosa, nessun bacio di buona fortuna?" Chiese Serpeverde.

Harry si fermò sui suoi passi e si voltò a guardare l'uomo, le cui spalle si erano irrigidite, come se si aspettasse un pugno o una maledizione. Harry impiegò a malapena un secondo a soppesare le sue opzioni prima di chinarsi per dargli un bacio sulla guancia, come Ginny aveva fatto con lui "Buona fortuna, Salazar" sussurrò, poi si voltò e si affrettò fuori dalla Sala Grande.

Serpeverde rimase seduto per un lungo momento, incredulo, prima di scrollarsi di dosso la sorpresa e guardare indietro l'immagine di Harry"Proviamo con tre giganti ..." mormorò prima di chiudere gli occhi e concentrarsi sule barriere.

Harry aveva appena raggiunto la sua posizione sulla soglia con i professori e i suoi migliori amici quando gli incantesimi emisero un grande gemito, poi si frantumarono. Rimasero integri per un battito di ciglia poi si riversarono sulle forze nemiche. Un urlo di dolore e rabbia arrivò dall'altra parte del prato e tre dei giganti si rovesciarono.

Dai bastioni, dalle finestre e dall'atrio, studenti, personale e membri dell'Ordine emisero un applauso, incoraggiati dalla vista delle tre grandi creature che ricaddero sui loro alleati, ancora scintillanti per i pezzi bicolore dell'incantesimo.

"Il nasone lo sa," disse Ron con finta serietà ed Hermione gli diede una gomitata. "How! Dovresti colpire lui, non me!"

"Tieni le tue battute sulle parti del corpo mancanti per i tuoi fratelli," suggerì Harry, stringendo la presa sulla bacchetta.

"Ecco l'attacco aereo" la voce profonda di Kingsley risuonò proprio dietro Harry e tutti alzarono lo sguardo per guardare le streghe e i maghi sulle scope che sfrecciavano davanti al caos che si stava svolgendo a terra. Non appena furono abbastanza vicini, dai bastioni e dalle finestre dei piani superiori partì una raffica di incantesimi, poi i nemici iniziarono a rispondere al fuoco.

Alla fine, le truppe a terra si radunarono e iniziarono ad avanzare, attraverso il prato. Sulla soglia dei portoni, alla testa del gruppo, la professoress McGranitt gridò: "Per il nostro futuro!" prima di iniziare in avanti.

"PER IL NOSTRO FUTURO!" urlarono in risposta tutti gli altri, poi iniziarono ad avanzare, facendosi largo lanciando incantesimi come vedevano un nemico nel loro raggio d'azione. Poco prima di usare la spada contro l'avversario più vicino, Harry spostò la sua bacchetta nella mano sinistra e impugnò l'arma con l'altra. Non si sarebbe definito abile nell'usare la mancina, ma Serpeverde gli aveva insegnato un paio di trucchi e ora poteva lanciare schiantesimi e scudi con la mano – e impugnare la spada con la destrorsa. La battaglia entrò nel caos quando i due schieramenti si raggiunsero. Harry non riusciva a distinguere gli alleati dai nemici, così sperò che gli alleati avessero ascoltato il suo avertimento sulla sua lama avvelenata e si stessero tenendo lontani da lui. A un certo punto, vide il lampo di una spada e dei capelli neri, si concesse un secondo per sperare che Serpeverde stesse bene prima di contrastare un incantesimo viola e tagliare il braccio ad un avversario sulla destra. Un paio di volte, più tardi, vide degli sprazzi di capelli rossi circondati da incantesimi, ma quando riguardò di nuovo non c'era nessuno. Allo stesso kmodo, vide dei capelli castani e folti passare tremendamente vicino a un'incantesimo verde e ci volle tutto il suo autocontrollo per non abbandonare la sua posizione e correre ad aiutarla, perchè aiutare Hermione poteva significare che c'era il rischio che lei rimanesse ferita a causa sua.

Decine avversari dopo, a metà della sua avanzata, si trovò faccia a facci con Draco Malfoy. Il ragazzo dall'altra parte si congelò, al contrario di Harry, che lo disarmò senza pensarci due volte. Accoltellò qualcuno alle sue spalle sorridendo cupamente alle sue urla di dolore, un suono a cui si era abituato troppo facilmente durante la battaglia. Lui e Draco erano rimasti uno di fronte all'altro, quando Harry disse "Non voglio ucciderti, Malfoy. Se entri a Hogwarts, disarmato, si accorgeranno che sei innocuo"

Draco lo fissò un attimo prima che inchinasse la sua testa e sorpassasse Harry, non preoccupandosi della sua bacchetta che era caduta.

Harry continuò a disarmare gli avversari o a colpirli con la spada e poi lasciarli lì a morire.

Alla fine, finalmente, Harry individuò la pallida testa che stava cercando. Passò in mezzo a una coppia di maghi che stavano duellano, riuscendo all'ultimo a controllarsi per evitare di ferire anche il membro dell'Ordine "vai" gli ordinò e la strega fuggì sussurrando i suoi ringraziamenti.

"Harry Potter" disse Voldemort, il ragazzo guardò gli occhi rossi e i suoni della battaglia attorno a lui scomparirono.

"ciao, Tom" rispose il giovane, quando il Signore Oscuro sibilò furioso sorrise " se non avessi posto il Tabù sul tuo nome, non sarei stato costretto a trovare un'alternativa,sai."

"ti ucciderò, Potter" sputò Voldemort, sollevando una bacchetta sconosciuta.

"ne dubito" replicò l'altro, poi schivò tre Anatemi in un lasso di tempo breve e sollevò uno scudo contro la Maledizione Tagliente che qualcuno aveva scagliato alle sue spalle. Intrappolò una quarta Maledizione Mortale con la spada e questa brillò del verde pallido per un lungo momento prima che Harry si girasse di nuovo verso di lui e conficcase la spada nello stomaco di Voldemort.

Per un momento, tutto rimase immobile, poi Harry ritrasse la spada sussurrando "addio, Tom"

E il cadavere di Lord Voldemort cadde a terra.

Harry restò per un momento davanti al corpo dell'uomo, attorno a lui la battaglia continuava, nessuno aveva notato che il leader oscuro era caduto.

Qualcuno troppo lontano da vedere Voldemort lanciò un grido e tutti coloro che erano attorno a lui alzarono il viso verso il cielo, compreso Harry.

Durante la battaglia, qualcuno aveva fatto comparire il Marchio Oscuro. E questo si stava dissolvendo.

A pochi passi di distanza, qualcuno singhiozzò e Harry si girò a fissare uno dei tassorosso del sesto anno, che aveva un brutto squarcio sanguinante sopra l'occhio sinistro. La ragazza indicava il corpo ai piedi di Harry e poi sussurrò "è morto..."

A quel punto sembrò quasi che fosse stato azionato un interruttore. Il Marchio Oscuro sopra le loro teste si ruppe in pezzi che avevano il colore della Maledizione Mortale e scomparve nel vento. Intorno a Harry, delle voci iniziarono a dire "è morto" e " Potter ce l'ha fatta"

e Harry guardò dietro, verso il cadavere e si mise a ridere

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Fu Parvati Patil a trovarlo, pallida, scossa e zoppiccante su una stampella a causa della sua gamba rotta "Madama Chips è esausta" spiegò appena Harry si mosse per sostenerla.

"dovresti essere a letto" replicò il ragazzo, facendo marcia indietro verso il castello e spostandosi per evitare i morti e le macerie; non vedeva l'ora di ripulire il tutto.

"lo so" concordò Parvati "ma avevamo la necessità di trovarti"

"trovarmi?"ripetè il giovane, fermandosi e girandosi verso Parvati "perchè?"

"è Ginny" dissse la ragazza e il mondo di Harry si fermò.

"Ginny?" gracchiò Harry.

Parvati si spostò da lui "vai" ordinò, e Harry non ebbe bisogno che glielo ripetesse due volte.

Quando Harry raggiunse l'infermeria, trovò un gruppo di teste rosse che circondavano un letto.

I singhiozzi della signora Weasley lo fecero congelare sulla porta, si sentì come se la terra fosse ceduta sotto i suoi piedi.

Fleur si avvicinò da dietro, i capelli biondi ricadevano spenti sul suo volto e un bendaggio spesso era avvolto intorno alla sua testa "vieni" disse, e lo guidò in avanti.

Come raggiunsero il resto dei Weasley, loro si fecero da parte e Harry fu spinto in avanti finchè non si fermò in fondo al letto di Ginny, fissando la sua figura pallida e immobile. La signora Weasley tenne una mano nelle sue, piangendo come se il mondo fosse arrivato alla fine, Harry pensò che avrebbe potuto capire come si sentiva, perchè i suoni e la sua vista periferica stavano scomparendo fino a che l'unica cosa che vide fu il viso esangue di Ginny, poi anche questo svanì.

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Harry si svegliò ai lievi sussurri dell'infermiera. Sbattè un paio di volte le palpebre con lo sguardo rivolto al soffitto, ma senza vederlo, finchè una mano gentile si allungò e gli infilò gli occhiali.

Harry si girò e vide Serpeverde sorridergli stancamente, il suo braccio sinistro in una fascia e un lucido taglio spiccava sulla sua guancia " Salazar?" gracchiò e gli sfuggì una smorfia per il dolore alla sua gola secca.

"Hai dormito per tre giorni" disse piano Serpeverde mentre prendeva un bicchiere con una cannuccia e lo porgeva alle labbra di Harry " qualcuno ti ha ferito alla schiena e nessuno di noi si è accorto di quanto sangue tu avessi perso finchè non sei svenuto"

il ricordi di Harry ritornarono: la battaglia, l'uccisione di Voldemort, la camminata in mezzo ai corpi, Ginny-"Ginny" sussurrò.

Serpeverde chiuse gli occhi e scosse la testa "mi dispiace" sussurrò "Ci abbiamo provato. Abbiamo provato così disperatamente." e quando incontrò gli occhi di Harry, l'adolescente potè vedere il dolore e la miseria in quegli occhi verde pallido e scostò lo sguardo.

"cosa è successo?"

"Non ne sono sicuro"ammise piano "l'ho tenuta d'occhio per un po', ma a un tratto l'ho persa. Ho visto un incantesimo violetto superarmi e dirigersi verso la direzione dove c'era anche lei, e quando mi sono girata, l'ho vista a terra. Prima ancora che la raggiungessi Lupin le stava somministrando una pozione e stava lanciando un incantesimo, così mi sono voltato e mi sono occupato di chiunque pensasse fosse una buona idea attaccarli mentre erano a terra o mentre si ritiravano verso la scuola.

Non ho scoperto fino a tardi, dopo che il Marchio Oscuro è scomparso, che era morta quasi immediatamente morta dopo l'impatto con l'incantesimo. Le ha schiacciato i polmoni."

Harry annuì, ricordandosi che uno dell'Ordine aveva detto che i polmoni schiacciati erano qualcosa che non potevano essere curate se non con incantesimi specifici, nessuno dei quali poteva essere lanciati senza addestramento, in quanto avrebbero peggiorato la situazione se lanciati nel modo sbagliato.

I polmoni schiacciati sul campo di battaglia era una morte dolorosa, così come un incantesimo tagliente alla gola*.

Il ragazzo non aveva notato che aveva stretto il pugno fino a quando Serpeverde non gliela aprì gentilmente con la mano buona.

"cosa ti è successo?" chiese, aprendo gli occhi per guardare il mago come lui abbassò lo sguardo per guardare il suo braccio immobilizzato.

"una maledizione tagliente all'osso, e una maledizione esplosiva alla mano quando la prima non mi ha fermato. Alla fine li ho uccisi con la spada poco prima che il Marchio sparisse" Serpeverde scrollò le spalle poi fece una smorfia quando spostava il braccio "ottimo lavoro, comunque. Anche se non è la fine che speravamo."

Harry fece un respiro profondo e scosse la testa "Voldemort è morto" disse cautamente " questo è tutto ciò che conta"

"Voldemort è morto" confermò Serpeverde "ma l'abbiamo pagato a caro prezzo. Di sessantaquattro studenti che hanno partecipato alla battaglia, ventitrè sono morti. Così come diciasette membri dell'Ordine della Fenice e Filius e Irma."

Harry annaspò e chiuse i suoi occhi, afferrando con la sua mano quella di Serpeverde che non si era spostata "chi?" sussurrò.

Salazar lo guardò per un momento, poi iniziò ad elencare tutti i caduti.

E Harry li ascoltò tutti, promettendo silenziosamente di ricordare per sempre ognuno di loro.

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La celebrazione fu immensa. Separati dalla tomba bianca di Silente, vennero letti i nomi dei caduti- sia i difensori di Hogwarts sia le truppe di Voldemort- e fecero galleggiare delle piccole barche di carta sulla superficie del lago in loro memoria. L'ultimo nome della lista, su insistenza di Harry, fu quello di Tom Riddle, e il ragazzo stesso appoggiò la barca per il Signore Oscuro, Serpeverde era silenziosamente al suo fianco.

La settimana dopo la funzione fu dichiarata di vacanza, tutti erano rimasti scioccati dalle perdite per festeggiare prima. Il primo giorno di vacanze, Harry lo passò con i Weasley e Hermione mentre cercavano di festeggiare, ma i loro cuori non ce la facevano e decisero di ritornare a Hogwarts per il resto della settimana, cercando di prendersi cura e rallegrare quegli studenti che erano senza genitori e passando le loro serate con Serpeverde davanti a una tazza di the, mentre raccontava dei vecchi tempi facendo ridere Harry delle scappatelle dei fondatori.

L'ultimo giorno di vacanza, Harry entro nella Sala Grande dove trovò il nuovo Ministro della Magia, Kingsley Shacklebolt, intento a parlare con Serpeverde, le cui labbra erano strette in una linea ccontrita. Quando lo vide, Kingsley si accomiatò dal Preside e si avviò a raggiungere Harry "Harry" salutò

"Salve, Kingsley" rispose il giovane cautamente "cosa posso fare per lei?"

"non sono Scrimgeour" rispose l'uomo e Harry realizzò di essersi teso.

"scusa" disse con una risata "sa che ho avuto problemi con il Ministero; lavorerò su questo. Cosa succede?" chiese con un sorriso che non gli apparteneva

"stiamo cercando di ricostruire il dipartimento degli Auror" spiegò "e so eri interessato ad unirti"

Harry lo fissò per un momento, il suo sogno a portata di mano. Ma poi si ricordò dei bambini con cui aveva passato la settimana, che sarebbero rimasti a Hogwarts per le vacanze estive a meno che un parente non venisse a prenderli. Si ricordò anche dei occhi non-vedenti di Piton e il fatto che, di nuovo, erano senza un professore di Difesa. Si ricordò di tutte le sere passati con Serpeverde nel suo ufficio a bere the, mentre ricordava i giorni passati che non erano scritti sui libri di storia, e il brivido che correva per la spina dorsale di Harry quando le loro mani si sfioravano. Ricordò come la morte di Ginny sembrasse più semplice da superare dopo il piccolo accenno di sorriso negli occhi pallidi di Salazar.

Le sopracciglia di Kingsley si sollevarono. "non posso garantirti questa offerta un'altra volta, Harry. Ron ha già accettato. Potreste essere partner."

"lo so"rispose il giovane, e lo sapeva, perchè Ron non avrebbe mai rinunciato a fare l'Auror, per nulla al mondo " ma hanno bisogno di me qui"

l'espressione di Kingsley si tramutò e sorrise, la comprensione illuminò i suoi occhi marroni "certo. Sai dove trovarci se dovessi aver bisogno di aiuto" disse tendendo una mano per farsela stringere

"si,lo so" disse Harry, afferrando la mano e sentendo, per la prima volta, di poter contare su un Ministro "grazie"

"assicurati solo di inviarci un paio di Auror per compensare la tua mancanza" scherzò l'adulto e Harry rise.

"vedrò cosa posso fare" promise e si superarono a vecenda, Kingsley andando verso l'uscita, mentre Harry si dirigeva verso il tavolo dei Professori, dove Serpeverde era seduto, nei suoi occhi si leggevano sollievo e confusione.

"Non hai accettato il lavoro?" chiese Salazar come vide Harry prendere posto accanto a lui, a nessuno dei due importava che Harry fosse, tecnicamente, ancora uno studente.

"ho pensato che avessi bisogno di un nuovo professore di Difesa più di quanto abbiano bisogno di un altro Auror decorato" rispose, scuotendo la testa.

"ma tu mi avevi detto che diventare Auror era il tuo sogno" insistette l'altro "posso trovare un altro professore di Difesa se preferisci..."

"Salazar" lo interruppe con un sorriso "diventare un Auror era il mio sogno, ma diventare un insegnante difficilmente è una seconda scelta. E Hogwarts è la mia casa" appoggiò la sua mano su quella che Serpeverde aveva abbandonato dul bracciolo della sua sedia "mi vuoi?"

"si" sussurrò Serpeverde prima di sporgersi e premere le labbra su quelle di Harry, leggere come una piuma.

Quando si ritrasse, Harry si sporse in avanti, una mano che si sollevava per afferrare i capelli dell'uomo più anziano, il suo pollice tracciava il segno sulla sua guancia, e le loro labbra si incontrarono di nuovo, premute insieme per un lungo respiro.

"questo significa che non dobbiamo cercare un nuovo professore di Difesa, dopo tutto?"

chiese la McGranitt mentre si sedeva all'altro lato di Serpeverde.

I due maghi si separarono rapidamente, Harry era rosso mentre Serpeverde si schiarì la gola, leggermente arrossato "sembra che sia così" rispose con tono calmo.

"bene" decise la McGranitt prima di porgere la ciotola delle uova strapazzate da cui si era servita "uova, signori?"

"si,grazie" Harry ringraziò e prese la ciotola.

l resto della colazione passò con Harry e Serpeverde che si guardavano l'un l'altro e nasocndevano i propri sorrisi, con grande divertimento della McGranitt. Quando lasciarono la Sala Grande, Serpeverde lo guidò al suo ufficio e Harry firmò il contratto per diventare un professore.

Si, pensò Harry mentre Serpeverde depositava i documenti prima di ritornare a ciò che avevano lasciato a metà a colazione, stare a Hogwarts era molto più che di suo gradimento.


 


 

  • giusto per chi non lo sapesse: a differenza di quanto si creda, morire per la gola tagliata è veloce, ma molto dolorosa; si muore annegati nel proprio sangue. Mentre i polmoni schiacciati possono avere due conseguenze: o varie patologie cerebrali che possono durare anche ore prima di far morire la persona oppure come nel caso della storia causano asfissia e quindi si muore soffocati.


 

note dell'autrice: cosa? Finisce così? No,no, deve continuare PER SEMPRE! XD

sono stata sveglia per 24 ore e più di 3/4 di questa fic è stat scritta nelle ultime quarantotto ore. Penso che questa fic abbia tutto ciò che io volevo scrivere, così la lascerò così. Spero che vi sia piaciuta.

bat


 

note della traduttrice: siamo giunti alla fine di questa storia. Lo so che avete molti interrogativi e che molti punti sono rimasti oscuri. Purtroppo io non so rispondere a moliti di questi interrogativi, ma se questa storia vi è piaciuta e vorreste conoscere anche l'epoca da cui viene Salazar, allora vi potrebbe interessare un'altra traduzione che inizierò a pubblicare.

Si intitola Gelosaƥ in Ècnesse ed è sempre di questa autrice. Il pairing è sempre Harry/Salazar Serpeverde. Si tratta di una long di 18 capitoli e viene approfondita sia l'epoca dei fondatori (con tanto di odio di Grifondoro) sia le reazioni degli studenti alla comparsa di Serpeverde.

Non so bene quando inizierò a pubblicarla, perchè sto per iniziare la sessione estiva d'esame, ma spero di riuscire a pubblicare qualcosa ogni 3 settimane.

 

  
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