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Autore: Mary Kilary Tenei    30/05/2020    1 recensioni
" Dio ti prego, se tu sei davvero lassù dimmi perché... perché io?
Che cosa ho fatto per meritare questa disgrazia?
Che nella mia vita precedente ti ho fatto qualche torto?
Che cosa ho combinato di così orrendo da nascere in questa vita, in questo mondo e in questo modo?
Qual'è il peccato che ho commesso?
Non capisco, ti prego rispondi.
Se ho fatto qualcosa di sbagliato, allora mi dispiace... Qualsiasi cosa abbia mai fatto mi dispiace. Se ciò non può bastare allora prendi la mia vita, fai di me ciò che vuoi! Ma ti prego...ti supplico non farmelo fare.
Ti prego ferma questa idiozia!
Fermali! Impedisci a loro di usarmi per far del male alle persone che ora ho capito di amare.
Io non voglio, non voglio perdere tutto quello per cui ho lottato fin'ora.
Gli amici, la famiglia...l'amore.
Fai di me ciò che vuoi, ma per favore... ti supplico salvali.
Salva i miei amici...
Salva All Might."
La vita spesso è ingiusta e messa spesso alla prova, non sempre le cose vanno come tu speri. Non sempre le cose sono come tu credi o almeno come tu ricordi.
22/06/19
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Buon compleanno a Yuga Aoyama!


Informo che ci potrebbe essere la possibilità che il capitolo 6 venga pubblicato in ritardo.

E quei pochi che leggono la storia di dirmi se vi piace le date di pubblicazione oppure no.

    
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3 Settimane dopo
I giorni e le settimane trascorsero veramente lente, e Izuku viveva le sue giornate in piena angoscia.
Da quando fece l'esame era sempre giù di morale, il pensiero che potesse non avercela fatta lo faceva star male e si sentiva come se avesse anche deluso All Might, la paura era talmente enorme che per la vergogna non lo contattò nei giorni seguenti dell'esame. Quella mattina si era deciso di rinchiudersi in camera a dormire qualche minuto in più magari fino all'anno prossimo, non ne aveva proprio voglia di uscire e di vedere nessuno, o almeno questa era la sua intenzione.
Iniko fissò la porta della camera del figlio con tristezza, erano tre settimane che mangiava con poca voglia e aveva la testa tra le nuvole, in più stava un sacco rinchiuso in camera ad allenarsi con la poca intensità che aveva all'inizio. Voleva aiutarlo, ma non sapeva come. Aveva provato a preparare i suoi piatti preferiti, gli procurò qualche cosa di All Might ma anziché essere felice come al suo solito diventava cupo e poi gli sorrideva dolcemente con l'intenzione di non farla preoccupare anche se ottenne il contrario.
Sospirò pesantemente pensando cosa fare per tirarlo su di morale, proprio quando stava perdendo le speranze udì una voce femminile all'entrata, immediatamente si prestò a presentarsi nel corridoio per vedere chi fosse e sorrise nel vedere che era l'amica di suo figlio che gli aveva portato una busta enorme di verdure << Oh cara, buongiorno >> disse Iniko avvicinandosi alla ragazza che posò la busta a terra per togliersi una lunghissima giacca nera posandola nell'appendi abiti lasciando in bella vista il suo primo e nuovo vestito, lasciando al quanto sorpresa la signora che da ormai quasi 3 anni che la conosceva era la prima volta che la trovava così signorile << ma come siamo belle oggi >> esclamò lei attirando l'attenzione della giovane che gli sorrise spostandosi una ciocca dietro l'orecchio tingendo le gote di rosso << Grazie signora Midoriya, anche lei è bella come al solito >> fece lei prendendo la borsa e avvicinandosi a lei che sorrise per la sua gentilezza << Izu è in casa? >> domandò poi la giovane guardando la porta della camera dell'amico, anche la madre guardò la sua stessa direzione sospirando pesantemente << E' ancora nella sua stanza, sono giorni che rimane chiuso in camera. Sono preoccupata >> affermò lei prendendo la busta che la ragazza gli pose mentre fissavano preoccupate la camera, la giovane sospirò stringendo i pugni, si inchinò con educazione verso la madre di Izuku e poi si diresse con nonchalance verso la camera aprendola di scatto << MIDORIYA IZUKU! SVEGLIA! >> esclamò lei facendolo sobbalzare nel suo letto, Izuku si voltò per vedere chi fosse per poi dargli le spalle rimettendosi tra le coperte << Mary-chan lasciami dormire >> disse tornando a dormire, Iniko sorrise intenerita lasciando suo figlio nelle mani della sua amica andando in cucina a mettere via ciò che la ragazza le aveva portato.
Mary lo guardò severa per poi avvicinarsi al letto, mise le mani sul materasso dalla parte dei piedi, strinse il materasso tra le mani e poi con uno scatto lo tirò verso di sé e lo capovolse facendolo cadere giù dal letto, la faccia di Izuku mancò per poco la sua scrivania se si appiccicò al pavimento per poi alzarlo lentamente incrociando lo sguardo severo della sua amica che si era accovacciata per guardalo male << Ti do 10 minuti per alzarti, lavarti e vestirti! >> esclamò lei alzandosi, Izuku la guardò rimanendo sorpreso del look della sua amica per poi sedersi per guardarla meglio, la sua frangia era tirata su con una fascia bianca con un fiocco, un lunghissimo vestito bianco senza maniche con sotto un tulle nero e lunghissime calze nere << Mary-chan dove vai? >> domandò confuso osservando l'amica, la ragazza sorrise ghignando << Dove andiamo più tosto, è giunto il momento che tu esca da sta camera, rischi di diventare brutto con le rughe e metti muffa! E ciò non posso permetterlo! Quindi datti una mossa >>esclamò lei uscendo dalla camera chiudendo la stanza dell'amico che guardò ancora confuso per poi sospirare << Maledetto quel giorno che ha avuto le chiavi di casa >> disse sospirando per poi alzarsi per e prepararsi.
<< Che buon profumo che ha questo basilico. >> disse Iniko annusandolo facendo arrossire la ragazza mentre l'aiutava a mettere via la verdura e la frutta << Grazie, ci presto molta attenzione, mio nonno mi dà spesso tanti consigli. >> disse pulendosi le mani mentre la madre di Izuku sorrise posandole la mano sulla la nuca accarezzandole dolcemente la testa, la ragazza arrossì a quel contatto sorridendo lasciandola fare, se c'era una cosa che le piaceva era farsi accarezzare la nuca soprattutto se a farlo fosse una donna adulta e una mamma. Izuku non aveva mai capito come mai, pensò che forse sua madre non le dava molte attenzioni e allora sentire calore materno le piacesse anche se era la madre di qualcun altro.
Izuku sorrise guardandole chiacchierare con serenità, parlando tra loro come due amiche. Ricordò che all'inizio con sua madre diceva sì o no tre parole e le sussurrava quasi con timidezza e se poteva non parlava, poi pian piano iniziarono prendersi confidenza scoprendo di aver la passione in comune per la cucina e che volevano un gran bene a Izuku finendo col diventare amiche, la madre di Izuku adorava quella ragazza e apprezzava il suo senso di maturità talmente tanto che quando Izuku si sentì male mentre lei era via le consegnò una copia di chiavi. Ed ora qualvolta la madre doveva andare via e Izuku era solo lei dopo le sue faccende correva a casa sua a svegliarlo e a cucinare, per poi andare a scuola insieme. Sorrise nel sentirsi fortunato di aver una madre come Iniko e una amica, anzi una sorella come Mary.
Era veramente fortunato.
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<< Allora noi andiamo Mamma, ci vediamo stasera >> disse Izuku mettendosi le scarpe mentre l'amica si metteva la giacca attendendo l'amico per uscire insieme. Salutato la madre si incamminarono verso il centro << Allora dove andiamo? >> domandò Izuku guardando l'amica che ci pensò su portandosi un dito sul mento per poi posare la mano sullo stomaco che prese a gorgogliare << Ho capito, facciamo "merenda" >> disse ridacchiando Izuku mentre Mary gonfiò le guance offesa facendolo ridere ancor di più << Non ci posso far nulla se il mio povero stomaco e perennemente affamato >> esclamò agitandosi, Izuku ridacchiò cercando di evitare i pugni che la ragazza aveva iniziato ad agitare << Mary-chan tu mangi veramente tanto >> esclamò ridendo, la ragazza si fermò guardando altrove << Antipatico >> esclamò camminando velocemente mentre rideva per poi rincorrerla e seguirla al loro solito bar.
<< Sai mi hai sbalordito stamattina >> affermò bevendo un po' di succo guardando l'amica che era alle prese nel mangiucchiare come un criceto la sua brioche alla marmellata di albicocca appena sfornata, bevve un sorso di caffè prima di fissarlo confusa << Non è la prima volta che vengo a casa tua per buttarti giù dal letto Izu. >> affermò le riprendendo a bere il caffè, Izuku si portò alla bocca un cucchiaio colmo di cioccolato guardando l'amica che lo fissava mentre sorseggiava << Bhe...come dire... >> << A parole tue Izu, non mordo mica...più o meno >> disse lei posando la tazza sul piattino portando i gomiti sul tavolo sporgendosi un po' di più verso lui, Izuku sospirò scuotendo la testa << Insomma sei più femminile...>> sussurrò imbarazzato e un po' con il timore di offenderla, la ragazza batte le palpebre un paio di vote prima di sorridere tornando a posare la schiena contro la propria sedia << Ah... bhé prima di venire da te ho fatto un salto al locale dicendo che sarei venuta da te allora hanno insistito a farmi mettere questo, anche perché quelli che avevo una di loro me li ha letteralmente carbonizzati >> esclamò lei portandosi una ciocca dietro l'orecchio prendendo il bicchiere di succo bevendone un sorso << Ti sta davvero bene >> disse lui portando un altro boccone di torta mentre l'amica sorrise arrossendo appena << Grazie >> sussurrò tornando a mangiare.
 
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Il ritmo della musica lo aiutava a rilassarsi e a prendere ritmo con il suo allenamento, erano passate 3 settimane e la lettera non era ancora arrivata, non che ne avesse bisogno di saperlo era andato benissimo sia nel test scritto che nel pratico, con le sue capacità sarebbe arrivato sicuramente primo in classifica. Ma ciò non toglieva che il suo corpo aveva comunque bisogno di stare in allenamento intenso almeno 3/4 volte alla settimana così da non smettere di abituarlo a quei sforzi che anche se al momento erano inutili, in futuro gli sarebbe stato molto utile per questo si trovava in un parco abbandonato ad allenarsi in tranquillità, o almeno era quello che voleva fare << Ehy Bakugou andiamo alla Arcade? >> domandò uno dei suoi compagni di classe che si erano subito prestati a seguirlo lì rimanendo seduti a chiacchierare mentre si allenava << Non mi rompete >> disse tirando un respiro profondo mentre si alzava e si asciugava la fronte dal sudore nonostante il freddo, il compagno sbuffò annoiato << Non vi ho chiesto io di seguirmi, perciò non mi rompete le palle. Se volete rimanere, rimanete ma non rompete a me altrimenti sparite! >> esclamò infastidito guardandoli mentre si asciugava il sudore, i ragazzi sospirarono quasi piagnucolando, uno di loro si buttò sull'erba sdraiandosi guardando poi il cielo con aria annoiata finché il suo sguardo non cadde su due figure che camminavano l'una vicina all'altra ridendo e scherzando tra loro, gli ci volle qualche minuto per riconoscerle. Si alzò di scatto girandosi completamente verso loro << Ohy, ragazzi guardate la chi c'è!? >> esclamò lui attirando l'attenzione degli altri mentre Bakugou si diresse verso la sua borsa per bere un po' d'acqua << Porca la miseria, Midoriya e la fidanzatina >> esclamò l'altro mentre lo sguardo di Bakugou vagò in cerca delle figure per poi notarle, uno fischiò complimentandosi << Chi l'avrebbe mai detto che sotto tutta quella piccolezza e violenza si nascondesse qualcosa del genere >> esclamò quello di prima per alzarsi e correre verso loro seguito dagli altri mentre Bakugou si passò una mano sulla nuca arrabbiato.
<< Era necessario scattarla? >> domandò Izuku fissando l'amica che ammirava soddisfatta la foto che gli aveva da poco fatto mentre l'amico stava pranzando con un grosso panino, non riuscì a trattenersi e gli scattò una foto con una polaroid molto vecchia << SI! Guarda che carino che sei! >> esclamò mostrando la foto tutta felice mentre lui si portò una mano sugli occhi massaggiandoseli << Okay ma non potevi usare un cellulare? Mi hai accecato >> esclamò lui mentre lei gonfiò le guance offesa << Ehy! Ma mi hai vista? Non saprei mai usare quei affari >> esclamò posando la foto in borsa per poi incrociare le braccia al petto offesa, Izuku sospirò scuotendo la testa << Ehy! >> esclamò una voce proveniente dal parco, appena si voltarono per vedere chi fossero Izuku sbiancò vendendo non solo loro ma anche Bakugou dietro loro e li fissava intensamente << Ma tu guarda chi abbiamo qua? Eh i due innamorati eh? >> esclamò il ragazzo avvicinandosi a loro posando un braccio intorno le spalle di lei che subito gli diede una forte gomitata << Non osare mettere le tue sudicissime mani su di me o la prossima volta te le rompo >> disse pronta a prenderli a pugni, Izuku fissò Bakugou per un po' per poi riprendersi e prendere l'amica per mano per trascinarla via << ehy! Lasciami idiota mi sono appena scaldata! Lasciami immediatamente! Li rompo i denti! >> urlò mentre veniva trascinata via e guardava minacciosamente i loro compagni di classe mentre li guardavano allontanarsi << E io che volevo divertirmi un po' >> esclamò deluso uno di loro, Bakugou strinse i pugni prendendosi le proprie cose tirando una spallata a loro << Smettetela di fare gli idioti e crescete un po' >> esclamò andando a casa lasciandoli un po' perplessi per il suo comportamento.
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<< E' stata veramente una bellissima giornata. Non trovi Izu? >> domandò lei mentre stavano seduti su una panchina mentre lei mangiava una crepes calda al cioccolato mentre Izuku stava seduto tranquillo sorseggiando un po' d'acqua << Si, grazie mi ci voleva. >> rispose in un sussurro fissando in un punto davanti a sé con lo sguardo perso nel vuoto, per quanto quella lunga giornata l'avesse aiutato a distrarsi un po' dal suo pensiero fisso del risultato dell'esame, non riuscì più a controllare la propria mente che ritornò a ricordarglielo facendolo rattristare << Smettila di rimuginarci su idiota >> sussurrò lei prendendo la sua bibita dentro la sua borsa aprendola in seguito per poi berne un grosso sorso. Izuku sospirò guardando altrove << La fai facile, scommetto che se ci fossi andata tu a far l'esame l'avresti passato >> disse sbuffando sonoramente per poi posare la schiena sulla panchina guardando come il cielo iniziasse a tingersi di arancione << Forse. Ma non è il mio sogno, ma il tuo. >> affermò lei imitandolo e chiudendo gli occhi per poi sospirare << Sai Izu, mi sono resa conto di non essere stata molto sincera con te >> continuò aprendo gli occhi, Izuku si tirò su per guardarla meglio cercando di capire cosa intendesse, che forse avrebbe scoperto finalmente il motivo del suo odio per gli Hero e/o i Quark?
<< Gli amici sono quasi una parte della tua famiglia, e come tali aiutano a costruirti il percorso verso il tuo sogno. Ti sostengono, sono sinceri. Io voglio essere come loro, ma mi è impossibile, non perché non voglio essere tua amica. Anzi al contrario, senza di te il pensiero di essere sola, mi spaventa molto, esattamente come la scuola che vuoi frequentare. >> affermò lei abbassando la testa e puntando lo sguardo sulle sue scarpe che ciondolavano a mezz'aria << Una parte di me desidera vederti felice, vorrebbe che il tuo sogno diventasse realtà... Ma una gran parte di me... >> si soffermò a prendere fiato prima di alzare lo sguardo e puntarlo su di lui che la fissava curioso raccogliendo ogni parola che lei diceva << ... Desidera che tu non vada laggiù >> affermò guardando come i suoi occhi lentamente si ingrandirono per la sorpresa. Una parte di sé aveva immaginato che lei come un po' sua madre che era molto insicura della sua scelta, la scuola per Hero non è per niente una passeggiata non lo negava, però il sentire le sue parole quella volta, gli aveva fatto credere che anche qualcuno come lui poteva farcela se solo voleva.
Izuku cercò di trovare le parole o almeno di porle qualche domanda al riguardo, insomma non poteva incoraggiarlo e poi dirgli di non farlo. Cosa poteva dire lui allora? Anche lui come suo amico, una parte di sé voleva che non entrasse in polizia perché anche quello era un lavoro che richiedeva di rischiare la propria vita per il prossimo, ma lui sapeva che oltre ad essere testarda era in grado di cavarsela, lui aveva fiducia nelle sue capacità, perché lei no?
Dopo un grosso respiro profondo e aver stretto i pugni la fissò serio << I-io non capisco >> disse lui affranto e deluso, mentre la ragazza gli accarezzò delicatamente la testa sorridendogli << Io credevo che tu fossi dalla mia parte >> disse poi levando la mano della ragazza dalla propria testa un po' arrabbiato, ella sospirò stringendogli una mano guardandole << Io lo sono sempre Izu, credimi. E' solo che ... >> << cosa? Anche tu credi che io non posso esserne in grado! Anche tu non hai fiducia in me >> esclamò lui stringendo la mano, la ragazza alzò di scatto il volto guardandolo per poi scuoterlo velocemente << NO! Assolutamente no! Ti sbagli! Io credo nelle tue capacità. So più di chiunque altro che se tu solo vuoi puoi fare tutto. >> esclamò lei a sua volta stringendo le mani del suo amico tra le sue per quanto potesse << Allora qual è il problema? >> domandò regolando il suo tono di voce abbassando lo sguardo, la ragazza sospirò << Io mi fido di te Izu, ma chi mi dice che tu starai bene laggiù? Io non voglio impedirtelo non oserei mai di intralciare la tua strada verso il tuo sogno, mai e poi mai. Non è la mia incertezza nei tuoi confronti a chiedertelo, ma la mia paura. Sei il mio unico miglior amico, ho paura che un giorno all'altro possa succederti qualcosa ed io sai lontano da te per impedirlo, per aiutarti e questo non mi fa dormire bene la notte. Chi mi riassicura che non accadrà nulla? Come faccio a sapere che starai bene. >> esclamò lei tremando quasi sul punto di scoppiare a piangere, Izuku fissò l'amica tristemente levò una delle sue mani e la portò dietro alla sua testa spingendola contro sé per abbracciarla << Nessuno può saperlo, ma starò bene fidati di me. >> disse lui stringendola a sé, la ragazza circondò la vita del ragazzo stringendosi a lui, dopo un po' annuì stringendo la giacca dell'amico.
<< Andrà tutto bene >>
<< Andrà tutto bene >>        
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<< Ci vediamo a scuola allora. >> disse lei salutandolo con la mano mentre si dirigeva verso casa guardando l'amico che annuì salutandola a sua volta << Salutami Iniko >> continuò per poi correre via, Izuku la fissò per un bel po' prima di scomparire dalla sua visuale prima di salire su in casa salutando sua madre con un bacio sulla guancia prima di entrare in camera sua a cambiarsi.
Si sdraiò sul proprio letto sospirando per poi alzarsi e sedersi di fronte la scrivania accendendo il pc, cercò il suo solito video preferito e lo fissò. Ormai sapeva a memoria ogni parola, ogni volto, ogni particolare dallo sfondo di un incidente fino al più piccolo dettaglio come i visi stanchi e stremati delle persone che venivano portati in salvo, poi quel sorriso. Quello di uno che nonostante la situazione era quello che era impossibile non notare, un sorriso che trasmetteva sicurezza sembrava quasi che con esso potesse dire che sarebbe andata bene.
Era per quel sorriso che Izuku desiderava diventare come lui, aiutare il prossimo. Combattere per il bene con un sorriso. Sentiva che ci sarebbe riuscito, sentiva che sarebbe arrivato in cima e avrebbe realizzato il suo sogno. Anche se l'esame era andato male.
O forse no?
 
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<< Sul serio! Izuku sono così fiera e felice per te! >> esclamò lei saltellando allegra.
Era da quando erano arrivati a scuola che Izuku la aveva tenuta sulle spine, si era presentato davanti a lei aspettandola al cancello per dirle che aveva una notizia da darle ma che l'avrebbe detto a ricreazione, così per delle ore durante le lezioni fissava quasi con odio l'amico che aveva avuto la brillante idea di farla mettere in ansia, quando poteva provava a chiederglielo sperando che glielo dicesse ma ad ogni sua domanda Izuku continuava a rispondere allo stesso modo : te lo dico a ricreazione. Le frecciatine di uno che l'avrebbe ucciso da un momento all'altro anzi che intimorire lo divertirono, talmente tanto che si trovava spesso a sorridere durante la lezione. Quando il momento tanto atteso arrivò, Izuku senza dire niente corse via ricevendo un sacco di insulti dall'amica che la stava facendo morire dalla curiosità costringendola a seguirlo per tutta la scuola sotto lo sguardo divertito e infastidito dei loro compagni, fino al loro posto speciale.
Una volta arrivati al tetto, la ragazza lo attacco saltandogli addosso cercando di estorcergli qualche indizio finché dalle risate Izuku crollò e confessò tutto mostrandogli il video che aveva ricevuto dalla scuola.
<< Io te l'avevo detto che avrebbero preso in considerazione quello che hai fatto! Vedi che sei tu l'idiota che non mi ascolta mai! >> esclamò lei incrociando le braccia al petto guardandolo quasi con superiorità, Izuku ridacchiò annuendo riponendo il discetto in tasca posando la propria schiena sul muro dietro lui << Si avevi ragione mi stavo preoccupando per niente. Non sarò arrivato tra i primi ma almeno ho avuto i punti necessari per entrare a scuola >> disse guardando in alto mentre la ragazza sbuffò ripensando alla lista di nomi che aveva visto prima << C'era da aspettarselo da quel cretino, anche se con il suo pessimo caratterino non mi sorprende che abbia fatto così tanti punti >> disse lei andando a sedersi vicino a lui fissandosi le scarpe mentre le faceva sbattere l'una contro l'altra a ritmo di una musica che suonava solo nella sua mente << Già, un po' spero di non andare nella sua stessa classe e di quel strano tipo all'esame >> disse ridacchiando mentre l'amica sorrise mentre pian piano si spegneva, mancava poco alla fine della scuola e tutti avevano ricevuto la loro lettera d'esame, tutti eccetto lei.
<< A proposito, non te l'ho ancora chiesto. A te ti hanno mandato la conferma che entrerai all'accademia di polizia? >> domandò lui guardando l'amica che fissò altrove cercando di pensare cosa dire, si vergognava di dire che il suo esame non era ancora stato valutato nonostante avesse sentito e visto per caso uno dei esaminando e avevano confermato che a loro la lettera era arrivata cosa strana per lei, era in ansia doveva sapere se era andato bene altrimenti non avrebbe avuto tempo per eseguire un secondo esame oppure non sarebbe arrivata in tempo per far l'esame alla sua seconda opzione: medicina.
<< Chi lo sa >> disse lei col fare vago cercando di non fargli capire che nemmeno lei lo sapeva, Izuku iniziò a scuoterla anche lui curioso di sapere, mentre l'amica se la rideva << Mary-chan dimmelo! E dai!! >> esclamò lui continuando la sceneggiata, la ragazza scosse la testa cercando di mascherare la verità con un sorriso guardando altrove << Eh no mi hai fatto vivere un momento di piena agonia ora lo subisci anche tu >> disse lei ridendo mentre Izuku mise il broncio mentre lei rise alla sua reazione << Okay me lo merito, però ora me lo dici? Sei passata? >> domandò curioso, la ragazza ingoiò a vuoto sorridendo << Ecco io ... >> non terminò di parlare che da dietro il muro sbucò fuori una capigliatura rossa e una blu che fece saltare in aria i due che per la prima volta qualcuno era venuto a disturbare nel loro luogo segreto- che ormai non era più tanto segreto-. Per quanto una parte di sé volesse menarli per aver avuto quasi un infarto una parte di sé li stava mentalmente ringraziando per averla interrotta, Hayate si avvicinò con il fratello sorridendo << Tu sei Izuku Midorya del terzo anno? >> domandò lui abbassandosi per guardarlo in faccia, Izuku annuì piano leggermente confuso, che fossero altri ragazzi che erano venuti a insultarli? Yusuke saltellò allegro << Visto te l'avevo detto che era lui! >> esclamò continuando a saltellare Hayate sbuffò annuendo << Avete bisogno di qualcosa voi due? >> domandò la ragazza incrociando le braccia al petto, i due si sedettero a terra guardando col fare inquietante il povero Izuku che si fece più vicino all'amica << E' vero che sei stato ammesso alla U.A.? >> domandò Yusuke con gli occhi che brillavano con ammirazione, Izuku sospirò sollevato tornando a sedersi normalmente e annuì sorridendo a i due << Caspita! Che figata ! Abbiamo sentito che ci saranno un sacco di Hero importante il prossimo anno >> esclamò Hayate, Izuku annuì sorridendogli << Si All Might potrebbe essere mio insegnante! >> esclamò lui facendo gasare ancor di più i due giovani, sembrava quasi che a scuola ci andassero loro da quanto erano emozionati << Quanto ti invidio! >> esclamò il rosso facendolo ridacchiare e arrossire un po' era la prima volta che qualcuno oltre alla sua amica e alla ragazza dell'esame gli rivolgessero la parola che non fossero offese e la cosa non fece altro che fargli piacere, la ragazza sorrise guardando come l'amico si sentisse a suo agio con loro << Saranno gli Hero ad essere invidiosi. Izuku sarà il primo Hero senza un Quark! >> esclamò lei orgogliosa, Hayate e Yusuke lo guardarono fingendosi sorpresi- anche se un po' lo erano- mentre lui, Izuku si trovò a congelarsi sul posto redendosi conto di aver fatto un piccolo errore di calcolo: Lei non lo sapeva del One for All.
-E ora come glielo dico? –
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I giorni passarono molto velocemente e ben presto anche la scuola finì la maggior parte della classe riuscì a lasciare finalmente la scuola media per dedicarsi alle scuole dei loro sogni che li avrebbe portati al mondo del lavoro. Mentre tutti si preparavano a comprare ciò che occorreva per la scuola superiore c'era chi ancora viveva nell'agonia, aveva passato un mese e senza sapere nulla aveva provato a chiedere ma le dissero che la correzione del suo esame era ancora indeciso, la cosa la fece parecchio arrabbiare talmente tanto che pensò di dedicarsi direttamente al mondo del lavoro continuando come cameriera. Sfortunatamente questo non fece altro che farla lavorare male, tantoché Maura la obbligò a stare a casa raccomandandola di non preoccuparsi dicendole che prima o poi avrebbe avuto la lettera che tanto voleva, solo che era veramente straziante tutti i suoi compagni avevano ormai il via libera per frequentare la scuola dei loro sogni mentre lei ormai era obbligata ad attendere dovendo ormai rinunciare di fare domanda a medicina, ogni giorno tornava a casa domandando se fosse arrivato qualcosa per lei ma sembrava che il mondo si fosse dimenticato di lei.
Era sul punto ormai di perdere ogni speranza quando il giorno di fine anno arrivò qualcosa. Era tornata da poco da una commissione quando arrivò correndo Yuu e Nagisa che gli andarono incontro salutandola << Nee-chan! >> esclamarono in coro, per fortuna aveva loro che gli allegravano le sue giornate quando tornava a casa << Sono a casa >> affermò lei con aria stanca accarezzando le loro testa che a loro volta sorrisero, quando alzò lo sguardo da loro incrociò Dante che la fissava preoccupato << E' arrivata >> disse lui allungandogli una lettera a lei indirizzata la strinse tra le proprie mani tremando e corse velocemente in cucina posando la spesa sul tavolo e prendendo la prima cosa appuntita con cui avrebbe aperto la lettera, la famiglia si riunì nella stanza aspettando il verdetto mentre la ragazza si affrettava a leggere ogni singola parola, fino a pensare che forse era meglio che non arrivasse, Nik si avvicinò a lei posando la mano sulla sua spalla la ragazza strinse la lettera tra le proprie mani e chinò il capo facendo ricadere i capelli sul viso << Non mi hanno presa... >> sussurrò lei, Nik guardò i fratelli minori indicando con lo sguardo i piccoli facendogli il cenno di andare altrove << Chi ha voglia di giocare ai pirati! >> esclamò Hayate guardando i piccoli che subito gioirono ricorrendolo insieme a Yusuke verso il salotto, Dante si avvicinò togliendole dalle mani la lettera per leggerla rimanendone al quanto infastidito. Stava male per lei, lo trovava ingiusto! Quella ragazza lavorava sodo, si occupava della casa, studiava moltissimo e faceva di tutto per non far mancare nulla alla famiglia, lo trovava ingiusto che una scuola l'avesse rifiutata. Nik la girò verso di sé abbracciandola accarezzandole i capelli << Sono sicuro che c'è un errore... >> affermò lui continuando ad accarezzarle la nuca, la ragazza scosse la testa << anche se ce ne fosse ormai è tardi non posso far più nulla. Non posso dare più alcun esame, sono tutti occupati. >> affermò lei stringendo la maglia del ragazzo per qualche minuto per poi staccarsi stringendo i pugni << vado a darmi una rinfrescata >> fece lei andando in bagno dove trascorse un sacco di tempo sotto la doccia.



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